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REAL METAPONTINO-BRINDISI 1-0 Cade il Brindisi, decide Di Senso

 Campionato Nazionale Serie D Girone H

Domenica 27 ottobre 2013 – Ore 14.30

Stadio Comunale “Perriello” – Policoro (MT)

 

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REAL METAPONTINO-BRINDISI 1-0

RETI: Di Senso (RM) al 38° del secondo tempo

REAL METAPONTINO Di Gennaro, Bronzi, Amrosecchia, Iennaco (dal 27°st Manzillo), Maglione, Cadaleta, Grittani, Lorusso, Pignatta, Di Senso, Covelli (dal 33°st Cirigliano). Allenatore Catalano

BRINDISI Peschechera, Iaboni, Liotti, Favia (dal 43° st Albano), Sicignano, Cacace, Loiodice, Marsili, Gambino, Pellecchia (dal 11° st Akuku), Tedesco (dal 24 st Fella). Allenatore Ciullo

 

Arbitro: Signor Giorgio Ermanno Minafra della Sezione di Roma 2 (Assistenti Leonardo De Palma e Michele Pizzi di Termoli)

Note: Manto erboso non in buone condizioni.Spettatori 500 circa (di cui un centinaio di tifosi del Brindisi). Espulso all’8° minuto del secondo tempo Liotti del Brindisi per gioco falloso.


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L’immagine che meglio descrive la gara (e lo stato d’animo) del Brindisi è di mister Ciullo che commenta la sconfitta a fine partita. Ciullo lo dice chiaro: “non abbiam dimostrato di essere una grande squadra”. Ed in effetti, tributando i giusti meriti al Real Metapontino, la sconfitta il Brindisi se l’è un po’ cercata: lo avevamo detto in sede di presentazione che questa gara non sarebbe stata facile per mille motivi. A quelle ragioni (cui vi rinviamo) s’è aggiunta una espulsione all’inizio del secondo tempo –fallo netto di Liotti ma forse eccessivo il cartellino rosso- che ha costretto all’inferiorità numerica ed ha scompaginato gli equilibri in campo e, soprattutto, ha fortemente motivato i lucani.

Il Brindisi presenta un undici diverso dal solito: Ciullo prova ad offrire una chanche a Tedesco (preferendolo a Fella) e conferma Sicignano accanto a Cacace: restano in panchina Albano e Patti. Il Brindisi non appare sciolto e fluido come al solito e soprattutto l’attacco non punge (per la seconda volta il Brindisi non segna in campionato: solo che la prima volta fu col Matera ed oggi invece col Real Metapontino).

Il terreno – manto erboso in pessime condizioni- non da una mano ma non può essere una attenuante e poi su questo campo han giocato pure gli avversari. Già, gli avversari. Che non han fatto le barricate ma hanno giocato a viso aperto e con grinta.

Il Brindisi arriva dalle parti di Di Gennaro  in un paio di circostanze ma né Tedesco né Gambino riescono a mettere in rete. La prima frazione di gioco si chiude sullo 0-0 che risulta essere il risultato piu giusto.

La ripresa si apre con una buon tiro su punizione di Pellecchia, poi accade quel che non t’aspetti: Liotti entra con troppa virulenza su un tentativo di affondo di Grittani sulla fascia destra (fallo peraltro inutile: il lucano non era certo proiettato a rete) e l’arbitro gli mostra il rosso. Il Brindisi resta in dieci e Ciullo deve rivedere i suoi piani: toglie Pellecchia e mette dentro Akuku.

Il Real Metapontino comincia a crederci e soprattutto sono i suoi uomini di maggior qualità ed esperienza che si esaltano. Il Brindisi, sebbene con due punte di ruolo in campo, non costruisce molto in attacco. Al 17° su palla ferma un debole tiro di Loiodice, ma un minuto dopo è Cacace che deve intervenire in area a liberare su uno scatenato Di Senso che puntava dritto alla rete.

Al 23° un lancio di Iaboni diventa un tiro-cross che Di Gennaro blocca senza problemi. Ma sono i locali ad attaccare: errore di Akuku che si fa superare nettamente da Di Senso che s’incunea in area, palla per Pignatta che cerca l’acrobazia. Il Brindisi rischia: l’ingresso di Fella per Tedesco appare tardivo (per non dire di quello di Albano) e comunque inefficace. Ed al 38° giunge il meritato gol dei lucani con una prodezza di Di Senso.

Il Real Metapontino sa ben gestire i minuti fino al triplice fischio e conquista un meritato successo: gran soddisfazione per il neo tecnico Catalano e tutto l’ambiente biancoceleste che con i tre punti fa un bel balzo in classifica. L’auspicio per il Brindisi è che questa sconfitta possa servire per acquisire ulteriore esperienza: la vetta è ancora lì vicina –solo tre punti- e può esser raggiunta.

cosimo de matteis

 

BRINDISI-MATERA 0-0 Cronaca, commento ed immagini

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BRINDISI-MATERA 0-0

 

BRINDISI Peschechera, Bove, Liotti, De Martino, Patti, Cacace, Martinelli (dal 34 st Iaia), Marsili, Gambino, Pellecchia, Tedesco(Cap. dal 13st Loiodice). Allenatore Salvatore Ciullo (in panchina Novembre, Sicignano, Favia, Akuku, Albano, Iaboni, Fella.)

