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Sbancata Nardò: BRINDISI PUNTA DRITTO AI PLAYOFF (nonostante certe cose spiacevoli…)- Nardò-Brindisi 1-2 Tabellino e commento

Dal Sito Ufficiale della Ssd Calcio CITTA DI BRINDISI: http://www.cittadibrindisicalcio.it/

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Nardò Calcio: Salerno, Aventaggiato, Palma, Vetrugno, Raponi, De Razza, Mariano, Manco, Colucci, Manca, Taurino. A disp.: Baglivo, Schiavone, Giannuzzi R., Della Tommasa, De Matteis, Patera, Politano. All. Longo.

Città di Brindisi: Rosti, Centanni, Masullo, Miale, Taurino, Zaminga, Corvino, Guadalupi, Morello, Mignogna (85’ Ciano), Chianese (68’ Prisco). A disp.: Tedino, Greco, De Padova. All. Gagliano

Arbitro: Vincenzo Fiorini di Frosinone
Assistenti: Paolo Lapenta di Moliterno e Luca D’Amico di Rossano

Reti: 15’ e 48’ Morello (B), 58’ Manca (N)

Espulsi: Longo, Schiavone e Manca (N)


Ha vinto il Brindisi. Trascinato dalla doppietta di Morello alla fine di una partita che gli ospiti hanno controllato sempre in modo ordinato e senza affanni.
Il Nardò scende in campo senza l’acciaccato Palma e sull’esterno mancino c’è Schiavone. A centrocampo si rivede Mariano, con Manco e De Razza. Gli ospiti, che rinunciano agli squalificati Galetti e Caravaglio oltre a De Padova, bloccato dal mal di schiena, rispondono con un 4-4-2 con gli ex granata Corvino, Centanni e Masullo, e si affidano alle indicazioni di mister Gagliano, in panchina al posto dello squalificato Maiuri.  
Dopo soli sette minuti il Toro sfiora il vantaggio: Raponi cerca l’angolo di testa, pallone fuori di un pelo. Ma al 15’, al primo affondo, sono i biancoazzurri a trovare la rete. Sugli sviluppi di un calcio di punizione Morello è il più lesto di tutti e deposita alle spalle di Salerno. Al Nardò servono dieci minuti per abbozzare una reazione. Vetrugno pesca da palla ferma il solito Raponi al centro, ma la mira è ancora sbagliata. Poco dopo ci prova Schiavone dal limite, conclusione alta sopra la traversa. Si va all’intervallo con il Brindisi in vantaggio.
Nella ripresa i biancoazzurri trovano subito il raddoppio: Corvino imbecca Morello sul filo del fuorigioco, l’ex Paganese infila ancora Salerno. Al 60’ il Toro prova l’assalto e in mischia furibonda Manca trova il tempo e lo spiraglio giusto per trovare il punto dell’1-2 che riapre il derby. I granata si affannano alla ricerca del pari, il Brindisi al 22’ sciupa una clamorosa occasione con Mignogna, che tutto solo davanti al portiere spara alto. Poi è Morello su calcio piazzato dai trenta metri a impensierire un attento Salerno. Nel finale è bufera: prima viene allontanato il tecnico dei padroni di casa Longo per proteste, poi tocca a Schiavone abbandonare il terreno di gioco per una parola di troppo proferita all’indirizzo dell’assistente, che poi detta al direttore di gara anche l’espulsione di Manca. Si scatena una rissa con lo stesso attaccante neretino tra i più esagitati, contenuto a fatica dai compagni della panchina. I cinque minuti di recupero si consumano così.

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Il derby finisce con i tre punti per il Brindisi, che può continuare il proprio campionato verso la soglia playoff. Ma a rovinare la vittoria della compagine di Maiuri la serie prolungata di petardi lanciati dal settore ospiti.
A fine gara lo sfogo accorato del presidente del sodalizio brindisino Giuseppe Roma: “Mi ritrovo purtroppo a constatare ancora una volta la presenza distruttiva di un gruppo di tifosi che continua a fare tutt’altro che sostenere la propria squadra. I tifosi dovrebbero contribuire a una manifestazione di sport facendo la loro parte. Che non è sputare o lanciare invettive irripetibili all’indirizzo dell’allenatore, né creare le condizioni per la squalifica del campo con il lancio di bombe carta, specie in un momento del campionato così delicato che può concretamente segnare una svolta in positivo. Non capisco come ci si possa professare a favore della squadra se poi si manifestano simili atteggiamenti, perché ora è la squadra, e non solo la società, che rischia di subirne le conseguenze in ottica campionato. Sono profondamente amareggiato ma, se questo vuole essere un ostacolo, non ci abbattiamo e andiamo avanti con le stesse motivazioni e lo spirito di sempre”.

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Ufficio Stampa