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BRINDISI 2013 – Gli artefici (principali) della piccola grande impresa

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Per ora solo quattro foto.

Per dire grazie –e dirlo sinceramente- a quattro persone. Sincerità ma anche onestà e coerenza da parte nostra. Se il Presidente Flora –beato lui- ha la capacità di mantenersi sereno ed equilibrato (e, del resto, è il momento di stare uniti: ogni azione che “rompa” questo stato di grazia sarebbe poco opportuna) e di non rivangare il passato io, che non ha la sua maturità e le sue virtù, mi trovo quasi costretto a ricordare il passato recente (anzi: recentissimo), quello un po’ più lontano e quello remoto.


 

Sarei falso ed incoerente se non ricordassi che Flora è stato “cacciato” da alcuni brindisini pochi mesi fa (analogo trattamento venne poi riservato a, fra gli altri, Boccolini, Sensibile, Enzo Maiuri. E molti altri. E non solo con le parole. Ci fermiamo qui perché, come tutti sanno, ci sono indagini in corso). Ed una delle motivazioni addotte (se ne vantavano pure) era che avevano salvaguardato la purezza la brindisinità ed altre cose di questo genere.

 

Chi scrive ha un amore sviscerato per la nostra città. Di più: il mio sano campanilismo verso altre realtà limitrofe mi fa giungere –costantemente- minacce (alcune risibili, altre da tenere in debita considerazione: ma questo non spetta solo a me farlo) da parte di alcuni “forestieri”.

 

Ora, detto questo, non posso non ricordare che questo ideale “poker” di nomi che ci ha salvato di brindisino ha ben poco: salvo Enzo Carbonella (che probabilmente ha i meriti maggiori) abbiamo un barlettano, un barese ed un leccese.

 

Pochi mesi fa –e piu volte, anzi- persone che hanno responsabilità hanno fatto pubblica dichiarazione versus i foresti. Riecheggiando Natanaele (senza ovviamente sapere chi sia) si chiedevano –soffiando sugli istinti piu bassi della piazza- se da Foggia o da Fasano o da Bari potesse mai venire nulla di buono (parentesi: alcuni di essi  non menzionano Lecce poiché moltissimi residenti a brindisi in realtà hanno sangue leccese, e ne vanno fieri).

 

Come abbiamo visto: da Taurisano, da Acquaviva e da Barletta (ma pure da Foggia –Sireno- giusto per fare un esempio) è giunta la salvezza della categoria e pure bel gioco.

 

Mi fermo qui: su questa peculiarità (l’esser farfalloni, parlare a inchipagghia e criticare i forestieri) potrei fare altri esempi, come quello della inaudita ed assurda aggressione riservata al francavillese (ma tarantino sportivamente parlando) ex Addetto Stampa. Ripeto: ho le carte in regola per parlare. O meglio: tutti possono farlo ma non tutti sono coerenti con quanto fatto o detto prima.

 

Vogliamo ricordare infine che non più tardi di sei mesi fa si sosteneva avessimo in panchina il migliore degli allenatori possibili? Dove sono codesti signori? Ve lo dico io dove sono. Molti di essi sono saliti sull’ennessimo carro che ritengono vincente.

 

Questo è il brindisino “medio”. E sarei falso se non lo dicessi. Sarei doppiamente falso se non lo dicessi essendo brindisino. Sarei parziale, non oggettivo.

Ed invece, con la mia “sana” avversione a tutto ciò che è poppito (ma Dio solo sa se non sarei capace di dare la vita per uno di spongano o di ortelle) son qui a dire il mio sincero grazie al leccese Salvatore Ciullo, al barlettano Mimmo (Cosimo Damiano: che splendido nome) Laboragine ed al murgiano Flora.

Forza Brindisi, certo. Senza scordare la pagliacciata (umiliante, molti ragazzi non lo scorderanno per tanto tempo) di far denudare i calciatori -quegli stessi calciatori che ora esaltano!- perchè rei di non esser degni di indossare la maglia del Brindisi. Qualcuno ha chiesto scusa a questi ragazzi?

Forza Brindisi, certo. Ma chi fece il “blitz” in nome della brindisinità (e quei pennivendoli che lo supportarono ed anzi lo rimarcarono esaltandolo) ha chiesto scusa a Flora?

