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“salta il faccia a faccia Consales-Flora” (ma per parlare di che?)

CONSALES PD BR.jpgflora.jpgUn  sito internet (Brindisi Magazine.it) riporta la seguente notizia: “Salta il faccia a faccia Consales – Flora, tutto rimandato a giovedì. Rimandato l’atteso incontro tra il presidente del Brindisi Antonio Flora e il sindaco Mimmo Consales. Da indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione il nuovo appuntamento è stato fissato per giovedì 5 settembre. Flora e la tifoseria brindisina attendono di apprendere quali aziende, e in quale misura, aiuteranno il progetto calcistico brindisino. Intanto cresce l’interesse in città attorno alla squadra di Ciullo  con particolare interesse verso l’esordio casalingo con il Gladiator  dopo il rotondo successo di Grottaglie.(http://www.brindisimagazine.it/2013/09/salta-il-faccia-a-faccia-consales-flora-tutto-rimandato-a-giovedi/).

Nessuna meraviglia. In realtà –lo confesso- non sapevo esser previsto un “atteso incontro fra Flora e Consales” ma non importa. Non comprendo a cosa servano tutti questi incontri e, l’ho sempre detto, non capisco lo stucchevole presenzialismo degli Amministratori in circostanze prettamente calcistiche. L’anno scorso, di sti tempi, due Amministratori locali han fatto una cosa normalissima (l’abbonamento al campo) epperò lo hanno annunciato urbi et orbi. Quest’anno non sappiamo se rifaranno l’abbonamento o entreranno a sbafo (né, francamente, l’argomento ci appassiona molto: cessai di occuparmi della quaestio una volta per tutte quando vidi un Assessore entrar furtivamente fra il primo e secondo tempo con la complicità di un addetto alla porta compiacente dopo aver ricevuto una telefonato forse proprio dallo stesso assessore).

Quello che invece vorrei dire è il mai cessato stupore dell’assordante silenzio da parte di chi, per mesi e mesi, ha messo a ferro e fuoco la città (metaforicamente e non solo) al grido di “mai con questa dirigenza politica”.

In realtà il fatto è questo: occorre il rispetto dei ruoli. L’Amministratore faccia l’Amministratore ed il Dirigente faccia il Dirigente. Abbiam ascoltato con le nostre orecchie dei dirigenti che han tirato in ballo non solo parti politiche ma addirittura han fatto nomi e cognomi. Ed è per questo che non ci è piaciuto l’andazzo preso. E, a costo di passar per menagramo, ho subito lanciato l’allarme: così non va, prima o poi tutto salta. Lo ribadisco: così non va, prima o poi tutto salta. Le vittorie (piu o meno fortuite) possono solo rinviare le questioni ma poi esse emergono in tutta la loro complessità.

Ed infine, ripetiamolo per l’ennesima volta: il Comune non può “dare soldi alla società”, non è corretto e neppure consentito sul piano normativo. Passi che un tifosi ignori tutto ciò ma un addetto ai lavori non può non saperlo. Figuriamoci un giornalista o un dirigente o un politico. Qualcuno ha promesso qualcosa? Fatti loro. Io resto dell’idea che si continui a giocare coi sentimenti dei tifosi e li si illude.

Concludo come ho aperto: non sapevo del faccia a faccia, non sapevo che è saltato e non so se davvero si terrà giorno 5. Ma mi chiedo: a cosa serve il “faccia a faccia”? Anzi, lo chiedo ai diretti interessati.  

le “PAGELLE” di Grottaglie-Brindisi (ed il “nodo” da scioglere)

Ho atteso 24 ore (ero tentato, lo confesso, di scriverlo subito dopo il novantesimo) ma ora bisogna dirlo. E del resto Mister Ciullo lo sa bene e, ne sono certo, sta solo rinviando di qualche settimana. Di cosa parlo? Un attimo, ci arrivo. E se siete impazienti andate a leggere altrove.

commenti, grottaglie-brindisi 0-3, le pagelle, domenica 1 settembre 2013

Dunque il Brindisi ha vinto con una delle squadre piu deboli del Girone (non me ne vogliano a Grottaglie ma son loro i primi che, testualmente, han affermato nella immediata vigilia “per oggi non c’è dubbio che per noi è un’impresa ardua … direi impossibile … ci affidiamo solo alla imprevedibilità del calcio …” ) ed il risultato rotondo è venuto  per una invenzione di Loiodice (che, non lo dirà mai, ma forse intendeva solo metter la palla in mezzo)  verso fine gare ed una vera prodezza di un ragazzo di ventanni al 94esimo.

A proposito del ragazzino: è evidente a tutti che Giuseppe Fella (talento puro)  deve giocare. Chi ha queste frecce nel proprio arco non può restar in panchina.

