Archivio mensile:gennaio 2011

UNA BELLA DOMENICA!

SCAFATI domenica 18 aprile 2010 069.jpgQuella di oggi è stata una bella domenica per lo sport brindisino: e se gli amanti esclusivamente del calcio stanno per dirmi “ma ti ndì stà vai di capu?” (ma fra poco darò una spiegazione) quelli del basket sanno bene che oggi è stata scritta una pagina molto importante per la pallacanestro brindisina. Ed allora, cominciamo proprio dal basket: al di là delle cifre e degli aspetti squisitamente tecnici la vittoria odierna è una di quelle che lasciano il segno. Lo dico subito: c’è ora il rischio concreto di rovinare tutto proprio adesso, ma speriamo di no ed anzi siamo convinti che non sarà così. Chi stasera non era ad avellino si è perso una bella partita di basket. Una squadra concentrata per quaranta-minuti-quaranta! E, va detto, in questi casi c’è lo zampino del tecnico. Non entro nelle “querelle” (abbastanza inutile del resto) “è meglio Perdichizzi o Luca Bechi?”) perchè è un discorso prematuro e dal quale non ne usciremmo. Però è un fatto che i giocatori sono gli stessi, e che son giunte tre vittorie(anche belle)in quattro gare. Gli atleti, non si offenda Perdichizzi, sembrano trasformati. Ripeto: ora potrebbero arrivare sette sconfitte di fila. Ma ora va dato atto : Bechi ha cambiato il corso delle cose. Piu avanti vedremo. Riguardo l’importanza di tale vittoria (e le mie “personali” motivazioni) vi rimando a quanto ho scritto la sera della vittoria contro Biella: http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/01/11/ed-ora-l-enel-brindisi-deve-sbancare-avellino.html . E mi raccomando: se vi sembro troppo duro con avellino (e/o magari avete sangue irpino nelle vene!) siate indulgenti con me! Ed ora chiudo il capitolo basket con una ovvietà(ma le ovvietà non sono cose stupide nè immeritevoli d’esser dette): domenica infiliamo la terza vittoria di fila-un record per Brindisi in serie A- contro Roma ed aggangiamola in classifica e daremo davvero un nuovo corso a questa stagione. Senza voli pindarici, per carità. Con umiltà (e bene ha fatto il coach a ribadirlo: speriamo che lo mettano in pratica, lui per primo)e con consapevolezza dei limiti di questo organico (e pare che Ferrarese non lesinerà sforzi in tal senso): io ho un sogno, e si chiama Michele Maggioli . Ah, dimenticavo l’ovvietà: se avessimo un palazzetto da settemila posti domenica sarebbe pieno, stracolmo. E cmq batteremo Roma lo stesso: mi brucia ancora la sconfitta dell’andata. E a voi?

Ma è stata una bella domenica pure per il calcio: si. Perchè, piano piano, si stanno chiarendo molte cose. E soprattutto molti tifosi cominciano finalmente a capire -meglio tardi che mai!- cosa è successo questa estate e di chi sono le precise responsabilità. E’ oramai una consapevolezza diffusa. E’ la verità che finalmente trionfa. Si, sul piano tecnico siamo sotto zero, ma questo non da oggi: i giocatori avevano da un pezzo smesso di giocare convinti che il loro soffuso ammutinamento avrebbe invertito la rotta. Poveri illusi. Cmq gli andrà bene: non perderanno una lira. Ci penserà chi di dovere(in tal senso verrebbe da aprire una parentesi sulla opportunità della “questua”, ma sarebbe troppo facile, come sparare sulla croce rossa. Però attenti a queste operazioni: e non per la misera IPOTETICA “sparizione” di qualche soldino.Quello rientra nello stile e nella educazione delle persone. Ciò che invece bisogna evitare è che certi figuri vadano a ricoprire dei ruoli “importanti” a cui già si sono autopromossi, con certe penose complicità). Parallelamente si comprende che è stato un grosso sbaglio quello di non cedere subito il titolo al Sindaco. E cmq: non è mai troppo tardi. Tanto più che oramai pare un dato assodato l’interesse di alcuni seri  imprenditori intenzionati a rilevare il Brindisi (ne ho parlato già:  http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/01/15/bagnato-presidente-magari.html ) ed è questa la notizia principale che rende bella la domenica. Lo stadio vuoto? Anche quella non è una novità. Se qualcuno si vorrà ascriverne i meriti non potrà che sprofondare nel ridicolo. Dobbiamo, quindi, solo pazientare ed attendere. Fortunatamente non siamo ancora all’ultimo posto in classifica: le fortunose e quasi casuali due tre vittorie d’inizio stagione ci danno quel sufficiente ossigeno per vivere. Aspettando i dovuti passi. In primis la cessione immediata del Titolo al Sindaco della Città di Brindisi. E finalmente potrà iniziare UN’ALTRA STORIA. una storia seria.