MATERA Spilabotte, Sbardella, Bassini, Giorgino(dal 26 st Letizia), Calori, Fernandez(Cap.), Tundo, Iannini, Majella(dal 31 st Di Gennaro), Lauria, Oliveira(dal 37 st Todino). Allenatore Vincenzo Cosco. (In panchina Lombardo, ciano, Sy, Liberacki, Raveduto, Roselli.

ARBITRO: Signor Ramy Ibrahim Kamal Jouness della Sezione di Torino (Assistenti
Corrado Giancaspro di Molfetta e Michele Savino di Foggia)

NOTE: Manto erboso in buone condizioni, temperatura mite, vento fastidioso, spettatori oltre tremila. Ammonito Patti del Brindisi; Calori,Fernandez e Iannini del Matera. Espulsi i due allenatori, Ciullo e Cosco, per un acceso battibecco al termine del primo tempo. Angoli 3-3.


BRINDISI – Di fronte ad oltre  tremila persone (inclusi circa duecento materani) Brindisi e Matera concludono sullo 0-0 il big match della Quarta Giornata di questo avvincente Girone H della Serie D. E solo il proseguio del campionato potrà dire di più sul “valore” di questo pareggio. Se il Matera risulterà essere la squadra da battere –il che non è inverosimile- allora lo 0-0 odierno avrà un significato specifico. E potrebbe andar bene al Brindisi. Ma resta pur sempre un pareggio –il secondo di fila- fra le mura amiche e soprattutto senza tiri in porta o quasi. Occorre infatti tener presente che, salvo l’occasione di Tedesco e la bordata da fuori di Saverio Pellecchia sul finale, il Brindisi non ha mai seriamente impensierito la difesa materana. Difesa ancora imbattuta dopo 360 minuti. Cosco a fine gara ha detto chiaramente che il Matera meritava di vincere. Ci torniamo fra poco.

LA GARA – La cronaca è giocoforza scarna: troppo importante la gara e la posta in palio: la fase di studio finisce col durare quasi l’intera prima frazione di gioco. Quasi casuale l’occasione che capita sui piedi di Tedesco: si ritrova solo, su un pallone spiovente,  davanti al portiere materano ma il suo tocco è fuori di poco. Era il 26esimo, ed per il Brindisi risulterà essere la unica vera sortita di rilievo. Le squadre, come detto, si “annusano” a lungo senza ferir colpo.

Il Brindisi prova a spingere ma, appunto, prova e basta. Appare spuntato e forse lo è davvero. Ben diverso è il secondo tempo: niente fuochi pirotecnici ma almeno le squadre spingono un po’ di più. Il Matera nel primo quarto d’ora della ripresa prova ad aver quello che dicesi “piglio della grande squadra” ed ad un certo punto è parso averlo davvero: nell’arco di due giri di lancette, fra il 15° ed il 17° mette in serio pericolo la porta del Brindisi: dapprima il centrocampista Iannini (buona e volitiva la sua prova) su una decisa incursione in piena area tira a colpo sicuro ma colpisce Peschechera, poi è la volta di Oliveira che conclude una delle sue volate sulla fascia sinistra con un tiro che va a stamparsi sul palo. Il pericolo “sveglia” il Brindisi e, ad onor del vero, il taccuino non registra altre azioni seriamente pericolose dei materani. Ma anche sul versante Brindisi c’è poco da raccontare: solo una serie di tiri da fuori  tutti piu o meno a salve che mai impensieriscono Spilabotte.

Finisce 0-0 dopo la solita serie di cambi che, fra le altre cose, danno la esatta cifra dell’organico a disposizione di Mister Cosco.

IL COMMENTO -Il Brindisi è lì, a due punti dalla vetta. E sarebbe ancor più vicino senza il punto di penalizzazione e senza quell’unico tiro in porta della Gladiator che, 15 giorni fa, costò ben due punti a Gambino e compagni. Nessun grosso rammarico: siamo appena alla Quarta Giornata e non è il caso di fare “processi”. Ma qualche spunto di riflessione la gara odierna la offre: detto della solidità del Matera resta da verificare quale sia la “formula” migliore per l’attacco.

Nessuno si sogna di dire che con Albano in campo si sarebbe vinta la partita –sappiamo bene la regola degli under quanto influenzi la formazione (e mister Ciullo ha dovuto far esordire il diciottenne Martinelli per l’indisponibilità del ’95 Iaboni) –  ma è difficile pensare che il notevole sforzo economico della Società per far giungere la forte punta materana sia finalizzato a “rinforzare” la panchina. Altro punto da verificare è l’apporto che il centrocampista Raffaele De Martino potrà dare: oggi il trainer biancazzurro l’ha messo in campo dal primo minuto ma ha impiegato un bel po’ a carburare.

L’auspicio è che possa esser uno dei “pezzi pregiati”di questo Brindisi e che possa far la differenza ma oggi non è stato così. Infine Pellecchia non pare esser al top della forma (ma forza ci eravamo abituati troppo bene la scorsa stagione!). Di rilievo la prova del pacchetto difensivo che di fronte alla corazzata Matera ha concesso poco o nulla. Ecco: forse è proprio la forza del Matera che ha fatto apparire “grigio” il Brindisi oggi pomeriggio. Magari Domenica si vince a Monopoli e ritorna il sereno. Ma i biancoverdi -oggi sconfitti dalla Turris- potranno permettersi di concedere punti in casa? A fra sette giorni!

