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Indovina chi lo ha detto?

Chi ha pronunziato la seguente frase?

“il bravo giornalista è quello che sa rubare meglio le notizie degli altri”

a)Maurizio Mosca

b)Gianni Brera

c)Un Altro

d)Giorgio Tosatti

e)Non so

f)Vittorio Sgarbi

g)Non mi interessa

h)Bruno Pizzul

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INTERVISTA AD ALFREDO PARADISI, ALLENATORE DELLA VIRTUS FRANCAVILLA

intervista ad alfredo paradisi, virtus francavilla, prima categoria girone c 2011-2012Proseguiamo ad occuparci di categorie “dilettantistiche”. E lo facciamo (anche) con un auspicio: che esse restino tali e che non cerchino di scimmiottare le serie professionistiche con tutto quello che di negativo vi è in esse. E’ un discorso importante e delicato che però, per il momento, rinviamo con la speranza che il calcio dilettantistico resti quello che è e che il “business” (meglio: l’idea e la brama di “sfruttare” questi campionati per fare soldi) resti alla larga e che anzi siano le stesse Società a respingere con nettezza tali tentativi venali e, spesso, senza scrupoli. Ma torniamo al calcio giocato:il Girone C della Prima Categoria non ha deluso le aspettative della vigilia: si diceva campionato avvincente, di qualità, con molte pretendenti alla vittoria finale, molti giocatori di valore ed altro ancora.Ebbene: così è stato, almeno in questo avvio di stagione. Naturalmente cinque giornate non sono sufficienti per dare un giudizio esaustivo tuttavia delle indicazioni importanti sono giunte. E la classifica è lì che “parla”. E dice di Cellino e Virtus Francavilla davanti a tutte, dice della Real Paradiso subito a ruota (e soprattutto imbattuta, come il Latiano), dice di attacchi  che fan  gol a raffica (quello della Virtus e del Real Paradiso) e difese “colabrodo” (il Leverano/Porto Cesareo). Secondo gli addetti ai lavori ( ho sentito molti dirigenti delle squadre di vertice)saranno gli scontri diretti a dare delle risposte precise ed a definire meglio la graduatoria. E gli scontri diretti son lì che attendono: ancora qualche settimana e vedremo le “scintille” (del bel gioco e dell’entusiasmo, naturalmente!).

Di questo e di altro abbiam parlato con Alfredo Paradisi, giovane tecnico della capolista Virtus Francavilla. Paradisi(nella foto in alto è con Mimmo Ligorio ottimo Direttore Sportivo della Virtus), tarantino, trentacinquenne,  una Laurea in Giurisprudenza -si divide fra la professione forense ed il campo di calcio- è stato chiamato quest’anno dal Presidente Magrì ad allenare la neonata Virtus (che nasce, appunto, dalla unione della Imperial Francavilla e rilevando il titolo dell’Erchie) con i propositi che tutti sappiamo. E, salvo la battuta d’arresto all’esordio, la sua squadra ha solo collezionato sonanti vittorie:



Guardando alla classifica e vedendo la Virtus in testa uno potrebbe dire “vabbè, si sapeva”. In realtà, mister Paradisi, non mi pare un risultato scontato né facile, o sbaglio?

“Vincere non è mai facile, le testimonianze di questo le riscontriamo anche nel calcio che conta, noi abbiamo dalla nostra una grossa organizzazione societaria ma la squadra è totalmente nuova composta da 24 giocatori tutti allo stesso livello ma non vi sono “primedonne” e non la definirei una corazzata.”

 

Cinque giornate sono poche, tuttavia ci sarà qualche calciatore (anche della tua squadra) che ti è particolarmente piaciuto?

