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BRINDISI-MONOPOLI: sarà Castello di Potenza ad arbitrare il derby

Da un lato sono contento di non essere un “giornalista” e di non esser stato “apprendista” sotto nessun “maestro” (che poi a Brindisi ipotizzare un tale scenario suscita ilarità). E quindi nessun fanfarone che mi dica “mi raccomando, devi fare così” oppure, chessòio, “appena hai storie di sesso scrivile, pure se non c’è la certezza del fatto. Le persone appena vedono il titolo comprano il giornale!” o, magari con petulante saccenza, snocciolare i “trucchi” del mestiere. Che, ammesso che esistano (ed ammesso –e non concesso- che qualcuno a Brindisi possa vantare tale grado di autorità professionale) non mi interessano: già il termine (“trucchi”) non mi piace. Rimanda a qualcosa di finto, di truccato appunto. Di non vero, insomma. Ed invece, per sua natura, il cronista deve dire la verità. (che poi la verità non debba essere una peculiarità di tale categoria ma è un imperativo di ogni essere umano è altro discorso, ed attiene alla moralità di ciascuno).

Uno mò si chiede: “e perché questa (ennesima) pappardella?”. Ed io ve lo dico. Son circolate “notizie” (le virgolette son obbligatorie: erano voci, sussurri. Quasi del tutto infondati, del resto) riguardanti difficoltà presunte affrontate dal Brindisi su alcuni versanti. E siccome i “maestri” (imposti o che uno si sceglie: accade pure questo. E cioè che uno si scelga come maestro –a mò di modello, diciamo- uno scangiargientu oppure molto più banalmente una “scuola” di pessimo giornalismo) hanno le loro regole e le loro terminologie ecco che si accenna a pesanti tegole, a piogge sul bagnato ed all’immancabile nessun profeta in patria –che se gli chiedi che significa fanno una faccia strana e poi ti dicono “lu sai ca nò lu sacciu pircè si dici cussini?”- che poi i cittadini incolpevoli (incolpevoli fino ad un certo punto, però) si ritrovano in pagina, in televisione o in altri “mezzi di informazione”.

Io non le voglio scrivere queste cose, e non perché non siano vere, anzi. Il fatto è che, proprio perché son vere, vanno a toccare la sensibilità e la suscettibilità. E siccome l’umiltà scarseggia (e, in compenso…, abbonda superba boria ed antipatica spocchia, il tutto condito da ignoranza, bassa scolarità e moralità incerta) ecco che si vanno a toccare i celeberrimi nervi scoperti e de matteis diventa più antipatico ancora. Il bello è che molti di costoro manco mi conoscono (e, semmai, io conosco la loro “professionalità” e la moralità di certuni e certune) epperò sputano sentenze e verdetti. Sono gli stessi, per concludere, che a trentanni suonati (o anche molto di più!) postano su facebook il link scemo con la frase “nessuno può giudicare una persona senza conoscerla” del fabio volo o dell’eretico coelho.

Ed ora finiamo davvero: nessun dramma, nessun grosso problema per il Brindisi. La rosa è ampia e vasta et variegata: se un calciatore salta una gara di Coppitalia –che conta quel che conta, cioè poco, pochissimo- non finisce il mondo e soprattutto non è il caso di creare allarmismi: già la tifoseria si agita per un nonnulla, se poi calchiamo la mano noi coll’esasperare le cose allora siamo proprio a posto. Il Direttore e/o il caporedattore ve lo impongono? E la vostra dignità? E la libertà? Se poi sono libere scelte: ancora peggio. Significa che bisogna tornare all’inizio e rileggere questo articolo.

 

cosimo de matteis

 

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postilla: ecco, dovevo solo dare la terna arbitrale di domani ed invece mi son dilungato un po’. E non ho nemmeno comunicato l’Arbitro! Ecco quà: “Sarà il signor Marco Castello della sezione Aia di Potenza ad arbitrare la gara tra Città di Brindisi e Monospolis, in programma domenica 26 agosto sul terreno del Fanuzzi (ore 16.00) per il primo turno di Coppa Italia di serie D. Un solo precedente con la formazione biancoazzurra per il fischietto lucano, lo scorso anno nel match interno con il Real Nocera, giocato il 4 dicembre e finito cinque a due per l’undici guidato dall’esordiente sulla panchina brindisina Enzo Maiuri.”(dal Sito Ufficiale della SSD Calcio Città di Brindisi, come pure l’immagine soprastante che correda l’articolo)