Archivio mensile:giugno 2013

VERSO LECCE-CARPI – le ultimissime dalle sedi. Maxischermo al “Cabassi”, le parole di Della Rocca ed Arma

vERSO LECCE -CARPI, BIGLIETTI, DIRETTA TV, GIGI DELLA ROCCAvERSO LECCE -CARPI, BIGLIETTI, DIRETTA TV, GIGI DELLA ROCCAPoco più di 48 ore ancora e poi finalmente il Carpi potrà “abbracciare” la Serie B. Certo, fra la cadetteria ed i modenesi c’è di mezzo un Lecce che, per quanto stremato da una stagione fallimentare e deludente su moltissimi aspetti, farà di tutto per impedire ai ragazzi di Brini di raggiungere il meritato traguardo. Ma sarà molto, molto dura.

Il Carpi non potrà farsi sfuggire per la seconda volta consecutiva la Serie B: l’esperienza dello scorso anno ha insegnato molte cose. Al campo di Lecce dovrà solo far sfogare prima e stancare poi i giallorossi di Gustinetti (il terzo o il quarto tecnico stagionale: un record quasi).

In vista della  gara di ritorno della finale play off Lecce-Carpi in programma domenica prossima 16 giugno, Carpi FC 1909 e Amministrazione comunale, in collaborazione con Conad, hanno deciso di montare un maxischermo sul terreno dello stadio Cabassi, di fronte alla tribuna centrale.

 

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Questo per permettere ai tifosi biancorossi di assistere dalle ore 17 alla diretta televisiva Rai del match, valido, lo ricordiamo, per decidere quale delle due compagini giocherà in serie B il prossimo anno. L’ingresso allo stadio sarà ovviamente gratuito. E così i modenesi che non riusciranno –per vari motivi- ad essere presenti al campo di Lecce potranno esultare ugualmente, tutti uniti, nel proprio stadio dove Domenica han messo sotto i giallorossi con un 1-0 che sta stretto agli emiliani.

La finalissima di Domenica sarà diretta dal Signor  Davide Ghersini di Genova (assistenti i Signori Giovanni Pentangelo di Nocera Inferiore e Alessio Tolfo di Pordenone. Quarto uomo il Signor. Daniele Chiffi di Padova).

Sulla gara Gigi Della Rocca, brindisino verace,  è certo: “A Lecce troveremo un ambiente caldo che cercherà di spingere la sua squadra dal primo all’ultimo minuto, ma in campo andiamo noi giocatori e solo lì si deciderà il nostro destino”. Anche l’altro bomber, il “gemello” Arma  sa di essere lo spauracchio degli avversari per avere realizzato in campionato 3 gol al Lecce e dice:  “Al primo posto viene quello che è il nostro obiettivo comune, cioè la vittoria. Poi, se capitasse ancora di segnare, sarei felice ma è l’ultimo dei miei problemi. La grande forza del Carpi è sempre stata, anche nei momenti difficili, la coesione e l’unità di intenti. Altrimenti non saremmo arrivati in finale”.

Giovedi 13 giugno Conferenza Stampa del Presidente Flora

flora.jpgLOGO BRINDISI.jpgLa Ssd Calcio Città di Brindisi, attraverso un Comunicato Stampa, fa sapere che il Presidente Flora ha convocato per giovedì 13 giugno una Conferenza Stampa. L’auspicio, naturalmente, è che possa esserci un significativo passo in avanti verso una risoluzione dello “stallo” che attualmente parrebbe esserci. La situazione di empasse – è noto- coinvolge anche le Istituzioni locali sebbene in modo indiretto.

Ad ogni modo ecco lo stringato testo della nota diramata dall’Ufficio Stampa della Società brindisina:

La SSD Calcio città di Brindisi, comunica che giovedì 13 Giugno alle ore 17,00 si terrà a palazzo Granafei Nervegna, una conferenza stampa del presidente Dott. Antonio Flora.

appena 25 anni fa’…. (Serie C/1 Girone B Campionato 1988-1989)

