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Lettera a Carlo Amatori

Caro Carlo,

 

confesso di non sapere con esattezza quali sono le tue responsabilità presso la emittente radiofonica con la quale collabori da oramai molti anni. Ma sei l’unica persona di quella radio che conosco e pertanto è a te che mi rivolgo. Ti sarà sicuramente giunta la eco delle polemiche attorno al fatto che quest’anno nessuna radio trasmette le radiocronache del Brindisi. Io non entro nella quaestio – o almeno non in questa sede- della quale non conosco in modo preciso gli aspetti giuridici ed economici, tuttavia converrai con me che è abbastanza singolare il fatto che una squadra di calcio di un capoluogo di provincia non abbia una emittente radiofonica (non consideriamo, per ora, le televisioni) che segua le sue vicende e trasmetta le partite, soprattutto quelle in trasferta.

Certamente il problema è meno avvertito (attenzione: meno avvertito non significa che non esista comunque un disagio) da chi ha dimestichezza con internet: navigando qua e la in rete qualcosa la si trova. Ma tu pensa, caro Carlo, alle persone un po’ più grandi ed agli anziani: per costoro il Brindisi è totalmente off limits! Mi immagino come girino in continuazione la manopola della radio cercando la radiocronaca pensando “bè, sicuramente qualche canale trasmette la partita del Brindisi”, così come è sempre stato.

Tu lo sai bene Carlo: dopo Radio Video brindisi e Canale 94 siete stati, tu Enrico, Dino ed altri(Gianmarco, Daniele, Maner), a trasmettere per anni lo sport brindisino su Radio Dara. Calcio e basket, con eguale passione, impegno e competenza. Ho condotto tante volte in studio, appena sedicenne, il pomeriggio sportivo: voi in giro per campi e palazzetti ed io a mandarvi in onda, a dare risultati, aggiornamenti e classifiche.

Ebbene, non ti pare davvero incredibile – ed in effetti è una cosa mai accaduta finora- che nessuno più trasmetta le partite del Brindisi?

Ripeto: conosco solo marginalmente gli “ostacoli” che impediscono la trasmissione delle partite ma credo che, con la collaborazione di tutti, si possa –e forse si debba- trovare una soluzione: siamo in piena fase di rilancio del calcio in città e prescindere dai mezzi di informazione e nello specifico dalle radiocronache delle partite mi pare davvero incredibile. Ovviamente in tale ottica la Società dovrebbe svolgere un ruolo di stimolo, fermo restando che è un fatto che riguarda la Lega e le singole Emittenti.

Tu che ne pensi? Io credo che in qualche modo, anche con l’intervento –se necessario- delle Istituzioni si possa trovare una soluzione. Dal canto mio sarei disponibile, da subito, a fare le radiocronache in casa e fuori casa: lo farei persino gratis pur di assicurare ai miei concittadini di seguire il Brindisi la domenica pomeriggio. Con simpatia e –lo ammetto- con un po’ di nostalgia per quei tempi trascorsi nello “scantinato” di Radio Dara.

 

cosimo de matteis