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Intervista a Stefano De Padova

Lui, giustamente, non ne parla. Ma l’episodio (assolutamente pretestuoso ed irrilevante) di Ischia è stata una brutta pagina per l’intera tifoseria del Brindisi. Ed a nulla son valse le parole di capitan Taurino che, in riferimento alle incredibili “accuse di essere allegro e sorridente” ha precisato che nessuno può sapere quello che c’è dentro una persona, specialmente  dopo una sconfitta e specialmente dopo una sconfitta vista dalla panchina. Eppure, assurdo a crederci, di questo èstefano de padova, intervista, ssd brindisi, martina-brindisi, trasferta di martina, il calcio sano, cosimo de matteis, intervista a Stefano de padova, stato accusato: di essere sorridente. Stefano De Padova è uno dei calciatori più simpatici e sorridenti dell’intera rosa del Brindisi, il chè non guasta, anzi. In un calcio oramai diventato “business” con affaristi senza scrupoli e procuratori “accigliati” per un mancato contratto o per questioni pecuniarie (non tutti procuratori sono così, beninteso!) lo splendido sorriso di De Padova non può che fare bene. Ma il calciatore del Brindisi non è solo importante “esteticamente”: è uno degli elementi, a mio avviso, piu importanti  che Mister Boccolini ha a disposizione.Sotto molti aspetti: sul piano, determinante, della esperienza e della grinta (soprattutto un esempio per i giovanissimi compagni di squadra) senza trascurare le indiscusse qualità tecniche e la sua duttilità. E Domenica scorsa lo si è visto chiaramente:

 

Un esordio inaspettato, “a freddo” eppure De Padova non ha sfigurato: contento della tua prestazione?
E’ stato inaspettato per  via di un infortunio (la sostituzione di un  difensore avviene quasi sempre per questo) non è stato facile perchè appunto son entrato “a freddo” ma mentalmente ero in piena partita sin dall’inizio e questo mi ha aiutato sicuramente ad essere presente e a dare il mio contributo in termini tecnici,tattici e mentali!

Stefano, i numeri parlano chiaro: 4 vittorie in sei gare e secondo posto. C’è da essere soddisfatti, mi pare..
I risultati sono molto soddisfacenti a mio parere,era impensabile ai nastri di partenza pensare ad un avvio di campionato del genere,ricordo solo che siamo partiti con la preparazione l’8 agosto e la rosa è stata completata a fine agosto,i tempi di amalgama e conoscenza sono  notoriamente lunghi ma col lavoro costante e soprattutto con la volontà da parte di tutti si sono un pò accorciati,siamo ancora indietro,ma lavoriamo appunto per  migliorare laddove siamo carenti. Comunque, tutto sommato, si, siamo  contenti!

Ci dici qualcosa del tuo ritorno a Brindisi dopo qualche anno? Come ritrovi la città e l’ambiente calcistico?
Quando mi  si è presentata l’opportunità di sposare il “progetto Brindisi” ho accettato volentieri perché conosco la città, conosco la piazza e per una persona passionale come me è di grande stimolo giocare a Brindisi proprio perché pure la piazza lo è in modo unico. Come sei anni fa vengo a Brindisi dopo un fallimento ed il clima di diffidenza verso la ricostruzione,società e calciatori è meno evidente di allora ma normale e comprensibile,ma è giusto dare il tempo alle persone di fare esperienza in tutti i campi e insieme,società,calciatori e tifosi si va tutti dritti nella stessa direzione con umiltà,grande entusiasmo,professionalità,solo per  il bene della “Città di Brindisi”.

Domenica si và a Martina: chi conosci del team di Bitetto?
Del Martina conosco un po’ tutti per averci giocato insieme (Irace a Nardò e De Tommaso ad Ostuni e Taurisano)altri,compreso il mister, per averci giocato contro;è un’ottima compagine costruita per vincere. Andremo per fare una grande partita e cercare di trarre il massimo.Sono due gran belle tifoserie e in match come quello di Domenica mi auguro di assistere a coreografie spettacolari e soprattutto allo spirito per cui “incito sempre e comunque la mia squadra” in virtù del principio principale dello sport:divertimento!

 

Cos’altro aggiungere alle parole di De Padova? Niente, perché lo spirito di cui lui parla è esattamente lo spirito del calcio sano che noi apprezziamo ed auspichiamo. Speriamo che il messaggio venga recepito anche (e soprattutto) dalle tifoserie.

 

 

COSIMO DE MATTEIS