“Mah,  non amo parlare dei giocatori della mia squadra, sicuramente nelle cinque giornate ho visto tanti buoni giocatori anche se Quarta del Cellino è di un’altra categoria. Dei miei cito Di Punzio oltre che per il lavoro per la professionalità ed umiltà mostrata ed i miei under che al momento posso definirli, senza paura di essere smentito, i migliori della categoria.”intervista ad alfredo paradisi, virtus francavilla, prima categoria girone c 2011-2012

 

Sorpreso di vedere il Latiano imbattuto e lì fra le prime?

“Assolutamente no il Latiano mi ha destato una buona impressione nel doppio confronto di coppa ha una buona intelaiatura , un ottimo mister, un’organizzazione societaria ed un grande pubblico tutti gli ingredienti per fare bene.”

 

Il Mesagne, nonostante il cambio d’allenatore, stenta a “decollare”: c’è il rischio concreto di restare nei bassifondi fin alla fine o presto si riprenderà?

Secondo me il Mesagne alla lunga verrà fuori anche se il distacco dalle prime comincia a farsi importante e deve immediatamente invertire la rotta, il mercato di Dicembre potrebbe non bastare.”

Torniamo alla Virtus: miglior attacco (12 reti, come il Paradiso) e migliore difesa(solo due gol, come il Latiano). Quale di questi due dati ti soddisfà di più?

Sicuramente entrambi anche perchè hanno la stessa connotazione, l’attacco non prevede, al momento, un vero bomber ma hanno segnato almeno 6 giocatori, la difesa non è il risultato del solo reparto difensivo ma della fase di non possesso fatta da tutti i giocatori in campo.”

 

Campi in casa (partita solo apparentemente “facile”) poi a Brindisi contro il Paradiso e quindi il “derby” col Latiano: bottino minimo perche Paradisi sia soddisfatto?

9 punti! Ovviamente scherzo, sono tre partite difficilissime e non mi va di fare tabelle viviamo alla giornata ed il Campi rappresenta un ostacolo duro è una squadra rocciosa che subisce poco.”

 

C’è qualcosa di questo Campionato –sotto tutti i punti di vista- che non stai gradendo particolarmente?

Onestamente il livello arbitrale , ma non per la qualità non si può mandare ragazzini allo sbaraglio senza supporto di guardalinee su campi ove la sicurezza è minima se non assente, con squadre che hanno investito molto.”

 

La Prima Categoria -ed, in genere i campionati dilettantistici- devono restare tali o devono cercare di uniformarsi al professionismo?

Devono restare tali perchè rappresentano ancora la bellezza del calcio, anche se occorrerebbe maggiore consapevolezza che i costi sono divenuti esorbitanti e, pertanto il servizio reso dalla federazione deve essere più professionistico.”


Sincero, come sempre, mister Paradisi: senza peli sulla lingua dice la sua con pacatezza ma con decisione e convinto di quanto afferma. Credo che  la Virtus -Presidente, dirigenza, calciatori, tifosi- siano fieri di una persona così. E credo che faranno molta strada assieme. Di questo non potrebbe che giovarsi tutto l’ambiente calcistico brindisino, e non solo brindisino.


cosimo de matteis


 

intervista ad alfredo paradisi, virtus francavilla, prima categoria girone c 2011-2012



La chiarezza e le utopie

 

Inutile negare o fare finta che non stia succedendo nulla. Mi riferisco all’àmbito calcistico e precisamente al maggiore sodalizio calcistico della Città ed i suoi travagliati primi due mesi di vita. Non è intenzione mia di fare un “riassunto” (chi vuole può leggere a ritroso i post di questo mio modesto blog) ma semplicemente riportare degli interventi che mi paiono costruttivi nelle intenzioni  di là dalla bontà di quanto enunciato. Ebbene oggi il Presidente del Brindisi Roberto Quarta ha inviato, a mezzo stampa, una “Lettera” (il testo integrale è QUI:  http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/09/27/il-presidente-roberto-quarta-ora-basta-nessuno-giochi-con-i.html ).
Già il solo intervenire, parlare in modo chiaro, non rifiutare il dialogo o -peggio- il non rinchiudersi in una boriosa autoreferenzialità è tanto. E va dato atto di ciò. Non entro -per ora- nel merito della citata “Lettera” ma riporto due considerazioni che partono proprio da quelle parole del Presidente.
Nello specifico si tratta di una “replica” che RIPRENDIAMOCI BRINDISI (è un profilo facebook col quale interagisco) ha ritenuto di fare come commento al link -da me postato nella loro bacheca facebook- che annunciava e riportava l’intervento di Quarta. Ecco quanto scrive “Riprendiamoci Brindisi”