 

cosimo de matteis


BRINDISI – POTENZA 4-1

Domenica 21 aprile 2013 – Ore 15

Stadio Comunale “Fanuzzi” – Brindisi

Campionato Naz.le Serie D Girone H – 16^ Giornata di ritorno

 

Domenica 21 aprile 2013, brindisi-potenza 4-1

BRINDISI – POTENZA 4-1

MARCATORI: Pellecchia(B) 20pt, Laboragine(B) 23pt,  Tedesco(B) 29pt, Laboragine(B) 31st, Cibele(P) 36 st


BRINDISI Novembre, Bove (70° Assane), Staiano, Manco, Frasciello, Mirabet, Sireno, Laboragine (21′ Lucà), Tedesco, Pellecchia, Greco (61° Procida). In panchina Agostini, Fusco, Bartoccini, Lanzillotti. Allenatore Salvatore Ciullo

POTENZA Della Luna, Vaccaro, Savoia, Ambrosino, Schettino, Limatola (84° Trerotola), Guarnera (60° Sambataro), Marra, Nuzzolese, Lancellotti (72°Restaino), Cibele. In panchina  Scaldaferri, Sileo, De Feo, De Bonis. Allenatore Passarella

ARBITRO: Guida di Salerno (guardalinee Vitaloni di Jesi e Fiammetta di Ancona)

 

 

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Saverio Pellecchia  (gol al 20° del primo tempo)

 

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Mimmo Laboragine: una doppietta oggi peer lui. Rete al 23° del primo tempo (il due a zero per il Brindisi) ed al 31° della ripresa (il quarto gol)

 

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Ancora un gol (il sesto per lui) per l’attaccante brindisino che sogna la riconferma

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Visita sempre il Sito Ufficiale:

www.cittadibrindisicalcio.it

 


 


Battipagliese-Brindisi 1-1 Decidono Pellecchia e Sorrentino

battipagliese-brindisi 1-1,serie d girone h,tabellino,cronaca,commenti,domenica 14 aprile 2013Campionato Nazionale Serie D Girone H

Domenica 14 Aprile 2013 – Ore 15

Stadio comunale “Luigi Pastena”  Battipaglia (Salerno)


BATTIPAGLIESE – BRINDISI  1-1

 

RETI: Pellecchia (BR) 20° st, Sorrentino (BA)

 

BATTIPAGLIESE: Carotenuto, Pappalardo, Fiorillo, Sasso, Magliano, Itri,  Sorrentino, Pivetta (dal 18° st Auricchio), Volzone, Cammarota (cap.), Odierna (dal 23°st Di Vece).  (In panchina Primadei, Fardello, Botta, Barra, Picarone)Allenatore Emilio Longo

 

BRINDISI: Novembre, Bove, Staiano, Sireno(dal 39° st Fusco), Frasciello, Cacace, Mariano (dal 13° st Manco), Laboragine (cap), Albano  (dal 9° st Greco), Pellecchia, Tedesco. (in panchina Agostini, Mirabet, Mboup Assane,  Procida) Allenatore Salvatore Ciullo

 

Arbitro : Signor Filippo Bercigli della sezione di Valdarno

 

Note: Terreno in erba artificiale, giornata soleggiata, clima primaverile. Spettatori settecento circa (con presenza  -15 persone-  di tifosi del Brindisi). Ammoniti Mariano e Cacace  del Brindisi, Itri della Battipagliese.  Recupero: primo tempo 3’, secondo tempo 4′. Angoli 5-3 per il Brindisi

 

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BATTIPAGLIA – Una delle più belle gare del Brindisi da quando l’ottimo Mister Ciullo ha preso le redini di una squadra costruita male (e gestita peggio) dalla precedente gestione tecnica. I biancoazzurri divertono, creano azioni, corrono, giocano a calcio insomma.  Pecca -di ingenuità o di faziosità o di incompetenza- che dice che il risultato è bugiardo o la insopportabile banalità “la Battipagliese ha fatto solo un tiro in porta”. Non è così e dispiace che a fornire tali “cronache” non siano tifosi ma operatori dell’informazione.

Esagerato anche presentare la rete del vantaggio brindisino come il non plus ultra del calcio: una bella azione conclusa con un bel tiro: tutto qui. Non scomodiamo termini altisonanti o paragoni improponibili: si cerchi piuttosto di imparare a riconoscere i calciatori della squadra avversaria,  un radiocronista se non sa farlo è meglio si dia all’ippica. Infine: chi conosce il calcio –e Ciullo lo ha dimostrato– sa bene che il calcio è questo e che se vuoi vincere devi fare un gol in più dell’avversario non dieci (vere o presunte) “nitidissime palle gol”. Brindisi già patisce per lo scarso professionismo in molti settori: francamente non se ne può più di subire anche una informazione improvvisata ed urlata.

Il meglio lo si vede nella prima frazione di gioco che è di chiara marca brindisina. Solo in un paio di circostanze si può parlare di incursioni campane in area biancazzurra. E comunque la difesa controlla  senza problemi, con Novembre e Frasciello su tutti. Nonostante il dominio la prima frazione si chiude sullo 0-0.

