Archivio mensile:luglio 2013

CALCIOMERCATO: le ultimissime su Iunco e Falconieri

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Prosegue la nostra mini-rassegna dedicata ai calciatori della nostra città. Dopo aver esordito con Mino Chirico (che, chissà perchè, viene chiamato Chiricò con l’accento sulla o PER LEGGERE L’ARTICOLO C L I C C A   Q U I ) è il turno oggi di altri due attaccanti. Uno che s’accinge a chiudere la carriera ed uno che invece potrebbe spiccare il salto definitivo verso il calcio “che conta”. E restate “sintonizzati”: prestissimo news sugli altri nostri giocatori di pallone.

CALCIATORI BRINDISINI / Mino Chirico al Latina

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E’ forse il calciatore brindisino più “famoso” , almeno al momento. Viene da una stagione –quella in Serie C col Lecce- che se per i giallorossi è risultato un mezzo fallimento (e sappiamo tutti da quali punti di vista. E, purtroppo per la tifoseria leccese, la situazione è tutt’altro che tranquilla) per l’esterno brindisino si è trattato di un campionato che lo ha confermato fra i maggiori talenti in circolazione.

Come è ben noto sul suo cartellino si è “precipitato” il Parma (e come non fare il paragone col Parma che, stagione 91-92, prelevava dal Padova un semisconosciuto terzino di fascia. Come tutti sappiamo l’ascesa e la carriera di Benarrivo –e di lui che parliamo- fu quella che l’Italia intera ricorda) che in verità ne detiene la comproprietà.

Il team emiliano ha “girato” Mino Chirico al Latina: i nerazzurri disputeranno il torneo di Serie B (è una prima assoluta per i pontini) ed il brindisino spera, come è ovvio che sia, di disputare una stagione importante. Ecco le sue dichiarazioni:

Il Latina continua ad allestire una compagine per affrontare l’esordio storico in serie B. Da ieri ha arruolato Cosimo Chiricò. L’esterno offensivo, 22 anni, di Brindisi, arriva in prestito dal Parma.

La scorsa stagione ha vestito la maglia del Lecce in Prima divisione.

Dopo essere cresciuto nella Scuola calcio brindisina, Chiricò a 14 anni è stato acquistato dal Lecce: in giallorosso ha giocato fino a 17 anni, poi le esperienze – in prestito – a Lamezia Terme e Casarano in serie D, e in Prima divisione con la Virtus Lanciano.

Lo scorso anno è tornato a Lecce, l’ottima stagione disputata in giallorosso non ha lasciato indifferente il Parma: il club emiliano, prima di girarlo in prestito al Latina, l’ha prelevato dalla società salentina con un contratto che scadrà nel 2017.

“Per me si tratta di un’occasione molto importante – ha dichiarato Cosimo Chiricò  dopo la firma con i dirigenti del Latina nella sede di piazzale Prampolini – dovrò dimostrare di essere cresciuto e di meritarmi la fiducia di Parma e Latina”.

“Nonostante mi volessero parecchie squadre – riprende Chiricò – ho scelto di venire qui a Latina affascinato da una piazza che ha un grande entusiasmo per il primo campionato di serie B che affronterà dopo tanti anni di storia. Inoltre sono rimasto impressionato dalla dirigenza, sono persone che hanno tanta voglia di far bene per il calcio in questa città”.

“Sono pronto per giocarmi una maglia – conclude il giocatore pugliese – consapevole che la concorrenza sarà tanta: il mio obiettivo è lavorare sodo e ripagare la fiducia della società”.

(tratto da: http://www.ilmessaggero.it/LATINA/latina_chirico_amp_39_brindisi_lecce_parma_prestito/notizie/309705.shtml)

Tradimenti, palle e capitani.

brindisi-cisco roma domenica 23 maggio 2010 pentecoste 020.jpgIl mondo è pieno di drammi –pensate solo agli innocenti figli delle coppie separate dovorziate e risposate che, poveri piccini, vedono il papà e la mamma vestirsi ed uscire manco fossero giovanotti e li lasciano coi nonni o ancor peggio in casa del nuovo “amore”- e quelli si mettono a litigare per la fascia di capitano. Piu stolti ancora i colleghi che ne parlano (e come si accalorano alla importantissima quaestio! ) e frotte di poppiti che commentano con una delicatezza ed una superficialità pari alla loro scolarità.

Ecco: il mondo. I drammi si ripetono, i segni ci sono e ieri quanti battezzatati hanno fatto il precetto festivo? Macchè…erano a mare. A far gli sporcaccioni. E se non erano in spiaggia (e bestemmiando per non esser fisicamente in quelle squallide cloache olezzanti di zolfo e lussuria e pure sodomia) si son piazzati dietro ad un computer. A scrivere od a leggere edificanti meditazioni? Macchè: a far gli sporcaccioni ancor più. Da tempo lo sostengo che internet e facebook stanno distruggendo quel poco di famiglia sana che rimaneva. Bene, bravi, bis. Egoisti: pensate ai vostri figli e non a farvi dispetti o, cosa ancor piu nauseabonda, a tradire. Sul piano prettamente calcistico: una squadra ne fa dieci e gli ultrà gongolano. Poi scopri che li ha segnati ad un team di seconda categoria.