 

I TIFOSI CHIAMATI A COLLABORARE: Ci sono differenze nel modo in cui operano le società di calcio, soprattutto negli ultimi anni, e il modo in cui operano le associazioni dei tifosi.
Infatti, noi crediamo che ciò dimostri che la via che il calcio ha intrapreso, muovendosi alla ricerca del denaro ed allontanandosi dai tifosi, sia una delle ragioni per cui troppi club in Italia si sono ritrovati con significativi problemi finanziari, con proprietari per i quali è sempre più difficile continuare con questo approccio – soprattutto durante una recessione.
Ma c’è speranza, e questa speranza è la collaborazione: la nostra situazione in Italia rispecchia quella che si è sviluppata nel calcio inglese pochi anni fa; problemi simili al Northampton Town portarono i tifosi a creare la prima cooperativa di supporters nei primi anni ‘90, tramite la quale rilevarono una quota nel loro club. Oggi la cooperativa è tra gli azionisti del club ed ha due rappresentanti nel direttivo.
L’iniziativa ebbe tanto successo e fu così importante che nel 1999 venne creata un’organizzazione chiamata Supporters Direct con lo scopo di aiutare altri gruppi di tifosi.
In tantissimi casi queste cooperative di tifosi hanno aiutato i club coinvolti a diventare più stabili, spesso ricostruendoli dopo che avevano a lungo contato sui finanziamenti di singoli individui. Tutte le persone coinvolte hanno lavorato insieme per avere un club migliore: non c’è migliore dimostrazione nel calcio dei valori del movimento cooperativo in Inghilterra così come in Europa.

 

 

Ed io, a sretto giro di facebook, ho risposto così:

 

Quanto sia effettivamente realizzabile il c.d. “azionariato popolare” (mi scuso per il termine che, forse, non è preciso: tuttavia lo uso perchè rende l’idea) nella nostra realtà è da vedere ed anzi: sono davvero interessato a vedere se –ed in che misura- un progetto simile è attuabile a Brindisi. Oltretutto mi pare (e ribadisco: “MI PARE”) che la Società non abbia precluso tale strada. Riguardo invece il rapporto Società-Tifoseria (parlando davvero in GENERALE) è abbastanza assodato che una delle più grosse palle al piede di molti club (dilettantistici e/o professionistici) consista precisamente in quella sorta di “ricatto” -più o meno tra virgolette- che Esse subiscono da sedicenti grupppi di tifosi(in molte realtà -è noto- i clubs di tifosi attivano dei veri e propri business. Con cifre notevoli). Ora: il proverbio dice “chi è causa del suo mal pianga sè stesso”, sicchè chi si è lasciato trascinare in questi circoli viziosi ha la sua parte di responsabilità. Dico questo poichè è stato detto che i problemi nascono dall’ALLONTANAMENTO DELLE SOCIETA DAI TIFOSI”. Ebbene, se le tifoserie agiscono in quel modo (ricattatorio e tuttaltro che SPORTIVO) non solo non è sbagliato prenderne le distanze ma è anzi opportuno ed auspicabile. C’è un “cancro” nel calcio che “colpisce” tanto le Società quanto CERTE tifoserie: non si può fare finta che non esista.
cosimo de matteis

 

