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BRINDISI-BISCEGLIE 2-2 / IL COMMENTO DI cosimo de matteis

Si potrebbe partire da qualche collega che ha esagerato col numero degli spettatori (e vabbè: è un peccato veniale, peraltro molto diffuso a livello amatoriale –e del resto parliamo di una gara di dilettanti e quindi il “contorno” quello è- però raddoppiare il numero delle persone significa fabulare)  ma non è bello moralmente infierire sugli erranti . E neppure indugiare troppo sulla cronaca: c’è il bravo Mino Pica che, oramai da anni, è il piu equilibrato e veritiero e pertanto vi rimando al suo articolo su “Quotidiano”. Verrebbe allora da snocciolare una serie di noi l’avevamo già detto : il grave errore di smantellare la squadra che il Brindisi aveva e che l’ottimo Maiuri –lui si con la piena fiducia e con il placet  della Società- aveva con fatica assemblato e datole un gioco (già, il gioco: si è visto solo quello di mister Ragno). E ci fermiamo qui, perché è questo l’errore, il peccato capitale da cui discende tutto.

Però ora mi rendo conto che ho sbagliato (si, capita pure a me): ho sbagliato perché dovevo esordire con un grande e sincero plauso alla prova fornita da Antonio Cialdini, Davide Staiano, Domenico Frasciello e Tommaso Allocca (generosissima la sua partita. Ma è stato tolto dal campo…) ragazzi neppure ventenni “catapultati” in una realtà diversa, “intruppati” manco fosse il militare –che stavamo a mille km da casa: per il giovane triestino Sain, oggi non impiegato, son pure di più!-  e che si son dovuti sorbire selve di fischi dai loro “tifosi” (a proposito: erano poco piu di mille. E almeno 150 erano, correttissimi e appassionati, di Bisceglie).

Ed io spero fortemente che sul terreno di gioco non giungessero le più strampalate ed illogiche et offensive “critiche” a loro rivolte. E se sbagliano i ragazzini quindicenni quanto piu grave è quando a sbraitare è un attempato pensionato o un quarantenne che crede d’essere il massimo conoscitore di calcio.

Io ricordo che mister Silva narrò un fatto gustoso: dopo il primo tempo non era rimasto contento della prova dell’allora giovanissimo Simone Tidei (il tecnico lo conosceva benissimo e sapeva le sue capacità tecniche) e lo fece presente al terzino e questi di tutta risposta disse “mister, e chi ha mai giocato in uno stadio così di fronte a tante persone!”. Ecco: tutta questa massa di “tifosi” non ha considerato che era l’esordio in campionato, che questi ragazzi dopo pochi minuti si son trovati sotto di un gol, che c’erano ben oltre trenta gradi, che dopo pochi minuti il Bisceglie ha fatto il secondo, che il loro Tecnico (che conoscono da appena un mese) non era neppure in panca, che gli avversari eran forti ed attaccavano…Niente: i “tifosi” fischiavano e ne dicevano di tutti i colori. (salvo poi, come bimbetti, “eccitarsi” dopo il pareggio e gridare : “mena, vincimula stà partita!”).

E che dire del giovane senegalese (neppure in panchina) o del fortissimo Francesco Mariano (cui oggi non son stati concessi neppure i dieci minuti -a fine partita- generosamente concessigli in Coppa) o dei giovani brindisini Jonathan Tedino e  Simone Gloria (pure loro in tribuna)? E Gabriele Franchina, l’han “portato” qui dalla Sicilia (giovanili del Catania) per stare in panchina?

E ancora: potrei riaccendere la recente polemica e chiedere se oggi in campo un Roberto Taurino non sarebbe servito. A proposito: i famosi “tifosi”, nei loro conciliaboli improvvisati, da bravi capisciulini dicevano “ca ci quiddu vulìa nu saccu di sordi cu rumanìa!”. Ora: a parte che Taurino ha detto che non è stato neppure interpellato da chi ha fatto la squadra (ed io non ho nessun motivo di pensare che egli mentisse) ma poi, chi ha detto che il forte difensore “pretendesse” un contratto faraonico per giocare nella sua Brindisi? Altro che “demotivati” e/o “senza stimoli”: vi è stata una precisa volontà di far fuori il (forte) gruppo dello scorso anno. Così è. Punto.

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