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le “PAGELLE” di Grottaglie-Brindisi (ed il “nodo” da scioglere)

Ho atteso 24 ore (ero tentato, lo confesso, di scriverlo subito dopo il novantesimo) ma ora bisogna dirlo. E del resto Mister Ciullo lo sa bene e, ne sono certo, sta solo rinviando di qualche settimana. Di cosa parlo? Un attimo, ci arrivo. E se siete impazienti andate a leggere altrove.

commenti, grottaglie-brindisi 0-3, le pagelle, domenica 1 settembre 2013

Dunque il Brindisi ha vinto con una delle squadre piu deboli del Girone (non me ne vogliano a Grottaglie ma son loro i primi che, testualmente, han affermato nella immediata vigilia “per oggi non c’è dubbio che per noi è un’impresa ardua … direi impossibile … ci affidiamo solo alla imprevedibilità del calcio …” ) ed il risultato rotondo è venuto  per una invenzione di Loiodice (che, non lo dirà mai, ma forse intendeva solo metter la palla in mezzo)  verso fine gare ed una vera prodezza di un ragazzo di ventanni al 94esimo.

A proposito del ragazzino: è evidente a tutti che Giuseppe Fella (talento puro)  deve giocare. Chi ha queste frecce nel proprio arco non può restar in panchina.

Bene, “ridimensionato”  il tre a zero fuori casa (pure a Trani si vinse uguale, e quel Trani era persino piu forte di questo Grottaglie) che non significa nulla:  e del resto chi ha usato toni trionfalistici oggi saranno gli stessi che Domenica sera  intoneranno il de profundis  se non giungerà una vittoria contro la Gladiator.

E saranno gli stessi che faranno “processi” giornalistici se  dal Cilento, alla Terza di campionato,  si tornerà senza punti. Nulla di nuovo, per carità. Tifosi e giornalisti non hanno spesso la virtù fondamentale della coerenza e dell’equilibrio. Semmai c’è un punto fondamentale da chiarire: quali sono gli obiettivi del Brindisi?

Ovviamente nessuno mi risponderà, nessuno lo dirà, e del resto nessuno lo ha detto. Sono tutti in attesa. Ed aspettando Godot che possiam permetterci certi undici: ma chi capisce di pallone sa bene che se il Brindisi vuole puntare alla Serie C ( ma il Brindisi vuole  puntare alla Serie C?) la formazione cambierà. Mister Ciullo è il primo a saperlo. Anzi, il primo a saperlo è il Presidente Flora. Vedremo.

pensierino (per meditare -e decidere- sul futuro del calcio a Brindisi)

Quelli perdon tempo a parlare del sesso degli angeli ed a scoprire l’acqua calda: “per entrar allo stadio si paga”, dicono. E dimenticano che, di questo passo, senza precise scelte, il problema sarà risolto a monte: il calcio sparirà da Brindisi e non ci sarà nessun portoghese da stanare. E de Finis aveva ragione.

“per entrare allo stadio si paga” – Ah si?

consegna abbonamento.JPGTanto rumore per nulla. Il Brindisi ha due nuovi abbonati. Questa è la notizia. Quando ho fatto l’abbonamento io non vi erano telecamere, fotografi o  giornalisti. Senza ricorrere alla inflazionata espressione oramai proverbiale (“la notizia c’è se un uomo morde un cane e non se un cane morde un uomo”) ma mi par d’assistere ad una inutile celebrazione del nulla. La realtà è che la attuale Amministrazione Comunale –per sua esplicita ammissione- non ha “procurato” sponsor e/o imprenditori al calcio (parentesi importante: gli Enti locali, infatti, non sono tenuti a farlo. Anzi: è persino ambiguo comunicare il contrario) ma, in compenso, alcuni esponenti han trovato utile (e forse, chissà, persino simpatico e gratificante) fare delle dichiarazioni –generiche finchè si vuole ma l’obiettivo è stato colto da tutti- che han creato una frattura ed il possibile allontanamento di soci ed imprenditori (attuali e potenziali). Se io fossi di Fasano o di Foggia non mi sognerei di investire miei danari ed il mio tempo per la squadra di una Città i cui amministratori han palesato scarsa simpatia (diciamo così) ed accoglienza nei miei confronti. Anzi: è da fare un plauso a chi, con notevole maturità, ha glissato sopra questo episodio (figlio di uno stranissimo razzismo, inutile e strabico) ed ha così evitato ulteriori tensioni.