Ora basta: isoliamo queste persone

fortis trani-brindisi 0-3, cori dei brindisini a Trani contro mennitti, tifoseria brindisina, tifosi brindisini a traniOggi Brindisi si è svegliata felice:almeno quella grossa fetta di cittadini che seguono la squadra di calcio. Quelli che si son recati a Trani han avuto ragione: han dovuto sopportare un caldo veramente torrido ma la prestazione ed il risultato ripagano di tutto. Del resto non càpita sempre di vincere tre a zero fuori casa, per di più con una squadra (ed una Società)messa sù in pochi giorni. I giocatori biancazzurri, a fine gara, son andati sotto il settore ospiti a salutare i loro tifosi (in foto i brindisini nella curva dello stadio di Trani). Ma, detto questo, e dando atto a chi si è sciroppato chilometri e canicola estiva non si può tacere su quanto certi “tifosi” hanno inscenato nella curva dello stadio tranese. I cori ingiuriosi che sono partiti hanno del vergognoso. Striscioni triviali esposti. Questo non è tifo. E’ un pregiudiziale attacco mirato a precise persone.

Invece di rendersi conto del fondamentale lavoro svolto in estate da Domenico Mennitti (lui il destinatario delle invettive volgari ed assurde) non trovano di meglio che offenderlo. E pesantemente. E’ da sperare, a questo punto, che la parte sana della tifoseria (e della Brindisi sportiva) prenda decisamente le distanze da certe posizioni minoritarie, assolutamente minoritarie (e forse pure eterodirette).

Se i capi della tifoseria organizzata resteranno in silenzio (per pavidità o, peggio, perchè condividono certi pregiudizi) non sarà un bel segno. Questa squadra si chiama “CITTA DI BRINDISI” ed è francamente intollerabile che poche decine di persone faziose e prevenute debbano far intendere che la intera tifoseria brindisina sposi certi assurdi pregiudizi. Ed è facilmente ipotizzabile che ieri, in curva, molti ragazzini sinceramente appassionati del Brindisi siano stati oggetto di strumentalizzazione e costretti a cantare certi cori indecorosi, come pure le invettive incomprensibili contro le Forze dell’Ordine: no, questi non sono tifosi.

La risposta più bella arriverà in questa settimana: centinaia sono i brindisini che sottoscriveranno l’abbonamento dopo questo inizio di torneo più che convincente (ricordiamo che è possibile farlo presso la Sala Stampa dello stadio, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19). Stamane, come dicevo in apertura, i brindisini sono felici: chi non è andato a Trani ha letto sui giornali e altri mezzi di informazione della splendida prestazione esterna e sono certi che, con un uomo come Boccolini, questa squadra non può che fare bene. Ed anzi: può ancora migliorare.

Ed è il concetto espresso, in piena sintonia, dall’allenatore e dal suo Vice Diego Giannattasio : questa squadra ha amplissimi margini di miglioramento. Ma già da ora il mister di Recanati vede le buone prestazioni di alcuni giocatori. Tutti hanno risposto bene ieri in campo, a partire da Rosti che è parso sicuro e soprattutto ha salvato il risultato nel secondo tempo sull’uno a zero: ha respinto con freddezza e bravura il tiro ravvicinato di Guardabascio. Una manciata di minuti ed è giunto il raddoppio di Kettlun ma non può esser dimenticata la prodezza del numero uno biancazzurro. Tutti hanno giocato bene ma và fatta una menzione per i giovanissimi De Roma e Greco per nulla intimoriti al debutto in campionato.

Domenica, al Fanuzzi, farà visita la matricola Sarnese. Ieri i salernitani han rifilato quattro reti all’Oppido e gli uomini di mister Pirozzi volano sulle ali dell’entusiasmo: giungeranno a Brindisi, con tanti tifosi al seguito, per giocare a viso aperto contro i blasonati avversari. Ma ora è troppo presto per pensare a domenica: Brindisi si gode questa bella vittoria esterna ed attende, serena, una grossa risposta della Città.

