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Colpo del Brindisi: torna Albano. Cessioni in vista?

DIEGO ALBANO.jpgMentre scriviamo queste note non è ancora giunto nessun Comunicato Ufficiale da parte della Società  di Via Benedetto Brin ma parrebbe oramai un dato certo: l’attaccante Diego Albano tornerà ad indossare la maglia del Brindisi. Alcune Testate parlano di un accordo raggiunto fra il giocatore materano ed il Presidente Antonio Flora già nella notte fra Domenica e lunedì. Non sappiamo come effettivamente stiano le cose però è un fatto che ben tre Testate locali (Brindisi Magazine, Brindisi Report, SenzaColonneNews) hanno dato la notizia del ritorno di Albano. Mentre era già assodata la rottura del forte attaccante con il Manfredonia (la Società Sipontina ne ha dato comunicazione sul proprio Sito Ufficiale nel pomeriggio di mercoledì) che infatti nella trasferta di Nardò –gara non giocata per i noti motivi- non aveva Albano fra i convocati.

Il ritorno di Albano – se così effettivamente sarà- rappresenta un grosso rinforzo per la squadra di Mister Ciullo. Nel nostro piccolo avevamo detto che il Brindisi doveva decidere se puntare in alto o accontentarsi di un campionato mediocre, anonimo. L’acquisto di Diego Albano sembra essere una risposta: il Brindisi vuole fare sul serio e puntare in alto, molto in alto.

L’arrivo di Albano potenzia notevolmente l’attacco del Brindisi (che ha in squadra già bomber Gambino, in forma eccezionale) che può vantare un talento –il giovane Fella– e due mezzepunte (Loiodice e Pellecchia) di valore.

Ci saranno movimenti in uscita? Non è facile rispondere. Di certo Albano non viene a Brindisi per fare panchina né si può ipotizzare il mancato utilizzo di Gambino. Ognuno può fare le sue ipotesi, non è mica reato.

E con delle cessioni –ed il conseguente risparmio sul piano economico- il Brindisi potrebbe pensare addirittura ad un ulteriore tassello, magari già individuato. Vedremo nel corso di questa settimana. Settimana che ci porterà alla sfida di vertice fra Brindisi e Matera.

Lo ripetiamo: abbiamo la impressione che Flora abbia rotto gli indugi e che, indipendentemente da ipotetiche ulteriori risorse economiche sempre attese e finora mai giunte, abbia deciso di portare il Brindisi in Serie C. Dove, con buone probabilità, potremmo ritrovare il “suo” Barletta e –dopo oltre quarantanni!- il Lecce che giace miseramente a zero punti in fondo alla classifica. Chi vivrà vedrà.

cosimo de matteis

Ed anche l’argentino Mirabet è del Brindisi!

MIRABET CALCIATOREFinale della campagna acquisti col botto per il Città di Brindisi. La società biancoazzurra si è infatti assicurata, per la prossima stagione, le prestazioni del forte difensore centrale Maximiliano Mirabet, 181 cm per 78 kg di peso forma, nato il 14 gennaio 1982 a Rojas, in Argentina. Cresciuto nel Club Jorge Newbery, squadra della sua città natale, al fianco di Lisandro Lopez, bandiera del Porto e ora punta di diamante del Lione (probabile il passaggio in questi giorni alla Fiorentina), nel 2000 Mirabet si trasferisce agli All Boys, squadra argentina della serie B metropolitana con cui conquista la promozione in B nazionale.

Il percorso con i bianconeri porteños dura fino al 2008, poi il passaggio in prestito al Santiago Morning nella Primera Division, la massima competizione cilena, a marzo 2010 uno spezzone di stagione a Beniganim, in Spagna nella provincia catalana di Valencia, e nell’estate seguente finalmente l’arrivo in Italia, attraverso l’intermediazione del procuratore italoargentino Gustavo Mhamed (un passato da calciatore in squadre come Gialeto, Budoni e San Vito in Sardegna).

In Italia veste tre maglie: quella biancorossa dei sardi del Sanluri, centro del Medio Campidano, con cui in serie D colleziona 31 presenze e mette a segno cinque reti grazie ai suoi poderosi stacchi di testa che gli valgono la fama di difensore-goleador. Lo scorso anno è a Nardo alla corte di mister Alessandro Longo, per lui undici presenze e tre reti con la maglia del Toro, poi a dicembre i venti di crisi in casa neretina lo indirizzano in Basilicata, destinazione Francavilla sul Sinni alle dipendenze di Ranko Lazic, dove disputa l’intero girone di ritorno: contro gli ex compagni salentini, Mirabet parte dalla panchina e il pari finale del Giovanni Paolo II di Nardò vale all’undici di Longo la sospirata salvezza matematica.