Brindisi-Nardò: obiettivo VINCERE!

La squadra leccese è l’unica squadra  imbattuta dell’intero girone e siamo già a metà campionato (quasi). Di più: il rendimento esterno del team neretino è piu che buono avendo conseguito tre pareggi, nessuna sconfitta e tre vittorie (a Matera, Bitonto e Gravina). Ancora più impressionante lo “score” a livello di reti: quattro gol segnati ma soprattutto NESSUNO SUBITO nelle gare esterne!

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Ed ecco perchè la sfida che attende i biancazzurri di mister Danucci è dura ma avvincente. Ed è tutta da vedere. Il Brindisi ha un unico obiettivo se vuole seriamente puntare alla vittoria del campionato: vincere contro il Nardò. Ogni altro risultato precluderebbe di molto le ambizioni del team adriatico.

La classifica parla chiaro: c’è una Cavese che vola ed il Barletta che le è appresso. Ed appunto lo stesso Nardò – al momento – terza forza del campionato, stando alla classifica attuale. Con i tre punti nello scontro diretto il Brindisi scavalcherebbe i leccesi in graduatoria piazzandosi alle spalle delle due battistrada.  E darebbe continuità alla mini striscia positiva con la terza vittoria di fila.

Inutile dire che l’auspicato successo coi salentini,  oltre che per la classifica,  sarebbe una iniezione di fiducia per i ragazzi di Danucci e, manco a dirlo, per la tifoseria brindisina.  E sarebbe il miglior viatico per la terribile trasferta di Cava dei Tirreni in programma proprio il turno successivo. Queste due partite diranno in modo chiaro se il Brindisi potrà raggiungere la vetta oppure accontentarsi dell’ennesima stagione anonima.

 

BRINDISI – Prospettive buone ma grava l’incognita “restrizioni”

“Forza Brindisi” pur restando sempre nell’alveo del dilettantismo e del settore amatoriale ha vissuto tempi migliori. Di certo migliori di questo. Sia in termini di contenuti che in termine di visualizzazioni e quindi di gradimento.

Di per sè la cosa non sarebbe un problema: in genere in una realtà come la nostra – un Capoluogo di Provincia di medie dimensioni- esistono talmente tante Testate che la presenza e/o l’assenza di un blogghetto (sia esso di un ragazzino sia di un pensionato col pallino di internet o altre tipologia di blog) è prettamente ininfluente.

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L’ASSENZA DI UNA RADIO

Senza voler eccedere nelle critiche occorre dire che a Brindisi purtroppo non esiste una radio ovvero non esiste una Testata radiofonica che trasmetta le radiocronache o almeno dia notizie in tempo reale fosse anche coi canonici tre minuti di diritto di cronaca. Questa la prima grande carenza che, se ci riflettete, è una anomalia non da poco.

Fortunatamente da qualche stagione, e limitando il discorso alla maggiore squadra di calcio, esiste un Sito Ufficiale che informa ed è anche abbastanza aggiornato. Forse è un po’ troppo legato ai social (in particolare a facebook) ma è comunque un Sito internet che funziona.

Resta la carenza. grave, di una radio e di altri organi di informazione che seguano il calcio in modo costante e sistematico. Non importa la professionalità.

IL TEMPISMO DELLA SOCIETA’

Bene, detto questo, ci pare che la maggiore società calcistica si sia mossa per tempo: in giugno c’era già il nuovo allenatore (da decenni non accadeva) e pertanto la Società ha potuto operare in modo tempestivo.

Come al solito sarà il campo a dire se ha operato bene. Noi ci auguriamo di si. Epperò palesiamo subito un nostro timore: anche la Stagione imminente – quella 2022- 2023- sarà fortemente condizionata dalle restrizioni. Questo, limitatamente al fatto sportivo, sarà un grave problema. Renderà davvero anomalo il tutto: basti vedere le due stagioni precedenti.

L’INCUBO RESTRIZIONI 

Ecco. Speriamo fortemente di sbagliarci – ma lo speriamo davvero- eppure siamo terribilmente preoccupati che nel giro di pochi mesi non si potrà SCEGLIERE di andare LIBERAMENTE allo stadio. E senza libertà non solo non c’è calcio: non c’è vita.

FORZA BRINDISI (noi per primi…)

Rivendicare la “primogenitura” od una sorta di “copyright” sarebbe ridicolo. Dacché esiste il Brindisi – dal 1920 cioè. Io continuo a ritenere quell’anno come inizio. Magari anche solo convenzionalmente- e ci sono persone che si recano presso lo Stadio del Littorio (poi “Comunale” ed infine “Fanuzzi”, il nome attuale) che si usa il coro /incoraggiamento “forza Brindisi!”. Sicché ebbi solo l’idea di farlo diventare il titolo di una pubblicazione ovvero questo sito/blog. Giova ricordare che il primo articolo/post è del 4 Gennaio 2010. Perché non provi a vederlo? Puoi farlo CLICCANDO QUI. 