BRINDISI 88-89 foto gara.jpgCagliari, Catania, Palermo… No, non stiamo parlando di Serie A, ma di Serie C e, per la precisione C/1 Girone B. Quando? Ve lo diciamo subito: esattamente 25 anni fa muoveva i primi passi la Stagione 1988-1989 di calcio. Ed anche in Serie C c’erano i primi movimenti di “calciomercato” (questo termine non l’ho mai gradito ma mi tocca utilizzarlo) e gli addetti ai lavori formavano i team di quello che sarebbe stato uno dei piu bei tornei di C/1. In verità il Girone meridionale della Terza Serie è sempre stato duro, competitivo e con grosse piazze a contendersi la promozione in Serie B che significa anticamera del grande calcio. Ed anche quell’anno non mancavano: ai nastri di partenza si presentavano, oltre alle gia citate Cagliari, Catania e  Palermo, le altrettanto importanti ed ambiziose Perugia, Salernitana, Frosinone, Casertana, Foggia, Torres ed altre. Fra queste il Brindisi.


Sembra ieri ma son passati, appunto, 25 anni: il Brindisi veniva da una intensa stagione (87-88) culminata con una insperata salvezza conquistata a suon di vittorie e tanta grinta. A Brindisi, ad esempio, ancora ricordano che si sbancò il vecchio Vestuti (l’Arechi  e l’ascesa in Serie A dei granata era di li da venire) con una bella rete dell’ex-Inter Bergamaschi. Già, il forte centrocampista era giunto in riva all’adriatico e, col ritorno di Mister Giancarlo Ansaloni e soprattutto del presidente Mimmo Fanuzzi (figlio dell’indimenticato Commendatore) Brindisi provava a tornare nel “calcio che conta”.

Ed in effetti il Brindisi mise su una squadra niente male: Benarrivo (ad inizio carriera ma già fortissimo), Campilongo, Zaccaro, Goretti, l’altro brindisino Massimo Vitali, il forte mediano Gigi Rocca, il roccioso centrale Marco Serra, l’esperto La veneziana tra i pali, insomma una signora squadra. Ed il Brindisi non deluse le attese. L’epilogo è noto ma non ci dilunghiamo in merito: i brindisini ricordano bene e i lettori non brindisini potrebbero non essere interessati. Nella foto seguente ecco quel grande Brindisi (rosa completa):

 

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(i brindisini -ma non solo- possono “divertirsi” individuando i calciatori)




Si è solo, con molta semplicità, fare un accenno a quella indimenticabile campionato. Si, era ancora “calcio vero” (sebbene il “dio denaro” cominciava a spadroneggiare ed i famigerati procuratori iniziavano a dettare legge anche in Serie C): ed in tempi di auspicato ritorno alla C unica –e che si chiami “serie C” e non “Lega Pro”: è sorto persino un gruppo facebook che sostiene tale causa!- ci è parso opportuno questo flash back. Per la cronaca: fu il Cagliari (allora guidato da Ranieri) a vincere il campionato ed assieme al Foggia –giunto secondo: non esistevano ancora questi estenuanti e crudeli play off- approdarono in Serie B (e poi in massima serie): Palermo, Brindisi e la Torres di Zola si accontentarono di giungere fra le prime 5, che significava accesso alla Coppa Italia di Serie A.

cosimo de matteis

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Queste le squadre contendenti: Cagliari, Foggia, Palermo, Torres, Brindisi, Casertana, Casarano, Perugia, Giarre, Catania, Salernitana, Ischia, Francavilla, Monopoli, Campobasso, Frosinone, Vis Pesaro, Rimini


Il Casarano vuole la Serie D. Filograna: “chiederemo il ripescaggio”

casarano-carovigno.jpgA Casarano si festeggia . E si sogna ad occhi aperti. I tifosi Domenica al Capozza cantavano “torneremo in Serie C” e la Società, per ora, si accontenta del salto appena fatto dalla Promozione all’Eccellenza Pugliese. Anzi no: come vedremo ci sarebbe la netta volontà di presentare domanda di ripescaggio in Serie D. E del resto il Campionato appena disputato –Promozione Pugliese– è anch’esso frutto di un ripescaggio (o “ammissione in sovrannumero”: la sostanza è quella) se è vero che la vecchia società era stata precipitata nel Campionato di Prima Categoria.