Bene, “ridimensionato”  il tre a zero fuori casa (pure a Trani si vinse uguale, e quel Trani era persino piu forte di questo Grottaglie) che non significa nulla:  e del resto chi ha usato toni trionfalistici oggi saranno gli stessi che Domenica sera  intoneranno il de profundis  se non giungerà una vittoria contro la Gladiator.

E saranno gli stessi che faranno “processi” giornalistici se  dal Cilento, alla Terza di campionato,  si tornerà senza punti. Nulla di nuovo, per carità. Tifosi e giornalisti non hanno spesso la virtù fondamentale della coerenza e dell’equilibrio. Semmai c’è un punto fondamentale da chiarire: quali sono gli obiettivi del Brindisi?

Ovviamente nessuno mi risponderà, nessuno lo dirà, e del resto nessuno lo ha detto. Sono tutti in attesa. Ed aspettando Godot che possiam permetterci certi undici: ma chi capisce di pallone sa bene che se il Brindisi vuole puntare alla Serie C ( ma il Brindisi vuole  puntare alla Serie C?) la formazione cambierà. Mister Ciullo è il primo a saperlo. Anzi, il primo a saperlo è il Presidente Flora. Vedremo.

appena 25 anni fa’…. (Serie C/1 Girone B Campionato 1988-1989)

BRINDISI 88-89 foto gara.jpgCagliari, Catania, Palermo… No, non stiamo parlando di Serie A, ma di Serie C e, per la precisione C/1 Girone B. Quando? Ve lo diciamo subito: esattamente 25 anni fa muoveva i primi passi la Stagione 1988-1989 di calcio. Ed anche in Serie C c’erano i primi movimenti di “calciomercato” (questo termine non l’ho mai gradito ma mi tocca utilizzarlo) e gli addetti ai lavori formavano i team di quello che sarebbe stato uno dei piu bei tornei di C/1. In verità il Girone meridionale della Terza Serie è sempre stato duro, competitivo e con grosse piazze a contendersi la promozione in Serie B che significa anticamera del grande calcio. Ed anche quell’anno non mancavano: ai nastri di partenza si presentavano, oltre alle gia citate Cagliari, Catania e  Palermo, le altrettanto importanti ed ambiziose Perugia, Salernitana, Frosinone, Casertana, Foggia, Torres ed altre. Fra queste il Brindisi.


Sembra ieri ma son passati, appunto, 25 anni: il Brindisi veniva da una intensa stagione (87-88) culminata con una insperata salvezza conquistata a suon di vittorie e tanta grinta. A Brindisi, ad esempio, ancora ricordano che si sbancò il vecchio Vestuti (l’Arechi  e l’ascesa in Serie A dei granata era di li da venire) con una bella rete dell’ex-Inter Bergamaschi. Già, il forte centrocampista era giunto in riva all’adriatico e, col ritorno di Mister Giancarlo Ansaloni e soprattutto del presidente Mimmo Fanuzzi (figlio dell’indimenticato Commendatore) Brindisi provava a tornare nel “calcio che conta”.

Ed in effetti il Brindisi mise su una squadra niente male: Benarrivo (ad inizio carriera ma già fortissimo), Campilongo, Zaccaro, Goretti, l’altro brindisino Massimo Vitali, il forte mediano Gigi Rocca, il roccioso centrale Marco Serra, l’esperto La veneziana tra i pali, insomma una signora squadra. Ed il Brindisi non deluse le attese. L’epilogo è noto ma non ci dilunghiamo in merito: i brindisini ricordano bene e i lettori non brindisini potrebbero non essere interessati. Nella foto seguente ecco quel grande Brindisi (rosa completa):

 

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(i brindisini -ma non solo- possono “divertirsi” individuando i calciatori)




Si è solo, con molta semplicità, fare un accenno a quella indimenticabile campionato. Si, era ancora “calcio vero” (sebbene il “dio denaro” cominciava a spadroneggiare ed i famigerati procuratori iniziavano a dettare legge anche in Serie C): ed in tempi di auspicato ritorno alla C unica –e che si chiami “serie C” e non “Lega Pro”: è sorto persino un gruppo facebook che sostiene tale causa!- ci è parso opportuno questo flash back. Per la cronaca: fu il Cagliari (allora guidato da Ranieri) a vincere il campionato ed assieme al Foggia –giunto secondo: non esistevano ancora questi estenuanti e crudeli play off- approdarono in Serie B (e poi in massima serie): Palermo, Brindisi e la Torres di Zola si accontentarono di giungere fra le prime 5, che significava accesso alla Coppa Italia di Serie A.

cosimo de matteis

***

Queste le squadre contendenti: Cagliari, Foggia, Palermo, Torres, Brindisi, Casertana, Casarano, Perugia, Giarre, Catania, Salernitana, Ischia, Francavilla, Monopoli, Campobasso, Frosinone, Vis Pesaro, Rimini


un video (di pallone) tratto da youtube

BRINDISI

le dimissioni di De Finis ed il futuro del Brindisi

Comincio col dire che sono sinceramente dispiaciuto per la decisione dell’Ingegnere De Finis di lasciare il Brindisi ma dico subito che lo comprendo perfettamente: ho vissuto con intensità gli ultimi dodici mesi del calcio brindisino (oltre agli ultimi 35 anni, si intende) ed umanamente nonché sul piano logico la sua decisione è lineare, trasparente e coerente.