Forza Brindisi, certo (e ci mancherebbe!) ma vogliamo far tesoro degli errori? Vogliamo ammettere le clamorose sviste, i grossi sbagli, le scelte orrende compiute? Un pizzico di umiltà e dire “ho sbagliato, ho sbagliato di brutto”. Lo confesso: sono molto scettico e credo che nessuno farà mea culpa. Ora l’obiettivo è solo uno: intrupparsi -in qualunque modo, a qualunque costo- a questa Società. Piegarsi al padrone, e se necessario leccare anche. E’ stomachevole. E non serve un cervellone per trovare negli elogi di queste ore, oltre a quintali di banalità sempre fastidiosa, anche tanta superficialità, istintività immatura ed egoistico carpe diem.

Se le cose andranno male (magari dopo una o due promozioni: la gratitudine purtroppo è merce rara, rarissima) saranno i primi a criticare anche Mister Ciullo (magari urleranno “vavvandi poppitu!”) ed a gettare fango su Flora con il più squallido dei “…ma iu l’era tittu ca quiddu baresi nò mè mài piaciutu”. (e poi, magari a voce piu bassa, “ecco perchè non lo volevano”). Ecco Presidè: spero di aver vaticinato nel modo pi sbagliato possibile. Ma se succederà non potrà dire “non ci avevo pensato”.

cosimo de matteis

Per Laboragine una stagione memorabile nel Brindisi

 

COSIMO DAMIANO LABORAGINE - FOTO DE MATTEIS.jpgNon è la sua stagione migliore come segnature (o meglio: non lo è ancora!) ma certamente è una annata memorabile quella di Cosimo Damiano Laboragine con la maglia del Brindisi. Il forte centrocampista barlettano, ventinove anni ancora da compiere, è probabilmente al top della sua carriera di calciatore: è in quella fase tecnico-tattica-atletica e di esperienza durante la quale un calciatore da il meglio di sé ed è un problema per le squadre avversarie incontrarlo in questo stato di grazia.

 

Riguardo ai gol ed ai “record”: come detto probabilmente non eguaglierà quello della stagione 2010-2011 in cui con la maglia della Santegidiese (altri ex calciatori del Brindisi han giocato lì) mise a segno ben tredici reti (in 35 presenze). Ma quello di segnare è un “compito” degli attaccanti: ai calciatori come Mimmo Laboragine non si chiedono certo i gol ma di guidare la squadra, impostare il gioco e, semmai, di fornire assist. Se poi viene un gol tanto meglio.

 

E, ad oggi, il capitano del Brindisi ha già messo a segno sette reti (e mancano ancora due partite) ma soprattutto è stato un punto fermo per tutta la squadra. Sia per i due tecnici (Francioso e Ciullo) che per i compagni di squadra.

 

E, soprattutto, ha saputo tenere in qualche modo unito uno spogliatoio che –a piu riprese. E giustamente verrebbe da dire- pareva sul punto di esplodere. Se questo non è accaduto parte del merito è proprio di Laboragine, vero capitano in campo e fuori.

 

Di lui non c’è molto da dire: basta vederlo in campo. Se abbiamo riportato qualche stringata cifra era soltanto per delineare meglio la figura di questo calciatore di cui, ci teniamo a dirlo, ci sorprende in particolare un pregio : la umiltà. Inutile dire quanto questa virtù  sia così poco diffusa fra i calciatori (e non solo fra essi!) e come, quindi, risulti ancor più preziosa.

 

Non sappiamo, mentre scriviamo, se Laboragine resterà a Brindisi: noi, naturalmente, gli auguriamo di tornare a giocare in quelle categorie dove ha ben figurato fin dal suo esordio, giovanissimo, con la maglia dell’Andria. Glielo auguriamo perché lo merita. Ma se resterà a Brindisi non potremmo che esserne lieti. Intanto gli diciamo un semplice, sincero e non banale “grazie Capitano!”

cosimo de matteis

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Serie D Gir. H : è “bagarre” per i piazzamenti play off e play out – FOGGIA SCATENATO PUNTA AL 5° POSTO

Grottaglie – Sant’Antonio Abate

2-1

Bisceglie – Matera

1-2

Brindisi –  Potenza

4-1

Monopoli – Foggia

0-2

Nardo’ – Battipagliese

2-1

Francavilla Pz –  Gladiator

3-0

CTL Campania – Puteolana Internapoli

1-0

Pomigliano – Taranto

1-1

Ischia  – Fortis Trani

4-0

 

