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si può anche perdere.

forza brindisi.jpgQuattordici giorni(o forse più)a preparare il “derby” contro un paesone di pescatori. Già questo è indice di provincialismo gretto. La città  – che tenta con le ultime Amministrazioni di  sollevarsi dall’anonimato e dalla corruzione – è imbrattata di lenzuola, appese ad ogni dove, che invitano ad andare “tutti in curva” (dove, se uno ama l’odore dell’hashish e vuole stare come un cretino due ore in piedi, si stà benissimo). Nessuno -dico: nessuno- che parla della gara in sè. Solo “tifo”, “coreografie”, soliti triti e ritriti amarcord della “partita dell’anno, la gara delle gare, il derby piu spettacolare della puglia -un ragazzotto figlio di un plurinquisito ha sancito ciò-e via di stò passo. La partita? “E che centra la partita”, ti risponderebbero. Da ignoranti superstiziosi non ne parlano anche perchè “porta sfortuna”. Nessun accenno tecnico agli avversari reduci da due ottime vittorie di fila e rinforzatesi di recente, non una parola sul grosso lavoro del tecnico per scegliere da questa rosa di quasi trenta persone -compresi rinnegati, ammutinati, scansafatiche e mercenari da QUATTRO soldi. Naturalmente DOPO la partita tutti parleranno di “questioni tecniche”. Se, come è possibile, si pareggia o si perde emergerà (anzi RI-emergerà, perchè non è mai scomparso) tutto il livore contro il tecnico. Nella migliore delle ipotesi non faranno la illegale invasione negli spogliatoi (tipo quella recente, VERGOGNOSA ed immotivata che ha fatto dire a tutta l’italia “GUARDA COME SONO BRAVI E PASSIONALI I TIFOSI BRINDISINI!” Il premio disciplina è oramai assicurato…)ma il fecale brusìo, il vile e triviale mormorìo da comari ignoranti “inonderà” la città col suo tanfo insopportabile. Questi ragazzotti senza senso nella vita (e se questo è -per così dire- “giustificabile” in un adolescente, non lo è per un ultraquarantenne padre di famiglia  -di piu di una famiglia, secondo le recenti bestiali mode) crederanno che il motivo del loro sentirsi angosciati sia lo zero a zero o la sostituzione “sbagliata” o giunta in ritardo. Il colpevole: uno e uno solo. Le forze dell’ordine dovranno scortare i nostri (una volta succedeva che le contestazioni -ovviamente SBAGLIATISSIME- si facevano contro arbitro e squadra avversaria: ora no. Si attende il calciatore fuori dal ristorante, si minaccia la sua famiglia, si và sotto casa del sindaco a contestare -NON RIDETE: A BRINDISI ACCADE ANCHE QUESTO!) e le piazze, i bar vedranno questi disperati, senza un barlume di logica, scriteriatamente accusare, bestemmiare, offendere e minacciare un pò tutti: vedrete che NESSUNO (nes-su-no) sarà risparmiato. Quando il delirio è totale (perchè l’angoscia e la frustrazione, derivante da misere esistenze fallite, è totale) anche una macchina o un oggetto fuori posto o una frase “sbagliata” è “colpevole”, figuriamoci un allenatore “reo” d’aver sbagliato formazione o un presidente “reo” di non aver sfoltito la rosa. Tutti elementi contradditori e contraddicenti, è ovvio. Ma, ANCORA UNA VOLTA, cosa vi aspettate da dei senza-Dio , disperati -spesso etilisti o dipendenti da sostanze- il cui unico pensiero (oltre a quello ASSOLUTAMENTE PRIORITARIO del basso ventre. Che schifo) è recuperare due punti sul gela o essere terzi? Si potrà perdere. E perchè no? Ma veramente pensate che il “senso della vita” sia il brindisi?

Stanno messi molto, molto male.

Che Iddio aiuti i miseri.