Ho avuto poche volte modo di parlare direttamente con De Finis ma in quelle circostanze credo di aver ben compreso quelle che erano le sue idee e le sua ambizioni. Attenzione: idee ed ambizioni che riguardavano il Brindisi, il nostro caro Brindisi! Lui aveva preso a cuore seriamente questa squadra ed avrebbe fatto il bene del Brindisi con la sua passione ma soprattutto con la sua esperienza e competenza del mondo del calcio. Qualcuno potrà obiettare che non vi è controprova (né potrà più esserci, date le dimissioni) di quanto dico, ed è vero. Ma è vero pure che i meriti di aver portato questa squadra (nonostante tutto quello che sappiamo) ai playoff son in gran parte ascrivibili a lui: De Finis ha scelto e voluto  fortemente Maiuri (quando altri imponevano nomi diversi) e Maiuri ha operato benissimo.

Mi fermo qui, per ora. Ma vi consiglio di leggere per intero la lettera di De Finis (che traggo dal Sito “Brindisi Magazine” http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2012/06/28/brindisi-de-finis-si-dimette-ecco-la-lettera.html  ) : in coda troverete un mio breve commento pubblicato sul medesimo Sito. Vi invito, inoltre, a dare uno sguardo alle riflessioni da me scritte non più tardi di 24 ore fa: è palese come intravedevo lo scenario tecnico/societario e soprattutto come, sostanzialmente, in molti punti affermo le medesime cose dell’ingegnere De Finis. Ancora una volta, come vedete, non mi sbagliavo: http://cosimino.myblog.it/archive/2012/06/26/brindisi-fra-ripicche-e-scelte-capotiche-spuntera-la-palma.html

 cosimo de matteis

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Appendice: un mio breve commento, apparso sul Sito “Brindisi Magazine” e da me scritto appena dopo aver appreso la notizia delle dimissioni di De Finis.

Cara Redazione,

come sempre -o quasi- avete battuto tutti sul tempo: complimenti sinceri (già fatti in altre circostanze, come pure qualche critica).
Prima di venire al tema in oggetto faccio accorata richiesta di chiedervi la leggera differenza fra la lettera da voi pubblicata e quella comparsa, nel frattempo, altrove: non mi paiono dettagli del tutto trascurabili.

Nel merito, aveva già espresso il mio pensiero QUI: http://cosimino.myblog.it/archive/2012/06/26/brindisi-fra-ripicche-e-scelte-capotiche-spuntera-la-palma.html
e quindi evito di riproporlo(chi vuole può leggerlo cliccando sul link).

Cosi, a freddo -anche se si paventava- la partenza di De Finis (mi) lascia nello sconcerto totale. Il suo dire “sono curioso di vedere questa nuova avventura quanto durerà” ha un sapore amaro ma non è ironia o, peggio, uno sfottò: l’ingegnere De Finis voleva sul serio portare il Brindisi in alto. A me lo disse personalmente il giorno della formalizzazione del suo ingresso in Società, proprio poco prima d’entrare. E gli credetti. Ed ancora gli credo. Mi spiace molto per la sua partenza: ora per i tifosi inizia un periodo molto buio(anche se si vorrà lanciare un po’ di fumo, anzi: si è già iniziato in tal senso) ed il peggio deve ancora venir: mi auguro naturalmente di no ma difficilmente mi sbaglio.

Mi auguro solo una cosa, anzi due:

a) che sia una stagione (indipendentemente dai risultati) più serena sul piano dell’ordine pubblico;

b) che la Società tratti tutti gli Operatori della Informazione nello stesso modo.

