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NARDO’, IDEA PICCI

picci d'andria.jpgE non sarebbe, in fondo, una cattiva idea: il 28enne attaccante barese ha voglia di segnare e soprattutto di giocare. Ma, come è noto, a Brescia spazio per lui non ce n’è. La scelta del patron Corioni di acquistare Corvia è la ennesima conferma che, molto verosimilmente, l’avventura bresciana di Picci è destinata a consistere in pochi scampoli di gara, a fine partita, naturalmente, e con risultato già deciso.

Nonostante possa contare su una incredibile serie di fan (martinesi ma non solo: in alcuni paesi dove ha giocato si improvvisano giornalisti e pubblicano su sconosciuti blog degli improbabili profili del bomber. Epperò cadono nella divertente gaffe -involontaria?- di definirlo nel titolo un EX bomber. Povero Picci: lui che si sente ancora un vero bomber) che quotidianamente lo incoraggiano sul suo profilo facebook la situazione parla chiaro: 4 partite e poco piu di venti minuti giocati. E soprattutto, diciamolo, Brescia non ha accolto benissimo questo calciatore. Sarà perché è meridionale, sarà perché forse non è simpatico ai tifosi bresciani ma l’accoglienza è e rimane fredda. Io non entro in discorsi tecnici: se Picci è un calciatore di Serie A o di Serie D non ho l’autorità per poterlo dire. E’ un fatto che, alla soglia dei trenta, si è girato una decina di squadre fra Eccellenza e Serie D.

E’ brutto, però, dover leggere commenti che lo invitano a tornare a Martina perché lì non c’è spazio  ed il calciatore barese che risponde, seccato, parlando di commenti inopportuni.

Ma la realtà è questa: se non torna a Martina a Brescia gli tocca la panchina. Salvo sperare –come scrivono alcuni fan- in infortuni altrui (alcuni utenti menzionano Caracciolo e Corvia, ma non solo) o in squalifiche la prospettiva è vedersi le partite seduti in panchina. E poi non è bello augurare che altri calciatori si infortunino o vengano squalificati.

Il ritorno a Martina, in realtà, non è mica così semplice come sembra. E’ invece molto probabile che si accasi altrove: il FeralpiSalò, ad esempio, sembra una piazza ideale per lui. Ma persino Lecce (qualcuno ha pure scritto del probabile trasferimento del barese al Lecce) sembra oramai al completo. Però, a 30 km, c’è il Nardò. La blasonata squadra leccese non solo ha perso finora tutte le partite (ieri sera ne ha presi solo due in casa) ma non ha fatto neppure un gol. Ed allora chi meglio del bomber barese può rinvigorire l’attacco granata? In fondo sarebbe per lui un ritorno a casa: quella Serie D che lo ha incoronato bomber ora ha nostalgia di lui e lui vuole giocare. Ci sarà l’accordo fra il calciatore e il Nardò?

(la foto che correda queste modestissime note è stata tratta da internet, e precisamente da un sito chiamato “extra magazine”. Il link è il seguente: http://www.extramagazine.eu/it/blog/categoria/202/martina-antonio-giulio-picci-di-gol-in-gol–/e se andate a dare uno sguardo leggerete l’intervista in cui il giocatore barese dichiara il suo amore per Martina e fa il paragone con la tifoseria barese. Di lì a poco firmò col Brescia)

Omaggio alla Battipagliese (ed alla sua tifoseria)

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La splendida -e prestigiosa- vittoria della Battipagliese con l’Ischia (3-1 il finale, con tripletta di Sorrentino) ci offre la opportunità di postare delle immagini -vecchie di oltre venti anni- che rievocano un succeso “storico” dei bianconeri: anch’esso “rotondo” e anch’esso con una grande squadra campana. Ci riferiamo a quel  Battipagliese-Cavese 4-0 della Stagione 88-89, in Serie C. Il Pastena era gremito, Domenica lo era un po’ meno data la nota situazione societaria che si sta vivendo in Cilento. Ma l’entusiasmo per la vittoria è il medesimo. E quindi vi lasciamo a queste immagini -che vogliono essere un omaggio ma anche un auspicio- che certamente emozioneranno molti “vecchi” ultrà, battipagliesi e non solo.