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Questa la nuova CLASSIFICA

 

ISCHIA 83 (già promossa in Serie C)

MATERA 66

GLADIATOR 63

MONOPOLI 59

BISCEGLIE 56

 

FOGGIA 54

TARANTO 47

POMIGLIANO 42

B R I N  D I S I  42

FRANCAVILLA 41

BATTIPAGLIESE 40

CTL CAMPANIA 40

 

 

PUTEOLANA 38

NARDO’ 37

SANT’ANTONIO ABATE 33

GROTTAGLIE 26

 

TRANI 12 già retrocesso in Eccellenza

POTENZA 9 già retrocesso in Eccellenza


la PROSSIMA Giornata (33^)

MATERA – BRINDISI

FOGGIA-ISCHIA

BISCEGLIE-CTL CAMPANIA

BATTIPAGLIESE-POMIGLIANO

TRANI-GLADIATOR

PUTEOLANA-GROTTAGLIE

POTENZA-NARDO’

TARANTO-FRANCAVILLA PZ

SANT’ANTONIO ABATE-MONOPOLI


 

Ctl Campania – Puteolana Internapoli 1-0 / i “guerrieri” ci credono. Affossata la Puteolana (avversaria del Brindisi nell’ultima Giornata)

CTL CAMPANIA: Vigliotti, Pellini, Bosco, Lopetrone (37’ st Di Matteo I), Baratto, Russo, De Luca, Di Palma (14’ st Olivieri), Puca, Di Matteo II (22’ st Carnicelli), Narciso. A disp.: Lima, Ciccarelli, Cavallini, Napoletano. All.: Rosario Campana.

PUTEOLANA INTERNAPOLI: Alcolino, Sabia, D’Agostino, Scognamiglio, Imbriaco, Luongo, Napolitano, Loiacono (46’ st Murolo), Riccio (26’ st Pisani), Letizia (24’ st Lepre), Fioretti. A disp.: Ciccarelli, Simioli, Cigliano, Valentino. All.: Corrado Sorrentino.

ARBITRO: Magrini di Città di Castello.

MARCATORE: 42’ st Carnicelli.

NOTE: partita giocata a porte chiuse. Espulsi al 44’ st Napolitano (P) per doppia ammonizione e Lepre (P) per proteste. Ammoniti: Lopetrone (C), Di Palma (C), Di Matteo II (C), Sabia (P), Napolitano (P), Loiacono (P). Angoli 8-0 per il Campania. Rec.: 2’ pt, 5’ st.


NAPOLI – Il Campania si aggiudica il derby salvezza con la Puteolana e incamera tre punti importantissimi per provare a conquistare la salvezza evitando la lotteria del play out. Decisivi nella ripresa i cambi di mister Campana: sono proprio i neo entrati ‘Pocho’ Di Matteo e Carnicelli (dentro per Lopetrone e Di Matteo II) a costruire l’azione che a 3’ dalla fine porta i ‘guerrieri’ a conquistare una vittoria meritatissima ma che fino a quel momento aveva visto la compagine napoletana sprecare numerose palle gol.

Mister Campana opta per Russo centrale di difesa insieme a Baratto, esterni agiscono De Luca e Narciso con Puca a supporto di Di Matteo II. Il Campania assedia da subito i flegrei che in 90’ praticamente non tirano mai in porta. Narciso va vicino al vantaggio già all’8’, la difesa granata libera in affanno. Al 15’ ancora Narciso sciupa una clamorosa occasione: Pellini è un funambolo sulla destra, Di Matteo spizzica di testa, ma l’esterno cresciuto in casa Campania calcia debolmente da due passi.

Un minuto dopo punizione di Lopetrone, la barriera devia in angolo. Sul corner seguente Di Matteo colpito in area rimedia una profonda ferita all’arcata sopraccigliare. Nel finale di tempo, prima di un fallo di mano dubbio in area ospite, Baratto impatta di testa l’angolo di Lopetrone, ma Alcolino è strepitoso e la toglie dall’angolino. Per la Puteolana una punizione di D’Agostino da trenta metri bloccata da Vigliotti: tutto qui. Nella ripresa pronti via: capitan Di Palma crossa, Puca al volo spara alto da buona posizione. Al 26’ Carnicelli stacca di testa, sembra fatta ma Napolitano è ben appostato sulla linea e strozza in gola l’urlo del gol a tutto l’ambiente Campania.

