Archivio mensile:febbraio 2011

pensierino

Tanto di cappello a Massimo Rastelli. Il suo lavoro è prezioso, il suo comportamento esemplare. Stupisce sentirgli dire di non conoscere Giancarlo Lenti -fra i protagonisti della promozione- epperò appreziamo la sua sincerità con cui ha candidamente ammesso di, praticamente, non conoscerlo come calciatore.
Ciò, d’altro canto,rivela in che caos -CERTO NON PROVOCATO DA LUI- ha dovuto operare al suo arrivare qui a Brindisi. Una rosa di oltre quaranta elementi. E magari con una “black-list” più o meno esplicitamente datagli.
Ed il bravo Giancarlo ha dovuto subire la ennesima estromissione INGIUSTA dalla Prima Squadra, dopo quella MISTERIOSA dello scorso anno.
Tutto deve venire allo scoperto, T U T T O.lenti.jpg

Notiziario di Martedi 15 febbraio 2011

E’ iniziata sotto buoni auspici la settimana che porterà i biancazzurri alla seconda sfida esterna consecutiva, contro la Vigor Lamezia.

Ci si augura che il buon risultato ottenuto a Campobasso sposti le attenzioni sul calcio giocato, visto che sul fronte societario il presidente Pupino non ha certo bisogno di ulteriori sollecitazioni per tenere alta la guardia.

Tutti presenti alla ripresa degli allenamenti, compreso Finocchiaro che la settimana scorsa era stato alle prese con l’influenza.

La truppa ha inaugurato il manto sintetico del campo B del Fanuzzi restituito alla piena fruibilità grazie ai lavori portati a termine dalla ditta Tennis Tecnica a cura dell’Amministrazione comunale.

Domani il programma prevede la canonica doppia seduta del mercoledi.

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Ufficio Stampa/Ninni Cannella.

ma i DEBITI di CHI sono? facciamo luce….

Eh già. Potrà sembrare una questione oziosa e/o irrilevante. Si può pure comprendere, con un pò di umanità, l’atteggiamento di certi organi di informazione -che si guardano bene dall’avere una visione a 360 gradi- ma fra noi queste cose dobbiamo dircele. E’ il vecchio Presidente che ha creato questa situazione debitoria o questa gestione societaria ha solamente rimpinguato i debiti già esistenti? I contratti pluriennali di cui si parla da chi sono stati sottoscritti? Io rammento che in una trasmissione un dirigente fece una sorta di pubblica accusa di alcuni tesserati rei , nientemeno!,di….avere un contratto!

Ma questo dirigente quando, con altri, rilevò la società non sapeva già della esistenza di questi contratti onerosi? E perchè provare ad “aizzare la tifoseria” contro questi giocatori colpevoli solamente di avere un contratto? Questo avvenne. Certo, potè osare tanto perchè erano giunte tre vittorie di fila fortuite e quasi casuali, e la “massa” era galvanizzata ma ciò non diminuisce la gravità del gesto. E, se non ricordo male, nei giorni immediatamente successivi ci furono delle intimidazioni verso alcuni di questi tesserati poco graditi. Di più: in quella circostanza non si ebbe neppure il coraggio di fare i nomi. Noi non abbiamo l’anello al naso e se qualche mese dopo -a cose fatte- qualcuno si prese la briga di fare una semplice ricerchina e trovò qualcosa di interessante (diciamo così…) tale da “svergognare” taluni, c’è chi mesi prima già aveva reso pubbliche certe importanti cose.

E, del resto, non è che ci fosse tanto bisogno di “frugare” negli archivi per maturare una valutazione su certe scelte. Tuttavia è andata così. Nel silenzio (complice?) pressochè generale. E se il silenzio, per mera ipotesi, è stato “complice” come potrebbero essere valutati i comportamenti attivi, volitivi e coscienti? E’ un rivangare il passato? No. E’ la drammatica attualità. E’ l’oggi. Se davvero, come mi è parso di leggere qua e là, la situazione debitoria ammonta ad oltre (ben oltre, dicono alcuni) un milione di euro, mi spiegate come fà una squadra della quarta categoria nazionale ad accumulare in soli quattro mesi oltre tre miliardi di lire di debiti?Immag132.jpg

 

facciamo un pò di    L U C E

CAMPOBASSO – BRINDISI 2 – 3

CAMPOBASSO – BRINDISI 2 – 3

 Allenatore Massimo Rastelli.jpg

Reti: 6’ Matarazzo BR, 27’ Conte rig. BR, 39’ Balistreri rig. CB,  45’ aut. Maglione BR; st 14’ Balistreri CB.