MATERA- PRESO DE GENNARO – Tifosi biancazzurri scatenati: “ed ora in diecimila allo stadio”

Stadio XXI MATERA.JPGOgni tanto guardo quello che si scrive in rete. Pare, ad esempio,  che a Matera tutto sia paradisiaco e che la squadra lucana vincerà senza problemi il torneo di Serie D. Di più: i duemila di Matera-Grottaglie sarebbero solo un antipasto ed i tifosi preannunciano diecimila persone pigiate dentro il vetusto campo materano per la sfida contro il Monopoli. Qualche tifoso specializzato nella fabulazione sogna già il nuovo impianto da 30 mila posti lungo la Strada Provinciale per Gravina. Per carità, come è noto sognare non costa niente. Specialmente se si viene da anni di incomprensioni e delusioni, tra fusioni e titoli “comprati”. Ad ogni modo ho provato a sintetizzare quanto leggo su internet e raccontare che “aria” si respira laggiù (o lassù: dipende dalla latitudine di chi legge). Di certo c’è l’arrivo di Di  Gennaro come leggiamo da un blog di un giovane tifoso :”Arriva un altro colpo di mercato. Francesco Di Gennaro è il nuovo regalo che il patron Saverio Columella ha fatto al pubblico materano. Bomber con storie in Lega Pro e Serie B. Deciso anche il giorno della presentazione, sarà domani pomeriggio presso la sala stampa dello Stadio XXI Settembre dopo la prima seduta di allenamento settimanale. Un attacco stellare in casa biancoazzurra, con giocatori che pochi si possono permettere. Squadra che punta dritto all’obbiettivo Seconda Divisione e Columella farà ogni sforzo per poter rendere possibile questo obbiettivo. Il Matera sta scaldando i motori, perché quando questa macchina carburerà nel migliore dei modi viaggerà a mille.”

Ecco, viaggerà a mille. Ipse dixit. Ma vediamo cos’altro han pubblicato in rete sul nuovo bomber: “Francesco Di Gennaro, classe ottantadue, comincia la sua carriera in Eccellenza con la maglia del Formia dove gioca per due stagioni, totalizzando ventisei presenze e segnando dodici reti. La stagione successiva fa il suo esordio in Serie D con la maglia del Ferentino scendendo in campo per quindici volte e segnando altrettante reti. Nella seconda stagione, a gennaio duemilacinque passa a Lanciano dove rimanere per un anno e mezzo. Timbra nel migliore dei modi l’esordio in Prima Divisione, segnando sette reti in diciassette presenze. Mantiene la classe regina della Lega Pro, giocando con la maglia della Lucchese nella stagione seguente: in un anno e mezzo mette a segno quarantadue presenze, segnando dodici reti. La parentesi migliore per lui arriva a Gallipoli: quattro anni con i salentini, dove conquista la promozione in Serie B. In questa esperienza colleziona settantasei presenze, segnando trenta reti. A gennaio duemiladieci passa al Verona dove in tredici presenze mette a segno due reti. Segue il ritorno a Lanciano dove in ventinove presenze mette a segno sei reti. L’anno scorso era a Barletta, in diciotto presenze ha messo a segno due reti.” Oh, due gol son tanti, eh!

Bene: ora che abbiam saputo che  il Matera ha preso l’ex attaccante di Ferentino e Formia  possiamo finalmente dormire sonni tranquilli. E tra due guanciali.