 

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BAGNATO PRESIDENTE? Magari!

A. luigi bagnato.jpgA me sta simpatico Luigi Bagnato. Io non lo conosco personalmente ma, si sa, le simpatie –come le antipatie, del resto- talora sono inspiegabili.

Certamente, come cittadino, conosco il suo ruolo raggiunto in seno alla imprenditoria locale. Ed è di massimo rilievo.

Come sportivo, inoltre, conosco la sua continua e costante vicinanza ai maggiori sodalizi della città: sia nel calcio –è un grande tifoso del Brindisi- che nella pallacanestro. E tale passione si vede che è autentica e genuina.

Come tutti ben sappiamo tale passione non si limita alla sua presenza allo stadio o in tv (anzi: mi pare che “passerelle” televisive non le ha mai fatte o cercate. A differenza di molti altri…) ma è stato tangibilmente vicino: come sponsor, come socio(ricorderete il ruolo-mi pare vice-presidente) fondatore dell’attuale Società di calcio. Inoltre ha sempre aiutato le società sportive in modo indiretto: sia al palazzetto che allo stadio son sempre presenti i cartelloni pubblicitari della sua impresa edile.

Questi sono fatti. Inconfutabili.

 

Ora, mettetevi nei miei panni quando ho appreso del possibile suo ingresso a supporto della attuale società che naviga in cattivissime acque (certamente non per colpa di Bagnato: tutti sappiamo molto bene di chi è la colpa): ho esultato!

 

Un brindisino, con la passione del Brindisi, un vincente nel lavoro, una persona che non cerca i riflettori né facile pubblicità. E neppure visibilità politica.

 

Insomma: sarebbe davvero il Presidente ideale per il Brindisi.

 

Io ci spero. In fondo sognare non costa niente.

Dai Presidè: TI ASPETTIAMO!

 

cosimo de matteis

notizie…..

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si apprendono da alcune fonti di informazione

varie “notizie” riguardo il Brindisi. Alcune strane e curiose.

E non sappiamo quanto fondate.

Poi si apprende di un interessamento di un paio di imprenditori (son stati fatti i nomi di Bagnato e Pacucci).

Infine si racconta di una non meglio identificata “questua”.

Questa ultima cosa, se risultasse vera, sarebbe un fatto davvero negativo ed inutile. O forse utile solo a personaggi con voglia di farsi pubblicità a costo zero. Se venissero da me non gli darei una lira: e non solo perchè sono un pezzente (ho giusto il necessario per una vita dignitosa)ma soprattutto perchè iniziative di questa risma non servono e non sono mai servite a nulla. Ed è forse il caso di ricordare delle altre “questue” che si fanno durante la partita in curva, o quelle infrasettimanali “per la coreografia”: non vorrei esser nei panni di un negoziante che si vede entrare in negozio, di sera, degli sconosciuti. Non può che pensare: “ecco, il racket delle estorsioni presenta il conto pure a me”. Poi scopre che si tratta soltanto di scucire qualcosa per il calcio. Il negoziante pensa trà sè “pì stù cagnu di palloni mi stà facivunu vinè nnu buttu di sangu!” e, piu o meno risollevato e quasi contento, versa “liberamente” il suo obolo per i nostri fieri campioni. Ovviamente non si capisce a chi andranno quei soldi.

Comunque tornerò prestissimo sull’argomento: non tanto su queste strane raccolte di fondi (ne rammento di analoghe durante l’epilogo salucciano, pagina sempre oscura e mai chiarita del calcio brindisino) di cui mi interessa davvero un fico secco.

Mi interessa, eccome!, sapere se davvero quegli imprenditori rileveranno il Brindisi.

A dopo!

B R I N D I S I CAPITALE D’ITALIA : “tutti i Brindisini dovrebbero farsi sentire”

Come molti concittadini sapranno Brindisi  è stata esclusa dalla manifestazione  di avvio di una serie di iniziative che saranno organizzate per celebrare il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia. Il Sindaco della Città,Mennitti, ha scritto una lettera molto chiara al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ed ha fatto bene.brindisi---capitale.jpg

Altri Rappresentanti istituzionali(ad esempio il Presidente Ferrarese)si stanno muovendo nella medesima direzione e la Testata locale “Senzacolonne” si stà coraggiosamente, e da tempo, battendo per tale causa.