 

CAMPOBASSO 1 Ascani; 2 Scudieri (24’st 17 Sivilla), 5 Maglione, 6 Di Fiordo, 3 Posillipo; 7 Todino (10’st 18 Visconti), 4 Chiazzolino, 8 Cammarota, 11 Monti; 9 Balistreri, 10 Murati (1’st 15 Ibekwe).(12 Marcato, 13 Gennarelli, 14 Agresta, 16 Minadeo All. Vincenzo Cosco

 

BRINDISI : 1 Prisco; 2 Mottola, 5 Taurino, 6 Conte, 3 Tundo Alb. (37’st 16 Scarcella); 7 D’Avanzo (16’st 15 Piro), 8 Pollidori, 4 Caravaglio, 10 Matarazzo (31’st 18 Fruci); 9 Caggianelli, 11 Maiorino(Locatelli, 13 Camposeo, 14 De Cesare, 17 Caputo.All.Massimo Rastelli)

 

 

ARBITRO: Daniele Bindoni di Venezia. Assistenti:Alessandro Vigo,Acireale (CT),Giuseppe Raparelli,Albano Laziale(RM)

 

NOTE: Ammoniti: Conte BR, Scudieri CB, Posillipo CB, Di Fiordo CB, Caggianelli BR, Maiorino BR. Angoli 12-6.Recupero: pt 0’, st 4’.

 

UN GRANDE BRINDISI

SBANCA CAMPOBASSO

vittoria esterna e nuove speranze sul piano societario

Splendida prova del Brindisi a Campobasso e meritatissima vittoria esterna: oramai questo nuovo Brindisi non è più una sorpresa. E se finora non eran giunti i risultati ecco che oggi pomeriggio, al Nuovo Romagnoli i biancoazzurri di mister Rastelli fanno bottino pieno ed oltre al bel gioco portano a casa i tre punti, meritati. Meritatissimi. Parte senza nessun timore il Brindisi e dopo le prime battute al sesto minuto è già in vantaggio; cross dalla sinistra raccolto da Matarazzo, ottimo controllo e splendido tiro: nulla da fare per Ascani. E’ l’uno a zero. Il vantaggio carica ancora di più il Brindisi ben messo in campo e senza sbavature. Dopo due  buone occasioni fallite giunge puntuale il raddoppio. Il neo acquisto Caggianelli (veramente notevole la sua prestazione) atterrato nettamente in area di rigore. Penalty giustissimo fischiato dall’Arbitro Bindoni di Venezia e trasformato dal difensore  Mattia Conte. Arriva, al 39°, quasi casuale il parziale dimezzamento delle distanze da parte del Campobasso: un rigore concesso un po’ troppo frettolosamente e “generosamente” consente a Balestrieri di siglare l’uno a due. Ma il Brindisi non si scompone: nonostante l’accenno di forcing rossoblu (peraltro sterile) giunge il terzo gol del Brindisi. Azione sulla fascia sinistra, spiovente al centro e Maglione del Campobasso, maldestramente per cercare di liberare mette il pallone nella propria rete. E’ l’ 1 – 3 con cui si conclude la prima frazione di gioco.

Nella ripresa i lupi provano nuovamente a spingere per raddrizzare la partita e trovano la rete col solito Balestrieri al 14° con un bel gesto tecnico su azione conseguente un corner : 2-3 ed il Campobasso ci crede anche sospinto dal suo caloroso pubblico. Massimo Rastelli sostituisce (16°st) il numero sette D’avanzo col giovane Piro che fornirà una discreta prestazione. I molisani provano a raggiungere il pari ma rischiano tanto. Ed in effetti con una azione di contropiede il Brindisi mette paura: Caggianelli mette in rete ma…di mano. Ammonizione, giusta, per l’ex-barlettano. Ma il Brindisi mantiene sotto controllo la gara e punge in contropiede. Fruci sostituisce Matarazzo al 31°. Al 37° fa il suo esordio il brindisino Salvatore Scarcella (al posto di Alberto Tundo; fra i migliori in campo il promettente ’93 biancazzurro)  e si mette subito in mostra con la sua grinta ma pure con la discreta tecnica che possiede. Il Brindisi non rischia nulla ed un nervoso Campobasso, nonostante i quattro minuti di recupero concessi, deve incassare la sconfitta.