CUNEO-LECCE IN DIRETTA TV?

odio bari ul.jpgPare esssere diventato uno dei tormentoni di questi giorni: i tifosi del Lecce vogliono assolutamente sapere se e dove verrà trasmessa la diretta televisiva del grande big match in programma al “Fratelli Peschiero” (una sorta di San Siro dellla Serie C). E soprattutto a costoro interessa sapere se è gratis. Sarà avidità o colpa della crisi? Mah, non sapremmo dirlo. Di certo è una partita storica, imperdibile, fra due squadre che han fatto la storia del calcio italiano. Nella foto a lato uno sportivissimo stendardo della altrettanto  sportivissima tifoseria leccese. E del resto, come è noto, anni fa la squadra festeggiò una vittoria con uno striscione dello stesso tenore (ben in vista). E, secondo alcuni, assieme ai calciatori era con loro il primo cittadino ed il presidente -si, quello squalificato per cinque anni- del sodalizio salentino. (http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2010/05/31/2b5a0a5c71ac9c13f6cf75b079e767b5.htm) Quando si dice il buon esempio.


cuneo-lecce, LA partita

STADIO DI CUNEO.jpg

il calcio con la C maiuscola

JEDA

senza dimenticare che si disputerà anche la grande sfida “internazionale” :

San Marino(RSM) – Tritium(I)

ai tifosi del Lecce, con (poca) simpatia

Feralpi_Salò_Calcio_bandiera_animata.gifI confronti, talora, possono diventare una cosa antipatica e sgradevole, ne convengo. Però permettetemi di porre a confronto, appunto, le squadre che compongono il Girone A della Prima Divisione (Serie C) con quelle del Girone H della Serie D. Perché tale raffronto? Mah, ieri sentivo la spocchia dei leccesi (parentesi: non è da ieri che la boria caratterizza il loro modo di porsi manco fossero una “potenza calcistica”) e son andato a guardare con quali squadre andranno a giocare fra qualche giorno: i giallorossi, come è noto, sono retrocessi in Serie C.

Ebbene, senza cadere nell’errore di sminuire il valore di alcune oneste realtà calcistiche operanti a livello dilettantistico a varie latitudini dello Stivale, vi invito a dare uno sguardo alle squadre che il team di Lerda affronterà da qui a maggio.

E poi – o in contemporanea, fate voi- guardate la caratura delle squadre (e delle città) del Girone H della Serie D, quello dove si affronteranno Foggia, Taranto e Brindisi.

 

Io per facilitarvi la cosa vi propongo l’elenco delle squadre che prenderanno parte ai due campionati. Come dire, Serie C e Serie D a confronto.

 

SERIE C: Albinoleffe, Carpi, Como, Cremonese, Cuneo, Entella, Feralpisalò, Lecce, Lumezzane, Pavia, Portogruaro, Reggiana, San Marino, Sudtirol, Trapani, Treviso, Tritium.

 

SERIE D: Battipagliese, Bisceglie, Brindisi, Potenza, Campania, Grottaglie, Foggia, Trani, Francavilla Pz , Matera, Monopoli, Nardò, Pomigliano, Puteolana Internapoli, Ischia , Sant’Antonio Abate, Gladiator, Taranto.

 

In neretto le squadre che han disputato almeno un torneo di Serie B

facezie cosimette (fra poppiti e Monopoli): guardate che bel disegno!

Come ogni creatura  –meglio: come ogni persona. Pure le bestie sono creature ma non hanno simpatie né altri sentimenti. La cattiveria, come l’amore, il tradimento, l’infedeltà, la lussuria  sono prerogative di noi esseri umani. Le bestie agiscono seguendo l’istinto- nutro diverse simpatie e qualche antipatia. In campo calcistico anche, ed in tale ambito si riversano pure le questioni che, sbrigativamente, potremmo definire campanilistiche. Tutto questo per dire  che non mi sento  un santo –non nego però di ambire a ciò: ce lo ha chiesto proprio il Signore- ma neppure il mostro come taluni colleghi (e non solo loro) mi dipingono, e lo fanno pure pubblicamente.

