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(quasi)MATEMATICAMENTE SALVI:pensiamo al futuro

41 PUNTI.

SETTIMO POSTO IN CLASSIFICA.

Possiamo tranquillamente dire che l’obiettivo è oramai raggiunto.

4175_1099315697073_1652071810_246135_5584536_n[1].jpgCome primo campionato -dopo anni- nei professionisti non possiamo lamentarci.

Ed ora guardiamo al futuro.

Ripeto: VA BENE COSI

qualche considerazione da semplice, semplicissimo sportivo(e tifoso del brindisi):

 

Oramai la nostra DIFESA è la piu forte del girone( i numeri COMPLESSIVI ancora non lo dicono perchè GRAVANO ancora gli assurdi gol presi PER COLPA di giocatori che non ci sono piu);


siamo una squadra BATTAGLIERA come poche(lottiamo FINO AL NOVANTESIMO, altro che poca “cattiveria agonistica”-il termine che mò tutti usano…)ed il merito è ANCHE del mister che li sprona in quella direzione;

il numero di azioni e nitide palle gol (create in ogni gara) è altissimo, ed anche oggi è stato così (e mica sempre può andare dentro: QUESTO E’ IL CALCIO)

spesso ci si dimentica degli avversari: si gioca in VENTIDUE, lo sappiamo no? Oggi il Monopoli -in gran forma- ha fatto una buonissima partita ed ha sfiorato il gol;

Andiamo avanti, senza rimpianti. L’importante non perdere a Siracusa(quello sarebbe già piu “grave”).
E NON PENSIAMO ai playoff ORA: dobbiamo PRIMA qualificarci per i playoff. E non e’ scritto da nessuna parte che il brindisi debba per forza entrarci: se lo meritiamo sul campo, va bene. sennò PAZIENZA.

E’ un G I O C O!!!!!!

Ripeto, per ora, BENE COSI’.

PS:Se il CATANZARO andrà direttamente in Prima Divisione (COME MERITA ABBONDANTEMENTE: RICORDIAMO CHE SUL CAMPO HA TRE PUNTI IN PIU, tolti per la penalizzazione)bisogna fare un grande plauso: un gruppo forte ed affiatato che VINCE un campionato pur con quelle situazioni societarie è SOLTANTO DA APPLAUDIRE. Noi lo abbiam battuto SOLO GRAZIE alla tenacia ed una invenzione di Pasqualini(autentico TALENTO scoperto e voluto da Massimo Silva)STADIO PIENO.jpg

si può anche perdere.

forza brindisi.jpgQuattordici giorni(o forse più)a preparare il “derby” contro un paesone di pescatori. Già questo è indice di provincialismo gretto. La città  – che tenta con le ultime Amministrazioni di  sollevarsi dall’anonimato e dalla corruzione – è imbrattata di lenzuola, appese ad ogni dove, che invitano ad andare “tutti in curva” (dove, se uno ama l’odore dell’hashish e vuole stare come un cretino due ore in piedi, si stà benissimo). Nessuno -dico: nessuno- che parla della gara in sè. Solo “tifo”, “coreografie”, soliti triti e ritriti amarcord della “partita dell’anno, la gara delle gare, il derby piu spettacolare della puglia -un ragazzotto figlio di un plurinquisito ha sancito ciò-e via di stò passo. La partita? “E che centra la partita”, ti risponderebbero. Da ignoranti superstiziosi non ne parlano anche perchè “porta sfortuna”. Nessun accenno tecnico agli avversari reduci da due ottime vittorie di fila e rinforzatesi di recente, non una parola sul grosso lavoro del tecnico per scegliere da questa rosa di quasi trenta persone -compresi rinnegati, ammutinati, scansafatiche e mercenari da QUATTRO soldi. Naturalmente DOPO la partita tutti parleranno di “questioni tecniche”. Se, come è possibile, si pareggia o si perde emergerà (anzi RI-emergerà, perchè non è mai scomparso) tutto il livore contro il tecnico. Nella migliore delle ipotesi non faranno la illegale invasione negli spogliatoi (tipo quella recente, VERGOGNOSA ed immotivata che ha fatto dire a tutta l’italia “GUARDA COME SONO BRAVI E PASSIONALI I TIFOSI BRINDISINI!” Il premio disciplina è oramai assicurato…)ma il fecale brusìo, il vile e triviale mormorìo da comari ignoranti “inonderà” la città col suo tanfo insopportabile. Questi ragazzotti senza senso nella vita (e se questo è -per così dire- “giustificabile” in un adolescente, non lo è per un ultraquarantenne padre di famiglia  -di piu di una famiglia, secondo le recenti bestiali mode) crederanno che il motivo del loro sentirsi angosciati sia lo zero a zero o la sostituzione “sbagliata” o giunta in ritardo. Il colpevole: uno e uno solo. Le forze dell’ordine dovranno scortare i nostri (una volta succedeva che le contestazioni -ovviamente SBAGLIATISSIME- si facevano contro arbitro e squadra avversaria: ora no. Si attende il calciatore fuori dal ristorante, si minaccia la sua famiglia, si và sotto casa del sindaco a contestare -NON RIDETE: A BRINDISI ACCADE ANCHE QUESTO!) e le piazze, i bar vedranno questi disperati, senza un barlume di logica, scriteriatamente accusare, bestemmiare, offendere e minacciare un pò tutti: vedrete che NESSUNO (nes-su-no) sarà risparmiato. Quando il delirio è totale (perchè l’angoscia e la frustrazione, derivante da misere esistenze fallite, è totale) anche una macchina o un oggetto fuori posto o una frase “sbagliata” è “colpevole”, figuriamoci un allenatore “reo” d’aver sbagliato formazione o un presidente “reo” di non aver sfoltito la rosa. Tutti elementi contradditori e contraddicenti, è ovvio. Ma, ANCORA UNA VOLTA, cosa vi aspettate da dei senza-Dio , disperati -spesso etilisti o dipendenti da sostanze- il cui unico pensiero (oltre a quello ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO del basso ventre. Che schifo) è recuperare due punti sul gela o essere terzi? Si potrà perdere. E perchè no? Ma veramente pensate che il “senso della vita” sia il brindisi?