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Il sampietrano Giovanni De Nitto guiderà il Veglie

Il ritorno di Mister Giovanni De Nitto è una notizia che fa piacere a tutti. E che sia stata accolta favorevolmente è un dato di fatto: lapagina facebook del Veglie oltre ai duecento e passa “like” messi sul post che annunciava l’arrivo di De Nitto in biancazzurro ha registrato una valanga – ben oltre cinquanta! – di commenti tutti positivi.

DE NITTO MISTER

E si tratta di tifosi ma anche moltissimi addetti ai lavori: tecnici, calciatori, ex calciatori. Insomma, la conferma che l’allenatore sampietrano resta una delle figure del calcio salentino più amate. E non da oggi questo: ricordo d’aver conosciuto mister De Nitto nella stagione 11-12 quando guidava la Real Paradiso.

Era Prima Categoria ma vi erano fior di squadre con società agguerrite che puntavano in alto: il Cellino, il Latiano, Mesagne, lo stesso Paradiso e quella Virtus Francavilla di Magrì  che iniziava allora  la sua “favola”.

De Nitto aveva già guidato, giovanissimo, Novoli e San Pietro, poi sarebbero venute Avetrana e Carovigno: ovunque ha lasciato ottimi ricordi, soprattutto nei calciatori. Perché, diciamolo chiaro, De Nitto è diverso dagli altri allenatori. Non ha “sponsor” dietro di sé, ama ancora il calcio vero:“faccio questo sport anche come la ragione delle mia vita, avendo alla base di tutto la passione e l’amore verso di esso” ebbe a dire in una circostanza (CLICCA QUI).

La scelta del Veglie: “Per me allenare in terza categoria in promozione o in eccellenza ha lo stesso sapore se qualcosa la si ama. Mi basta solo tre palloni un fischietto e un gruppetto di ragazzi –sono parole sue di qualche anno fa ma sono attualissime, sentite: –  “È solo questo che mi basta per trasmettere a chi come me ama questo sport”.

Giovanni De Nitto al pari di Gioacchino Marangio e di Giovanni Monna –due tecnici che egli stima assai- crede ancora al calcio sano. Ecco perché a Veglie non potrà che fare bene. La classifica dei leccesi non è delle migliori -8 sconfitte e tre sole vittorie per complessivi 9 punti- ma i dirigenti biancazzurri hanno puntato sull’uomo giusto: già ad Avetrana si rese protagonista di una salvezza che pareva impossibile, e lo stesso dicasi a Carovigno.

Non sarà una “mission impossible” quella di De Nitto ma neppure una passeggiata: sotto la gestione di mister Andrea Pagano il team biancazzurro ha raggiunto  il poco invidiabile record delle reti subite (21 in 11 gare: quasi due gol a partita!) e quello delle sconfitte (8). Ora è necessario invertire la rotta, possibilmente già domani a Castrignano.

In questi giorni mister De Nitto ha lavorato sodo: c’è da assemblare una squadra che fra arrivi e partenze ha da essere ridefinita. E resa più solida nel reparto arretrato, dove potrà contare su Giacomo Agnelloappena giunto dal Tricase (Promozione).

Lì davanti accanto a Martina, cannoniere della squadra e dell’intero girone, è giunto l’under Souareba Bayo dal Novoli (Eccellenza).

De Nitto, che ha accettato l’incarico di guidare il Veglie con entusiasmo e convinzione, inizia col Capo di Leuca tale nuova sfida: “trasmettere la mia voglia, la carica agonistica, i sacrifici e le gioie che quel pallone ti regala se fatto con passione e criterio.

E poi: non avere un semplice rapporto tra mister e squadra ma essere una cosa unica, fare le cose l’uno per l’altro, condividere alla stessa maniera gioie e dolori che offre questo sport, di lasciare il segno o un ricordo in qualsiasi situazione, uscire dal campo ogni volta a testa alta senza che nessuno ti possa dire mai niente se hai sudato davvero quella maglia” . Parola di Giovanni De Nitto. E c’è da credergli.

cosimo de matteis 

Brindisi e Paradiso: un chiarimento

Come da tempo sosteniamo quella squadra che vorrebbe essere “il Brindisi” in realtà non lo è. E’ semplicemente la Real Paradiso Brindisi che ha cambiato nome (e maglietta). Nè più nè meno

