Prima di ogni altro discorso  voglio dire una cosa cui tengo molto, anzi moltissimo: queste considerazioni (come altre mie dei giorni scorsi) non riguardano minimamente l’attuale rosa del Brindisi che, dal poco che conosco, sono ragazzi garbati ed educati e calciatori di indubbio valore tecnico e con una grande voglia di far bene, hanno grandi motivazioni: per il Brindisi e –legittimamente- per la loro “carriera”.

Ma che questi calciatori siano motivati non significa, automaticamente, che quelli della scorsa stagione non lo fossero. Basta solo pensare a persone come Galetti, Taurino, Mignogna e molti altri. Ed invece, come è ben noto, è stata fatta “piazza pulita”. Tranne il giovane (e bravo) Niccolò Greco la attuale rosa è totalmente nuova rispetto al gruppo di  mister Maiuri (e, prima di lui, di Boccolini).

Poiché ci si è appellati proprio a tale aspetto (calciatori non motivati e con assenza di stimoli) si rimane un po’ sorpresi. E se siamo stupiti noi figuriamoci come si sono sentiti i nostri bravi (ex) calciatori protagonisti di una bella stagione (pur fra mille difficoltà!) in cui han meritatamente conquistato i playoff per la Serie C !

Ed in effetti, come apprendo oggi dal Sito “Brindisi Magazine” diretto da Fabrizio Caianiello  (http://www.brindisimagazine.it/2012/08/taurino-risponde-a-francioso-mi-sono-sentito-offeso/ ) l’ex Capitano del Brindisi (colui che, nella storia centenaria del Brindisi, ha indossato piu volte la maglia con la V, quindi non proprio un mercenario di passaggio…) si è sentito di esprimere certe considerazioni che riportiamo, integralmente, e senza commento alcuno:

“Ho già espresso la volontà di evitare ogni forma di polemica e la ribadisco. Con enorme amarezza ho accettato la scelta di società e staff tecnico della s.s.d. Città di Brindisi di non avvalersi delle prestazioni del sottoscritto (ritenuto inoltre non meritevole di una comunicazione) ma non posso non difendermi da una valutazione lesiva della mia persona.

Sentirsi accusato di scarsa motivazione e mancanza di stimoli per un calciatore che ha fatto di agonismo, volontà e impegno i punti cardine della propria carriera mi sembra alquanto denigrante, ancor più considerando che parliamo della squadra della mia città dove ho scelto di vivere e far crescere i miei figli ed alla quale non finirò mai di essere grato.  Penso che presentarsi in ritiro già in forma e stare in testa al gruppo dal primo allenamento (per essere da esempio) sia sintomo di grande motivazione; o magari non sottoporsi ad intervento chirurgico ed effettuare riabilitazione in piscina a proprie spese pur di accorciare i tempi di recupero x una lussazione alla spalla; o ancora stringere i denti e giocare a Nardò con una contrattura rischiando un infortunio più serio.  

Sono solo alcuni dei numerosi esempi che attestano il mio approccio al calcio. Penso che nessuno tra compagni e staff tecnico della passata stagione abbia avuto un solo giorno la sensazione che Taurino sia un atleta senza stimoli e motivazioni.  Si possono criticare prestazioni e capacità tecnico-tattiche, non serietà e abnegazione al lavoro.
Accetto di essere stato escluso, ma non di essere preso in giro. Questo non lo consento a nessuno. Colgo l’occasione, inoltre, x fare un grosso saluto al popolo biancoazzurro ringraziandolo per 10 anni fantastici in cui si sono alternate grandi gioie e cocenti delusioni.
Sempre e comunque forza BRINDISI”.

Roberto Taurino

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