Io l’abbonamento oramai l’ho fatto ma temo che le cose stiano prendendo una brutta piega: vedere all’incontro ufficiale fra Comune e Ssd Calcio Città di Brindisi non il Presidente e/o il Vice Presidente ma il tesoriere del Brindisi(come mostra la foto pervenuta dall’Ufficio Stampa) non è un buon segno. Ma, concludendo, chi è causa del suo mal pianga se stesso. Nonostante questo –ed anzi: ancor di più- sempre forza Brindisi.

cosimo de matteis

amm. comunale - dirigenza.JPG


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Di seguito il Comunicato Stampa odierno:

Si è svolto stamani a Palazzo Nervegna un incontro tra il sindaco Mimmo Consales e Roberto Galluzzo, in rappresentanza del Città di Brindisi. Al termine le parti hanno incontrato i giornalisti per la consegna ufficiale della tessera di abbonamento al primo cittadino e all’assessore allo Sport Antonio Giunta. Il sindaco ha confermato l’impegno dell’Amministrazione comunale a sostenere il massimo sodalizio di calcio della città in un percorso che miri a creare adeguate basi economiche, in grado di proiettare la squadra verso un campionato di alto profilo.

Il calcio rimane una risorsa importante per la città, non un semplice divertimento per pochi o molti appassionati – ha dichiarato il sindaco di Brindisi Mimmo Consales -, e ciò giustifica l’attenzione che l’Amministrazione comunale rivolge alle vicende della squadra di calcio. Purtroppo, il periodo economico ci presenta il conto di contingenze in qualche caso drammatiche, con tante imprese che si vedono costrette a ridurre l’organico dei dipendenti e fare appello agli ammortizzatori sociali. I cantieri sono fermi da più di un anno e tutte queste difficoltà disegnano uno scenario poco incoraggiante, con mille riflessi che certamente non risparmiano il mondo dello sport. Tuttavia, continuo a essere fiducioso negli esiti di questa complessa opera di mediazione. Mi preme d’altra parte sottolineare un aspetto importante. L’armonia nella compagine societaria, la concordia tra i soci e la convergenza su programmi e obiettivi stagionali, rappresentano la premessa ideale per catalizzare l’interesse di aziende disposte a legare la propria immagine con quella della società. Pertanto invito i soci a ritrovare serenità e compattezza necessarie per proporsi in modo credibile alle aziende che fossero interessate a investire nel calcio”.

Gli fa eco l’assessore allo Sport Antonio Giunta, il quale pone l’accento su quanto sia importante la partecipazione di tutti. “Con la squadra scende in campo la città. È la città ad essere rappresentata nel campionato di undici giocatori che indossano una maglia piena di significati e di storia. Per questo chi si dichiara appassionato del Brindisi deve esserne anche sostenitore, è solo pagando il biglietto che si dimostra sensibilità per la squadra e per i suoi colori. Il resto conta davvero poco. Per cui faccio mie le considerazioni più volte espresse dal sindaco: azzeriamo ogni forma di omaggio e di accredito, poniamoci come dei piccoli soci che partecipano tangibilmente a una passione comune. Solo in questo modo la squadra di calcio può diventare realmente patrimonio di tutti. Oggi cominciamo noi amministratori a dare il buon esempio, sottoscrivendo l’abbonamento allo stadio nell’auspicio di creare il giusto seguito. Abbiamo invitato assessori, consiglieri e dipendenti comunali a contribuire al calcio con un abbonamento, per cui attiviamo ogni possibile forma di sostegno oltre al tradizionale reclutamento di sponsor. La squadra fa progressi sul piano tecnico e domenica ha pure confermato grandi doti caratteriali rimontando due reti a un avversario non facile come il Bisceglie. Il progetto è ben avviato, ora bisogna soltanto sostenerlo”.

Ultimo a intervenire Roberto Galluzzo, voce della dirigenza biancoazzurra. “Ringrazio sentitamente l’Amministrazione comunale per la presenza e la disponibilità che sta offrendo al fianco della società di calcio. L’impegno porterà sicuramente a un risultato importante e sono anche convinto che insieme riusciremo a strutturare meglio un progetto che può intanto contare su competenze certe. La società è aperta a nuovi interlocutori, aspettiamo di avere un quadro completo, di valutare ogni forma di contributo, dagli sponsor alla campagna abbonamenti fino all’eventuale ingresso di nuovi soci, per chiarire una volta per tutte le posizioni programmatiche di ciascuno. De Finis ha manifestato la volontà di uscire, occorre per questo riorganizzare la gestione ordinaria della società. In ogni caso si parte da una struttura operativa organizzata e avviata, con figure tecniche preparate e una rosa di calciatori vagliati con cura sul mercato, con un settore giovanile e un centro di avviamento al calcio affidati a responsabili e istruttori abilitati. Un tratto qualificante che sottolinea una volta di più l’attenzione della società verso la crescita dei giovani calciatori”.