Stanno messi molto, molto male.

Che Iddio aiuti i miseri.

contro tutto e contro tutti

Quinto risultato utile di fila, espugnata con forza scafati, grande gruppo, difesa oramai registrata ed impenetrabile, gol che vengono come normale conseguenza del tanto gioco, punti recuperati sulle avversarie(che sembrano in affanno), in attesa degli scontri diretti(basterà non perdere quelli esterni e vincere quelli in casa, il chè è fattibilissimo) noi di “Forza Brindisi” diciamo:

…E ORA CHI CI FERMA PIU?

E VAI!.jpg

MASSIMO SILVA.La vera forza del Brindisi

SILVA, DALLA d ALLA b!.jpg
Ci ha portato in serie C , riuscendo -in modo eccezionale:sfido chiunque a ricordare una stagione così trionfale e bella come la cavalcata del 2008/2009- dove molti altri avevano fallito clamorosamente (pur avendo a disposizione ottime e costose rose). Molto del merito della promozione , NON MI STANCHERO’ MAI DI DIRLO,  è suo: lui ha individuato subito l’undici titolare -e non era facile- ed ha avuto il coraggio e la costanza di crederci. Ed i giocatori, sereni e leggeri psicologicamente PERCHE’ LIBERI DALLA FRENESIA CHE CERTI ALLENATORI “MODERNI” portano nelle squadre, lo hanno ripagato alla grande. Quest’anno ha avuto il compito – TUTTALTRO CHE SEMPLICE- di gestire una rosa molto ampia (anzi, decisamente TROPPO ampia)ed “eterogenea” con elementi che – LO HA DETTO IL CAMPO!!!- non avevano minimamente a cuore il Brindisi ma solo la propria smodata ambizione o addirittura il portafogli. E pur “vedendo tutto ciò (Massimo Silva non è stupido, anzi: conosce il calcio come pochi.Ed anche i calciatori….) non si è minimamente lamentato. Ha tenuto duro. Come dice spesso lui “è un uomo di calcio” e gli piace lavorare sul campo. Le chiacchere e gli intrighi li lascia volentieri agli altri (anche a quelli che non hanno nessun titolo o competenza per farlo). Ha subito un clamoroso “ammutinamento” (fra castellammare e la capitale) di alcuni vili che pensavano di farlo fuori -mettendogli contro la STOLTA  “piazza” che sembrava non attendere altro. Risultato? Una penosa figuraggia rimediata SUL CAMPO ed una umiliazione per il Brindisi ed i Brindisini (in campo c’erano loro e non Massimo Silva). Il Presidente è stato bravo ed intelligente a capire il tutto: il “boomerang” è ritornato a colpire loro, alcuni dei quali son spariti da Brindisi(e meno male!)ed ora stan facendo le loro mediocri figure altrove. Il gruppo si è rinsaldato (merito di Silva e di quei giocatori SANI e attaccati alla maglia)ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. I soliti cretini han poi tentato un altro pazzesco attacco (dopo una gara dominata per novanta minuti fuori casa)accecati come sono dai loro pregiudizi intrisi anche di odio e violenza. Mister Massimo Silva non cova vendette: lui è un Signore. E sta persino dando spazio ad alcuni “ammutinati” che, meglio per loro, son rinsaviti. E si gode il quinto posto(almeno per ora), un attacco prolifico ed una difesa fortissima, la FIDUCIA DELLA SOCIETA (che è grata a Silva anche per aver scoperto, creduto e lanciato alcuni forti giovani), dei calciatori e dei tifosi brindisini , quelli sani, liberi ed intelliggenti.
Grazie Mister Silva, grazie di cuore.
cosimo de matteis