La ripresa si apre con la Battipagliese che prova ad imporre il proprio forcing: più per cercare di limitare il Brindisi che per propria convinzione di vincere la partita. Al 9° minuto Albano dà forfait: Ciullo lo sostituisce con Niccolò Greco. Nei minuti successivi fasi confuse di gioco ma con la sensazione che il gol è nell’aria. Il tecnico di Taurisano sostituisce anche Mariano ed entra negli undici in campo l’esperto difensore Manco: il Brindisi risulta così essere leggermente diverso da quello della prima frazione di gioco.

 

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La rete del Brindisi giunge al ventesimo minuto,  ed è effettivamente una azione bella e figlia della tenacia di Mimmo Laboragine (foto sopra) ,tra i migliori in campo oggi:  il capitano conquista una palla a metà campo e si incunea con forza ed eleganza  verso la retroguardia bianconera (colta un po’ alla sprovvista) fornendo un assist a Pellecchia che, a sua volta, aggancia bene, si coordina ed infila un bel diagonale di destro dal limite dell’area. Il tiro è preciso e potente: Carotenuto para ma non trattiene: il pallone si infila ed è il vantaggio  –meritato-  dei ragazzi di Mister Totò Ciullo.

Ma il Battipaglia non ci stà e si rituffa nella metà campo avversaria: neppure tre giri di lancetta ed i campani trovano il pari. Sventola da trenta metri –trenta metri veri, noni a capocchia- che si stampa sulla traversa: prontissimo Volzone, pur in precarie condizioni di equilibrio, ribatte a rete ma il tiro trova il corpo di Novembre, ancor più pronto Sorrentino a mettere definitivamente in rete. Tre tiri in dieci secondi (altro che “un solo tiro in porta in novanta minuti” !).

Questo è il calcio: a “disperarsi” di questi pareggi sono i bambini che li portano al campo per la prima volta (certo, spesso i tifosi restano tali –bambini immaturi- pure alla vecchiaia) oppure chi proprio il calcio lo vede a modo suo. Ripeto: le dichiarazioni  nel dopo gara di Mister Ciullo confermano che lui è un uomo di calcio e che sa bene che il calcio è questo. Semmai, ci si chiede, cosa c’entrino allenatori come lui –o come Silva, per esempio- in una piazza cafona e costantemente critica ed insoddisfatta (oltre che parecchio incompetente) come Brindisi. Ecco: meteore che passano per di qua. Ma che i brindisini non riescono ad apprezzare. O abbiam dimenticato l’aggressione negli spogliatoi a spogliatoi a Mister Silva?  (giusto per citare un solo episodio, molto squallido).

La gara si conclude sull’uno a uno. Giusto così. Se il Brindisi avesse vinto nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo – men che meno gli onesti sportivi battipagliesi- ma i bianconeri non hanno rubato nulla. E speriamo che finalmente avvenga una maturazione negli ambienti calcistici brindisini: magari partendo proprio da questo 1-1 e dalla pacatezza ed onestà di Mister Ciullo di accettare il risultato senza recriminare. E se vi par poco ricordatevi che fino a pochi mesi fa avevamo tecnici (e dirigenti) che davanti a microfoni e taccuini dei colleghi non trovavano di meglio che imprecare contro la malasorte, accusare i propri giocatori, accusare i giornalisti o magari uscirsene con un “questi con un tiro han fatto quattro gol” che, in quanto a superficialità (eufemismo) fa il paio con l’odierno “han pareggiato con un solo tiro in porta”. E li pàiunu puru.


 

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Nella foto di Gerardo Di Franco i tifosi del Brindisi presenti allo Stadio “Pastena”



BRINDISI-FOGGIA 1-1 Le immagini, il tabellino e le interviste

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Campionato Nazionale Serie D Girone H – 11^ Giornata di ritorno

Brindisi, Stadio Comunale “Franco Fanuzzi”

Domenica 24 marzo 2013 Ore 14.30

 

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RETI: Laboragine (B) 15°st, D’Ambrosio(F) 40°st

Brindisi: Agostini; Mboup, Staiano, Sireno, Frasciello, Cacace, Mariano, Laboragine, Albano (25’st Lucà), Pellecchia (39’st Bartoccini), Tedesco. A disposizione: Novembre, Gloria, Manco, Baffo, Greco. All. Ciullo

Acd Foggia Calcio Micale; Tommaselli, D’Angelo, Esposito; D’Ambrosio; Coccia (29’st Basta), Quinto, Gentile (18’st Agostinone), Picascia; Leonetti (18’st Palazzo), Giglio. A disposizione: Mormile, Villani, Ferrante, Cassandro. All. Padalino.

Arbitro: Fabio Fracassi di Campobasso

 



Grande Campania! Quattro reti al Pomigliano: è l’inizio di un ciclo

Achille Talarico - Ufficio Stampa Ctl Campania , ctl campania-pomigliano 4-0, tabellino, cronaca, commento, serie d girone h, gli anticipi di serie d, i risultati, sabato 6 ottobre 2012POKER AL POMIGLIANO, ARRIVA LA PRIMA VITTORIA CASALINGA: IL ‘COLLANA’ PORTA BENE AL CAMPANIA

“Guerrieri” padroni del campo: segnano Pellini, Sommella, Trematerra e Olivieri

 

CTL CAMPANIA-POMIGLIANO 4-0

 

RETI: 11°pt Pellini, 21°pt Sommella, 44°pt Trematerra, 31° st Olivieri

 

CTL CAMPANIA: Vigliotti, Pellini, Bosco, Lopetrone, Russo, Cavallini, D’Andrea, Di Palma, El Ouazni (35’ st Salve), Trematerra (26’ st Olivieri), Sommella (38’ st Pengue). A disp.: Minini, De Luca, Varone, Rizzo. All.: Campana.

