In casa Brindisi tutto è sereno. Contrariamente a certe voci -messe in giro da cassandre locali- la trasferta è iniziata nel migliore dei modi: la squadra è in ritiro da sabato a Mercato San Severino, i ragazzi sono veramente sereni e desiderosi di fare bene.
Davvero non si comprende come si possano diffondere voci secondo le quali il Presidente Flora non avrebbe avuto denaro sufficiente per affrontare questa trasferta campana. Solo la malafede o la stoltezza possono portare a ciò. Che poi, in campo, non sarà facile questo è pacifico: le zebrette vorranno legittimamente chiudere già oggi il discorso salvezza.
Ma il Brindisi, fra le altre cose, ha da “vendicare” (sportivamente parlando) un 1-5 che ancora brucia. E’ pur vero che era una squadra allo sbando e che da allora molte -moltissime cose- sono cambiate: ma sono sempre “cincu pinnuli” che il Brindisi prese in casa!(per vedere le immagini e la surreale conferenza stampa -quella del “gervasio” e del “un tiro e quattro gol”…- C L I C C A R E QUI)
Ed i vari Tedesco, Novembre (brindisini purosangue) vorranno “lavare l’onta” di quella incredibile Domenica (era il 2 dicembre 2012) in cui Mino Francioso guidò per l’ultima volta il Brindisi. Come si ricorderà -ed è possibile risentire le parole al link precedentemente indicato- l’allora Presidente sostenne che lo spogliatoio era unito e che i problemi derivavano dalla sfortuna e da un collega locale reo, a suo dire, di criticare troppo. Altri tempi. Tutti disponibili, quindi, per Mister Ciullo: dovrà solo scegliere l’undici da mettere in campo. Fischio d’inizio ore 15. Diretta televisiva sull’emittente televisiva tarantina Studio 100 (anche online: diretta streaming su www.studio100.it).
TARANTO Maraglino Rosato, Terrenzio, Prosperi, Stigliano, Cordua, Vicedomini, Aiello (27° st Papa), Mignogna, Molinari (41° st El Ouazni), Bongermino (46° pt Brancato). In panchina Costantino, Biondo, Grieco, Faccini. Allenatore Giacomo Pettinicchio
BRINDISI Novembre; Bove, Staiano, Sireno (42° st Manco), Cacace, Frasciello, Mariano, Laboragine (29° st Bartoccini), Albano, Pellecchia (35°st Greco) Tedesco. In panchina Agostini , Mboup, Lucà, Procida. Allenatore Salvatore Ciullo
Arbitro: Signor Valiante della Sezione Aia di Nocera Inferiore (assistenti Punziano e Napolitano di Napoli)
NOTE: Giornata primaverile, manto erboso in buone condizioni. Spettatori 1500 circa con buona rappresentanza di tifosi del Brindisi(circa duecento persone). Ammoniti: Rosato, Molinari (Taranto) Cacace, Manco (Brindisi). Espulso al 43° del primo tempo Terrenzio del Taranto. Calci d’angolo 3-2.
Non un Comunicato Ufficiale –e che importa, in fondo- ma un passaparola virtuale. Nasce da Roberto Quarta, giovane ex Presidente del Brindisi anzi: primo presidente della Ssd Calcio Città di Brindisi. E cosa dice Quarta? Poche, pochissime parole affidate alla rete (nella fattispecie su Facebook) con le quali propone che nel derby Taranto-Brindisi di dopodomani (giovedì 28 marzo, stadio Jacovone) le due squadre scendano in campo con un nastro giallo sulle maglie.
Naturalmente la cosa è legata alla notissima vicenda dei nostri due Marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre ancora in India “ostaggio” delle burocrazie (e non solo di esse, purtroppo).
Siamo certi che le due Società –di due città così simili per molti aspetti e da sempre amiche- saranno d’accordo con tale proposta. Per conto nostro ci pare una iniziativa davvero opportuna: “Forza Brindisi” la sposa in toto e la rilancia.