Il Brindisi torna in zona playoff

Classifica

45 Catanzaro (-3) 26 Monopoli
44 Juve Stabia 25 Aversa
40 Cisco Roma 25 Manfredonia
38 Gela 23 Isola Liri
34 Brindisi 22 Scafatese
34 Siracusa 18 Vibonese (-1)
31 Cassino 18 Vico Equense
30 Barletta (-1) 14 Noicattaro
28 Melfi 10 Igea Virtus (-1)

 

La classifica, dopo la 4° di ritorno, parla chiaro: il Brindisi è in zona play-off

(fra parentesi: non è la PRIMA VOLTA in questo campionato che il Brindisi si ritrova fra le prime cinque, come pressochè TUTTI hanno detto. Il Brindisi, durante questa stagione, è stato addirittura da solo al QUARTO posto -credo dopo la vittoria interna col Siracusa- sicchè l’approdo in zona playoff non è una primizia, e spiace che non si sia attenti in questi dati statistici)

Forza Fabio, non mollare: i tuoi gol ci porteranno in C/1

FABIO moscelli.jpg

 

Moscelli costretto a portare la famiglia a Bari;
la solidarietà dei giocatori biancazzurri
che condannano gli autori degli atti intimidatori

Pur mantenendo il silenzio stampa, i giocatori del Football Brindisi 1912 – autorizzati dalla proprietà – intendono esprimere la massima solidarietà al proprio compagno di squadra Fabio Moscelli, il quale – non si sa per quale motivo – continua ad essere vittima di vili atti intimidatori nei confronti della sua famiglia. Dopo il primo – e si sperava – isolato episodio verificatosi ad inizio campionato in cui un uomo, spacciandosi per operaio dell’Enel, riuscì ad entrare nell’abitazione del giocatore ed a minacciare la moglie, sola in casa con i due figlioletti, in questi giorni la signora Moscelli ha continuato ad essere bersaglio di gesti di pura vigliaccheria da parte di ignoti. Presso l’abitazione del giocatore, infatti – e stranamente solo quando lo stesso è assente – qualcuno continua ripetutamente a citofonare e finanche a suonare al campanello della porta d’ingresso di casa, salvo poi svanire nel nulla. Per questi motivi, il giocatore biancazzurro è stato suo malgrado costretto ad accompagnare la famiglia nella sua casa di Bari, pur di evitare situazioni incresciose che non fanno altro che turbare la serenità familiare. Sta di fatto che Moscelli è costretto a stare lontano da moglie e figli pur di ristabilire un minimo di tranquillità.
“Per quanto ci riguarda – affermano tutti i giocatori – non possiamo che stigmatizzare e condannare questi gesti di vigliaccheria, perpetrati peraltro ai danni di una donna ed intendiamo esprimere piena solidarietà a Fabio, con l’auspicio che questa situazione possa rientrare quanto prima sia per consentirgli di allenarsi e di giocare serenamente sia perché la sera possa rientrare a casa e stare in compagnia della sua famiglia”.

I giocatori del Football Brindisi 1912

Brindisi, 12 gennaio 2010

Guardando indietro.

Domenica 10 Gennaio il Brindisi inizia l’anno solare 2010 andando a far visita al Noicattaro (gara valida per la seconda giornata del girone di ritorno: la 19esima su complessive 34 partite). E’ la prima gara del nuovo anno ed è il “calcio d’inizio” del 2010. Son andato a rivedermi un articolo, tratto da un blog, scritto esattamente UN ANNO FA. Vi riporto alcuni passi:

“questo 2009 è cominciato con una vittoria del brindisi (2-1 al “comunale” contro il Bacoli) e sopratutto con il primo posto. Non accadeva da diversi anni che la massima squadra di calcio della città navigasse al vertice della classifica. Certo, è serie D. Non è neppure un campionato professionistico. Ma le cifre di queste diciassette giornate di campionato parlano chiaro: il brindisi ha dominato. Almeno finora.

L’augurio, ovvio, è che ciò continui ed anzi duri il più a lungo possibile. Perchè significherebbero il ritorno a categorie professionistiche. La serie C.”

 

Il giornalista televisivo Fabrizio Caianiello spesso insiste su questo punto: “pensate dove eravamo fino a pochi mesi fa!” dice nelle sue trasmissioni . E come dargli torto? Soprattutto quando –ed è accaduto- la “tifoseria” (o parte di essa) non era contenta dell’andamento della squadra e dei risultati e si accaniva contro questo o quel giocatore o addirittura contro mister Silva!

Ed allora –chiudo perché non bisogna esser lunghi, specie nei blog, così dicono- ricordiamoci DOVE ERAVAMO fin poco tempo fa.

E  per ricordare meglio rileggiamo  ( http://brindisi-sport.blogspot.com/2009_01_01_archive.html ) quelle parole del 10 gennaio 2009, ESATTAMENTE UN ANNO FA.

 

E andiamo avanti fiduciosi.