Ed allora pure la cinquina del nuovo bomber che-tremare-il-mondo-fa lascia il tempo che trova. Ed anzi: conferma il livello tecnico. Appunto. Per finire: qui da noi le cose non mi piacciono. Spero di sbagliarmi ma ritengo che questa messinscena durerà pochi mesi. Poi voleranno gli stracci.

Sentite cosa vi dico: è quasi inevitabile che dopo decenni si creai una fisiologica frattura e vi sia un ricambio. Sicchè è nelle cose che questa dirigenza andrà via (presto o tardi) ma io vi dico: non sarà indolore. Assisteremo ad un vomitarsi addosso le peggiori accuse l’un l’altro. E questo potrebbe già avvenire entro l’anno. “no alla dirigenza politica”. Cantavano. Si si, come no.

LECCE IN C E CON TRE PUNTI DI PENALIZZAZIONE – Quando la Giustizia fa il suo dovere

PALAZZI e carabinieri.jpg“Nessun individuo che sia dotato di ragionevolezza può dubitare che sia stata alterata la gara”. E’ come sempre un Palazzi senza peli sulla lingua quello che commenta la penalizzazione di tre punti (che appaiono persino pochi) alla squadra leccese. L’illecito sportivo (solo sportivo? Ah, che domanda insistente che ogni persona onesta si pone) si riferisce a Lecce-Lazio del 2011. (Che poi uno si chiede che senso abbia stare in Serie A se poi si vendono le partite? Non è forse meglio disputare altri campionati ma giocarli in modo sano ed onesto?) Il Procuratore fa poi riferimento al ruolo degli ungheresi arrivati in Italia per pagare i calciatori del Lecce ed anche questo è un discorso delicato. Ma noi ci fermiamo qui.

Già da anni dicevamo (di più: lo abbiamo scritto. Nero su bianco) che la presenza del Lecce in serie a era una chiara anomalia. Una congiunzione astrale o chissà cos’altro permise ai giallorossi di quel simpaticone di Fascetti di giungere in massima serie.

Ed infatti la presenza fu davvero una meteora: dopo pochi mesi di campionato il Lecce era già matematicamente retrocesso. La vittoria all’Olimpico è soltanto uno strano aneddoto da ricordare, non certo un trionfo da metter in bacheca. Ma noi, come detto, ci fermiamo qui. Abbiamo salutato il ritorno alla normalità: ed in tal senso, ad esempio, si inserisce anche il ritorno del Siena in cadetteria. La Serie B è finanche troppo per loro ma in questi anni –fra basket e pallone- abbiam visto la potenza e la influenza di certi potentati economici (e viene da ri-pensare agli anni in serie A dell’Avellino proprio nel periodo d’oro di Ciriaco De Mita…). Speriamo vivamente che sia l’inizio di una nuova fase. E con una certezza: il Lecce non potrà tornare in Quarta Serie (per i più giovani: la Serie D una volta si chiamava così. Ed i giallorossi vi han giocato tante partite…) perchè quest’anno sono bloccate le retrocessioni. Solo per questo motivo. Anche se -Andria insegna- i fallimenti sono sempre in agguato. Buon campionato a tutti.

 

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Via al processo per illecito sportivo, Lecce in ansia. Gervasoni patteggia

Per quanto riguarda la gara dei giallorossi sotto la lente, che risale al maggio 2011, ottenuta la permanenza in A la domenica precedente a Bari (poi compromessa per la tentata combine per cui è in corso un altro processo penale), non avevano alcuna ansia da risultato. Gli uomini di Reja vennero a Lecce alla ricerca di una vittoria che, in combinazione con altri risultati che poi non maturarono, sarebbe potuta valere la qualificazione in Champions League. Finì 2 a 4 (2 a 2 il primo tempo). Ferrario non disputò nemmeno un minuto, Benassi fu espluso nell’azione che portò al terzo goal della Lazio, lasciando il posto a Rosati. 

Nel fascicolo della Procura di Cremona è attestata la presenza di Zamperini a Lecce il 21 maggio, cioè alla vigilia del match. I tabulati telefonici, inoltre, dimostrerebbero anche una telefonata tra lo stesso e Ferrario e poi, nell’ora precedente al fischio d’inizio, lo scambio di tre messaggi. Con Mauri il dialogo indiretto si sarebbe invece prolungato per dieci sms. Nel capoluogo salentino, in quei giorni, sono passati secondo i magistrati anche Hiristijan Ilievski, Gabor Borgulya e Lazlo Schultz, del gruppo dei magiari che avrebbe rimpiazzato quello degli slavi – già compromesso da inchieste precedenti – nell’operazione di abbordaggio e reclutamento dei calciatori: gli ultimi due potrebbero essere venuti nel Salento con una dote di 600mila euro in cambio di un accordo per un risultato con almeno quattro goal in totale, secondo l’opzione dell’over 3,5.