 

POMIGLIANO: Piccolo, Moccia, Forino (35’ pt Cariello), Schioppa, Follera, Caiazzo, Cantone (1’ st Micalizzi), De Rosa (19’ st Vacca), La Cava, Loreto, De Souza. A disp.: Loffredo, Volpicelli, Piccirillo, Romano. All.: Cimmino.

 

ARBITRO: Rognoni di Riva del Garda.

 

NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: El Ouazni (C), De Rosa (P). Angoli 5-3 per il Pomigliano. Rec.: 0’ pt, 3’ st.

Achille Talarico - Ufficio Stampa Ctl Campania , ctl campania-pomigliano 4-0, tabellino, cronaca, commento, serie d girone h, gli anticipi di serie d, i risultati, sabato 6 ottobre 2012

Giuseppe Tramaterra, autore del terzo gol

 


NAPOLI – Porta bene lo stadio ‘Collana’ al Campania, che all’esordio nell’impianto vomerese coglie contro il Pomigliano un rotondo e meritato successo casalingo, il primo tra le mura amiche nel campionato in corso. Per l’occasione – il ritorno del calcio di serie D al ‘Collana’ grazie al Campania, seconda compagine calcistica cittadina – presente in tribuna per il comune di Napoli il vicesindaco Tommaso Sodano. Mister Campana deve rinunciare a Baratto squalificato, Narciso, D’Alterio e D’Agostino infortunati; Trematerra appoggia El Ouazni in attacco, sugli esterni agiscono Sommella e D’Andrea, terzino sinistro il baby Bosco (classe ’95) con Russo che affianca Cavallini al centro della difesa. Vigliotti blocca facilmente una punizione di Forino, ma sul fronte opposto il Campania passa alla prima incursione: piazzato di Lopetrone e stacco imperioso di Pellini che infila Piccolo e sigla il suo terzo gol stagionale.

Al 21’ il raddoppio dei ‘guerrieri’: ripartenza fulminante biancazzurra con Lopetrone che vede lo scatto di El Ouazni che a tu per tu col portiere offre a Sommella un pallone facile facile da spingere solamente in rete. La reazione del Pomigliano c’è: minuto 24 e sugli sviluppi di un corner Follera salta più in alto di tutti costringendo Vigliotti a un intervento prodigioso. I granata insistono e al 28’ sfiorano il gol: La Cava smarca Cantone che sottomisura coglie l’incrocio, con Loreto che spara alto il possibile tap-in. Cimmino toglie Forino per Cariello e passa alla difesa a tre. El Ouazni è in giornata di grazia: serve palle deliziose ai compagni, fa un gran movimento, ma è sfortunato davanti alla porta: al 40’ la sua botta viene neutralizzata in due tempi dall’estremo difensore ospite.

Poco prima dell’intervallo il tris del Campania che di fatto chiude il match con 45’ di anticipo. Ad incantare il ‘Collana’ è la prodezza di Peppe Trematerra: doppio dribbling e sinistro dai 25 metri di rara potenza e precisione. Nella ripresa subito dentro Micalizzi per Cantone: al 9’ è Cariello che da posizione defilata non trova lo specchio della porta. La Cava pericoloso all’11’: se ne va sulla sinistra, ma Vigliotti è attento e da due passi respinge. Il Campania potrebbe fare ancora male in contropiede: El Ouazni vede l’inserimento di Trematerra, la difesa granata si salva in affanno. Al 24’ ci prova ancora El Ouazni dalla distanza ma è impreciso. Entra Olivieri per Trematerra (per lui standing ovation) che prima prende le misure con una punizione di poco alta, poi di piattone serve il poker biancazzurro sul’assist di El Ouazni.

Nel finale La Cava prova a segnare almeno la rete della bandiera ma Vigliotti è ancora attento e gli sbarra la strada. Finisce così, col Campania che ritrova lo spirito ‘guerriero’ e conquista tre punti preziosissimi in chiave salvezza.

 

INTERVISTE

 

La nuova casa vomerese del Campania regala una bella vittoria, coi ‘guerrieri’ sembrati a proprio agio sul terreno di gioco del ‘Collana’. “Come società – sottolinea il vicepresidente Peppe Trapani – ringraziamo l’amministrazione comunale per averci dato la possibilità di poter disputare le gare casalinghe al ‘Collana’. I ragazzi hanno giocato alla grande e hanno dimostrato che sacrificio e spirito di gruppo pagano sempre, grazie al loro impegno e al lavoro di mister Campana. Una grande soddisfazione non solo per la nostra società ma per tutta la città di Napoli”.

