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MEMORIAL DINO CREMASCHI – note a margine (di Serena Cremaschi)

Brindisi 15/16 Luglio 2013
Memorial Dino Cremaschi “Il Grande Blek”

Vorrei ringraziare l’Associazione Pro Brindisi e tutte le persone che in questi giorni hanno voluto ricordare papa’, il “Grande Blek” o “Blek l’Invincibile”, il nome con cui ancora oggi tutti lo conoscono a Brindisi.
Non ci sono parole per esprimere la gioia che abbiamo provato nel rivivere insieme a tutti voi, attraverso i racconti e gli aneddoti che lo riguardavano, i bei momenti che ha vissuto a Brindisi come calciatore e come uomo.
Scoprire finalmente in che momento e come gli venne dato il soprannome di “Blek”….. o venire a conoscenza di chi fosse la persona che aveva scritto in via De’ Caracciolo la scritta “Blek l’Invincibile” e l’emozione provata nel vedere che dopo piu’ di quarant’anni la scritta e’ ancora lì……

 

CREMASCHI -scritta blek l'invincibile.jpg

Ricordo che a volte papa’ raccontava degli episodi di quando era calciatore e nella maggioranza dei casi erano delle storie legate agli anni vissuti proprio a Brindisi…..ho sempre saputo che lì era ricordato con affetto, ma e’ dopo questi due giorni che mi sono davvero resa conto del perche’ in papa’ era così vivo il ricordo per questa citta’, era per le persone che aveva trovato e che lo avevano accolto come uno di loro, un vero “Brindisino”, le stesse fantastiche persone che hanno accolto noi e che lo hanno ricordato con sincero affetto in questi due giorni, ma soprattutto che hanno tenuto vivo il ricordo del “Grande Blek” nel loro cuore in tutti questi anni e che non lo dimenticheranno mai….

Vorrei concludere con alcune parole che lessi tempo fa’ scritte da Michele Bombacigno, che riassumono pienamente come il ricordo del “Grande Blek” e’ vivo e suscita ancora tanta emozione nel cuore di tante persone….

Grazie di cuore a tutti

 
Serena Cremaschi
 

…..Il Grande, Invincibile Blek…..Io uso molto raramente l’auto. Percorro la citta’ in lungo e in largo quasi sempre a piedi e mi capita spesso di andare in centro. Di tanto in tanto, quando qualche commissione mi porta da quelle parti, faccio una piccola deviazione e mi porto in via De’ Caracciolo. Resto alcuni istanti a fissare quella scritta che sbiadita ma comunque visibilissima per chi sa’ leggerla – non solo con gli occhi -, resiste prodigiosamente al trascorrere ineluttabile del tempo e il mio cuore, fortunatamente sempre un po’ bambino, sussulta ancora.
Grazie, Grande Blek!