Il che, sia chiaro, è legittimo e perfettamente legale: la FIGC permette i cambi di denominazione. E così una squadra, ad esempio, invece di chiamarsi “Virtus Capocchia” (nome di fantasia) decide di cambiare il nome in “Sporting Capocchia”. Questo è assolutamente permesso dalla Federazione: si fa una domandina al Comitato Regionale della FIGC-LND ed il cambio di denominazione avviene (previa autorizzazione dell’ente preposto: nel 95% dei casi viene approvata).
Naturalmente il Numero di Matricola resta lo stesso: non è cambiata la Società, ha solo cambiato denominazione.
Ebbene, nonostante si cerchi di far passare una cosa diversa (e cioè che sia nata ex novo una nuova compagine) le cose stanno così. A nulla vale anche che su Wikipedia qualcuno si sia preso la briga di scrivere cose inesatte (anzi, decisamente non vere).
Sul piano della discriminazione su ciò che è vero e quello che non lo è Wikipedia vale quanto il due di briscola ma vediamo cosa è stato scritto: “venne creato un nuovo sodalizio denominato A.S.D. Brindisi rilevando il titolo sportivo del Real Paradiso partecipante al campionato di Prima Categoria” e poi ribadita la medesima inesattezza:  “Nasce l’A.S.D. Brindisi che acquista il titolo del Real Paradiso Brindisi partecipante al campionato di Prima Categoria”  (URL https://it.wikipedia.org/wiki/Società_Sportiva_Dilettantistica_Calcio_Città_di_Brindisi, pagina consultata il 25 luglio 2017 ore 13)
“Acquista”, viene scritto proprio così. Noi invece sappiamo che è soltanto avvenuto un cambio di denominazione: nè acquisto del titolo, nè fusione. Un semplice cambio di nome: il fatto che il numero di Matricola sia lo stesso ne è dimostrazione lampante. Non torneremo più sull’argomento. E del resto le cose erano chiarissime fin dall’inizio. Padronissime quelle cento persone (o forse 150) di credere diversamente. Ma nessuno può costringermi a dire che quello è il mio Brindisi. Punto.

IL BRINDISI E RUFINI IN TRE SCATTI

E’ Danilo Rufini l’allenatore del Brindisi Fc. L’accordo con la Dirigenza è stato raggiunto nella giornata odierna, martedì 18 Luglio 2017. La carriera di Rufini, come calciatore prima e come allenatore poi è ricca di spunti e ve la racconteremo prestissimo. Per ora “accontentatevi” di tre istantanee:

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Danilo Rufini esulta al “Fanuzzi” dopo aver segnato un eurogol al Brindisi con la maglia del Fasano

 

 

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Estate 2016: Danilo Rufini, scelto come allenatore, viene presentato al pubblico ed alla stampa dalla Presidentessa  del Brindisi Soccer Maria Raffaella Napolitano. Poi le cose andarono come tutti sappiamo.

 

RUFINI FC

Estate 2017 – la Dirigenza del Brindisi Fc (già Paradiso e poi Asd Brindisi) presenta Danilo Rufini come nuovo allenatore

ECCO I TANTI “COLPI” DEL BRINDISI | FORZA BRINDISI

Altre importanti riconferme da parte del DS Mino Manta, in pieno accordo con i dirigenti della Società: Paolo Procida, Claudio Morleo, Vito Vantaggiato, Anthony Calabrese e Daniel Errico.


Paolo Procida, esterno d’attacco dotato di una tecnica sopraffina, classe 1995. Lo scorso anno ha disputato un ottimo campionato con il Brindisi, realizzando 5 reti e liberando i propri compagni con degli splendidi assist. Proveniente dal Casarano, Procida ha debuttato con il Brindisi in serie D a 17 anni, l’anno dopo ha esordito con il Pavia in Lega Pro, per poi giungere a Casarano in eccellenza. Claudio Morleo, classe 94 centrocampista incontrista che si sa molto bene adattare nel ruolo di esterno di difesa, ottimo il suo finale di campionato. Proveniente dal Carovigno, ha giocato con il Mesagne e con la Virtus Francavilla; Vito Vantaggiato, con la conferma voluta dalla società, si accinge a disputare il suo terzo campionato consecutivo con il Brindisi. Difensore di fascia, con buona predisposizione anche ad attaccare, classe 95 Vito Vantaggiato, ha disputato un campionato pressoché perfetto, crescendo di partita in partita e mettendosi a disposizione della squadra, adattandosi all’occorrenza come centrale di difesa. Ricordiamo brevemente il suo percorso calcistico: dal 2005 al 2011 ha fatto parte delle giovanili del Lecce per poi approdare nel 2012/13 nella juniores del Città di Brindisi facendo, nella stagione successiva 2013/14, il salto in prima squadra come under, con varie presenze. Nel 2014/15 è passato nelle file del Novoli per poi approdare a Brindisi. Altra importante riconferma , il giovane Anthony Calabrese, attaccante anno 1998. La passata stagione ha avuto numerose occasioni per mettersi in mostra realizzando anche 3 reti. Dopo numerose selezioni è stato scelto, a rappresentare la Puglia al torneo delle regioni che si è svolto in Trentino, lo scorso 8 Aprile. Altro giovane, classe 99, che ha avuto modo di mettersi in evidenza nella seconda parte del campionato scorso con la prima squadra, meritandosi la riconferma, Daniel Errico. Attaccante con il fiuto del goal che con la Juniores ha realizzato numerosi reti.

