repetita iuvant

Credo che non potrei mai fare l’addetto Stampa di una Società sportiva: la sola idea che il mio lavoro (magari pure scarsamente retribuito o addirittura “volontario”) debba essere poi “spacciato” per farina di sacchi altrui mi farebbe troppo irritare e, soprattutto, non sarebbe cosa giusta. Io, ad esempio, mi metto nei panni dell’Addetto Stampa di una Società sportiva pugliese che oggi, dopo una dura giornata di lavoro, torna a casa e magari c’è la tv accesa. E, con la “coda dell’orecchio” (e se non si può dire ne facciamo un neologismo. E poi qui scrivo quello che voglio e come voglio) sentisse che durante un notiziario viene letto integralmente il suo articolo, frutto di duro lavoro, materiale e mentale, che ha realizzato per la Società per cui lavora. Ebbene, la lettura prosegue, inesorabile e….ma son proprio le mie parole! Il mio articolo, dall’inizio alla fine! Povero addetto stampa, come non vorrei essere nei suoi panni. Perché non può neppure dire “mi avete copiato senza citarmi!” perché gli risponderebbero “no, la tua nota è stata messo all’interno del NOSTRO articolo che era molto piu ricco, completo ed elaborato”. Mah, che dire. Ognuno ha le sue cose ed a tutto c’è un motivo. Non è bene ficcare il naso dentro le redazioni altrui magari a corto di personale e/o con diatribe interne, ammutinamenti e scarsa voglia di lavorare. Affari loro. Ma io scrivo quel che mi pare. Soprattutto quando ravviso storture o che tali a me sembrano.

 

Postilla. E speriamo che il nostro ipotetico a.s. se ne vada a nanna e non decida di aprire internet: scoprirebbe infatti innumerevoli siti che ripetono pari pari le sue parole. E lì potrebbe arrabbiarsi davvero. Ed avrebbe tutta la mia comprensione e solidarietà. E qualora decidesse di disciplinare per bene il tutto –compresi questi aspetti- ne sarei davvero lieto.

repetita iuvantultima modifica: 2012-02-17T20:41:45+01:00da dematteiscosimo
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