Al fischio finale legittima soddisfazione dei calciatori brindisini e della panchina: torna la vittoria dopo tanto –troppo!- tempo. Ma soprattutto questa squadra fa ben sperare perché gioca bene e piace. Gli ultimi innesti han dato anche incisività al finora “anemico” attacco: Caggianelli si è mosso molto bene ed ha dato profondità all’intero reparto finora quasi sterile col volitivo ma isolato Maiorino. Scarcella ha giocato pochi minuti ma ha fatto già intravedere di che pasta è fatto. E si attende all’opera anche l’altro nuovo arrivato, il promettente Antonio Caputo.

E le notizie che vengono fuori dal campo (ci riferiamo naturalmente alle novità relative alla questione societaria) lasciano intravedere spiragli di luce. Luce biancazzurraovviamente. Ma di questo ne parleremo a parte. Ora godiamoci, tutti assieme, la meritata vittoria dei nostri ragazzi.

 

cosimo de matteis

CAMPOBASSO – BRINDISI: I convocati

Questi i 19 calciatori convocati per la gara odierna, valida per il 19° turno (4^ del girone di ritorno) del Campionato di Lega Pro, Seconda Divisione, girone C:

Portieri: Locatelli, Prisco.

 

Difensori: Camposeo, Papa, Tundo Alb., Fruci, Mottola, Taurino, Conte.

 

Centrocampisti: Pollidori, Caravaglio, Piro, De Cesare, D’Avanzo, Matarazzo.

 

Attaccanti: Caputo, Scarcella, Caggianelli, Maiorino.

 

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Ufficio Stampa/Ninni Cannella

 

 

 

pensierino

Ciò che realmente disturba non è la situazione di difficoltà che il Brindisi sta vivendo -ci può stare- quanto un fastidioso e saccente organo di informazione (la cui eterodirezione sul versante calcistico è talmente evidente che si ha persino compassione di svergognarli) che pare gioire della complicata situazione societaria che il Brindisi attraversa. Dimenticando però di individuare le vere responsabilità di quel “fallimento” che già, gongolanti, paventano.  E, per completare l’opera, accusando in modo sibillino (ma è la delicatedi un orso) quello che è il loro vero nemico.Che tristezza.

BERRETTI: Trasferta amara in campania.Il Brindisi perde con l’Aversa

Arriva in campania la quarta sconfitta della Berretti del Brindisi. Verrebbe da ipotizzare, dato lo splendido stato di forma che stavano attraversando i ragazzi di Federico  Malacari (nella foto), che la squadra abbia risentito dell’empasse in cui è ripiombata la questione societaria (ce ne occupiamo a parte). Ma vogliamo pensare che si sia trattata di una “normale” battuta d’arresto, fisiologica diciamo. Nel frattempo il Benevento liquida con un secco 3 – 0 il Melfi e prosegue la sua marcia solitaria al primo posto. Tornando alla partita del Brindisi: con un gol per tempo, di Romano e Salve, la formazione Berretti dell’Aversa Normanna riporta una prestigiosa vittoria contro il blasonato Brindisi giunta in campania forte del secondo posto e con la nomea di squadra più in forma del momento. Ecco i tabellini della gara disputata nel pomeriggio di sabato 12:

AVERSA NORMANNA – BRINDISI 2-0

AVERSA NORMANNA : 1 D’Agostino; 2 D’Antonio, 5 Garofalo, 6 De Cola, 3 Costanzo; 4 Napoletano, 10 Romano (30’st 14 Biondi), 8 Lo Iacono; 11 Damiano (40’st 16 Angrisano), 9 Salve, 7 Sorrentino (26’st 15 Miggiani).(Malacari federico (BERRETTI).jpg12 Mataluna, 13 Picca, 17 Liberato, 18 Palladino)All. Giovanni Fabozzo.

 

BRINDISI(4-4-2): 1 Ingrosso; 2 Giardino (45’st 14 Legari), 5 Formuso, 6 Larosa, 3 Gloria; 4 Pierri (34’st 17 Ostuni), 7 Motti, 10 Vicentini, 8 Cogliandro (38’st 18 Spagnolo); 11 Gennari, 9 Cosi.(12 Tedino, 13 Tommasi, 15 Anelli, 16 Micelli)All. Federico Malacari.