Stamane ho visto un bellissimo disegno realizzato dai tifosi del Monopoli (che Domenica prossima sarà avversaria del Brindisi al Comunale per il II turno preliminare della Coppa Italia di Serie D: i biancoverdi han liquidato i poppiti del Nardò con tre pinnuli) che faceva proprio riferimento alla bella rivalità calcistica fra queste due realtà adriatiche distanti poco più di 50 km. E non posso fare a meno di pubblicarlo: è bello e non è per niente violento né volgare. Ed io lo lodo. Anzi, l’ho già fatto pubblicamente (tramite facebook) e mò lo pubblico pure qua sopra. Perché lo sport è anche divertimento, sana rivalità e pure sfottò. Per esempio i poppiti (e mi riferisco sia al poppito -un po’ rinnegato frallaltro- Conte ed ai poppiti giallorossi) oggi dovrebbero vedersi confermato nel secondo grado di giudizio la giusta condanna –oppure la Giustizia và bene solo se condanna Berlusconi?- e cioè i dieci mesi di squalifica per il poppito spinnatu cu la parrucca (o trapianto, non lo so) e la Serie C per il Lecce. Vabbè, divagazioni a parte ecco lil bellissimo disegno degli amici di Monopoli:

tifo monopoli vignetta.jpg

Dai, non mi dite che non vi piace! Bello, non volgare, non violento, eppure così efficace ed eloquente. Ancora complimenti per averlo ideato e disegnato così bene. Poi, naturalmente, noi modestamente vorremmo vincere, possibilmente già Domenica. Se poi prenderemo quattru pinnuli, come qualche stagione fa, pazienza: non ne faremo un dramma. Ciao!


Ripescaggi e Serie C unica: le sagge parole di Abete (e gli eterni scontenti)

Presidente Abete, “Auspico si arrivi entro il 30 settembre a una condivisione tra le componenti tecniche del format di Lega Pro con tre gironi a 20 squadre”. Il presidente della FIGC , Giancarlo Abete, si è espresso in merito alla ventilata  riforma tanto attesa della Lega Pro, con un’unica Divisione, la Serie C unica, per intenderci.

La riforma, naturalmente, entrerebbe in vigore dalla stagione 2013/14. Nel frattempo, il Consiglio federale ha bloccato i ripescaggi dalla Serie D alla Seconda Divisione.

“Quest’anno sono 69 le società iscritte alla Lega Pro – ha spiegato Abete – Quelle che faranno la Prima Divisione saranno 33, compresa la Virtus Entella, divise in due gironi: uno da 17, l’altro da 16 squadre. In Seconda Divisione, invece, ci saranno due gironi da 18 squadre”.

Ancora il Presidente Abete: “Il 30 settembre è la data di riferimento per verificare se l’ipotesi di una divisione unica in Lega Pro con 60 squadre, quindi tre gironi da 20 squadre, trova la condivisione delle Leghe e delle componenti tecniche.

Qualora questa condivisione ci fosse, la riforma sarà approvata e comincerà a produrre i suoi effetti dalla stagione 2013-2014. Qualora non ci fosse la condivisione da parte delle componenti tecniche, continueremo ad operare attraverso il blocco dei ripescaggi votato dal Consiglio federale e le attuali 69 società non potranno aumentare”. E del resto non è quello che si auspicava in modo pressochè unanime? Ed infatti, Abete lo dice in modo esplicito: “Il nostro auspicio è che si arrivi a questo format di tre gironi con 20 squadre.

Ed infine questo ulteriore significativo passaggio: “Teniamo conto che negli ultimi cinque anni 58 società di quelle aventi diritto non si sono iscritte al campionato e questo sta a significare che se non avessimo operato con i ripescaggi saremmo già ad un organico di gran lunga inferiore rispetto ai tre gironi da venti squadre”.

Ma, nonostante queste dichiarazioni sagge e ricche di buonsenso son piovute critiche stucchevoli e strumentali. Davvero occore fare, prima o poi, una ulteriore riforma: quella degli organi di informazione!

cosimo de matteis