Di seguito riportiamo le parole di Roberto Quarta trasmesse, come detto, attraverso facebook:
In occasione del Derby di giovedì tra Taranto e Brindisi , visto le similitudini tra le due Città,soprattutto in ambito militare, sarebbe opportuno far scendere le i giocatori in campo con un nastro giallo ! Onore ai nostri Maro’ !!!!
A margine di quanto scritto riferiamo una notizia di queste ore:le dimissioni del Ministro Terzi proprio in relazione alla intricata vicenda che vede coinvolti i nostri due Marò (pugliesi, lo ricordiamo. E del Battaglione San Marco) e in genere la politica italiana ed internazionale:
Terzi, mi dimetto in disaccordo con governo
Il ministro della difesa: ‘Non abbandonerò la nave in difficoltà e non abbandonerò i fucilieri’
ROMA – “Mi dimetto in disaccordo con la decisione di rimandare i marò in India. Le riserve da me espresse non hanno prodotto alcun effetto e la decisione è stata un’altra. la mia voce è rimasta inascoltata”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi in Parlamento.
“Ho aspettato di farlo qui in Parlamento per esprimere pubblicamente questa mia posizione: non posso più far parte di questo governo”, ha detto Terzi annunciando le sue dimissioni sulla vicenda dei marò.
“Mi dimetto – ha detto Terzi – perché per 40 anni ho ritenuto e ritengo oggi in maniera ancora più forte che vada salvaguardata l’onorabilità del Paese, delle forze armate e della diplomazia italiana. Mi dimetto perché solidale con i nostri due marò e con le loro famiglie”.
“Saluto con un sentimento di profonda partecipazione e ammirazione i marò Latorre e Girone. Ancora ieri le loro parole hanno dato uno straordinario esempio di attaccamento alla patria”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi alla Camera.
“E’ risibile e strumentale pensare che la Farnesina abbia agito autonomamente” sulla vicenda dei marò, ha spiegato Terzi intervenendo alla Camera, definendo “fantasiose” le ricostruzioni in questo senso. “Sono un uomo delle istituzioni che ha servito per 40 anni lo Stato. In questi giorni ho letto ricostruzioni fantasiose, in merito a iniziative che avrei assunto in modo autonomo, ma io mai avrei agito in modo autoreferenziale”
Tutte le istituzioni erano informate e d’accordo sulla decisione di trattenere in Italia i marò. La linea del governo è stata approvata da tutti l’8 marzo. Lo ha detto il Ministro degli Esteri Giulio Terzi, in aula alla Camera.
DI PAOLA: NON ABBANDONERO’ I MARO’ – “Sarebbe facile per me annunciare di dimettermi, sarebbe facile oggi lasciare la poltrona che comunque a breve lascerò al nuovo ministro che arriverà. Sarebbe facile, no cost, ma non sarebbe giusto e non lo farò”. Così il ministro della difesa Giampaolo di Paola, aggiungendo: “non abbandonerò la nave in difficoltà “.
“Non abbandonerò la nave in difficoltà. So quello che Massimiliano e Salvatore, guardandomi negli occhi, la sera del 21 marzo mi hanno detto: ‘non ci abbandonare’. Lasciare sarebbe venire meno a scelte che ho condiviso e io non abbandono la nave in difficoltà” ha detto il ministro della Difesa.
Le valutazioni espresse dal ministro degli Esteri Giulio Terzi sul caso dei marò “non sono quelle del Governo”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, in un’informativa alla Camera che segue quella del collega.