 

ARBITRO: Carmine Castiglione di Frattamaggiore (NA)

RETI: pt 34’ Romano AN; st 23’ Salve AN

 

NOTE: Ammoniti: Sorrentino AN, Gloria BR, Formuso BR ; Angoli: 2-4, Recupero: pt 1’, st 3’.

 

Report a cura di Ninni Cannella

 

pensieri sparsi…

Ho già parlato http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/02/11/brindis… di  “quanto è importante una informazione corretta, chiara e completa. Se poi c’è competenza, passione ed obiettività è ancor meglio: diversamente si rischia -anzi:talora avviene- di creare delle faziosità non disinteressate che finiscono col dividere “. Naturalmente ho solo scoperto l’acqua calda. Ma non sempre  dire cose scontate -addirittura ovvie- è sbagliato o indice di banalità. Anzi, già gli antichi sapevano bene che repetita juvant  e quindi non ho rèmore: senza indugio amo ripetere certi concetti. E lo faccio perchè ciò giova, appunto. Faccio un esempio che, naturalmente, apparirà banale e già sento la eco dei “era bbuenu ci erunu quisti li problemi” (che esprime una sorta di benaltrismo del volgo) : tutti sappiamo che le indicazioni del Codice della strada e

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 la segnaletica vanno rispettate, ma sul tratto terminale di Via Andrea Mantegna -all’altezza dell’ufficio postale- praticamente vengono ignorate. Vi è, in quel tratto, un divieto permanente di sosta su entrambi i lati della strada. Naturalmente ciò è abbondantemente indicato dalla segnaletica. Eppure durante le ore d’apertura del già citato ufficio quel tratto di strada è pericolasamente intasato dagli scorrettissimi automobilisti che parcheggiano selvaggiamente laddove è vietato. E ciò avviene nella indifferenza pressochè totale. Da dire che in quel punto transitano i bus di linea -circa ogni quarto d’ora- e lascio immaginare come è contento l’autista del mezzo pubblico quando deve infilarsi in quell’imbuto! Ribadisco: indifferenza pressochè generalizzata, anche espressa dal silenzio dei passeggeri del mezzo pubblico durante le mille manovre che sono necessarie per superare quella strozzatura causata dal comportamento indisciplinato degli automobilisti. Eppure criticare è lo sport preferito ed invece niente: nessuno che si meravigli della assurdità di quei parcheggi. Tanto più assurdi se si considera che, lì nei presi, vi sono ampi spazi di parcheggio-pubblico e privato- assolutamente gratuito e tutt’altro che distante. No. Devono parcheggiare lì, a due metri dalla posta.

Ho già detto che sono consapevole di quanto sembrerà futile questa mia denuncia. Ma, non solo non è futile: è un esempio di come cose che paiono ovvie, scontate in realtà non lo sono. Lì, nonostante in teoria siam tutti daccordo che vanno rispettate le norme in realtà esse vengono puntualmente violate.santelia 4 dicembre 2009 004.jpg

E comunque è solo un esempio di cui mi sono servito per ribadire il concetto del repetita juvant. Ora, tutti sappiamo che un ladro non gradisce di sentire che il suo è un gesto grave, ingiusto, un peccato che danneggia lui ed altre persone. Ed un evasore fiscale abituale, ad esempio chi regolarmente non rilascia fattura, difficilmente parteciperà ad un convegno in cui si parla dei danni provocati dalla pessima abitudine -oltre che reato- di evadere il fisco e truffare lo Stato. Così un giornalista  improvvisato  e scorretto (e magari anche poco preparato ed incompetente) non gradirà leggere laddove si parli del livello basso toccato dal giornalismo locale. Ed invece ciò và ribadito. Di fronte a storture propinate quotidianamente non si può rimanere inerti e silenti. Anzi: bisogna indignarsi e gridare con tutte le proprie forze. Ma qualcuno potrebbe dirmi: “ma ti sei messo in testa di catechizzare gli abitanti di una città che ha voluto quasi alla unanimità come loro principale rappresentante un pluricondannato? Ma allora sei un illuso o, peggio, un matto”. Ed io, di fronte a tale appunto, non potrei che annuire in silenzio. E magari pensare a quel nostro grandissimo concittadino che già cinque secoli fà ravvisò bassezze e corruzione e, pur amandola, non ci tornò mai. Neppure da morto. Naturalmente parlo di Padre Lorenzo da Brindisi (al secolo Giulio Cesare Russo, nato in via Carmine), santo e Dottore della Chiesa.

cosimo de matteis