Quattro minuti dopo e Carnicelli è di nuovo protagonista saltando avversari come birilli sul lato sinistro dell’area di rigore, tocco da biliardo e palo interno, D’Agostino salva proprio mentre la palla sta entrando in rete. Al 34’ Carnicelli fa la sponda, ma Baratto da zero metri non trova clamorosamente la porta. Il gol vittoria, però, arriva al 42’: schema su punizione, Di Matteo I vede l’inserimento di Carnicelli, un rimbalzo e botta secca che s’infila alle spalle di Alcolino. Al 44’ Napolitano si tuffa in area, secondo giallo e doccia anticipata: il neoentrato Lepre dice qualcosa di troppo all’arbitro, rosso diretto e Puteolana in nove. Nel recupero Carnicelli (altro palo) e Di Matteo I si divorano il raddoppio, ma ai ‘guerrieri’ va ugualmente bene così.

INTERVISTE

“Partita tosta – spiega a fine gare l’allenatore del Campania Rosario Campana – ma sul risultato non c’è nulla da dire, ne potevamo fare almeno altri tre. Spero che possiamo salvarci insieme all’Internapoli, una società che proprio come noi fa enormi sacrifici”. Al termine del campionato mancano due partite, trasferta a Bisceglie e chiusura casalinga col Matera: “Due match tosti – sostiene l’allenatore – basta guardare la classifica, ma se scendiamo in campo con la stessa grinta, la stessa voglia di fare risultato allora potremo fare qualcosa di buono.

Più che a noi, però, dovremo guardare anche a ciò che faranno gli altri, di questi tempi ci sono parecchie sorprese”. Fa i complimenti alla squadra e al tecnico, invece, il direttore generale biancazzurro Giovanni De Micco: “In questo periodo non ci girava molto bene, a Sant’Antonio Abate abbiamo perso in maniera molto molto brutta.

Oggi i ragazzi ci hanno messo cuore, grinta e grande voglia, ancora una volta il mister ha messo la squadra nella migliore condizione per affrontare questo impegno e i ragazzi hanno fatto una partita eccezionale. Certo, quando si sbagliano così tante palle gol, poi c’è il rischio che la si perde.

Mi congratulo con la Puteolana, di cui conosco bene il presidente Di Marino,il quale come fa tanti sacrifici: perciò credo che noi, così come la Puteolana, meritiamo la salvezza perchè siamo due società corrette, pulite, che fanno del fair play finanziario l’aspetto più importante, a differenza di tante altre parti in serie D”.


 

Tabellino, cronaca ed interviste di Achille Talarico – Ufficio Stampa Ctl Campania

 

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Sant’Antonio Abate – Ctl Campania 2-0

NELLA SFIDA SALVEZZA IL CAMPANIA CADE A SANT’ANTONIO ABATE

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Mister Campana: “Ci brucia, ma ci rifaremo subito” – Gli abatesi sperano ancora ma è dura.

 

SANT’ANTONIO ABATE – CTL CAMPANIA  2-0

Reti: 30° pt Pontillo, 49° st Volpicelli

SANT’ANTONIO ABATE: Apuzzo, Esposito, Giordano, Morella, D’Aniello, Lagnena, Tedesco (32’ st Volpicelli), Pontillo (25’ st Scarpato), Sperandeo (14’ pt Giuffredi), Eligibile, Romano. A disp.: Aversano, Zambardino, Pastore, Perrella. All.: Gargiulo.

CTL CAMPANIA: Vigliotti, Pellini, Bosco, Lopetrone, Baratto, Cavallini, Puca, Di Palma (36’ pt Carnicelli), Olivieri (22’ st Di Matteo I), Di Matteo II, Narciso (5’ st Natale). A disp.: Lima, Russo, Paradiso, Sommella. All.: Campana.

ARBITRO: Amabile di Vicenza

NOTE: spettatori 400 circa con rappresentanza ospite. Espulsi al 12’ pt Apuzzo (S) ed al 27’ st l’allenatore del Sant’Antonio Abate Gargiulo. Ammoniti: D’Aniello (S), Cavallini (C) e Di Palma (C). Angoli 7-1 per il Campania. Rec.: 3’ pt, 4’ st.