Poi le cose in estate son andate diversamente. Intanto, si diceva, si pensa al futuro. Ed i progetti  sono chiari e ambiziosi:
«Faremo richiesta di iscrizione in serie D afferma il Presidente  Filograna perché riteniamo di avere tutte le carte in regola per poterlo fare. La stessa norma, se interpretata in modo estensivo, ce lo consente. Il Casarano lo merita, così come lo merita la città, che è un punto di riferimento non solo nel basso Salento. Casarano è una città che crea emulazione e questo ci fa solo piacere».
Per quanto riguarda le scelte tecniche, Filograna rivela di aver delegato tutte le funzioni di scelta agli esperti: Franco Bellellante, Gianni Inguscio, Antonio Obbiettivo e Massimo Alemanno, che, nella prossima stagione, rivestirà il ruolo di amministratore delegato.
L’obiettivo è di continuare la scalata verso il professionismo. Magari anche con qualche ripescaggio.

Gianni Di Marzio raccontato dal figlio Gianluca: un bel libro. Da leggere!

COPERTINA DI MARZIO.jpgAllora, il rischio concreto è che si dica “Di Marziu, e cieti? Ci lu canosci!” oppure, nella migliore delle ipotesi: “Si quiddu, lu telecronista di scai: ma ccè ccentra cu lu Brindisi? De Matteis sempri fissarii scrivi…”. Tutto verosimile (conosco i miei lettori ed i miei concittadini) ma non demordo.

Insisto: Gianluca Di Marzio, oltre ad essere un giovane giornalista abbastanza noto (lavora per Sky), è pure il figlio di Gianni Di Marzio. E qui i piu giovani brancolano comprensibilmente nel buio: chi è costui?

Ebbene, il Brindisi ha avuto i suoi anni belli. Eravamo una piazza felice ed anche abbastanza conosciuta in tutta l’Italia pallonara. Erano i magnifici anni Settanta, anni di calcio vero e mi dispiace se qualcuno ritiene questa affermazione una banalità.

Si, era calcio vero. Ed in quegli anni –in quei decenni- di calcio vero Brindisi è stata, seppur per pochi anni (un lustro, poco piu poco meno) protagonista.

DI MARZIO E MARADONA.jpg

Merito di Franco Fanuzzi, certo. Ma anche di tanti uomini che, in quegli anni, lavorarono per quella squadra e per quella “maglia con la V” che, ripeto, tutta Italia conosceva.

Bene, se Vinicio è l’allenatore “storico” di quel Brindisi (“il Brindisi di Vinicio e Fanuzzi” si è soliti dire) non si può dimenticare che il Brindisi, negli anni della cadetteria, ebbe anche altri allenatori. E, fra questi, il napoletano Gianni Di Marzio. Anzi: fu proprio lo stesso Vinicio (passato in Serie A al Napoli dove si portò il forte terzino –brindisino purosangue- Antonio La Palma) a suggerire al Commendatore di puntare su quel giovanissimo allenatore: aveva appena 33 anni Di Marzio quando giunse al Brindisi.

Il Brindisi era una bella realtà del calcio italiano e, con il nuovo Mister, veleggiava in vetta al torneo di Serie B. E faceva vedere un bel gioco anche. L’avventura di Di Marzio sulla panchina del Brindisi ebbe però un epilogo non proprio bello e, per certi versi, drammatico.

DI MARZIO SKY SPORT.jpg

Con questa vicenda –narrata in modo scorrevole ed avvincente come tutto il libro- si apre “Di Marzio racconta Di Marzio” prima fatica letteraria di Di Marzio figlio nella quale il telecronista di Sky snocciola uno dopo l’altro tanti bei ricordi riguardanti la carriera di Di Marzio padre incluso il rapporto con molti  giocatori tra cui Maradona (insieme nella foto sopra) che il tecnico napoletano per primo scoprì nel lontano ’78.

E’ un libro da leggere: per ora è possibile comprarlo – ad un prezzo davvero accessibilissimo–  solo in formato e-book  (di seguito troverete le indicazioni per farlo) ma è auspicabile la stampa e la pubblicazione in cartaceo. Non lo dico solo io: ““Di Marzio racconta Di Marzio” è diventato in pochi giorni uno degli e-book piu venduti e scaricati e può vantare già numerose recensioni molto favorevoli e persino entusiaste. E per i brindisini sarà l’occasione per ripercorrere e meglio conoscere gli anni d’oro del calcio brindisino ed uno dei protagonisti.

cosimo de matteis


 

PER VEDERE ED ACQUISTARE IL LIBRO:

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Per seguire l’attività giornalistica e le preziose informazioni sul calciomercato Gianluca Di Marzio ha il suo Sito Internet.
Eccolo: