Verso Brindisi-Turris. Riflessioni sul cosiddetto “calcio-mercato”

Metà settimana ed il Brindisi è in piena preparazione della sfida di Domenica prossima, 1° dicembre, contro la Turris. Ciullo ed i suoi ragazzi lavorano duro: nonostante l’inverno sia alle porte ed un gelido vento sferza il campo di gioco in casa Brindisi c’è il sereno. Diradati le nubi di qualche settimana fa (nubi che ad un certo punto son parsi minacciosi nuvoloni) c’è tanto ottimismo. Anche la tegola della squalifica (prevedibile) di Marsili –il forte centrocampista è stato appiedato per due turni in seguito alla espulsione rimediata nei minuti finali di Bisceglie-Brindisi- non scompone piu di tanto l’ambiente biancazzurro. Il tecnico Ciullo , checchè se ne dica, non ha proprio una rosa striminzita e per dirla tutta il problema dell’undici da mandare in campo ogni Domenica è piu un fatto derivante dalla discutibile regola degli under che non di carenze oggettive della rosa che la società del Presidente Flora ha messo a disposizione del tecnico.

Che poi il Brindisi, come pare, voglia arricchire il proprio organico non è un capriccio: il regolamento parla chiaro e devono essere in campo quattro under, di cui almeno un diciottenne (un “95”). Il probabile ingaggio di Natino (LEGGI QUI I DETTAGLI) va proprio in tale direzione. I nomi “stellari” (almeno per la categoria) al netto dell’enfasi messa in giro sarebbero, semmai, legati a delle necessarie cessioni: lì davanti il Brindisi è a posto e l’arrivo di qualcuno significherebbe necessariamente che uno (o piu) dell’attuale parco attaccanti farebbe le valigie. E non solo per un discorso economico: è risaputo che troppi galli nel pollaio creano confusione. Fuor di metafora: a nessuno piace stare in  panchina. Tanto più che un Diego Albano, uno che in carriera ha sempre segnato, si trova “costretto” a dimostrare il suo valore. Emblematica la sua esultanza dopo il gol al Mariano Keller. Né solo questo: il Brindisi ha dimostrato di non essere assolutamente “Gambino-dipendente” né il calciatore siciliano è parso un insostituibile top player nella sfida (persa. E la società ci teneva alla Coppa Italia) all’Esseneto. Qualche anno fa una punta sudamericana fece 6 o 7 gol consecutivi (poi piu nulla sin a fine stagione): la dirigenza di allora si incaponì a trattenerlo –nel frattempo erano giunte richieste- e si rivelò una scelta sbagliata: chi redige queste note all’epoca scrisse che era opportuno cederlo perché si sarebbero rimpinguate le casse, il giocatore sarebbe stato felice (pare fossero società di serie superiore a volerlo) e le punte allora in forza al Brindisi avrebbero giocato invece di marcire in panchina.  Errare humanum est…

cosimo de matteis

Verso Brindisi-Turris. Riflessioni sul cosiddetto “calcio-mercato”ultima modifica: 2013-11-27T15:29:02+01:00da dematteiscosimo
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