 

SANT’ANTONIO ABATE – Il Campania cade a Sant’Antonio Abate in una sfida diretta per la salvezza. Peccato per il risultato finale in quanto i ‘guerrieri’ hanno avuto la possibilità di giocare buona parte del match in superiorità numerica grazie all’espulsione del portiere di casa Apuzzo avvenuta al 12’ del primo tempo. Mister Campana sceglie Puca e Narciso esterni, c’è Olivieri a supporto di Di Matteo II. Sono i padroni di casa a partire forte: al 2’ inserimento centrale di Pontillo, Tedesco gli serve un gran pallone, ma il diagonale del centrocampista si stampa sul palo.

 

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Al 12’ il direttore di gara sente qualche parola di troppo da parte dell’estremo difensore abatese: rosso diretto e padroni di casa in dieci. Il secondo portiere Giuffredi (classe ’95) subentra a Sperandeo. Sulla conseguente punizione a due in area la barriera respinge sulla linea il forte tiro di Olivierti. Al 17’ Di Matteo assiste Lopetrone che però calcia debolmente, poi il Campania non sfrutta a dovere un paio di ripartenze. Alla mezzora arriva il vantaggio del Sant’Antonio: dai e vai Romano-Pontillo, questa volta il centrocampista non sbaglia e batte Vigliotti.

Al 36’ il tecnico ospite Rosario Campana toglie capitan Di Palma ed inserisce un attaccante, Carnicelli. Nella ripresa pronti via e Carnicelli salta Giuffredi in uscita ma a porta spalancata calcia clamorosamente sul palo. Lo stesso Carnicelli al 17’ ha un’altra opportunità per pareggiare, ma non aggancia sottoporta un bell’assist di Natale.

I ‘guerrieri’ assediano il Sant’Antonio nella propria metà campo: si susseguono mischie e calci d’angolo, con la difesa giallorossa che se la cava con le buone o con le cattive. Nel finale si getta in avanti anche Vigliotti ma proprio prima del triplice fischio finale Volpicelli segna il raddoppio da distanza siderale.

 

SPOGLIATOI

“Sicuramente per come è andata è una sconfitta che ci brucia tanto – è il commento di mister Rosario Campana – senza nulla togliere al merito del Sant’Antonio che ha fatto la sua partita. Anzi, per noi si era messa anche bene per l’espulsione di Apuzzo che è un portiere importante per questa categoria. Sono quelle partite strane che capitano ogni tanto, noi ci abbiamo trovato però ha vinto la squadra che aveva più fame ed il Sant’Antonio, almeno per quella che era la rabbia, aveva più fame di noi”.

A chi gli chiede se i padroni di casa abbiano beneficiato della scossa arrivata col cambio di allenatore, il tecnico napoletano replica così: “Può succedere, ma se il Sant’Antonio è una buona squadra così come dimostrato, non va dimenticato il lavoro dei suoi predecessori: almeno sotto il profilo dell’attaccamento alla maglia loro ce l’hanno messa tutta. Noi non siamo stati bravi sottoporta a sfruttare le occasioni che abbiamo avuto, anche se abbiamo fatto tanta confusione. Ripeto: a questo punto del campionato chi vuole salvarsi deve metterci tanta fame ed oggi il Sant’Antonio ha dimostrato di averne più di noi. Sapevamo che ci aspettava una partita importante e che se loro non avessero fatto risultato si sarebbero trovati in una situazione disperata anche per la partecipazione ai play out. Il rammarico sta nell’approccio e nel non aver saputo gestire le occasioni che ci sono capitate”.

Già alla fine del primo tempo l’allenatore è apparso molto arrabbiato: “Ci muovevamo poco senza palla e noi cerchiamo di fare dell’organizzazione di gioco la nostra forza perché non abbiamo un bomber di razza: infatti segniamo con quasi tutti i giocatori poichè non abbiamo un cannoniere che ci porta avanti questo tipo di partite, quando ci vuole quell’esperienza giusta per metterla dentro. Quindi non facevamo quello che ci siamo prefissati di fare. Comunque ripeto che questa è stata una partita in cui ha prevalso chi ha avuto più fame aldilà della mole di gioco che si andava a sviluppare: è chiaro che il Sant’Antonio, dopo l’espulsione e specialmente nel secondo tempo, si è messo dietro per fare sua la gara e noi in quelle occasioni che ci siamo procurati non siamo stati bravi a pareggiare. Ci lecchiamo le ferite cercando di fare meglio alla prossima”.