Soddisfazione che è doppia: oltre alla vittoria sul campo c’è da registrare il ‘riconoscimento’ da parte del Comune di essere la seconda squadra cittadina. “Non è merito nostro ma del sostegno di tutta l’amministrazione comunale partenopea. Ringrazio anche gli operatori del ‘Collana’ e la ditta Marrone che ha curato il manto erboso dell’impianto”. In tribuna, a dimostrazione della vicinanza dell’amministrazione comunale napoletana, il vicesindaco Tommaso Sodano, pomiglianese di origine: a fine gara il suo umore è contrapposto, la gioia di aver dato possibilità al Campania di giocare al ‘Collana’ fa da contraltare con la fede granata, ‘arrabbiata’ per il pesanto 0-4 subito: “Oggi è un giorno di festa per il Campania e per la città di Napoli – spiega Sodano – perché dopo anni di polemiche, in quanto in città non c’era un altro campo per la serie D, siamo contenti per questo evento. Poi chiaramente io perdo 4-0 col sindaco: De Magistris, napoletano e tifoso del Campania, io pomiglianese e sostenitore dei granata: vince lui 4-0. Ci rifaremo al ritorno, sperando che le due squadre primeggino nel girone di serie D”.

A lui e a tutta l’amministrazione comunale napoletana, in particolare al sindaco De Magistris e all’assessore allo Sport Tommasielli, il merito di aver riaperto il ‘Collana’ al calcio: “E’ stata un’emozione salire su queste tribune -aggiunge il vicesindaco – chiuse per tanti anni e vedere tanta gente che è tornata allo stadio. Ci sono le condizioni affinchè questo impianto diventi di nuovo un punto di aggregazione non solo per l’attività sportiva quotidiana ma proprio per gli eventi legati allo sport: abbiamo il Campania per la serie D e seconda squadra cittadina e il Carpisa per il calcio femminile. Si può solo crescere e con uno stadio del genere il Campania ha tutte le possibilità di salire di categoria e la città Napoli le condizioni di avere una seconda squadra tra i professionisti”.

Mister Campana si gode finalmente i tre punti e la seconda vittoria stagionale: i quattro gol al Pomigliano lasciano indietro tutte le sfortune patite nelle gare precedenti e si trasformano in fattori positivi. “Spesso in questo campionato abbiamo fatto del bel gioco anche se non sempre si è tradotto alla fine in un risultato positivo: buone prestazioni non coronate dal premio della vittoria. Fin dalla rifinitura di venerdì mi è sembrato che il campo ci accogliesse bene: il risultato lo ha confermato, abbiamo capitalizzato tutto ciò che abbiamo espresso in campo. In altre occasioni siamo stati sfortunati sottorete, oggi, invece, siamo stati cinici e sfruttato bene quanto di buono creato. Speriamo di raccogliere un maggiore seguito di tifosi per le prossime partite”.

Achille Talarico – Ufficio Stampa Ctl Campania

 

 

ISCHIA – CTL CAMPANIA 1-0 / Cronaca ed interviste di Achille Talarico

ISCHIA: Mennella, Finizio, Tito, Nigro, Mattera, Rainone, Longo (14’ st Conci), D’Ambrosio (24’ st Romano), Cunzi, Armeno, Masini (39’ st Trofa). A disp.:Incarnao, Picascia, Magnanelli, Chiaria. All.: Campilongo.

CTL CAMPANIA: Vigliotti, Pellini, Russo, Lopetrone, Baratto, Panariello (30’ st Sommella), El Ouazni, Varone, Puca, Olivieri (7’ st Trematerra), Granato (38’ pt Bosco). A disp.: Minini, Fiorillo, De Luca, Salve. All.: Bosso (Campana squalificato).

ARBITRO: Scarpini di Arezzo.

MARCATORE: 3’ pt Rainone

NOTE: spettatori 700 circa; al 32’ pt espulso Baratto per doppia ammonizione; ammoniti Nigro, Rainone, Vigliotti, Russo,Varone, Bosco.Angoli 7-2 per l’Ischia.Rec.: 3’ pt, 4’ st.


 

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FOTO TRATTA DA “TG ISCHIA.IT”


ISCHIA – Dopo il rosso a Di Palma a Monopoli al 20’ di gioco, il calcio di rigore inesistente assegnato al 94’ al Nardò, ecco il doppio giallo alla mezzora a Baratto: c’è un’altra topica arbitrale nel ko di misura patito al ‘Mazzella’ da un Campania danneggiato anche contro l’Ischia da una decisione arbitrale. Indiscusso il valore degli isolani, ma chissà che gara sarebbe stata in parità numerica: i ‘guerrieri’, infatti, in dieci contro undici per un’ora contro una squadra allestita con investimenti importanti e che punta al salto di categoria, restano in partita fino all’ultimo minuto e sfiorano nel recupero il gol del pareggio.

In verità El Ouazni segna pure, ma l’assistente vede un fuorigioco e sbandiera. Il Campania è costretto ancora una volta a giocare in dieci per un’ora: sembrano eccessivi i due gialli in 30’ che l’arbitro rifila a Baratto. Mister Campana (che sconta l’ultimo turno di squalifica, in panchina il preparatore Bosso) deve rinunciare Di Palma e Cavallini appiedati dal giudice sportivo e a Narciso, D’Agostino e D’Alterio infortunati. L’Ischia parte forte e dopo 3’ è già avanti: da un piazzato nasce una mischia, sottomisura c’è Rainone che regala il vantaggio agli isolani. Nell’azione del gol valutata passiva la posizione di off-side di un giocatore ischitano. Ci vuole un grande Vigliotti per evitare il raddoppio dell’Ischia: l’estremo difensore del Campania è miracoloso su Cunzi. I gialloblu sfiorano più volte il due a zero che però non arriva: Cunzi tutto solo davanti al portiere lo scavalca con un pallonetto ma poi calcia incredibilmente sul palo a porta vuota. Poco dopo la mezzora Mattera ci prova due volte in seguito a un corner: Vigliotti è di nuovo straordinario con altrettanti interventi strepitosi. Un giro di lancette dopo e gli ospiti restano in dieci per il secondo giallo sventolato in faccia a Baratto per un semplice fallo a centrocampo.