Una nostra concittadina ha preso carta e penna e pure lei ha sentito il dovere di scrivere al Presidente Napolitano. Ecco il testo della lettera inviata dall’ingegnere De Matteis:

Stamattina (10 Gennaio) ho spedito al Presidente della Repubblica una lettera dicendo che mi univo alle lettera di ben più illustri cittadini di Brindisi come me. Ho detto al Presidente che la storia non si può cambiare nè si può dimenticare e ho detto che nella storia non ci sono periodo storici più importanti e quelli meno importanti. Ho detto che “O gli storici hanno detto il falso o i miei genitori, nonni zii e parenti non hanno capito niente di quello che succedeva a Brindisi in quei 5 mesi”. Ho chiesto che venga consegnato anche al Sindaco di Brindisi la bandiera tricolore così come è stata consegnata a Chiamparino, Alemanno e Renzi.

Credo che tutti i Brindisini dovrebbero farsi sentire. Brindisi ha tutto, storia, cultura, generosità, porto, clima, luogo geografico eppure non se ne vanta mai. Oserei dire “Niente di nuovo sotto il cielo” del porto di Brindisi che da secoli ha sempre accolto e continua ad accogliere popolazioni, a partire dai Romani, agli spagnoli, albanesi, soldati, “Re fuggiaschi che scappano da Roma”, con moglie e seguito, gente disperata che viene dai Paesi dell’Africa, Primi Ministri, Generali fino al Santo Padre. Chi viene al porto di Brindisi è salvo, non per niente in tutto il mondo si dice “facciamo un Brindisi o brindiamo”, perchè al tempo dell’impero Romano, quando Via Appia finiva a Brindisi i soldati romani partivano dal porto in guerra per conquistare le nuove terre. download 1 gen 01 024.jpg

Solo pochi soldati riuscivano a tornare vivi al porto di Brindisi sopravvissuti alla guerra. Entrare allora nel porto di Brindisi significare rientrare nell’impero romano ed essere salvi. Allora i soldati si facevano l’augurio di “ritrovarsi sani e salvi al porto di Brindisi” per festeggiare e da allora che è rimasta e tuttora quando si fa un auguri si continua a dire “speriamo di tornare sani e salvi al porto di Brindisi”.

Silvana Maria De Matteis

R I C O M I N C I A M O

download 1 gen 01 026.jpgSi. Ricominciamo.

E se necessario pure da zero.

E’ da bambini fissarsi col pallone.

Se non c’è chiarezza, se non c’è onesta, se non c’è impegno, se ci sono i dispetti, se c’è la cattiveria, se c’è il clientelismo politicante attorno al calcio, se ci sono mille pregiudizi, NON E’ FORSE IL CASO di “resettare”?

A me la cosa non mi spaventa. A chi dice che calcisticamente siamo lo scandalo della Puglia dico che è vero (basterebbe soltanto guardare allo stadio di ogni capoluogo di provincia e prescindendo dai risultati sportivi) ma che ciò ha radici antiche che, appunto, si possono sintetizzare nella disonestà dei nostri concittadini (brindisini: latri e assasini, dice il proverbio!), nella indolenza, nella poco cultura, nell’essere mormoratori e falsi: tutto ciò poi si ripercuote nella cosa pubblica che, bene o male, rappresenta lo specchio di un paese o città. una città che ha votato con oltre il 70% un corrotto e corruttore(lo dicono i processi, mica io)deve farsi un serio esame di coscienza.

E, dopo averlo fatto, e dopo aver capito gli errori(ad esempio che il posto di lavoro non si “chiede” al sindaco o al consigliere)allora forse si è in grado di capire che, provvidenzialmente, la Città sta cercando, da qualche anno, di USCIRE DA TALE FANGO nel quale decenni di diccì corrotta (non so perchè ma mi viene in mente il ministero della marina mercantile) e poi di scellerati arrivisti di ogni risma e foggia e provenienza(dal psi a lc), la avevano portata.
Una città che, per squallido populismo propagandistico, si allarmava e si inviperiva perchè finalmente una Amministrazione Comunale onesta aveva eliminato parzialmente lo scempio delle giostrette e panini abusivi(con l’acqua e la luce a sbafo, a volte) dal nostro splendido Lungomare. Ed il comunista di turno che diceva-al pari di un analfabeta- “EMBE’, CA PURU LA GIOSTRA PI LI PICCINNI ETI CULTURA, MICO SOLU LU TIATRU”. Per la cronaca era un uomo colto-almeno sulla carta- che disse ciò.
Mi scuso per la digressione, che in realtà digressione non è: se non si riparte dalla onestà (e dal Timor di Dio) avoglia e parlamu di palloni.

