Archivio mensile:settembre 2011

Cellino Calcio-Virtus Francavilla

DAL GIORNALE “PUGLIACALCIO24”, Testata Giornalistica online (www.pugliacalcio24.it ), riportiamo questo articolo/intervista che si riferisce al big match della Prima Categoria Girone C (dove è impegnata anche la seconda squadra di Brindisi , il Real Paradiso) fra il Cellino e la Virtus Francavilla. Qui viene sentito anche il parere di Stefano Scazzi, ex di turno. Ecco l’articolo integrale:

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l big match della Terza Giornata di Prima Categoria è Cellino-Virtus Francavilla. All’”Armando Brigante” di Cellino San Marco, probabilmente di fronte ad una cornice di pubblico notevole, si affrontano la capolista Cellino a punteggio pieno (ed a suon di gol) e la “corazzata” Francavilla, reduce dal poker rifilato allo Scorrano, che vorrebbe presto raggiungere quella posizione lassù. Ne abbiam parlato con Stefano Scazzi, difensore della Virtus Francavilla.

Scazzi, ventiduenne squinzanese (ma campioto di nascita, come tiene a puntualizzare scrivendolo pure sul suo profilo di facebook dove, peraltro, traspaiono i suoi interessi musicali e la sua vitalità giovanile), solo pochi mesi fa era in forza al Cellino e con i rossoverdi ha conquistato una promozione (vincendo il Campionato di Seconda Categoria) e, a Racale in maggio, sempre con la squadra del presidente Calisi, il Titolo Regionale di Categoria. Un ex, quindi. Ma un ex sereno e per niente col dente avvelenato:

Anzitutto Stefano, come ti stai trovando nella Virtus Francavilla sia come Società che coi compagni oltre che, naturalmente, con mister Paradisi?
Ad oggi posso solo dire che la Virtus Francavilla è una delle società più organizzate e serie della categoria e non solo. A capo c’è un Presidente capace e con grande ambizione, il quale è riuscito a trasmetterci la voglia di fare bene e di raggiungere traguardi importanti. Questo mio pensiero è sicuramente condiviso da tutti i miei compagni e anche dal nostro coach Paradisi, il quale grazie alle sue capacità tecniche e con la forte personalità, è riuscito a costituire un gruppo unito e ambizioso in brevissimo tempo.
Eppure, nonostante tutto ciò,  avete avuto quella “batosta” all’esordio di Ruffano: già assorbita? E’ una di quelle sconfitte che vengono definite “salutari”?
Si sa il calcio è strano, e spesso anche le squadre che sulla carta sono più quotate perdone le partite, vedi Ruffano. La sconfitta è stata sicuramente “salutare”;volevamo un pronto riscatto , e così è stato; infatti domenica scorsa abbiamo sfoderato un’importante prestazione caratterizzata da tanta grinta e da un elevato tasso tecnico contro lo Scorrano.
E Domenica giocate a Cellino, un campo  (ed un paese )che conosci molto bene e per te non sarà  una gara come le altre…
Domenica ci aspetta un importante incontro contro una società seria e una squadra molto competitiva. Noi faremo il nostro gioco e cercheremo di portare a casa l’intera posta in palio. E’ inutile dire che sarà una partita particolare per me, in quanto a Cellino ho vissuto sei mesi fantastici che difficilmente dimenticherò. Anzi ne approfitto per fare un grosso in bocca al lupo ai miei ex compagni di squadra ma tuttora amici e auguro loro di disputare un buon campionato.
Infine Stefano, concludendo, vuoi  dirci qualcosa delle due tifoserie e mandare  un messaggio ai tifosi della Virtus ed uno ai tuoi ex supporter del Cellino?
Pur essendo una nuova squadra devo dire che abbiamo avuto una grande risposta dalla gente di Francavilla. Da poco inoltre si è formato un gruppo organizzato chiamato Tiger’s Ultrà che ci segue con molto interesse. Per quanto riguarda la tifoseria del Cellino è doveroso fare i complimenti; gente organizzata ma soprattutto sana che tifa la propria squadra con lo spirito di un tifoso che ha solo voglia di vedere l’incontro di calcio e divertirsi.
Insomma, come si dice in questi casi, “vinca il migliore”?
Certo. E che vinca il migliore!!!
 