S.S.D. CALCIO CITTÀ DI BRINDISI

il pensierino sulla Serie D (girone H): CORSA A TRE: SARNESE ISCHIA CASERTANA

IL CROLLO DEL MARTINA ERA AMPIAMENTE PREVEDIBILE
-e c’è chi lo aveva ampiamente previsto-
ED SOLTANTO L’INIZIO DEL DECLINO
(temo per il mantenimento del  titolo sportivo e della serie d ma non gli auguro tale brutta fine).

QUELLO ASSOLUTAMENTE NON PREVISTO
E’ INVECE QUELLO DELL’ISCHIA:
MA MENTRE AD ISCHIA PEGGIO DI COSI’ NON POTRANNO FARE
A MARTINA LA PRESSIONE DELLA PIAZZA FARA’ FARE ULTERIORI ERRORI.

CORSA A TRE:

SARNESE
ISCHIA
CASERTANA

1 m a.jpg

Grazie, grazie davvero

Cari amici,

mi sento di ringraziarvi sinceramente -uno ad uno- per l’interesse e la fedeltà con cui seguite questo mio blog. Siete tanti, ed ogni giorno di più. Ciò mi gratifica, davvero. In questo momento, vi confesso, ho un pizzico d’amarezza per alcune cose e mi sento di esternarle : ho, per mero caso, “scoperto” un mio scritto pubblicato su un sito senza riportarne l’autore (cioè io). Ed anche modificandolo. Non conosco bene la norma in merito, tuttavia ci resto male. Scusate ma la cosa mi ha un pò rattristato: io sono felice se il mio lavoro vien apprezzato, ci mancherebbe. Però quel pezzo è mio, scritto da me, con impegno ed energie profuse. Non si può con un copia ed incolla appropiarsene. Ripeto, non parlo dell’aspetto legale: parlo proprio del gesto. Tutto qui.

un pensierino. Anzi, due

1)Se il Brindisi non è miseramente fallito e scomparso dal panorama calcistico lo si deve al costante, paziente, premuroso, saggio lavoro del Sindaco Mennitti. Potete fare cruci all’ambersa, parlari lu giargianesi, fare i cafoni, tutto quello che volete ( e che collima con le attitudini di ciascuno) ma la realtà è quella, immutabile: Domenico Mennitti ha salvato il Brindisi dal tracollo in cui altri l’avevano miseramente e forse dolosamente sprofondata. Res sunt.

 

2)In fondo ritrovarsi a fare il “giornalista” (o il tele”giornalista”) per mero fatto accidentale può accadere (nella nostra realtà accade con una percentuale vicina alle tre cifre). Quello che andrebbe rigorosamente fatto è -salvo gli aspetti legali, contrattuali, economici che dò per scontato che vengano rispettati completamente- un doloroso ma doveroso taglio rispetto agli incapaci. Un “mi spiace, non è per te” risolverebbe molte cose. Invece i problemi, con la cattiva informazione, aumentano. E Brindisi non ha proprio bisogno di questi problemi.

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pensierino

leggiucchio qua e là di dispute fra notizie o meglio: fra chi diffonde certe notizie. Volano anche sostantivi grossi e aggettivi pesanti. Io sono una persona che ama la concordia e cerco di crearla. Ma se, per assurda ipotesi, fossi uno che si diverte -e gode in modo luciferino! e vi assicuro che ci sono degli sventurati così- a seminare zizzania potrei raccontare di quella famosa frase rivolta nei confronti di un operatore della comunicazione. La frase in questione -“eh quiddu…ancora nò la chiuti quedda trasmissioni!”- è ingenerosa ed abbastanza pesante. Ma pensate cosa succederebbe se si venisse a sapere chi la pronunciò. Roba da terza guerra mondiale. Ed invece occore cercare la pace e perseguirla. Sicchè, pazienza: non si saprà mai l’autore di quella ingiuria. Meglio così.