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Brindisi, Gambino precisa: “Non vado all’Akragas, resto qui”

GAMBINO SSD.jpgSe il Brindisi ha inteso ribadirlo è segno che ve ne era la necessità. Si vociferava (e le voci raramente sorgono senza un motivo) di una sua partenza. Si era parlato addirittura di squadre di Serie B interessate a lui. Ma anche, a quanto pare, da Agrigento –la sua città- giungevano richieste. O almeno voci a tal riguardo. Ecco quindi il netto Comunicato della società con le parole dello stesso Giuseppe Gambino:

La SSD Calcio Città di Brindisi ritiene doveroso fare delle precisazioni in merito ad infondate notizie diffuse a mezzo stampa, e riprese da alcuni social network, da un quotidiano di Agrigento riguardo a una possibile partenza del bomber Giuseppe Gambino. E’ lo stesso giocatore a voler smentire categoricamente quanto apparso nell’articolo in questione: “Non ho mai rilasciato dichiarazioni che potessero far pensare che voglio lasciare Brindisi, né che vorrei giocare ad Agrigento. Anche se è la mia città non vi tornerò fino alla fine della carriera. Per quanto riguarda Brindisi terminerò in biancoazzurro la stagione onorando il contratto che ho sottoscritto e gli accordi presi sia con il signor Flora che con mister Ciullo. Qui ho trovato un posto ideale dove giocare e dove vivere, non mi manc nulla, prova ne sia che non torno a casa dal 16 di agosto. Pertanto, sono basito che qualcuno abbia potuto attribuirmi simili dichiarazioni”. Associandosi allo stupore del giocatore, la società coglie l’occasione per confermargli la propria preferenza sottolineando, ancora una volta, che non ha alcuna intenzione di privarsene fino alla fine della stagione.

 

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Ufficio Stampa SSD Calcio Città di Brindisi

www.cittadibrindisicalcio.it

 

Aspettando la capolista Marcianise il Brindisi si gode il passaggio del turno

16 ottobre 019.jpgEd il Brindisi va avanti Coppa. Approda, con merito, agli Ottavi di finale dove incontrerà la vincente fra Akragas e Gioiese,  in gara unica, il 20 novembre. E bisogna dire che piace questa formula della Coppa Italia: partite avvincenti dove in novanta minuti si gioca la qualificazione. E man mano che si procede diventa più interessante, restano le squadre piu forti. Basti pensare che dell’intero organico della Serie D (oltre 160 squadre) ne son rimaste solo 12. E fra queste dodici c’è il Brindisi: una bella soddisfazione, non c’è che dire. Queste le squadre ancora in gioco: Gozzano, Jolly Montemurlo, Lecco, Inveruno, Ponte San Pietro, Pro Piacenza, Arezzo,  Lupa Roma, Astrea, Pomigliano,  Savoia e ovviamente il Brindisi. Ne mancano altre quattro: una uscirà oggi dalla partita Gualdo-Selargius, due mercoledi prossimo (gare Marano-Trissino e Ripa-Pordenone) e la sedicesima la conosceremo il 30 ottobre: Akragas e Nuova Gioiese, infatti, si sono accordate per disputare questa gara in tale data. Come detto la vincente affronterà il Brindisi.

A tal proposito –ha rivelato in sala stampa mister Ciullo– Gambino sarebbe felice di incontrare la squadra della sua città (il bomber del Brindisi è agrigentino) dove peraltro non ha mai giocato. Fra il serio ed il faceto ha detto che pagherebbe lui la trasferta! E’ stato un bel momento in sala stampa servito anche a stemperare la tensione. Ad onor del vero aveva già provveduto il Presidente Antonio Flora a distendere gli animi nel corso di una lunga ma serena e pacata conferenza stampa. Flora è ritornato sulla vicenda con mitezza e con i giusti accenti. Il Brindisi va avanti, contro tutto e contro tutti. Con serenità e serietà, consapevole della sua forza e solidità interna. Spogliatoio unito, nessuna defezione: Flora e Ciullo sono persone serie, intelligenti ed esperte.

