Ieri, martedì 31 maggio 2011, abbiamo avuto ulteriori elementi diretti di conoscenza attorno agli sviluppi della importante trattativa che sta portando una grossa multinazionale australiana ad acquistare il Brindisi. Non è cosa da poco: potrebbe rappresentare una svolta decisiva per il calcio brindisino. E siccome il merito va al Presidente Pupino ed al Sindaco Domenico Mennitti che sono i veri artefici del tutto io ancora non comprendo le notevoli riserve che taluni ancora nutrono e il mare di sospetti ed insinuazioni che ancora circolano.
Invece di gioire, pare, questi “tifosi” digrignano i denti. Avevano fatto male i loro “calcoli”. Mi tornano in mente i dissennati “appelli” di pochi mesi fa a disertare lo stadio. E’ inutile andare, dicevano. Eh cè l’amma dari li sordi a pupinu? Aggiungevano altri. Cose legittime, per carità. Nessun reato. Ma. Poi senti che già mesi fa gli emissari dei possibili acquirenti erano venuti a seguire le partite del brindisi anche per verificare –oltre alla impiantistica- anche il numero, il calore e la passione della tifoseria. Ed allora uno ipotizza che c’era chi aveva interesse a far vedere uno stadio miseramente vuoto così da scoraggiare potenziali acquirenti. Verrebbe da stendere un velo pietoso su certi “tifosi” ma occorre pure che qualcuno parli e smascheri i sentimenti di astio ed ostilità che albergano.