E noi auguriamo a Stefano Scazzi una bella partita ed una splendida carriera ricca di successi e soddisfazioni.

cosimo de matteis

(tratto da PugliaCalcio24 –    http://www.pugliacalcio24.it/?action=read&idnotizia=5343 )

Trasferta a Gaeta: l’Ass.ne Pro Brindisi organizza un pulman

Trasferta a Gaeta: l'Ass.ne Pro Brindisi organizza un pulman. ssd brindisi, associazione pro brindisi, gaeta-brindisi, trasferta di gaeta, pulman per gaeta, rino lecciL’ Associazione Pro Brindisi, comunica a tutti i Soci e non, che si stà organizzando la trasferta a Gaeta, prossima trasferta del Brindisi, con un Pullman. Gli interessati si possono già prenotare o direttamente presso la nuova sede, sita in via Adamello n° 9, nei pressi dell’ospedale Di Summa, ogni giorno dalle 18,00 alle 20,00 oppure telefonando al Presidente Sig. Rino Lecci al n° 3937547902

Qualche notizia utile per chi va a vedere Gaeta-Brindisi

Anzitutto la distanza: Gaeta (che è uno dei centri più a sud della provincia di Latina e dell’intero Lazio) se si intende raggiungerla in auto dista 450 – 460 km (poi dipende dalla strada che uno vuol fare: si può andar da Bari e poi la A16 e poi Caserta oppure da Taranto-Potenza-Salerno-Caserta).

Lo Stadio si trova in centro (Via Marina di Serapo) quasi affacciato sul mare Tirreno. E’ intitolato ad “Antonio Riciniello” vecchia gloria del calcio gaetano. Ha una capienza abbastanza ridotta: poco più di duemila posti a sedere. Dispone di un terreno di gioco in erba artificiale (sintetico).

Riguardo i settori dello stadio, i prezzi dei biglietti e dove trovarli:

PREZZI UFFICIALI STAGIONE CALCISTICA 2011/12

Tribuna intero € 10
Tribuna ridotto* € 5

Curva € 5

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Settore Ospiti intero € 10
Settore Ospiti ridotto* € 8

* ridotto: Pensionati, donne e ragazzi 14 – 18 anni

ragazzi fino a 14 anni gratis

APERTURA DOMENICALE BIGLIETTERIA STADIO ore 14.15

PREVENDITE AUTORIZZATE
Edicola Prats – Piazza della Libertà
Old Station – Via Mazzini 4
Bar Spiaggia – L.re Caboto 336
Bar Bazzanti – Piazza Traniello 3
Little Bar – Via Marina di Serapo

 

cosimo de matteis


Serie D Girone H – Qualche cifra e statistica

Quattro giornate di campionato sono un numero sufficiente di gare per provare a considerare gli aspetti statistici: come è risaputo il calcio è tutt’altro che una “scienza esatta” (anzi: scienza non lo è proprio!) eppure le cifre dicono tanto, tantissimo.

E se gli inglesi son soliti dire “camera never lies” noi possiamo dire che anche i numeri difficilmente “mentono” e quindi sono altamente significativi e da non trascurare. Le parole, per un commentatore di calcio, sono importanti ma altrettanto lo sono gli aspetti numerici, proprio quelli che tentiamo di esaminare ora.

Anzitutto, un dato: numero di sconfitte. Ebbene, il Girone H della Serie D –dopo 4 giornate- ha quattro squadre che sono ancora imbattute. E sono Campania, Francavilla, Martina e Nardò. Per contro abbiamo Turris e Gaeta che hanno il maggior numero di sconfitte : tre.

Il dato riferito alle reti è parimenti importante: ma –a mio avviso- è molto più indicativo il numero delle reti subite rispetto al numero delle reti segnate. Ed è per questo che, al momento, emerge come migliore difesa del Girone quella del Martina (è stato Coquin  del Matera ha violare per l’unica volta la rete martinese).

Il Martina, per non farsi mancare nulla, ha pure il migliore attacco: nove treti segnate. Ma tale primato non è assoluto bensì è “in condominio” con la Sarnese. Un dato ulteriore per la matricola campana che ha anche il maggior numero di calciatori che sono andati a segno: sette.

Di seguito alcuni, poco invidiabili, primati negativi: peggiore difesa Real Nocera (9 gol subiti), peggiore attacco Gaeta (2 gol fatti, di cui uno su rigore). Minor numero di vittorie: Viribus, Internapoli e Real Nocera. Queste tre squadre campane non hanno ancora assaporato il “gusto” di una vittoria. E per ora fermiamoci qui: fra qualche giornata aggiungeremo anche i dati riferiti alle gare interne ed esterne che ora sono ancora troppo poco significativi.

cosimo de matteis

 

serie d girone h: statistiche e cifre

Tifosi della Sarnese: la formazione campana ha il migliore attacco(9 reti segnate: come lei anche il Martina) ed il singolare primato: la squadra col maggior numero di calciatori andati in gol, ben sette dopo solo quattro giornate. Come dire: un bel “gioco di squadra”!


La chiarezza e le utopie

 

Inutile negare o fare finta che non stia succedendo nulla. Mi riferisco all’àmbito calcistico e precisamente al maggiore sodalizio calcistico della Città ed i suoi travagliati primi due mesi di vita. Non è intenzione mia di fare un “riassunto” (chi vuole può leggere a ritroso i post di questo mio modesto blog) ma semplicemente riportare degli interventi che mi paiono costruttivi nelle intenzioni  di là dalla bontà di quanto enunciato. Ebbene oggi il Presidente del Brindisi Roberto Quarta ha inviato, a mezzo stampa, una “Lettera” (il testo integrale è QUI:  http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/09/27/il-presidente-roberto-quarta-ora-basta-nessuno-giochi-con-i.html ).
Già il solo intervenire, parlare in modo chiaro, non rifiutare il dialogo o -peggio- il non rinchiudersi in una boriosa autoreferenzialità è tanto. E va dato atto di ciò. Non entro -per ora- nel merito della citata “Lettera” ma riporto due considerazioni che partono proprio da quelle parole del Presidente.
Nello specifico si tratta di una “replica” che RIPRENDIAMOCI BRINDISI (è un profilo facebook col quale interagisco) ha ritenuto di fare come commento al link -da me postato nella loro bacheca facebook- che annunciava e riportava l’intervento di Quarta. Ecco quanto scrive “Riprendiamoci Brindisi”

 

I TIFOSI CHIAMATI A COLLABORARE: Ci sono differenze nel modo in cui operano le società di calcio, soprattutto negli ultimi anni, e il modo in cui operano le associazioni dei tifosi.
Infatti, noi crediamo che ciò dimostri che la via che il calcio ha intrapreso, muovendosi alla ricerca del denaro ed allontanandosi dai tifosi, sia una delle ragioni per cui troppi club in Italia si sono ritrovati con significativi problemi finanziari, con proprietari per i quali è sempre più difficile continuare con questo approccio – soprattutto durante una recessione.
Ma c’è speranza, e questa speranza è la collaborazione: la nostra situazione in Italia rispecchia quella che si è sviluppata nel calcio inglese pochi anni fa; problemi simili al Northampton Town portarono i tifosi a creare la prima cooperativa di supporters nei primi anni ‘90, tramite la quale rilevarono una quota nel loro club. Oggi la cooperativa è tra gli azionisti del club ed ha due rappresentanti nel direttivo.
L’iniziativa ebbe tanto successo e fu così importante che nel 1999 venne creata un’organizzazione chiamata Supporters Direct con lo scopo di aiutare altri gruppi di tifosi.
In tantissimi casi queste cooperative di tifosi hanno aiutato i club coinvolti a diventare più stabili, spesso ricostruendoli dopo che avevano a lungo contato sui finanziamenti di singoli individui. Tutte le persone coinvolte hanno lavorato insieme per avere un club migliore: non c’è migliore dimostrazione nel calcio dei valori del movimento cooperativo in Inghilterra così come in Europa.

 

 

Ed io, a sretto giro di facebook, ho risposto così:

 

Quanto sia effettivamente realizzabile il c.d. “azionariato popolare” (mi scuso per il termine che, forse, non è preciso: tuttavia lo uso perchè rende l’idea) nella nostra realtà è da vedere ed anzi: sono davvero interessato a vedere se –ed in che misura- un progetto simile è attuabile a Brindisi. Oltretutto mi pare (e ribadisco: “MI PARE”) che la Società non abbia precluso tale strada. Riguardo invece il rapporto Società-Tifoseria (parlando davvero in GENERALE) è abbastanza assodato che una delle più grosse palle al piede di molti club (dilettantistici e/o professionistici) consista precisamente in quella sorta di “ricatto” -più o meno tra virgolette- che Esse subiscono da sedicenti grupppi di tifosi(in molte realtà -è noto- i clubs di tifosi attivano dei veri e propri business. Con cifre notevoli). Ora: il proverbio dice “chi è causa del suo mal pianga sè stesso”, sicchè chi si è lasciato trascinare in questi circoli viziosi ha la sua parte di responsabilità. Dico questo poichè è stato detto che i problemi nascono dall’ALLONTANAMENTO DELLE SOCIETA DAI TIFOSI”. Ebbene, se le tifoserie agiscono in quel modo (ricattatorio e tuttaltro che SPORTIVO) non solo non è sbagliato prenderne le distanze ma è anzi opportuno ed auspicabile. C’è un “cancro” nel calcio che “colpisce” tanto le Società quanto CERTE tifoserie: non si può fare finta che non esista.
cosimo de matteis