E’ l’episodio chiave che alimenterà nuove polemiche per un altro errore a danno del Campania. Prima dell’intervallo fa il suo esordio in maglia biancazzurra Bosco (classe ’95): gli fa posto Granato. Nella ripresa Vigliotti tiene in partita i ‘guerrieri’: all’8’ salva su Masini, poi Russo ‘mura’ il tap in di Armeno. Entra Trematerra per Olivieri, ma il protagonista è sempre Vigliotti che toglie dall’angolino la punizione di D’Ambrosio, che poi esce per Romano: il neo entrato colpisce di testa a botta sicura ma vede Vigliotti superarsi per l’ennesima volta. Al 37’ è Sommella, dentro per l’infortunato Panariello, che per un soffio non gela il ‘Mazzella’: la sua punizone sfiora l’incrocio. Giusto il tempo per Vigliotti di dire no a Cunzi che in pieno recupero El Ouazni, imbeccato da Lopetrone, scarta Mennella e deposita in rete, ma l’assistente sbandiera e rende tutto inutile: altra benzina sul fuoco per un Campania anche stavolta danneggiato da una direzione non all’altezza.

 

SPOGLIATOI

Sì, il Campania si sente danneggiato spiega ai cronisti che glielo chiedono mister Rosario Campana – anche nell’ultima azione, in cui El Ouazni ha fatto gol, credo che fosse partito nettamente da dietro”.

Anche sulla rete di Rainone, il tecnico napoletano esprime qualche dubbio: “Prendere gol a inizio partita in un’azione in cui forse poteva starci fuorigioco ha messo il match in salita. Poi Baratto ha preso la prima ammonizione, sicuramente evitabile, mentre sulla seconda è stato bravo Cunzi a far abboccare l’arbitro”.

Tant’è che nella ripresa il direttore di gara ha un po’ mutato il criterio di giudizio, diventando più tollerante: “Ripeto, per me non era affatto ammonizione, sicuramente Baratto era andato ad aggredire sullo stop dell’attaccante, con un movimento che il difensore fa. Cunzi è stato bravo ad ingannare l’arbitro e da quel momento si è fatta dura”.

Dura anche perché oltre a Baratto espulso, Cavallini squalificato, il Campania ha dovuto fare a meno a partita in corso anche di un altro difensore di ruolo, Panariello, all’esordio coi ‘guerrieri’, messo ko da un infortunio: “Avevamo tanti infortunati, ci mancavano anche Narciso, D’Agostino oltre al lungodegente D’Alterio: io, però, non sono abituato a parlare degli assenti ma devo complimentarmi con la squadra perché fino all’ultimo minuto ha provato a creare grattacapi all’Ischia e penso ci sia riuscita: proprio per questo motivo sono fiducioso per il prosieguo del campionato”.

Forse il Campania è al momento la migliore compagine vista al ‘Mazzella’ grazie ad una grande organizzazione di gioco: “Merito dei ragazzi, del presidente e del direttore sportivo – sottolinea l’allenatore – che mi hanno messo a disposizione una squadra degna del campionato che dobbiamo fare: sono giovani, devono crescere, oggi (ieri, ndr) ha giocato un ’95, Bosco, che fino all’anno scorso giocava negli Allievi”.

Achille Talarico -Addetto Stampa Ctl Campania

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Le immagini della gara

Telecronaca di Alessandro Mollo
Riprese di Riccardo Fioretti

NARDO’-BRINDISI 0-2 / il commento di cosimo de matteis

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RETI: 28° st Villa(B), 12°Frasciello (B)

NARDO’ : Novembre, Febbraro, Mastria, Marzocchi,  Vergori, Vetrugno(Cap.), Corvino( dal 32° st Patera) De Razza(dal 21°st Taurino), Vigliotti,  Di Fino, N. Majella.   Allenatore Luca Renna (In panchina: Mirarco, Giordano, Lanotte, Alessandrì)

BRINDISI: Agostini, Frasciello, Staiano, Fusco(dal 30° st Allocca), Mirabet, Cacace, Bartoccini, Laboragine(Cap.), Albano, Villa(dal 23° st Rizzi), Palmiteri(dal 37° st Greco).Allenatore Mino Francioso. (In panchina: Cialdini, Sain, Mboup, Mariano,)

Arbitro: Prontera di Bologna(assistenti Antonacci e Valentini di Bari)
Note: Manto erboso reso scivoloso dalla pioggia caduta prima della gara, spettatori un migliaio circa (con rappresentanza di un centinaio di tifosi del Brindisi). Ammoniti:Vergori(N), De Razza(N),Fusco(B). Angoli: Nardò 1, Brindisi 6.

Dopo il pari conquistato a Secondigliano molti han sostenuto che il Brindisi ha fatto un ferreo catenaccio. Chi scrive era pure sabato al Barassi: la squadra nel secondo tempo ha solo subìto gli avversari ed esser riusciti a non perdere è apparso fortunoso. Ed io per primo ho detto e scritto che il Campania avrebbe meritato ampiamente la vittoria.

