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REAL METAPONTINO-BRINDISI 1-0 Cade il Brindisi, decide Di Senso

 Campionato Nazionale Serie D Girone H

Domenica 27 ottobre 2013 – Ore 14.30

Stadio Comunale “Perriello” – Policoro (MT)

 

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REAL METAPONTINO-BRINDISI 1-0

RETI: Di Senso (RM) al 38° del secondo tempo

REAL METAPONTINO Di Gennaro, Bronzi, Amrosecchia, Iennaco (dal 27°st Manzillo), Maglione, Cadaleta, Grittani, Lorusso, Pignatta, Di Senso, Covelli (dal 33°st Cirigliano). Allenatore Catalano

BRINDISI Peschechera, Iaboni, Liotti, Favia (dal 43° st Albano), Sicignano, Cacace, Loiodice, Marsili, Gambino, Pellecchia (dal 11° st Akuku), Tedesco (dal 24 st Fella). Allenatore Ciullo

 

Arbitro: Signor Giorgio Ermanno Minafra della Sezione di Roma 2 (Assistenti Leonardo De Palma e Michele Pizzi di Termoli)

Note: Manto erboso non in buone condizioni.Spettatori 500 circa (di cui un centinaio di tifosi del Brindisi). Espulso all’8° minuto del secondo tempo Liotti del Brindisi per gioco falloso.


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L’immagine che meglio descrive la gara (e lo stato d’animo) del Brindisi è di mister Ciullo che commenta la sconfitta a fine partita. Ciullo lo dice chiaro: “non abbiam dimostrato di essere una grande squadra”. Ed in effetti, tributando i giusti meriti al Real Metapontino, la sconfitta il Brindisi se l’è un po’ cercata: lo avevamo detto in sede di presentazione che questa gara non sarebbe stata facile per mille motivi. A quelle ragioni (cui vi rinviamo) s’è aggiunta una espulsione all’inizio del secondo tempo –fallo netto di Liotti ma forse eccessivo il cartellino rosso- che ha costretto all’inferiorità numerica ed ha scompaginato gli equilibri in campo e, soprattutto, ha fortemente motivato i lucani.

Il Brindisi presenta un undici diverso dal solito: Ciullo prova ad offrire una chanche a Tedesco (preferendolo a Fella) e conferma Sicignano accanto a Cacace: restano in panchina Albano e Patti. Il Brindisi non appare sciolto e fluido come al solito e soprattutto l’attacco non punge (per la seconda volta il Brindisi non segna in campionato: solo che la prima volta fu col Matera ed oggi invece col Real Metapontino).

Il terreno – manto erboso in pessime condizioni- non da una mano ma non può essere una attenuante e poi su questo campo han giocato pure gli avversari. Già, gli avversari. Che non han fatto le barricate ma hanno giocato a viso aperto e con grinta.

Il Brindisi arriva dalle parti di Di Gennaro  in un paio di circostanze ma né Tedesco né Gambino riescono a mettere in rete. La prima frazione di gioco si chiude sullo 0-0 che risulta essere il risultato piu giusto.

La ripresa si apre con una buon tiro su punizione di Pellecchia, poi accade quel che non t’aspetti: Liotti entra con troppa virulenza su un tentativo di affondo di Grittani sulla fascia destra (fallo peraltro inutile: il lucano non era certo proiettato a rete) e l’arbitro gli mostra il rosso. Il Brindisi resta in dieci e Ciullo deve rivedere i suoi piani: toglie Pellecchia e mette dentro Akuku.

Il Real Metapontino comincia a crederci e soprattutto sono i suoi uomini di maggior qualità ed esperienza che si esaltano. Il Brindisi, sebbene con due punte di ruolo in campo, non costruisce molto in attacco. Al 17° su palla ferma un debole tiro di Loiodice, ma un minuto dopo è Cacace che deve intervenire in area a liberare su uno scatenato Di Senso che puntava dritto alla rete.

Al 23° un lancio di Iaboni diventa un tiro-cross che Di Gennaro blocca senza problemi. Ma sono i locali ad attaccare: errore di Akuku che si fa superare nettamente da Di Senso che s’incunea in area, palla per Pignatta che cerca l’acrobazia. Il Brindisi rischia: l’ingresso di Fella per Tedesco appare tardivo (per non dire di quello di Albano) e comunque inefficace. Ed al 38° giunge il meritato gol dei lucani con una prodezza di Di Senso.

