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LA MORTE DI VINCENZO BERTI, EX CALCIATORE DEL BRINDISI DI SALUCCI

palazzolo acreide,vincenzo berti,la morte di berti,ex calciatore del brindisi,palazzolo,suicidio,catania,salucci,corona,francioso,2002-2003,coppa italia,siciliaAvrebbe compiuto 43 anni il primo giugno il catanese Vincenzo Berti ed invece si è tolto la vita nel giorno di Venerdì Santo: una morte tragica quella dell’ex centrocampista di Brindisi ed un’altra decine di squadre quasi tutte della sua Sicilia. Proprio oggi , sabato 30 marzo, avrebbe dovuto guidare il Palazzolo –squadra di Serie D dove aveva concluso la sua carriera e dove rivestiva l’incarico di vice allenatore e Ds- contro l’Akragas. Ma lui non ci sarà e la partita, in programma allo stadio Esseneto di Agrigento è stata annullata proprio per il grave lutto.

 

Brindisi lo ricorda per aver militato in biancazzurro  nella stagione 2002-2003: Boccolini lo aveva voluto in quel Brindisi che ritornava in Serie C  dopo 22 anni. Berti veniva da tre stagioni di fila nel Martina –dove il tecnico di Recanati lo aveva avuto fra i suoi calciatori- e l’ambizioso Brindisi di Salucci, fresco di promozione, era una discreta squadra per la C/2. Totalmente smembrata la squadra che aveva dominato e stravinto il campionato di Serie D –era il Brindisi dei vari Castillo, Cavallo, Latartara, Ancora, Alessandrì- la Società pensò di vincere anche quel campionato: giunsero in riva all’Adriatico Corona, Menolascina, Orlandini, Francioso e, fra gli altri, lo stesso Berti (forse si trattò dell’unica vera scelta di mister Boccolini che, come si ricorderà, venne esonerato). Il Brindisi non vinse il campionato tuttavia giunse la vittoria della Coppa Italia di Serie C e pertanto Berti nel suo palmares –che conterà complessivamente ben otto promozioni– vanta pure questo trofeo.

 

Con quel campionato terminò la stagione pugliese: tornerà in Sicilia –Vittoria, Gela, Siracusa, Messina, Palazzolo- dove, come detto, aveva concluso la sua carriera di calciatore.

 

Quest’anno aveva iniziato quella di tecnico-dirigente nel team gialloverde di Palazzolo Acreide (Serie D Girone I) e nella cittadina siracusana era molto ben voluto: i tifosi amavano il suo impegno in campo ed il suo lottare come un ragazzino nonostante le quaranta primavere. Ne è dimostrazione il Sito Ufficiale  (www.acpalazzolo.com ) che ricorda la tragica e prematura morte di Vincenzo Berti proprio con quella immagine che correda queste righe. Il Signore, grande nell’amore, abbia misericordia  di lui.

cosimo de matteis

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non ho padroni

brindisi,football brindisi 1912 srl,fabrizio caianiello,studio 100,rigassificatore,salucci,intrighi calcio-politica a brindisilo confesso: sono molto pigro -e chi mi conosce lo sa bene- anzi troppo pigro. Capisco bene che questo può interessare poco o nulla a chi legge e tuttavia lo dico ugualmente. Se non fossi pigro mi metterei a fare una bella ricerchina e farei una bella “collezione” dei commenti tuttaltro che entusiasti che sono apparsi in rete(e non solo) attorno alla felice risoluzione(oramai prossima) della questione calcio.

Ha fatto non bene ma benissimo Fabrizio Caianiello -nel corso della trasmissione 100 sport- a dire che si era verificata stà cosa qua: brindisini, sedicenti tifosi (omettiamo i nomi di costoro. E stavolta non solo per pigrizia) che, appresa la bellissima notizia, invece di giore COME TUTTI NOI, han cominciato a fare delle obiezioni inverosimili quando non proprio assurde. Ovviamente tali tifosi non hanno mancato di insultarmi -a mò di  intercalare, oramai- quando ho fatto notare la netta inconsistenza di quelle risibili obiezioni.

Ma non è finita qui. Se è comprensibile ( o forse sarebbe meglio usare il verbo “compatire”) che certe tifosi legati a doppio spago con altri tifosi (diciamo cosi…) abbiano avuto un sussulto di rabbia e di delusione (IL CHE’ RIVELA LA LORO MAI SOPITA SPERANZA DEL FALLIMENTO DEL BRINDISI) perchè costoro avevano già pronte le loro mosse e contromosse con tanto di dichiarazioni autocelebrative, indigna pure la pubblicazione di certe improvvisate ricostruzioni (con enormi omissioni di certi nominativi che, chissà perchè, sono una sorta di tabù. Anche brindisi ha i suoi “innominabili” e “intoccabili”) e del relativo parere negativo riguardo l’interessamento di questa compagnia australiana. Già. Perchè costoro nel rievocare l’immancabile salucci dimenticano di menzionare i “padrini” politici senza i quali mai e poi mai il toscano avrebbe potuto fare quel che ha fatto a Brindisi. Eh già: memoria a corrente alternata. I soliti strabismi. Come il “no” al rigassificatore (che io non voglio nel mio magnifico porto) che però è ottuso, pregiudiziale, ideologico con venature fanatico/ambientaliste. Ebbene, anche costoro hanno la memoria corta (diciamo così…) perchè omettono di dire chi ha permesso che tale scempio avvenisse. Stessissima cosa per il mega abusivismo edilizi sulla meravigliosa costa( anche qui; eco-ambientalismo a corrente alternata. Una busta di spazzatura sulla spiaggia è un dramma e un megavillaggio abusivo sulla spiaggia è poca roba).

Amici miei, scusate le numerose digressioni ma esse sono necessarie perchè gli intrighi ed il malaffare del recente passato cittadino sono tutti legati. E non lo dico io che sono l’ultimo fesso di questa città -definito da molti “lecchino di Mennitti- ma lo dicono i fatti. E soprattutto lo ha detto la magistratura. Ecco. Spero che finalmente tutti abbiate capito che sono un uomo libero e che difficilmente qualcuno potrà farmi tacere. Forza brindisi.