ed ora l’Enel Brindisi deve sbancare avellino

Si, cari amici: dobbiamo vincere ad avellino. Ribadisco: D O B B I A M O. E non solo per i motivi che ben sappiamo (ci manca il primo acuto esterno, dobbiam lasciare subito l’ultimo posto, dobbiam dare continuità alla vittoria di stasera, abbiamo assoluta necessità di punti, dobbiamo chiudere il girone di andata a dieci punti)che già son molto importanti. Dobbiamo vincere ad avellino perchè avellino, cestisticamente, non è nulla. E’ una modesta parvenue nel mondo della pallacanestro. Un centro (la metà di Brindisi)che ha fatto quel che ha fatto nel calcio sappiamo bene grazie a chi (confrontate gli anni della massima serie e gli anni di potere di de mita nella corrotta dicci) e che, in effetti, ora si ritrova a giocare con chi le compete(mugnano, gaeta, arzanese)davanti a mille persone (il partenio è uno dei monumenti dell’inutile sperpero di denaro pubblico). Lasciamo perdere la onestà e la legalità: non perchè non siano cose vere, ma semplicemente perchè non sopporto il loro vittimismo e non sopporterei di leggere quelle lamentose lagnanze.

Sicchè: sbancare Avellino. Vincere. E vincere bene. Sul campo. E soprattutto essere in tanti lì. Non dico quanti eravamo nel tendone da circo di scafati, ma andiamo in tanti.

Infine una ultima nota per Hervè Tourè: assieme a Lang ed a Giuliano Maresca -e Giovacchini!- è oramai una grossa certezza di questa squadra. Lo dicono le cifre, lo dicono i suoi occhi di grande atleta combattente. Ho trovato questa interessante clip che lo riguarda: vi consiglio davvero di guardarla. Io non sono assolutamente scaramantico ma spero tanto che il grande Hervè faccia il bis, lì fra quelle colline….

I T A L I A – Ecco il nuovo nome!

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Quello che vedete sarebbe il simbolo
-il nuovo simbolo-
del pdl.
E    I T A L I A
sarebbe il nuovo nome del
grande partito di Berlusconi.
almeno questo secondo quanto riferisce l’Agenzia DiRE, al suo sito www.dire.it

comicità(in)volontaria. Eterodiretta?

Apprendo dai mezzi d’informazione di una “supplica” da parte dei “tifosi” (non ho ben capito chi, ma questo naturalmente è un mio limite)al Sindaco della Città perchè “intervenga”. Ora, a parte che non si capisce con quale coerenza (e con quale faccia!!!)ci si possa rivolgere ad una persona sempre svillaneggiata, insultata, denigrata in ogni maniera. Addirittura ci fu chi arrivò a dire che la colpa della  mancata C/1 era sua! Ho già scritto che queste accuse sono ridicole. Ho gia ricordato il notevole impegno acchè la città avesse una nuova società ed il ripescaggio in Prima Divisione. Davvero ho difficoltà a comprendere il senso, lo scopo di questa missiva. Oltretutto non mi è parso di leggere un qualche barlume di pentimento, che sarebbe pure opportuno (è giusto il caso di ricordare che il Sindaco subì anche una aggressione verbale sotto la propria abitazione!). Anzi: se ho letto bene, lo si accusa ancora di essere protagonista di non meglio definiti “dispetti”.

Il nostro Sindaco, fortunatamente, vola alto. Oltre le miserie e le infantili schermaglie.

Un pregiudicato è stato accolto, dissenatamente, come “salvatore della patria”. Ora, altrettanto dissenatamente, lo si vuole fare fuori (E NON SI CAPISCE BENE PER OTTENERE C O S A). Ed, incredibile ma vero, qualcuno si sogna di chiedere aiuto a chi era considerato un nemico o peggio “colui che ha fatto morire il calcio a Brindisi”.

Da ridere. Solo da ridere. Mennitti.jpg