Il Real Metapontino sa ben gestire i minuti fino al triplice fischio e conquista un meritato successo: gran soddisfazione per il neo tecnico Catalano e tutto l’ambiente biancoceleste che con i tre punti fa un bel balzo in classifica. L’auspicio per il Brindisi è che questa sconfitta possa servire per acquisire ulteriore esperienza: la vetta è ancora lì vicina –solo tre punti- e può esser raggiunta.

cosimo de matteis

 

BRINDISI-MATERA 0-0 Cronaca, commento ed immagini

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BRINDISI-MATERA 0-0

 

BRINDISI Peschechera, Bove, Liotti, De Martino, Patti, Cacace, Martinelli (dal 34 st Iaia), Marsili, Gambino, Pellecchia, Tedesco(Cap. dal 13st Loiodice). Allenatore Salvatore Ciullo (in panchina Novembre, Sicignano, Favia, Akuku, Albano, Iaboni, Fella.)

MATERA Spilabotte, Sbardella, Bassini, Giorgino(dal 26 st Letizia), Calori, Fernandez(Cap.), Tundo, Iannini, Majella(dal 31 st Di Gennaro), Lauria, Oliveira(dal 37 st Todino). Allenatore Vincenzo Cosco. (In panchina Lombardo, ciano, Sy, Liberacki, Raveduto, Roselli.

ARBITRO: Signor Ramy Ibrahim Kamal Jouness della Sezione di Torino (Assistenti
Corrado Giancaspro di Molfetta e Michele Savino di Foggia)

NOTE: Manto erboso in buone condizioni, temperatura mite, vento fastidioso, spettatori oltre tremila. Ammonito Patti del Brindisi; Calori,Fernandez e Iannini del Matera. Espulsi i due allenatori, Ciullo e Cosco, per un acceso battibecco al termine del primo tempo. Angoli 3-3.


BRINDISI – Di fronte ad oltre  tremila persone (inclusi circa duecento materani) Brindisi e Matera concludono sullo 0-0 il big match della Quarta Giornata di questo avvincente Girone H della Serie D. E solo il proseguio del campionato potrà dire di più sul “valore” di questo pareggio. Se il Matera risulterà essere la squadra da battere –il che non è inverosimile- allora lo 0-0 odierno avrà un significato specifico. E potrebbe andar bene al Brindisi. Ma resta pur sempre un pareggio –il secondo di fila- fra le mura amiche e soprattutto senza tiri in porta o quasi. Occorre infatti tener presente che, salvo l’occasione di Tedesco e la bordata da fuori di Saverio Pellecchia sul finale, il Brindisi non ha mai seriamente impensierito la difesa materana. Difesa ancora imbattuta dopo 360 minuti. Cosco a fine gara ha detto chiaramente che il Matera meritava di vincere. Ci torniamo fra poco.

LA GARA – La cronaca è giocoforza scarna: troppo importante la gara e la posta in palio: la fase di studio finisce col durare quasi l’intera prima frazione di gioco. Quasi casuale l’occasione che capita sui piedi di Tedesco: si ritrova solo, su un pallone spiovente,  davanti al portiere materano ma il suo tocco è fuori di poco. Era il 26esimo, ed per il Brindisi risulterà essere la unica vera sortita di rilievo. Le squadre, come detto, si “annusano” a lungo senza ferir colpo.

Il Brindisi prova a spingere ma, appunto, prova e basta. Appare spuntato e forse lo è davvero. Ben diverso è il secondo tempo: niente fuochi pirotecnici ma almeno le squadre spingono un po’ di più. Il Matera nel primo quarto d’ora della ripresa prova ad aver quello che dicesi “piglio della grande squadra” ed ad un certo punto è parso averlo davvero: nell’arco di due giri di lancette, fra il 15° ed il 17° mette in serio pericolo la porta del Brindisi: dapprima il centrocampista Iannini (buona e volitiva la sua prova) su una decisa incursione in piena area tira a colpo sicuro ma colpisce Peschechera, poi è la volta di Oliveira che conclude una delle sue volate sulla fascia sinistra con un tiro che va a stamparsi sul palo. Il pericolo “sveglia” il Brindisi e, ad onor del vero, il taccuino non registra altre azioni seriamente pericolose dei materani. Ma anche sul versante Brindisi c’è poco da raccontare: solo una serie di tiri da fuori  tutti piu o meno a salve che mai impensieriscono Spilabotte.