 

cosimo de matteis

Oggi (ore 18) amichevole Maglie-Brindisi

E’ bello vedere, duranti gli allenamenti del Brindisi, decine e decine di appassionati che seguono i propri calciatori anche durante gli “aridi” esercizi, -talora senza palla!- o che soltanto effettuano i giri di campo. E’ innegabile segno di passione ed attaccamento: si, questo Brindisi (questa Società, questo staff, questa squadra) sta pian piano riscuotendo in città sempre più interesse. E ieri, durante la seduta pomeridiana, c’erano ben oltre una cinquantina di persone che vedevano soddisfatti i “loro” calciatori. E molti di loro si incitavano l’un l’altro ad andare  a Maglie.

Il Brindisi, infatti, nel pomeriggio di oggi, giovedì 25 agosto, sosterrà una partita amichevole contro la locale formazione di mister Volturo ( i giallorossi del Maglie militano nel Campionato di Eccellenza) all’interno del “Memorial Salvatore Fitto”. E’ la seconda volta che il  Brindisi scende il campo è vi è molto interesse a vederla all’opera: tranne quel gruppetto –ammirevole- di persone che han seguito la squadra nella gara di Domenica sera ad Isernia praticamente la tifoseria brindisina ancora non ha avuto modo di vedere l’undici di Boccolini all’opera.

Intanto è oramai imminente la presentazione della Campagna Abbonamenti: l’Addetto Stampa Roberto Romeo sta mettendo a punto tutti i dettagli riguardo ciò e entro domani al massimo avremo la ufficialità ed i tifosi conosceranno le modalità di acquisizione dell’abbonamento e, naturalmente, il costo dei vari settori dello stadio.
Tornando al calcio giocato sarà interessante vedere la formazione che verrà schierata oggi a Maglie (inizio ore 18, biglietto di ingresso allo stadio: 5 euro),rispetto a quella di Isernia, perché si potrà intuire quello che Boccolini ha còlto di positivo in quel primo test e cosa invece proverà a variare. Sono tutti disponibili gli uomini che compongono la Rosa: il mister ha solo l’imbarazzo della scelta!

cosimo de matteis

 

Aldo e Gigi: BRINDISI E’ CON VOI!!!

Continua la ASSURDA contrarieretà ed ostilità a Sensibile ed a Boccolini: sono gli stessi che durante l’era salucci li hanno con disprezzo defenestrati e che successivamente hanno impedito che potessero AIUTARE il calcio brindisino ostacolando la loro partecipazione. I risultati si sono visti: gestioni costosissime e sbagliate, fior di bidoni presi e, ciliegina sulla torta, ben DUE FALLIMENTI in pochi anni. Ed ora hanno pure il coraggio di continuare ad attaccarli e a diffamarli (si, DIFFAMARLI: c’è chi va in giro dicendo che prendono uno stipendio altissimo ed invece ai calciatori uno stipendio da fame). Avanti Brindisi: contro tutto e (è brutto dirlo, lo so, ma le calunnie sono insopportabili) contro tutti.

CAMPAGNA ABBONAMENTI (e “azionariato popolare”)

ssd città di brindisi,ssd brindisi,campagna abbonamenti brindisi,isernia-brindisi:prima gara ufficiale,brindisi azionariato popolare?Si avvicina il primo impegno ufficiale del Brindisi: Domenica 21 Agosto 2011 si gioca ad Isernia (presso lo Stadio” Lancellotta” -in foto- contro la locale formazione partecipante al Girone F della Serie D) per la Coppa Italia. E sarà un appuntamento, in qualche modo, “storico”: è la prima gara ufficiale della nuova società “Città di BRINDISI“! Molti amici mi chiedono “ma chi giocherà?”  riferendosi al fatto che non sono ancora stati tesserati dei calciatori.

Io credo che va dato tempo: mica si crea una Società di calcio dall’oggi al domani. E tuttavia è impensabile che si giunga alla gara di domenica senza giocatori!!! Anche a costo di mandare dei ragazzi! E comunque questa settimana è molto probabile che saranno ufficializzati i tesseramenti di molti calciatori.

Altro tema che “scotta”, almeno fra i tifosissimi, è quello della apertura della Campagna Abbonamenti. Ed anche in questo caso vanno compresi i Dirigenti: ci sono dei tempi tecnici necessari per poter approntare pure tale aspetto. Anche perchè, probabilmente, dipendesse da loro avrebbero già iniziato la vendita degli abbonamenti per il Campionato che è oramai alle porte (si parte Domenica 4 Settembre). A proposito di Dirigenti sarebbe opportuno che venga comunicato ufficialmente l’organigramma societario. In tal senso è stato confortante il non vedere certe persone nell’ultima conferenza stampa tuttavia sarebbe bene che chiarissero la storia dell'”azionariato popolare”: è un qualcosa di cui sovente si parla senza conoscere bene la questione. E poichè pare di capire che si stia pensando a qualcosa del genere pure a Brindisi sarebbe davvero opportuno un chiarimento in merito.

Grati e fiduciosi

Grati alla Amministrazione Comunale (in particolare al Sindaco Mennitti) ed ai VERI soci (quelli cioè che stanno veramente facendo un notevole esborso economico, non le briciole. In particolare grati a Roma e Sernicola).

E fiduciosi nella serietà e professionalità di Gigi Boccolini ed Aldo Sensibile (nonchè Diego Giannatasio, altra bandiera del grande Brindisi). Per il resto solo tanti punti interrogativi.

Questo è importante dirlo, soprattutto per fare chiarezza. Domani a questa ora avremo la conferma di disputare il Campionato di Serie D. Ma in città è forte la voglia di far esplodere tutto l’astio (derivante da impotenza ed invidia) verso il Sindaco Mennitti  che ha cambiato notevolmente la città dopo decenni di squallido malaffare culminato con arresti tanto giusti quanto vergognosi e deleteri per la immagine della città. Ora, poichè stanno disperatamente cercando di metterlo in cattiva luce di fronte ad una popolazione che ha finalmente compreso  dove sta la buona politica seria ed onesta e dove invece sta il clientelismo, la corruzione e l’affarismo, attaccandosi -come si dice- pure “alla carta di lu pepi”  (vedi la storia della cacca delle bestie o le giuste multe che vengono elevate a cittadini disonesti), la mancata serie D per certuni sarebbe la giusta “miccia” per far esplodere codesta illogica e pregiudiziale avversione verso un uomo che ha ridato dignità alla Città ed alla sua Istituzione principale ovvero l’Ente Comune. Diego Giannatasio,Gigi Boccolini, Aldoo Sensibile, Roma, Sernicola, ssd città di brindisi, calcio brindisi serie d,

Per questo dico: nessun dramma se non arrivasse l’iscrizione in serie D. Ma non sarebbe certamente colpa di Domenico Mennitti (e non fatemi raccontare gli ultimi 12 mesi del calcio brindisino…).

Lettera aperta ai dirigenti della nuova società di calcio di Brindisi

Attendendo notizie ufficiali (intese come COMUNICATI: ad oggi io non ho ricevuto niente mentre con l’ex Addetto Stampa Ninni Cannella ricevevo regolarmente, come Responsabile di un sito web sportivo molto letto e seguito, ogni Comunicazione) andiamo avanti con i “si dice”.

Io intanto ribadisco tutte le perplessità già espresse (http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/07/29/a-s-citta-di-brindisi-srl.html e http://forzabrindisi.myblog.it/archive/2011/08/01/mi-dispiace-dire-queste-cose-ma-devo-farlo.html) mentre gli specialisti dei due sport più praticati a Brindisi (la corsa sul carro dei vincitori e lo iaticari la petra e scondiri la manu ) stan già provvedendo a cercare di ccuppinarsi i nuovi “potenti” (con tante, ma proprio tante virgolette!) dimenticandosi tutte le feroci critiche, per usare un eufemismo, fino a ieri profferite.