Tabellino, cronaca ed interviste di Achille Talarico – Ufficio Stampa Ctl Campania

 


Serie D Girone H – 31° giornata – RISULTATI E CLASSIFICA

RISULTATI della 31esima Giornata (14^ di ritorno)

Foggia – Grottaglie  5-0

Taranto -Nardò 4-1

Francavilla – Ischia 2-1

Battipagliese –Brindisi 1-1 Pellecchia (BR), Sorrentino(BA)

Potenza – Matera 1-3 Oliveira(M), Ciano(M), Grieco(P), Di Gennaro(M)

S.Antonio Abate – Ctl Campania 2-0 Pontillo, Ponticelli

Gladiator – Pomigliano 2-0  Del Sorbo(G), Longo (G)

Puteolana–Bisceglie 4-1 D’Agostino(P),Scognamiglio(P),Letizia(P Rig), Moscelli(B rig), Napolitano(P)

Fortis Trani – Monopoli 0-2 Pereyra (M), La Neve (M)


Questa la nuova CLASSIFICA

 

ISCHIA 80 (già promossa in Serie C)

GLADIATOR 63

MATERA 63

MONOPOLI 59

BISCEGLIE 56


FOGGIA 51

TARANTO 46

POMIGLIANO 41

BATTIPAGLIESE 40

B R I N  D I S I  39

PUTEOLANA 38

FRANCAVILLA 38


CAMPANIA 37

NARDO’ 35

SANT’ANTONIO ABATE 33

GROTTAGLIE 23


TRANI 12 già retrocesso in Eccellenza

POTENZA 9già retrocesso in Eccellenza

 

serie d girone h - 31° giornata - risultati e classifica,domenica 14 aprile 2013


 

 

Battipagliese-Brindisi 1-1 Decidono Pellecchia e Sorrentino

battipagliese-brindisi 1-1,serie d girone h,tabellino,cronaca,commenti,domenica 14 aprile 2013Campionato Nazionale Serie D Girone H

Domenica 14 Aprile 2013 – Ore 15

Stadio comunale “Luigi Pastena”  Battipaglia (Salerno)


BATTIPAGLIESE – BRINDISI  1-1

 

RETI: Pellecchia (BR) 20° st, Sorrentino (BA)

 

BATTIPAGLIESE: Carotenuto, Pappalardo, Fiorillo, Sasso, Magliano, Itri,  Sorrentino, Pivetta (dal 18° st Auricchio), Volzone, Cammarota (cap.), Odierna (dal 23°st Di Vece).  (In panchina Primadei, Fardello, Botta, Barra, Picarone)Allenatore Emilio Longo

 

BRINDISI: Novembre, Bove, Staiano, Sireno(dal 39° st Fusco), Frasciello, Cacace, Mariano (dal 13° st Manco), Laboragine (cap), Albano  (dal 9° st Greco), Pellecchia, Tedesco. (in panchina Agostini, Mirabet, Mboup Assane,  Procida) Allenatore Salvatore Ciullo

 

Arbitro : Signor Filippo Bercigli della sezione di Valdarno

 

Note: Terreno in erba artificiale, giornata soleggiata, clima primaverile. Spettatori settecento circa (con presenza  -15 persone-  di tifosi del Brindisi). Ammoniti Mariano e Cacace  del Brindisi, Itri della Battipagliese.  Recupero: primo tempo 3’, secondo tempo 4′. Angoli 5-3 per il Brindisi

 

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BATTIPAGLIA – Una delle più belle gare del Brindisi da quando l’ottimo Mister Ciullo ha preso le redini di una squadra costruita male (e gestita peggio) dalla precedente gestione tecnica. I biancoazzurri divertono, creano azioni, corrono, giocano a calcio insomma.  Pecca -di ingenuità o di faziosità o di incompetenza- che dice che il risultato è bugiardo o la insopportabile banalità “la Battipagliese ha fatto solo un tiro in porta”. Non è così e dispiace che a fornire tali “cronache” non siano tifosi ma operatori dell’informazione.