Finisce 0-0 dopo la solita serie di cambi che, fra le altre cose, danno la esatta cifra dell’organico a disposizione di Mister Cosco.

IL COMMENTO -Il Brindisi è lì, a due punti dalla vetta. E sarebbe ancor più vicino senza il punto di penalizzazione e senza quell’unico tiro in porta della Gladiator che, 15 giorni fa, costò ben due punti a Gambino e compagni. Nessun grosso rammarico: siamo appena alla Quarta Giornata e non è il caso di fare “processi”. Ma qualche spunto di riflessione la gara odierna la offre: detto della solidità del Matera resta da verificare quale sia la “formula” migliore per l’attacco.

Nessuno si sogna di dire che con Albano in campo si sarebbe vinta la partita –sappiamo bene la regola degli under quanto influenzi la formazione (e mister Ciullo ha dovuto far esordire il diciottenne Martinelli per l’indisponibilità del ’95 Iaboni) –  ma è difficile pensare che il notevole sforzo economico della Società per far giungere la forte punta materana sia finalizzato a “rinforzare” la panchina. Altro punto da verificare è l’apporto che il centrocampista Raffaele De Martino potrà dare: oggi il trainer biancazzurro l’ha messo in campo dal primo minuto ma ha impiegato un bel po’ a carburare.

L’auspicio è che possa esser uno dei “pezzi pregiati”di questo Brindisi e che possa far la differenza ma oggi non è stato così. Infine Pellecchia non pare esser al top della forma (ma forza ci eravamo abituati troppo bene la scorsa stagione!). Di rilievo la prova del pacchetto difensivo che di fronte alla corazzata Matera ha concesso poco o nulla. Ecco: forse è proprio la forza del Matera che ha fatto apparire “grigio” il Brindisi oggi pomeriggio. Magari Domenica si vince a Monopoli e ritorna il sereno. Ma i biancoverdi -oggi sconfitti dalla Turris- potranno permettersi di concedere punti in casa? A fra sette giorni!

 

cosimo de matteis


PARMA-LECCE 4-0 Le immagini della partita (VIDEO)

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PARMA LECCE 4-0

Marcatori: Amauri (21′ pt); Cassano (rig, 8′ st), Munari (36′ st), Palladino (40′ st).

Parma (3-5-2): Mirante 5,5; Cassani 6 (dal 25′ st Mendes 6), Paletta 7, Felipe 7; Biabiany 7, Marchionni 6,5, Valdes 7, Parolo 7 (dal 25′ st Munari 7), Gobbi 6,5; Cassano 7 (dal 33′ st Palladino 7), Amauri 7.
Panchina: Bajza, Pavarini, Lucarelli, Benalouane, Mesbah, Rispoli, Chibsah, Rosi, Okaka. All. Donadoni.

Lecce (4-4-2): Perucchini 8; Rullo 5,5 (dal 23′ st Luperto 6), Ferrero 6, Vinetot 6, Nunzella 5,5 (dal 37 st Cicerello sv); Bellazzini 6, Salvi 7, Bogliacino 6, Falcone 5.5 (dal 12′ st Tundo); Zigoni 7, Miccoli 6.
Panchina: Bleve, Guadalupi, Casiraghi, Bozzi. All. Moriero.

Arbitro: Bergonzi di Genova 7Assistenti: Marzaloni e Alassio. IV uomo: Ghersini. Note: serata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 3.878. Incasso: 22.680 euro. Espulsi: nessuno. Ammoniti: nessuno. Calci d’angolo: 7 a 6 per il Parma. Recupero: 1′ e 2′.

LA CRONACA DELL’INCONTRO

Si fa vedere per primo il Lecce, con un colpo di testa di Ferrero su punizione di Miccoli (4′): palla alta. La replica del Parma coincide con i primi applausi per Cassano: doppio dribbling vincente e tiro, che Perucchini blocca.

Lecce in gol al 9′, ma in fuorigioco: annullato. Replica crociata con tiro di Gobbi ribattuto dalla difesa e con due conclusioni di Marchionni che fruttano altrettanti  corner (11′ e 16′).