Cosimo De Matteis
Direttore del Sito “Forza Brindisi”

Ad un anno dalla morte di Mimino Maffei

MIMINO MAFFEI.jpgRicorre martedì 12 giugno 2012 il primo anniversario della morte di Cosimo Maffei. Esattamente un anno fa mi giungeva un sms di Gianmarco Landi, suo nipote, che mi avvisava della triste notizia. Conservo ancora quel messaggio nel telefonino. Gianmarco rientrava da Bologna, sua città di adozione dove peraltro è uno stimato professionista, ed aveva provato a chiamarmi. Ma essendo Domenica mattina –era Pentecoste- ero a Messa e non avevo potuto rispondere. Attorno a mezzogiorno l’sms mi diceva che era morto Mimino Maffei suo e mio allenatore di basket (e di molti altri fra cui Giovanni Putignano, Andrea Maghelli ed Enrico Curiale, oggi tutti affermati allenatori). Scrissi qualcosa quel giorno (  http://cronachebrindisine.myblog.it/archive/2011/06/12/la-morte-di-cosimo-mimino-maffei-l-ingegnere-con-la-passione.html ) e poi il giorno successivo partecipai al funerale. Non potevo mancare: era stato il mio allenatore, e quindi un educatore, un maestro. Per me l’allenamento, presso la palestra di via dei mille, era un appuntamento importantissimo. Il basket non mi stancava mai, mi piaceva tanto. Ricordo ancora che a scuola, i giorni che avevo allenamento, contavo le ore che mancavano! Non ho narrato, un anno fa, l’ultima volta che lo vidi e quindi lo faccio ora. Occorre premettere che da tempo avevo smesso di giocare a basket (nel frattempo ero stato anche arbitro, sia a Brindisi che a Padova dove ho vissuto diversi anni per motivi di studio) e quindi Mimino Maffei (l’ingegnere Maffei: ed un giorno narrerò un gustoso e significativo aneddoto in merito a tale suo titolo) lo vedevo raramente: come ho detto si era appassionato di bocce e mi capitava di intravederlo nel bocciodromo di Sant’elia (che è il quartiere dove vivo da oramai oltre 37 anni) ma era un evento sporadico.

Lo vidi –e mai avrei potuto pensare che sarebbe stata l’ultima volta su questa terra- in una Domenica (ancora!) presso la Scuola Elementare di Viale Leonardo Da Vinci: ero andato a votare e lui era Presidente del seggio elettorale. Chi lo ha conosciuto sa bene che spesso era scherzoso e quindi non si meraviglierà se dico che disse ad una delle scrutatrici “questo signore era una schiappa a giocare a pallacanestro” (il termine non fu proprio “schiappa” ma uno piu “colorito” ma non vi era nessuno intento offensivo). Era uno sfottò simpatico di un educatore che rivede un suo “vecchio” allievo. Non lo rividi più. Fino al messaggio di Gianmarco di quelle Domenica.

In realtà lo rividi: ma il suo corpo –abbastanza offeso dalla malattia- era oramai privo di vita. Restai una oretta abbondante in preghiera vicino a lui. Ed ancor oggi spesso prego per lui. A Dio, professore!

cosimo de matteis

Dedicato al dottor ROBERTO ROMEO, Addetto Stampa del Brindisi

ROBERTO ROMEO

Allora, tanto per iniziare: speriamo che la Società non mi multi (giustamente) perchè uso una immagine tratta dal Sito Ufficiale della SSD CALCIO CITTA’ DI BRINDISI (portale che non mi stancherò mai di consigliare!: http://www.cittadibrindisicalcio.it/ ) ma confesso di non averne altre -di foto di Roberto intendo- e quindi quando ho visto questa ho detto fra me e me “beh, mò questa la devo proprio pubblicare”. E, come vedete, così ho fatto.

Credo che l’attuale Addetto Stampa se lo meriti tutta questa vetrina (sebbene lui assolutamente non la cerca ed anzi fugge ogni protagonismo e/o presenzialismo) perchè da quando ha assunto questo incarico -che svolge unitamente ad altri impegni professionali di rilievo- lo ricopre con una precisione ed un garbo non comuni. Ho già scritto che tanti colleghi, venuti a Brindisi, son rimasti favorevolmente impressionati dalla accoglienza e, appunto, dalla gentilezza di Roberto Romeo. Una dimostrazione, la ennesima, che sono le persone a rendere bello, credibile, vincente un progetto.

Io non so chi penso’, in estate, a Roberto Romeo come Addetto Stampa. Ma chiunque sia credo che abbia fatto la “cosa giusta”. Vi sembrerò esagerato ma, ora come ora, mi riesce davvero difficile immaginare il Brindisi senza di lui. E credo che tutti i colleghi sono daccordo. E credo pure che riuscir ad andare daccordo con tutti i giornalisti non sia impresa da poco! Bravo Roberto, sappi che siamo in tanti a stimarti. E dì, per favore, alla Società che mi perdoni se ho usato una foto del Sito. O sennò che mi multino pure: questa foto è troppo bella e costi quel che costi, dovevo pubblicarla. Buon lavoro e grazie di tutto. E, naturalmente, forza Brindisi.

FORZA B R I N D I S I !

BRINDISI, forza brindisi il blog di cosimo de matteis, GIORGIO CORONA,

 

 

 

 

 

 

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