In tal senso mi sento di esprimere solidarietà sincera a chi tali critiche le ha subìte: nonostante certi fecali luoghi infidi e maleodoranti imputridiscono miseramente nel loro inevitabile isolamento e desolazione (chi è causa del suo mal pianga se stesso) permane il bruttissimo vizio di vomitare i propri bestiali rancori pregiudiziali, personali ed ideologici, verso chi si ritiene il “nemico”.

Ed ecco che la tenace, costante, efficace azione svolta dalla Amministrazione Comunale per salvare il calcio brindisino dal fallimento totale diventa banalmente “propaganda elettorale” col solito corollario di insulti, nomignoli, offese, allusioni.

 

Ecco: quella è la brindisi peggiore .

 

Da costoro prendiamo nettamente le distanze.

Ma, come detto in premessa, restano tutte le nostre perplessità. Anzitutto sulla composizione societaria. Salvo qualche dato riguardo la presidenza resta incertezza su tutto il resto. A me, personalmente, non interessa il budget né la ripartizione delle quote societarie, ma come cittadino avrei piacere a sapere chi sono le persone a capo della squadra di calcio della mia città.

E finché avrò il dubbio che certe figure (palesi quinte colonne di chi ben sappiamo) permangono all’interno dell’organigramma resterò, appunto, dubbioso e fortemente perplesso.

Lo stesso dicasi per l’aspetto tecnico: vengono fatti nomi, vengono mostrati in televisione, intervistati ma di ufficiale non v’è nulla.  Vi par normale? La tanto sbandierata “trasparenza” mi pare che difetti un poco. E’ comprensibile che non si sia avuto ancora il tempo di mettere in piedi una sede, una parvenza di ufficio stampa, ma occorre dare dati certi.

L’Ente Comune, finora, ha svolto ottimamente tale compito ma ora, creata la Società è essa medesima che deve comunicare, sempre se intende farlo. Oppure può scegliere la strada di dir le cose  a tre quattro persone, ma questo sarebbe troppo poco professionale, oltre che provinciale e casereccio.

Ancora una volta torna quella “trasparenza” più volte evocata in sede di presentazione. Che poi, “presentazione”. Un foglio A4 con un disegno è una “presentazione”?

E’ una domanda cui, spero, si avrà la umiltà (altro concetto sbandierato) di rispondere.

Anche perchè restano ancora molti dubbi su quello che qualcuno ha definito come “golpe brindisino” (e la cosa singolare e che tale definizione ha riscosso compiacimento non solo in chi l’ha coniata ma pure nei soggetti direttamente interessati: coi golpe, l’ho già detto, e coi dispetti non si va da nessuna parte) frettoloso ed arruffone. Si, restano dubbi. Non c’entra l’ottimismo o il pessimismo o le critiche ideologiche che abbiamo già biasimato con compatimento. Ed allora: si vuol dare una completa e certa e trasparente informazione alla città?

Ad esser cattivelli si potrebbe pensare che la comunicazione funzionerà, eccome!, quando si aprirà la Campagna Abbonamenti. Ma il tifoso –ogni tifoso- deve essere adeguatamente informato sempre.

E ripeto: se qualcuno mi chiede chi è il nuovo allenatore io ancora non so rispondere con certezza. E né posso farlo: io sono uno corretto e preciso e se non leggo dati certi non mi pronuncio né parlo a inchipagghia

Attendo risposte.

E se non le riceverò allora quella sarà, paradossalmente, la risposta.

Altro che trasparenza ed umiltà.

 

cosimo de matteis

Fondatore e Responsabile del blog “Forza Brindisi”