Gol di Amauri al 21′, su passaggio di Valdes: 1-0

Vantaggio meritato, anche per una precedente doppia occasione di Parolo. Miccoli priva a guidare la reazione del Lecce dalla distanza.

27′: Amauri sfiora il raddoppio, ma Perucchini è bravissimo a negarglielo. Cinque minuti dopo ci prova Valdes: ancora Perucchini in angolo.

Poi una fase di stanca, fino al 42′, quando Cassano si rifa vivo su punizione: palla deviata in angolo.

Il primo tempo termina con il Parma in vantaggio di un gol.

Secondo tempo: sei minuti e uno spunto di Cassano procura al Parma un rigore. Lo stesso Fantantonio trasforma: 2-0

Al 19′ il Parma sfiora il terzo gol, ma Amauri e Biabiany non trovano la deviazione vincente su bel centro di Gobbi.

25′ Nel Parma doppia sostituzione: Munari e Mendes in campo per Parolo e Cassani. 

Alla mezzora, Valdes vicino al gol con una conclusione sugli sviluppi di un corner.

32′ Palladino per Cassano: Fantantonio esce fra gli applausi. Per lui, al Tardini, buona la prima.

Due minuti dopo 3-0 per il Parma con Munari su tocco di Amauri

39′ – Gloria anche per Palladino, su cross di Biabiany: 4-0

BRINDISI-FOGGIA 1-1 Le immagini, il tabellino e le interviste

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Campionato Nazionale Serie D Girone H – 11^ Giornata di ritorno

Brindisi, Stadio Comunale “Franco Fanuzzi”

Domenica 24 marzo 2013 Ore 14.30

 

brindisi-foggia 1-1, immagini, highlights, tabellino, cronaca, commenti, interviste, cifre, domenica 24 marzo 2013

RETI: Laboragine (B) 15°st, D’Ambrosio(F) 40°st

Brindisi: Agostini; Mboup, Staiano, Sireno, Frasciello, Cacace, Mariano, Laboragine, Albano (25’st Lucà), Pellecchia (39’st Bartoccini), Tedesco. A disposizione: Novembre, Gloria, Manco, Baffo, Greco. All. Ciullo

Acd Foggia Calcio Micale; Tommaselli, D’Angelo, Esposito; D’Ambrosio; Coccia (29’st Basta), Quinto, Gentile (18’st Agostinone), Picascia; Leonetti (18’st Palazzo), Giglio. A disposizione: Mormile, Villani, Ferrante, Cassandro. All. Padalino.

Arbitro: Fabio Fracassi di Campobasso

 



ANCONA-JESINA 1-1 Le immagini del derby!

ANCONA-JESINA D 9 SET 12.jpgGran bella gara, al “Conero”, fra Ancona e Jesina, un derby molto sentito nelle marche. E le immagini lo dimostrano. Pubblichiamo gli highlight della gara dell’Ancona anche per mandare un saluto ad un ex calciatore del Brindisi, Antonio Rosti, che appunto ora milita col club dorico. La gara è terminata uno ad uno, Rosti invece è finito in panchina. Qui era titolare fisso, ma lui ha preferito partire. Buona fortuna caro Antonio, a te ed al tuo Ancona. Ed ora vediamo queste immagini del derby:

 

Campionato Nazionale Serie D – gir. F

sabato 8 settembre 2012 ore 20,45

Stadio Del Conero

ANCONA 1905 – JESINA: 1-1

ANCONA 1905: D’Arsiè, Del Grosso, Ciaramitaro, Ruffini, (35′ Alvino), Torta, Labriola, Borrelli, Latorracca, Olcese, Sparvoli, (35′ st. Gagliardini), Ambrosini, (26′ st. Traini). All. Gentilini. a disp. Rosti, Lispi, Daidone, Barilaro.

JESINA: Giovagnoli, Campana, Cardinali M., Strappini, Gabrielli, Tafani, Cardinali N., (40′ st. Gabrielloni T.), Sebastianelli, Stefanelli, Gabrielloni A., (26′ st. D’Errico), Frulla. All. Amaolo. a disp. Tavoni, Tullio, Maiorano, Borocci, Carnevali.

Reti –33′ pt. Borelli, 25′ st. Sebastianelli.

Arbitro – Molinaroli di Verona
Note – Ammoniti – Ruffini, Torta, Tafani. Espulso per somma di ammonizioni Sebastianelli