Faccio queste considerazioni acchè in questa vittoriosa serata leccese (in cui è andato tutto bene) non si ecceda in trionfalismi o, appunto, si dimentichi i limiti che erano emersi nelle prime gare –nettamente surclassati in casa da Monopoli e Bisceglie- e che solo il tempo potrà dire se era solo una questione di affiatamento –la oramai celebre amalgama- o se effettivamente il Brindisi può vincere solo contro il Nardò ed altre squadre di pari valore.

Non appaia ingeneroso il mio giudizio: sono stato fra i primi a riconoscere il valore dei ragazzi giunti a Brindisi (ad esempio, per molti Giulio Fusco è una sorpresa: io da tempo “tifavo” per il suo impiego giacché ne avevo colto potenzialità tecniche, tattiche ed umane. E stasera tutti lo hanno potuto apprezzare) e della forza di calciatori come Palmiteri, Laboragine e lo stesso Villa. Ma una rondine non fa primavera: il Brindisi ha giocato bene ed ha vinto con merito, ma ricordiamo che di fronte c’era una squadra apparsa spaesata e poco concreta (…)

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http://solocalciobrindisino.wordpress.com/2012/09/16/nardo-brindisi-0-2-prima-vittoria-con-merito-ma-guai-ad-esaltarsi/

 


Tesi Group Pistoia – Enel Brindisi 92-91 (dts) – Pistoia con le unghie “strappa” altri 40 minuti di vita

PISTOIA: Jones 31 , Tavernari 11, Toppo 9, Gurini 14,  Galanda 12, Saccaggi 1, Hardy 12, Mathis 2. Allenatore Paolo Moretti

BRINDISI: Gibson 30, Borovnjak 12, Renfroe 10, Ndoja 7, Zerini 14, Callahan 5, Giuri 7, Formenti, Maestrello 6. Allenatore Piero Bucchi

Arbitri: Roberto Pasetto – Gaetano Perretti – Denny Borgioni

Parziali: 20-16; 35-34; 57-62; 81-81

Giorgio Tesi Group Pistoia - Enel Brindisi 92-91 (dts), basket, lega due, playoff


PISTOIA – Brindisi “regala” al Pistoia una ennesima opportunità ed i toscani, increduli, ringraziano. Gli uomini di Moretti non ci speravano ed il 2-0 significava primo match point per la piu forte Brindisi. In effetti scende in campo timorosa Pistoia, ed è comprensibile: sa bene che Brindisi può chiudere subito la serie e che quindi non può sbagliare. Ma, si sa, giocare con la paura è un grosso handicap e frena i giocatori toscani. I primi due quarti evidenziano bene tutto ciò: nonostante i numerosi errori dalla lunga distanza (all’intervallo lungo solo un misero 4 su 15 per Brindisi) l’Enel non si innervosisce proprio perché non ha l’assillo della vittoria.

 

Sul fronte toscano si registra un primo tempo (i primi due quarti) onesto con anche delle buone percentuali (da 2 un confortante 10/17) ed il solito Jones sugli scudi.

 

All’intervallo lungo si va sul 35-34: piccolissimo vantaggio per i toscani che però, come detto, appaiono troppo tesi e timorosi mentre per Brindisi Gibson su tutti (unico in doppia cifra nei primi venti minuti).

 

Le due squadre ripartono a spron battuto con ottime percentuali ma è Brindisi che pare prendere il largo (+7 dopo sette minuti del terzo quarto) con Gibson straordinario – chiuderà con trenta punti e 26 di valutazione) ma anche i compagni fanno il loro dovere. Con la bomba di Renfroe Brindisi allunga(53-61) e chiude il terzo quarto in vantaggio. Se Pistoia ad inizio gara era timorosa ora è terrorizzata di perdere e questo favorisce i brindisini.

 

Ma nell’ultimo quarto Galanda prova disperatamente  a ribaltare la situazione e cerca di infiammare il PalaCarrara: ci riesce ed in effetti a 6 minuti dal termine Pistoia riesce  a passare sul 71-68.

Ma il “bello” è ancora da venire: gli ultimi minuti sono letteralmente al cardiopalma. Si continua sul punto a punto fin gli ultimi secondi thrilling: Bobby Jones piazza una tripla “mortifera” a soli sei secondi dal termine ed è +2 Pistoia (81-78). Ma, incredibilmente, Brindisi rimette palla va in avanti e capitan Ndoja realizza, a fil di sirena,  un tiro da tre punti  incredibile che vale l’81 pari. E’ overtime.

 

Il supplementare non è bellissimo: molti errori e, forse, anche la stanchezza condizionano il gioco. Pistoia sembra piu in palla e si porta sul +5 (88-83, prodezza di Hardy). Brindisi riesce a recuperare ed ha la possibilità di vincere: sull’ultima azione è Renfroe che riesce ad entrare in area toscana (incredibile il mancato fallo di Pistoia: se la palla fosse entrata sarebbe stato un errore caro) ed appoggiare a tabellone. La palla rimbalza sul ferro ma poi esce. E’ vittoria di Pistoia che, giustamente, festeggia (dimenticando di essere in svantaggio e che la, ipotetica, bella sarebbe a Brindisi. Ma il pericolo scampato ingigantisce le emozioni) col suo pubblico. Giovedì 14 giugno saranno di nuovo in campo per Gara 4. E che vinca il piu forte, non come stasera.

cosimo de matteis