Ascoli
Bari
Brescia
Cesena
Cittadella
Crotone
Empoli,
Grosseto
Juve Stabia
Lecce
Livorno
Modena
Novara
Padova
Pro Vercelli
Reggina
Sassuolo
Spezia
Ternana
Varese
Verona
Virtus Lanciano
RISULTATI FINALI:
CARPI-PRO VERCELLI 1-3 (gara giocata a Modena)
TRAPANI-LANCIANO 1-3
Pro Vercelli e Lanciano promossi in Serie B, assieme a Spezia e Reggiana.
LA SERIE B 2012-2013
Ascoli, Bari, Brescia, Cesena, Cittadella, Crotone, Empoli, Grosseto, Juve Stabia, Lecce, Livorno, Modena, Novara, Padova, Pro Vercelli, Reggina, Sassuolo, Spezia, Ternana, Varese, Verona e Virtus Lanciano.
Storica prima volta per i rossoneri abruzzesi e ritorno in cadetteria per i piemontesi (che hanno nel palmares anche sette scudetti) dopo sessantanni. Questo il verdetto delle due gare di ritorno delle finali playoff di Lega Pro. Una singolare coincidenza: le due finalissime hanno avuto un esito abbastanza simile anche nella sequenza delle segnature. Sia al “Braglia” di Modena che al “Provinciale” di Erice-Trapani, infatti, sono andate subito in vantaggio le formazioni di casa. Quasi in simultanea sono giunte le reti dell’uno a zero del Trapani e del Carpi che han dato la sensazione (ed ai tifosi delle rispettive squadre la illusione) che sarebbe stata una passeggiata per Trapani e Carpi.
Ed invece… In Sicilia, poi, la strada per i granata appariva proprio in discesa dopo che era giunto anche il vantaggio numerico (espulsione del numero 6 lancianese Amenta) oltre al punteggio (l’1-0 realizzato da Gambino). Ma quello che sembrava davvero difficile, se non impossibile, si è realizzato: il Lanciano, sebbene in dieci uomini, ha saputo non perdere la testa e mantenere la lucidità. Nel corso della prima frazione di gioco è giunto il pareggio abruzzese -bella rete di Pavoletti su una ripartenza repentina- e poi nella ripresa quando il Trapani pareva comunque in una situazione di vantaggio psicologico (il pareggio li avrebbe promossi) si è ribaltata la situazione con un uno-due devastante: prima la bella rete della brava ala destra Sarno ed infine il tris di Margarita che ha messo la partita in ghiaccio per la gioia dei quattrocento lancianesi giunti fino a trapani.
Allo Stadio Braglia di Modena il copione è stato, come detto, abbastanza simile: vantaggio dei padroni di casa dopo neanche due minuti di gioco (Ferretti) e grande esultanza. Certo i piemontesi avrebbero potuto subire il vantaggio fulmineo degli emiliani ed invece, nel giro di soli due minuti, la Pro Vercelli è stata brava a trovare il gol del pari con una incursione in avanti del difensore Modolo che di testa ha superato l’estremo difensore del Carpi.
Nella ripresa, dopo poche battute, è giunto il vantaggio dei piemontesi (Iemmello) che poi han suggellato il “trionfo” con la terza rete di Malatesta al termine di una tenace azione proprio sotto il settore dove erano assiepati i numerosi tifosi provenienti da Vercelli.
cosimo de matteis
I bianconeri marchigiani oggi espugnano anche Crotone (Crotone-Ascoli 1-2 65′ Peccarisi A, 76′ Soncin A, 84′ Florenzi C).e oramai ha aggangiato le altre squadre in lotta per la salvezza. A stò punto l’Ascoli può compiere l’impresa. E sarebbe l’ennesimo grande successo di Massimo Silva, uno delle figure più belle -in assoluto- del calcio italiano. E quando penso che a Brindisi c’era chi, ostinatamente e pregiudizialmente, lo ha contestato. E, ad Ascoli, due ottimi ragazzi come Falconieri e Pasqualini, stan conquistando-con merito- la ribalta nazionale. Avanti Ascoli, con Massimo Silva puoi farcela nella “mission impossible”!
Terza vittoria di fila dei bianconeri piceni: dopo le due nette affermazioni esterne stasera è giunto il successo interno. Al “Del Duca” i ragazzi di Silva (fra cui Falconieri e Pasqualini) hanno frantumato il Bari con tre gol. Come non dare il merito a quel grandissimo allenatore e uomo di sport (nonchè ex calciatore di Serie A) che risponde al nome di Massimo Silva! L’uomo di Pinarolo Po, sessantanni portati benissimo, è quello che si definisce “un signore”. Tale “etichetta” viene spesso frettolosamente appicicata a persone che han ben poco di nobile ed anzi, spesso, con incofessabili risvolti ignobili. Lui no: Massimo Silva merita d’esser definito un signore perchè lo è davvero. Indipendentemente se porterà il “suo” Ascoli alla permanenza. Silva è un grande tecnico ed una persona per bene: ovunque-dico: ovunque- sia stato, come calciatore o come allenatore, ha lasciato un ottimo ricordo, e questo di là dal risultato calcistico conseguito. Solo in una città -che preferisco non menzionare- ha ricevuto critiche, contestazioni e persino aggressione con minacce fin dentro lo spogliatoio. Un episodio squallido, bruttissimo, penoso. Eppure anche in quella circostanza Massimo Silva si comportò nel modo a lui consono: da signore, appunto.
cosimo de matteis