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Va benissimo così

Ottima gara. Dimostrazione (ennesima) della forza della attuale rosa del Brindisi. Inutile inserire “pedine”: le soluzioni ci sono e sono tutte interne. Oggi si è rivisto Galetti che, se schierato anche solo 5 minuti prima, avrebbe messo il suo sigillo(ma i suoi gol NON TARDERANNO A VENIRE, UTILI E FONDAMENTALI. e mister Silva lo sa). Ricordo che c’è anche Albadoro nel reparto avanzato ed il nuovo arrivato Baldassarre. Non dimentichiamo il valore di Piccinni che presto potrebbe ritagliarsi il suo posto fisso in squadra (che meriterebbe)cosa che gli ottimi Siclari e Pasqualini (sui quali HA CREDUTO mister Massimo Silva)han già raggiunto con pieno merito e dimostrandolo sul campo: chi oserebbe discutere oggi Siclari e sopratutto Pasqualini? O volete ancora Suriano e Panarelli? A proposito di calciatori inutili: continuo a non capire perchè restano nella rosa del Brindisi Minopoli ed Alessandrì. Vi ricordo, inoltre, che abbiamo ancora a centrocampo Giancarlo LENTI. Che oggi abbiam giocato senza Trinchera ma abbiam “scoperto” un buon Maulella e definitavemente assodato che Riccardo IDDA è pedina inamovibile della difesa. E che la partenza dell’ex-numero uno (che incassa gol, a iosa laddove è andato, come non brillano gli altri due campioni che son andati via) non è da rimpiangere: Pinzan è bravo.

Cosa andiamo cercando ancora?

Fra quanto ripartirà la pallosissima contestazione a Massimo Silva?

Ah già: mò c’è pure l’avallo del calabrese(che, per quanto è bravo e ne capisce, invece che allenare- chi se lo “fila”?- si mette a parlare e a criticare TUTTE le scelte di Silva). E mi immaginavo tutti i “tifosi” (quelli della famosa “critica costruttiva”)che dicevano, davanti al teleschermo: “stà viti? li stessi cosi ca dicu iu…Quiddu nò capesci nienti, sind’ava sciri di brindisi!”.

E li tinimu!

L’arrivo di Baldassare e CINQUE MOTIVI (almeno)per lasciar andare Da Silva

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Mentre mi mettevo a scrivere queste brevi note ho appreso del nuovo arrivato in casa Brindisi (un ragazzetto di 22 anni, attaccante che –pare- di gol finora ne ha fatti pochini, almeno in Prima squadra): diamo pertanto il BENVENUTO a tale Gianmarco Baldassarre e speriamo si troverà bene a brindisi.

Ma non è di questo barese che vogliamo parlare (anche se il suo arrivo conferma il nostro pensiero) bensì della opportunità, secondo noi, di lasciar andare il brasiliano Da Silva.

 

Anzitutto: un calciatore NON RENDE AL MASSIMO quando gioca malvolentieri in una squadra (si badi: nessuno stà mettendo in dubbio la professionalità di Willi Da Silva, peraltro abbondantemente dimostrata);

 

il settore d’attacco del Brindisi perderebbe l’uomo finora piu prolifico, ma non perderebbe la sua incisività (questo, invece, succederebbe se non ci fosse l’insostituibile Moscelli: chiedere alle difese avversarie);

 

il piano di “risanamento” e sana gestione economica della società (legittimo e comprensibile) proseguirebbe nella giusta direzione e la cessione di Da Silva porterebbe nuova linfa al sodalizio oltre a fare felice il calciatore che, presumibilmente, approderebbe in categorie superiori;

 

il Brindisi dispone di un ampio parco attaccanti: Galetti, Albadoro, Siclari ed il neo arrivato Baldassarre;

 

inutile dire che la partenza(eventuale) di Da Silva spalancherebbe le porte a Nando Galetti, grande bomber e serio professionista che tenacemente ha voluto restare a Brindisi (Questo “particolare”, per noi tifosi, è molto importante) e che, ne siam certi, in queste 14 gare e nei play-off si rivelerà utilissimo come uomo gol, esperto attaccante e ottimo compagno di squadra;

 

Bastano questi motivi o ne debbo elencare altri?

cosimo de matteis

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grazie ragazzi!

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Guardate questa bella foto (apparsa su “quotidiano” del 18/1/2010 a corredo del bell’articolo di Cristina Cavallo): non è evidente la sintonia, la gioia e l’armonia presente nel “gruppo Brindisi”?
E pensate che le sagge scelte societarie (che non han ceduto alla “piazza”) e sopratutto il lavoro anche umano, oltre che tecnico, di Massimo Silva non abbiano influito su questo bel clima creato?
Noi crediamo di si: la società e Mister Silva hanno gestito benissimo la “bufera”
(scatenata “ad arte”?)
ed ora si meritano il nostro sincero ringraziamento.
Forza ragazzi
(ed in questo “ragazzi” includiamo, oltre ai calciatori, i fratelli Barretta,tutta la dirigenza, lo staff tecnico/societario  ed anche il “ragazzo” Silva, uomo di calcio, che sta inaspettatamente scrivendo delle bellissime pagine del calcio brindisino)

“Poche squadre giocano come la nostra”. Questo il parere di Giuseppe Barretta

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“Poche squadre giocano come la nostra”

“Nulla da dire, la squadra ha giocato bene. Esattamente come domenica scorsa a Noicattaro e come aveva fatto prima della sosta natalizia contro il Melfi”.
A sostenerlo è Giuseppe Barretta, vice presidente del Football Brindisi 1912. “Se qualche volta mi sono lamentato con i miei ragazzi – prosegue il dirigente biancazzurro – è stato per l’approccio alla partita. Ma l’impegno, lo voglio sottolineare, non è mai mancato. E nemnmeno il gioco. Teniamo presente che stiamo parlando di serie C e non di serie A. Questo che stiamo disputando è un campionato professionistico e poche squadre giocano come il Brindisi. Non ho quindi proprio niente da rimproverare a nessuno”.
“Abbiamo avuto una settimana carica di tensione – sottolinea il vice presidente Barretta -, secondo me assurda e ingiustificata. Come allucinante e assurda è stata la contestazione di domenica scorsa, senza motivo. E lo ribadisco. Oggi ho notato che c’è stato un rinsavimento generale. I tifosi hanno sostenuto la squadra e sono stati ripagati dai ragazzi che non hanno fatto mancare spettacolo e gol. Voglio precisare che noi non siamo in guerra con nessuno.

La gente, però, deve capire le difficoltà di questo campionato.

Volevano la serie C. L’abbiamo ottenuta. La serie C è questa.

giuseppe_barretta.jpgUn po’ tutti noi l’abbiamo compreso adesso, lo devono capire i tifosi, lo debbono capire gli operatori dell’informazione. Non è un campionato facile, anzi è molto difficile. A Brindisi manca da sei anni. Prima di allora non si vedeva da quindici anni. Stiamo gridando alla scandalo come se magari Brindisi era la squadra che faceva la serie B. La nostra è una società relativamente giovane che ha già raggiunto la serie C”.