La giornata odierna lo ha oramai detto a chiare lettere (semmai vi fosse ancora qualche dubbio): l’Ischia è la regina del campionato e, con merito, approda in Serie C dopo qualche lustro d’attesa. Solo la matematica non da il “placet” ma i gialloblu di Campilongo (c’è molto di suo in questo successo) non solo si avviano alla vittoria del torneo ma, con buone probabilità, stabiliranno dei record difficilmente eguagliabili. Oggi ennesima dimostrazione di forza: tre gol sul campo del Bisceglie col piglio delle grandi squadre. A titolo informativo occorre dare la notizia della caduta -a Monopoli- della Gladiator. Onore e merito però a Gatta e compagni: han disputato ben 27 gare senza una sconfitta e, almeno nelle primissime fasi della stagione, han conteso il primato proprio all’Ischia. In coda appare oramai critica la situazione di Potenza e Trani. E se si aggiunge la probabile retrocessione (diretta) del pur generoso Grottaglie -oggi caduto in casa sotto i colpi del cinico Taranto che è ad immagine e somiglianza di Pettinicchio: in riva allo Jonio si affrettino a confermarlo perchè sarebbe folle preparare la prossima stagione prescindendo dall’attuale tecnico- allora emerge come la Puglia perderà ben due sue squadre da quello che rimane pur sempre un campionato nazionale. Ed ora vediamo nel dettaglio i risultati odierni (inclusi gli anticipi) e la nuova classifica:
ISCHIA: Mennella, Finizio, Tito, Nigro, Mattera, Rainone, Longo (14’ st Conci), D’Ambrosio (24’ st Romano), Cunzi, Armeno, Masini (39’ st Trofa). A disp.:Incarnao, Picascia, Magnanelli, Chiaria. All.: Campilongo.
CTL CAMPANIA: Vigliotti, Pellini, Russo, Lopetrone, Baratto, Panariello (30’ st Sommella), El Ouazni, Varone, Puca, Olivieri (7’ st Trematerra), Granato (38’ pt Bosco). A disp.: Minini, Fiorillo, De Luca, Salve. All.: Bosso (Campana squalificato).
ARBITRO: Scarpini di Arezzo.
MARCATORE: 3’ pt Rainone
NOTE: spettatori 700 circa; al 32’ pt espulso Baratto per doppia ammonizione; ammoniti Nigro, Rainone, Vigliotti, Russo,Varone, Bosco.Angoli 7-2 per l’Ischia.Rec.: 3’ pt, 4’ st.
FOTO TRATTA DA “TG ISCHIA.IT”
ISCHIA – Dopo il rosso a Di Palma a Monopoli al 20’ di gioco, il calcio di rigore inesistente assegnato al 94’ al Nardò, ecco il doppio giallo alla mezzora a Baratto: c’è un’altra topica arbitrale nel ko di misura patito al ‘Mazzella’ da un Campania danneggiato anche contro l’Ischia da una decisione arbitrale. Indiscusso il valore degli isolani, ma chissà che gara sarebbe stata in parità numerica: i ‘guerrieri’, infatti, in dieci contro undici per un’ora contro una squadra allestita con investimenti importanti e che punta al salto di categoria, restano in partita fino all’ultimo minuto e sfiorano nel recupero il gol del pareggio.
In verità El Ouazni segna pure, ma l’assistente vede un fuorigioco e sbandiera. Il Campania è costretto ancora una volta a giocare in dieci per un’ora: sembrano eccessivi i due gialli in 30’ che l’arbitro rifila a Baratto. Mister Campana (che sconta l’ultimo turno di squalifica, in panchina il preparatore Bosso) deve rinunciare Di Palma e Cavallini appiedati dal giudice sportivo e a Narciso, D’Agostino e D’Alterio infortunati. L’Ischia parte forte e dopo 3’ è già avanti: da un piazzato nasce una mischia, sottomisura c’è Rainone che regala il vantaggio agli isolani. Nell’azione del gol valutata passiva la posizione di off-side di un giocatore ischitano. Ci vuole un grande Vigliotti per evitare il raddoppio dell’Ischia: l’estremo difensore del Campania è miracoloso su Cunzi. I gialloblu sfiorano più volte il due a zero che però non arriva: Cunzi tutto solo davanti al portiere lo scavalca con un pallonetto ma poi calcia incredibilmente sul palo a porta vuota. Poco dopo la mezzora Mattera ci prova due volte in seguito a un corner: Vigliotti è di nuovo straordinario con altrettanti interventi strepitosi. Un giro di lancette dopo e gli ospiti restano in dieci per il secondo giallo sventolato in faccia a Baratto per un semplice fallo a centrocampo.
