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Solidarietà a Mariella Lonoce

Come si dice in questi casi non credo che abbia bisogno della mia difesa (nè, tengo a precisare, mi è stata richiesta) ma mi sento di esprimere la mia SINCERA solidarietà alla giornalista di Puglia Tv Mariella Lonoce. E non solo per questo episodio (vedere QUI: http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/07/23/da-non-crederci.html ) ma per un accanimento incomprensibile nei suoi confronti da parte di alcuni. Forse qualcuno non gradì il suo offrire una “tribuna” a Ninni Cannella per un “diritto di replica” che probabilmente l’ex addetto stampa del Brindisi avrebbe meritato.

Acqua passata (ma tornerò sulle parole di Ninni Cannella: non fosse altro per dimostrare che disse delle cose che OGGI in tantissimi dicono con toni ancor piu feroci ed offensivi. Lui invece fece solo una serena analisi del movimento calcio nella nostra città).

Acqua passata ma probabilmente ancora non gli si perdona quel “peccato originale”. Per me fece solo il suo dovere di giornalista. Poi può essere brava o meno brava, bella o meno bella, piacere o non piacere: ma questo è un discorso diverso. Quello che non và bene è il pregiudizio e lo stigma affibiatole. Questo è pregiudizio e forse pure qualcosa di più. Con le demonizzazioni non si và da nessuna parte.

da non crederci…

…e la colpa di chi è? In base  a questa eloquente immagine la colpa sarebbe nientemeno che di una giornalista e dell’ex-addetto stampa. Ovviamente ogni commento è davvero superfluo. Però dimostra un pò di cose: ad esempio la totale etero-direzione di ogni manifestazione, protesta eccetera, ed inoltre la solita viltà ben compendiata da questo vecchio adagio: “forti coi deboli e deboli coi forti”.

(l’immagine è stata presa dalla bacheca di Mari Ella)

Si è dimesso l’Addetto Stampa del Brindisi

COMUNICATO

 

 

 

 

Ho appena finito di ascoltare i commenti al mio intervento telefonico su Studio 100 Tv e sono davvero basito per le reazioni che ho dovuto registrare.

Premetto che ho deciso di telefonare, senza chiedere il permesso al Presidente Pupino, quindi assumendomi personalmente tutte le responsabilità del caso.

Ho voluto interpretare quest’ultimo atto della mia triste permanenza a Brindisi per provocare le coscienze di un popolo tifoso che, confuso dall’agone della passione,  non si renderà mai conto del fatto che nella loro amata città non è possibile fare calcio.

 

 

Non è possibile perché le poche risorse imprenditoriali sono spese nel basket, per legittima scelta delle Aziende che lo supportano economicamente.

Non si può fare calcio perché se nella storia del Brindisi, la bella storia del Brindisi, come tutte le storie piccole e grandi, ci sono quattro dissesti economici, un motivo ci sarà, e non è certo tutta colpa del sig. Pupino.

Non si può fare calcio perché non si comprende come mai si chiede a gran voce l’allontanamento di un Presidente, prima di averne trovato un altro.

Non si può fare calcio perché in tanti anni di esperienza non ho mai sentito parlare così tanto di rispetto dei ruoli, salvo poi registrare tutti i giorni la presenza di tifosi a bordo campo e negli spogliatoi, durante gli allenamenti. Ma il ruolo dei tifosi non è quello di tifare dagli spalti? Ho visto giornalisti sparare a zero sulla società e poi chiedere umilmente un accredito per la tribuna stampa. (Preciso: solo un paio, non tutti).

 

 

Ho visto sbeffeggiare il sig. Pupino che ha impiegato un mese per tirare fuori duemila euro per il 2% delle quote, senza che nessuno abbia considerato che dietro quei miseri duemila euro c’era il “tana libera tutti” a favore del sig. Galigani dalle sue responsabilità, una tra tutte il doversi accollare anche il 2% dei debiti. Fa niente, tanto paga Pupino.

Volevo creare con il mio intervento una sana discussione sulle reali possibilità di salvataggio della Società, e mi ero permesso anche di dare un consiglio: dato che, secondo me, non esiste oggi a Brindisi un solo signore disposto a caricarsi l’onere della Società, sarebbe stato meglio tenersi il sig. Pupino, fino a trovare CONCRETAMENTE una persona che possa sostituirlo.