Ora si attende la Marcianise e per la sfida con la capolista il presidente ha previsto un premio-partita. Una motivazione in più anche se i ragazzi di Ciullo, finora, in campo hanno sempre dato il massimo. L’auspicio è che il pubblico brindisino possa rispondere in misura ancora maggiore: questa squadra lo merita. E poi c’è una bella partita da vedere: “scoprire” questa sorprendente capolista –sei vittorie in sette gare!- è allettante. Anche ieri la squadra di mister Foglia Manzillo ha “rischiato” di vincere in casa della corazzata Savoia (capolista del Girone I a punteggio pieno): ha subito il pari nei minuti finali e poi la lotteria dei rigori ha decretato il Savoia. Da registrare il lieve infortunio subito da Citro, ma probabilmente il fantasista casertano non salterà l’importante sfida del “Fanuzzi”.

cosimo de matteis

 

LA MORTE DI VINCENZO BERTI, EX CALCIATORE DEL BRINDISI DI SALUCCI

palazzolo acreide,vincenzo berti,la morte di berti,ex calciatore del brindisi,palazzolo,suicidio,catania,salucci,corona,francioso,2002-2003,coppa italia,siciliaAvrebbe compiuto 43 anni il primo giugno il catanese Vincenzo Berti ed invece si è tolto la vita nel giorno di Venerdì Santo: una morte tragica quella dell’ex centrocampista di Brindisi ed un’altra decine di squadre quasi tutte della sua Sicilia. Proprio oggi , sabato 30 marzo, avrebbe dovuto guidare il Palazzolo –squadra di Serie D dove aveva concluso la sua carriera e dove rivestiva l’incarico di vice allenatore e Ds- contro l’Akragas. Ma lui non ci sarà e la partita, in programma allo stadio Esseneto di Agrigento è stata annullata proprio per il grave lutto.

 

Brindisi lo ricorda per aver militato in biancazzurro  nella stagione 2002-2003: Boccolini lo aveva voluto in quel Brindisi che ritornava in Serie C  dopo 22 anni. Berti veniva da tre stagioni di fila nel Martina –dove il tecnico di Recanati lo aveva avuto fra i suoi calciatori- e l’ambizioso Brindisi di Salucci, fresco di promozione, era una discreta squadra per la C/2. Totalmente smembrata la squadra che aveva dominato e stravinto il campionato di Serie D –era il Brindisi dei vari Castillo, Cavallo, Latartara, Ancora, Alessandrì- la Società pensò di vincere anche quel campionato: giunsero in riva all’Adriatico Corona, Menolascina, Orlandini, Francioso e, fra gli altri, lo stesso Berti (forse si trattò dell’unica vera scelta di mister Boccolini che, come si ricorderà, venne esonerato). Il Brindisi non vinse il campionato tuttavia giunse la vittoria della Coppa Italia di Serie C e pertanto Berti nel suo palmares –che conterà complessivamente ben otto promozioni– vanta pure questo trofeo.

 

Con quel campionato terminò la stagione pugliese: tornerà in Sicilia –Vittoria, Gela, Siracusa, Messina, Palazzolo- dove, come detto, aveva concluso la sua carriera di calciatore.

 

Quest’anno aveva iniziato quella di tecnico-dirigente nel team gialloverde di Palazzolo Acreide (Serie D Girone I) e nella cittadina siracusana era molto ben voluto: i tifosi amavano il suo impegno in campo ed il suo lottare come un ragazzino nonostante le quaranta primavere. Ne è dimostrazione il Sito Ufficiale  (www.acpalazzolo.com ) che ricorda la tragica e prematura morte di Vincenzo Berti proprio con quella immagine che correda queste righe. Il Signore, grande nell’amore, abbia misericordia  di lui.

cosimo de matteis

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