E’ l’episodio chiave che alimenterà nuove polemiche per un altro errore a danno del Campania. Prima dell’intervallo fa il suo esordio in maglia biancazzurra Bosco (classe ’95): gli fa posto Granato. Nella ripresa Vigliotti tiene in partita i ‘guerrieri’: all’8’ salva su Masini, poi Russo ‘mura’ il tap in di Armeno. Entra Trematerra per Olivieri, ma il protagonista è sempre Vigliotti che toglie dall’angolino la punizione di D’Ambrosio, che poi esce per Romano: il neo entrato colpisce di testa a botta sicura ma vede Vigliotti superarsi per l’ennesima volta. Al 37’ è Sommella, dentro per l’infortunato Panariello, che per un soffio non gela il ‘Mazzella’: la sua punizone sfiora l’incrocio. Giusto il tempo per Vigliotti di dire no a Cunzi che in pieno recupero El Ouazni, imbeccato da Lopetrone, scarta Mennella e deposita in rete, ma l’assistente sbandiera e rende tutto inutile: altra benzina sul fuoco per un Campania anche stavolta danneggiato da una direzione non all’altezza.
SPOGLIATOI
“Sì, il Campania si sente danneggiato – spiega ai cronisti che glielo chiedono mister Rosario Campana – anche nell’ultima azione, in cui El Ouazni ha fatto gol, credo che fosse partito nettamente da dietro”.
Anche sulla rete di Rainone, il tecnico napoletano esprime qualche dubbio: “Prendere gol a inizio partita in un’azione in cui forse poteva starci fuorigioco ha messo il match in salita. Poi Baratto ha preso la prima ammonizione, sicuramente evitabile, mentre sulla seconda è stato bravo Cunzi a far abboccare l’arbitro”.
Tant’è che nella ripresa il direttore di gara ha un po’ mutato il criterio di giudizio, diventando più tollerante: “Ripeto, per me non era affatto ammonizione, sicuramente Baratto era andato ad aggredire sullo stop dell’attaccante, con un movimento che il difensore fa. Cunzi è stato bravo ad ingannare l’arbitro e da quel momento si è fatta dura”.
Dura anche perché oltre a Baratto espulso, Cavallini squalificato, il Campania ha dovuto fare a meno a partita in corso anche di un altro difensore di ruolo, Panariello, all’esordio coi ‘guerrieri’, messo ko da un infortunio: “Avevamo tanti infortunati, ci mancavano anche Narciso, D’Agostino oltre al lungodegente D’Alterio: io, però, non sono abituato a parlare degli assenti ma devo complimentarmi con la squadra perché fino all’ultimo minuto ha provato a creare grattacapi all’Ischia e penso ci sia riuscita: proprio per questo motivo sono fiducioso per il prosieguo del campionato”.
Forse il Campania è al momento la migliore compagine vista al ‘Mazzella’ grazie ad una grande organizzazione di gioco: “Merito dei ragazzi, del presidente e del direttore sportivo – sottolinea l’allenatore – che mi hanno messo a disposizione una squadra degna del campionato che dobbiamo fare: sono giovani, devono crescere, oggi (ieri, ndr) ha giocato un ’95, Bosco, che fino all’anno scorso giocava negli Allievi”.
Achille Talarico -Addetto Stampa Ctl Campania
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Le immagini della gara
Telecronaca di Alessandro Mollo Riprese di Riccardo Fioretti