Esagerato anche presentare la rete del vantaggio brindisino come il non plus ultra del calcio: una bella azione conclusa con un bel tiro: tutto qui. Non scomodiamo termini altisonanti o paragoni improponibili: si cerchi piuttosto di imparare a riconoscere i calciatori della squadra avversaria,  un radiocronista se non sa farlo è meglio si dia all’ippica. Infine: chi conosce il calcio –e Ciullo lo ha dimostrato– sa bene che il calcio è questo e che se vuoi vincere devi fare un gol in più dell’avversario non dieci (vere o presunte) “nitidissime palle gol”. Brindisi già patisce per lo scarso professionismo in molti settori: francamente non se ne può più di subire anche una informazione improvvisata ed urlata.

Il meglio lo si vede nella prima frazione di gioco che è di chiara marca brindisina. Solo in un paio di circostanze si può parlare di incursioni campane in area biancazzurra. E comunque la difesa controlla  senza problemi, con Novembre e Frasciello su tutti. Nonostante il dominio la prima frazione si chiude sullo 0-0.

La ripresa si apre con la Battipagliese che prova ad imporre il proprio forcing: più per cercare di limitare il Brindisi che per propria convinzione di vincere la partita. Al 9° minuto Albano dà forfait: Ciullo lo sostituisce con Niccolò Greco. Nei minuti successivi fasi confuse di gioco ma con la sensazione che il gol è nell’aria. Il tecnico di Taurisano sostituisce anche Mariano ed entra negli undici in campo l’esperto difensore Manco: il Brindisi risulta così essere leggermente diverso da quello della prima frazione di gioco.

 

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La rete del Brindisi giunge al ventesimo minuto,  ed è effettivamente una azione bella e figlia della tenacia di Mimmo Laboragine (foto sopra) ,tra i migliori in campo oggi:  il capitano conquista una palla a metà campo e si incunea con forza ed eleganza  verso la retroguardia bianconera (colta un po’ alla sprovvista) fornendo un assist a Pellecchia che, a sua volta, aggancia bene, si coordina ed infila un bel diagonale di destro dal limite dell’area. Il tiro è preciso e potente: Carotenuto para ma non trattiene: il pallone si infila ed è il vantaggio  –meritato-  dei ragazzi di Mister Totò Ciullo.

Ma il Battipaglia non ci stà e si rituffa nella metà campo avversaria: neppure tre giri di lancetta ed i campani trovano il pari. Sventola da trenta metri –trenta metri veri, noni a capocchia- che si stampa sulla traversa: prontissimo Volzone, pur in precarie condizioni di equilibrio, ribatte a rete ma il tiro trova il corpo di Novembre, ancor più pronto Sorrentino a mettere definitivamente in rete. Tre tiri in dieci secondi (altro che “un solo tiro in porta in novanta minuti” !).

Questo è il calcio: a “disperarsi” di questi pareggi sono i bambini che li portano al campo per la prima volta (certo, spesso i tifosi restano tali –bambini immaturi- pure alla vecchiaia) oppure chi proprio il calcio lo vede a modo suo. Ripeto: le dichiarazioni  nel dopo gara di Mister Ciullo confermano che lui è un uomo di calcio e che sa bene che il calcio è questo. Semmai, ci si chiede, cosa c’entrino allenatori come lui –o come Silva, per esempio- in una piazza cafona e costantemente critica ed insoddisfatta (oltre che parecchio incompetente) come Brindisi. Ecco: meteore che passano per di qua. Ma che i brindisini non riescono ad apprezzare. O abbiam dimenticato l’aggressione negli spogliatoi a spogliatoi a Mister Silva?  (giusto per citare un solo episodio, molto squallido).

La gara si conclude sull’uno a uno. Giusto così. Se il Brindisi avesse vinto nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo – men che meno gli onesti sportivi battipagliesi- ma i bianconeri non hanno rubato nulla. E speriamo che finalmente avvenga una maturazione negli ambienti calcistici brindisini: magari partendo proprio da questo 1-1 e dalla pacatezza ed onestà di Mister Ciullo di accettare il risultato senza recriminare. E se vi par poco ricordatevi che fino a pochi mesi fa avevamo tecnici (e dirigenti) che davanti a microfoni e taccuini dei colleghi non trovavano di meglio che imprecare contro la malasorte, accusare i propri giocatori, accusare i giornalisti o magari uscirsene con un “questi con un tiro han fatto quattro gol” che, in quanto a superficialità (eufemismo) fa il paio con l’odierno “han pareggiato con un solo tiro in porta”. E li pàiunu puru.


 

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Nella foto di Gerardo Di Franco i tifosi del Brindisi presenti allo Stadio “Pastena”