Potrebbe interessarti: http://www.lecceprima.it/sport/udienza-commissione-disciplinare-gervasoni-patteggia-penalizzazione-lecce.html
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PICCI AL BARLETTA

 

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Come ampiamente previsto la parentesi lombarda è stata, appunto, una parentesi. Il bomber di castel san pietro , pro vasto e pomigliano torna nei “suoi” campionati. Ecco come la Emittente Televisiva Tele Sveva dà l’annuncio del “colpo di mercato” dei biancorossi. Ora la permanenza in Serie C non è un sogno:

MEMORIAL DINO CREMASCHI – note a margine (di Serena Cremaschi)

Brindisi 15/16 Luglio 2013
Memorial Dino Cremaschi “Il Grande Blek”

Vorrei ringraziare l’Associazione Pro Brindisi e tutte le persone che in questi giorni hanno voluto ricordare papa’, il “Grande Blek” o “Blek l’Invincibile”, il nome con cui ancora oggi tutti lo conoscono a Brindisi.
Non ci sono parole per esprimere la gioia che abbiamo provato nel rivivere insieme a tutti voi, attraverso i racconti e gli aneddoti che lo riguardavano, i bei momenti che ha vissuto a Brindisi come calciatore e come uomo.
Scoprire finalmente in che momento e come gli venne dato il soprannome di “Blek”….. o venire a conoscenza di chi fosse la persona che aveva scritto in via De’ Caracciolo la scritta “Blek l’Invincibile” e l’emozione provata nel vedere che dopo piu’ di quarant’anni la scritta e’ ancora lì……

 

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Ricordo che a volte papa’ raccontava degli episodi di quando era calciatore e nella maggioranza dei casi erano delle storie legate agli anni vissuti proprio a Brindisi…..ho sempre saputo che lì era ricordato con affetto, ma e’ dopo questi due giorni che mi sono davvero resa conto del perche’ in papa’ era così vivo il ricordo per questa citta’, era per le persone che aveva trovato e che lo avevano accolto come uno di loro, un vero “Brindisino”, le stesse fantastiche persone che hanno accolto noi e che lo hanno ricordato con sincero affetto in questi due giorni, ma soprattutto che hanno tenuto vivo il ricordo del “Grande Blek” nel loro cuore in tutti questi anni e che non lo dimenticheranno mai….

Vorrei concludere con alcune parole che lessi tempo fa’ scritte da Michele Bombacigno, che riassumono pienamente come il ricordo del “Grande Blek” e’ vivo e suscita ancora tanta emozione nel cuore di tante persone….

Grazie di cuore a tutti

 
Serena Cremaschi
 

…..Il Grande, Invincibile Blek…..Io uso molto raramente l’auto. Percorro la citta’ in lungo e in largo quasi sempre a piedi e mi capita spesso di andare in centro. Di tanto in tanto, quando qualche commissione mi porta da quelle parti, faccio una piccola deviazione e mi porto in via De’ Caracciolo. Resto alcuni istanti a fissare quella scritta che sbiadita ma comunque visibilissima per chi sa’ leggerla – non solo con gli occhi -, resiste prodigiosamente al trascorrere ineluttabile del tempo e il mio cuore, fortunatamente sempre un po’ bambino, sussulta ancora.
Grazie, Grande Blek!


Dino Cremaschi, l’indimenticabile ed invincibile Blek

CREMASCHI -scritta blek l'invincibile.jpgDal profilo facebook della Associazione Culturale Pro Brindisi riportiamo il seguente “invito” e, naturalmente, lo rilanciamo ai nostri dodici lettori:

 

 

AI TIFOSI E SPORTIVI DI BRINDISI

Oggi martedì 16 luglio alle ore 19,00, presso la Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” al Rione Perrino, SIETE INVITATI a partecipare alla solenne Messa in suffragio di DINO CREMASCHI, uno dei grandi artefici, della indimenticabile promozione in “SERIE B “
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RIGUARDO MANGIACASALE ED IL BRINDISI

Che lo si voglia ammettere o meno (ciò rientra nella libertà di ciascuno) la figura magra non la fa solo il calciatore ma pure chi, con tanto di Comunicato, ne aveva annunciato il tesseramento (anzi: la ufficialità di esso).

Sarebbe stato, forse, piu opportuno tacere completamente sul fatto: certe parole ingenerose dette, in conferenza stampa, sul calciatore sono parse davvero esagerate.