 

Il Presidente Roberto Quarta: “Ora basta: nessuno giochi con i sentimenti della Città”

Dopo gli episodi di domenica scorsa che hanno visto non-protagonista la nostra tifoseria ultras allo stadio,  colgo l’occasione per chiarire una volta per tutte la posizione della società che rappresento su alcune questioni oggetto di particolare attenzione in questi giorni.

Questo perché, come ho sempre sostenuto sin dall’inizio di questa “avventura”, i tifosi e i brindisini tutti meritano la completa trasparenza per non trovarsi mai più in situazioni già vissute. 

Occorre, anzitutto, fare una doverosa premessa per chi, con memoria corta, ha già dimenticato la situazione ereditata e il clima di sconforto intorno al calcio brindisino: una società fallita, strani personaggi che si proponevano come “salvatori della patria” e il disinteresse delle istituzioni.

Se oggi si è a questo punto lo si deve alla volontà di un gruppo di imprenditori brindisini e agli sforzi profusi dall’Amministrazione comunale che ha garantito alla Federazione sull’affidabilità e sulla solidità economica della neonata società.

Questo ha fatto sì che sia le risorse sia la gestione della società rimanessero a Brindisi.

La prematura conclusione dell’Amministrazione Mennitti ha interrotto un proficuo dialogo con quella classe politica, ma non con l’istituzione Comune che, anche nella persona del Commissario Pezzuto o di chiunque giungerà alla sua guida, siamo sicuri sarà sempre pronta a collaborare per il bene, non solo del calcio, ma di tutti gli sport a Brindisi.

Ecco perché questa società nelle persone che ne fanno parte e la rappresentano non ha avuto, non ha e non avrà mai alcun colore politico ed agirà sempre con l’unico scopo di far trionfare i colori della nostra maglia con tutti coloro che si dimostreranno sensibili e proporranno soluzioni agli eventuali problemi del calcio a Brindisi.

Nella fase di costituzione della società, grazie all’appoggio del Comune, abbiamo registrato la disponibilità di tanti operatori economici del nostro territorio, sia piccole sia grandi aziende in terra di Brindisi, pronti a sostenerci finanziariamente perché convinti della bontà del nostro progetto e decisi ad offrire il loro sostegno in termini di sponsorizzazioni.

Sulla base di queste dichiarazioni d’intenti si è costruito un budget, si sono assunti degli impegni economici, a cui la società sta facendo fronte, e si è pianificata l’attività 2011-2012.

Ad oggi, purtroppo, non tutte quelle disponibilità si sono tradotte, ancora, in contributi concreti e questo, tra breve, potrebbe diventare un serio problema.

Pertanto, ci aspettiamo che coloro che si erano dimostrati pronti a sostenere la nostra causa rimangano tali indipendentemente da chi li aveva sensibilizzati e che altre risorse possano provenire da nuovi contatti che la società ha in animo di avviare sia a livello istituzionale sia a livello imprenditoriale. roberto quarta presidente del brindisi

Questo è il momento di dimostrare che la città, in ogni sua componente,  è davvero cresciuta e si è svincolata dalla vecchia logica del dare/avere per traguardare con entusiasmo, nel prossimo futuro, obiettivi ambiziosi sia sportivi sia di crescita sociale ed economica.

Ora che la squadra gioca e gioca bene, ora che la società si sta strutturando con una organizzazione efficiente, tutti devono fare la propria parte come promesso!

Società, Istituzioni, imprenditori, tifosi, tutti hanno il dovere di contribuire perché sia l’onore della vittoria che la responsabilità del fallimento non sono mai imputabili solo ad alcuni ma vanno divisi tra tutti i soggetti coinvolti.

Non è più ammissibile, come in passato, che qualcuno “giochi” con il nome, i colori e i sentimenti della città senza risponderne alla stessa!      

 

 

                                                                          Il PRESIDENTE
                                                                          Roberto Quarta