Ho sbagliato tutto perché non credo ci sia stato qualcuno che abbia compreso lo spirito provocatorio del mio intervento.

Ho sbagliato tutto e me ne vado, perché ho parlato a gente offuscata da una sana passione. La passione, quella che a volte è alibi per continuare a sbagliare.

Ma non mi pento e me ne vado. Così non avrete più il disturbo di qualcuno che ha provato a dirvi la cruda verità, ma nessuno lo ha creduto.

Addio Brindisi. Senza rimpianti. Per la felicità di quelli che ultimamente non soffrono il rosso ed il blù.

 

Ninni Cannella, ex addetto stampa del Football Brindisi 1912 srl

MENO MALE CHE C’E’ MENNITTI

 

 

 

conf.stampa d'addio 29 lug 2010.jpg_lenti_giancarlo_brindisi(MAGLIA NAZIONALE).gifmennitti.jpgAntonio Pupino VICE PRES BR.jpgDomenica si va a giocare in un paese tra puglia e campania -mi pare si chiami avelini o qualcosa del genere. Riguardo stò paesino e riguardo uno dei tanti “monumenti” allo spreco di denaro pubblico ne ho parlato QUI:

 

http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/01/11/ed-ora-l-enel-brindisi-deve-sbancare-avellino.html

e non voglio tornarci. Piuttosto peccato non esser, al momento, competitivi: sarebbe stata una bella “doppietta” contro i colori biancoverdi. Già. Non saremo competitivi ma non perché questa specie di napoletani siano dei campioni quanto perché andremo lì a giocare coi ragazzi e difficilmente potranno fare risultato. Da un lato è quanto si auspicava no: “e cietèti stì mercenari quai…cà megghiu cu sciocunu li vagnuni di brindisi, armenu quiddi dannu lu cori”. Vedremo, quindi, all’opera la “beretti” o qualcosa di molto simile(sebbene di ragazzi brindisini mi pare ve ne siano ben pochi). C’è chi giura d’aver già la formazione di domenica (beati loro che han la palla di vetro!)e dicono che il brindisi schiererà quest’undici: Prisco,Piro,Taurino,Mottola,Fruci,Polidori,Tundo,Caravaglio,Matarazzo,D’Avanzo,Maiorino. Non si capisce perché non c’è Camposeo fra costoro.

Mentre oramai è un vero mistero -e non da quest’anno- il mancato impiego di Giancarlo Lenti, uno degli artefici della splendida promozione e convocato nella Rappresentativa Nazionale di Categoria. Parimenti  è certo che non ci sarà Faccini: perché “è stato ceduto a titolo definitivo alla Società Delfino Pescara, che partecipa al campionato di Serie B” come afferma solennemente tale Ninni Cannella, nuovo Addetto Stampa del Brindisi, nel Sito Ufficiale. E, a proposito di Siti, interessante vedere come quello del Pescara dà la notizia ed i relativi commenti dei tifosi. Tornando al Brindisi e, preso atto dei sei o sette dipendenti che si son dimessi (con conseguente sette stipendi in meno da pagare), resta da verificare la REALE situazione contabile della Società Football Brindisi 1912. E non è una cosa da poco: proprio su quello “scoglio” si son infrante le possibilità da parte di altri imprenditori di rilevare la Società –ricorderete la “querelle” estiva e l’appendice farsesca ed un po’ “melò”(chi non ricorda le improvvise commozioni, le lacrime, i complimenti reciproci…) – di chi diceva che bastava chiamare la covisoc ed in un minuto si  sarebbe avuta chiara la situazione contabile. Annuì il subentrante. Solo pochi mesi dopo sarebbero finiti in tribunale.

Ma, pazienza. Eppoi, in fondo: fatti loro.

Meno male che a Mennitti non gli si potranno “vendere lucciole per lanterne” ed il Primo Cittadino sarà per noi l’autentico garante. Anche i recenti “giochetti” tra i due “soci” son da prendere con le molle. Persino Fabrizio Caianiello, persona di facili entusiasmi, martedì confessava di “non fidarsi più di nessuno”. A proposito: sempre gradito l’intervento telefonico del grande Aldo Sensibile. Meno opportune e meno gradite altre telefonate con contenuto criptico. Personalmente ORA sono meno ottimista riguardo l’ingresso in società di nuove persone. Ma questi, forse, sono “filmiluci” miei.Forse.