Comunicato stampa SSD Brindisi FC  – 17 luglio 2017

Piccolo profilo di Daniele Montagna

Si dice che una sana concorrenza non può che fare bene. Nel commercio e, in genere, in campo economico è così. Col vantaggio dei consumatori. Ma applicare lo stesso principio nel calcio è un poco più difficile.
Si perché chi gioca a pallone vuole, appunto, giocare e non starsene seduto in panchina a guardare. Specie chi ha scelto quell’affascinante ruolo che è il portiere: i giocatori c.d. “di movimento” si cambiano. La sostituzione del portiere è evento molto più raro.
Tutta questa premessa per provare a presentare ai lettori (tifosi del Brindisi o semplici lettori non importa) il nuovo portiere del Brindisi e cioè Daniele Montagna.

MONTAGNA BLOCCA
Fresco -anzi, freschissimo- di firma con il Brindisi Fc Montagna è un ragazzone di diciotto anni, di Torchiarolo (uno dei centri più piccoli della Provincia di Brindisi, ed il più piccolo in assoluto per numero di abitanti: poco più di cinquemila persone) sebbene sia nato a Francavilla il 29 settembre del 1999.
Daniele Montagna, come detto, è un tesserato del Brindisi Fc: ha firmato il suo contratto in una caldissima giornata di luglio (il 14) presso la sede che la nuova Società ha approntato all’interno dello Stadio Comunale. Nella stessa giornata han firmato anche Iunco e Tamborrino che per la Promozione sono come Higuain e Chiellini e pertanto la sua riconferma è forse passata in secondo piano.

L'immagine può contenere: una o più persone e persone sedute
Eppure la scelta di confermare Montagna (parliamo di conferma in quanto la scorsa stagione, pur gravato da un infortunio, faceva parte della Asd Brindisi) ha la sua importanza ed un significato.
Intanto il Brindisi si assicura le prestazioni di un portiere di notevole stazza (vedere per credere) che farà sicuramente bene. E poi, anche se apparirà un dettaglio insignificante, il ragazzo è attaccato a Brindisi e al Brindisi: intanto nel Capoluogo è di casa (va all’Alberghiero in via Appia) e poi frequenta il “Fanuzzi” da anni. Nell’ottobre del 2016 posta sul suo profilo facebook una foto della squadra al completo sotto la curva con la dicitura “Che bello è/ quando esco di casa/Per andare allo stadio/Per il Brindisi calcio” che rappresenta una dichiarazione d’amore per quella Maglia con la V ed i colori biancazzurri. Il chè non guasta.
Montagna prima di approdare a Brindisi ha fatto la trafila nelle Giovanili della squadra del suo paese, la “Ciro Stampalia” Torchiarolo. Nella Stagione 2016-2017 è un giocatore della Asd Brindisi che disputa il Campionato di Promozione: l’annata, come già detto, è caratterizzata da un infortunio ma la scelta del Brindisi Fc di volerlo in rosa è un segnale positivo.

MONTAGNA PORTIERE
Sarà titolare Daniele? E chi lo sa. Il Brindisi ha già tesserato il giovane e bravo Antonio Quartulli e c’è da pensare che almeno un altro portiere completerà la rosa. Ed ecco che torniamo alle parole con cui abbiamo aperto queste note: la concorrenza e la concorrenza fra portieri. Noi naturalmente non ci schieriamo con nessuno: sarà l’allenatore a scegliere e lo farà in base al talento, alle prestazioni, alla voglia, al lavoro in allenamento eccetera. Però mentre si “celebrano” -e giustamente- gli arrivi di Scarcella, Iunco, Tamborrino, Hamadì noi volevamo presentarvi anche questo ragazzone di Torchiarolo che ama il Brindisi. Auguri Daniè!

cosimo de matteis