S.Antonio Abate-Brindisi (la verità fa male)

Siamo alla vigilia di Sant’Antonio Abate-Brindisi. Ma indipendentemente da come finirà questa partita, valida per il 13 ° del Girone d’Andata, faccio alcune considerazioni sulla situazione generale che vive il calcio in città. Non mi stupiscono le dichiarazioni , riportate dalla stampa, di Roberto Galluzzo (attuale massimo Dirigente del1 ottobre 2011 dwld 015.jpg Brindisi). L’Amministratore Unico della Ssd Calcio Città di Brindisi, stando a quanto riferiscono alcune Testate, ha solo usato frasi di circostanza per provare a mascherare il malumore che serpeggia dentro, fuori ed attorno al Brindisi.

Una ipotetica affermazione a Sant’Antonio Abate non cambierebbe di una virgola la situazione. Sarebbe solo una soddisfazione per i ragazzi ed i tifosi ma questi ultimi hanno solo da sperare due cose: che giunga sul campo la salvezza del titolo di Serie D (ergo: la salvezza. Altro che Play Off come disse testualmente il tecnico dopo la cinquina rifilata al Grottaglie) e, soprattutto, che non si verifichi il fallimento della Società. Ora Roberto Galluzzo –e di questo gli va dato atto- ha anche espresso chiaramente le sue (sacrosante!)perplessità riguardo un aiuto proveniente da questa Amministrazione Comunale (il Presidente ha parlato di “promesse da marinaio”).

 

Chi scrive queste modeste note lo ha sempre sostenuto fin da quando, con esagerata enfasi, venne annunciato urbi et orbi che il Sindaco ed un componente della sua  Giunta avevano fatto l’abbonamento per entrare allo stadio. . Era una non-notizia. Anche il battage mediatico di questi giorni attorno ad ipotetici lavori a favore dell’impiantistica cittadina risultano inesatti: in molti casi si tratta di decisioni ed azioni della precedente Amministrazione (ad esempio la ristrutturazione della Torretta) ed in altri si riferisce di piccoli ed irrilevanti interventi di maquillage che non portano certo vantaggio al Brindisi né allontano lo spettro di un dissesto economico. In tal senso la decisione di “congelare” gli stipendi è emblematica.

Di più: la presunta richiesta di scuse fatte dal tecnico ai calciatori (per le affermazioni fatte nel dopo-gara di Brindisi-Taranto) non esclude a)la effettiva colpa delle numerose defaillance di gioco e risultati attribuita ingiustamente ai calciatori;  b)la presenza di malumori nella Rosa: ci sono calciatori mai utilizzati, altri sottovalutati, alcuni sopravvalutati (e sempre schierati), alcuni subito “archiviati”.

La convocazione del forte fantasista Francesco Mariano –uno dei pezzi pregiati del Nardò della scorsa stagione- per la gara col S.Antonio è dovuta piu alla oggettiva mancanza di altri atleti (per squalifiche o infortuni)che ad una precisa scelta tecnica.

Ed è persino ridondante ribadire il “caso-Fusco”: lo sanno tutti che il forte centrocampista sannita mai avrebbe trovato spazio se non per circostanze meramente fortuite. E così vale per Cialdini (un vero mistero il suo metterlo in panchina dopo l’esordio interno col Bisceglie), per Sain –di cui per caso abbiamo Domenica conosciuto il suo valore: chi scrive invece lo sapeva bene- e per lo stesso Niccolò Greco “costretto” a soli 5-10 minuti a partita. Con la ciliegina del noioso refrain “questa è la rosa a disposizione” che offende e mortifica i nostri bravi calciatori.

Ripeto: speriamo che questi bravi e forti atleti conquistino sul campo la salvezza (e personalmente sono convinto che essi la meritano ampiamente: per qualità tecniche, impegno ed agonismo) e che non giunga l’ennesimo fallimento. Se così sarà non si potrà che dire “chi è causa del suo mal pianga se stesso” : per oltre una Stagione è stato fatto di tutto per far fuori tecnici (ad esempio Boccolini), dirigenti (ad esempio Aldo Sensibile) e soci (ad esempio De Finis) “sgraditi”. E come si dice in questi casi: “non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”. I nodi vengono sempre al pettine.

S.Antonio Abate-Brindisi (la verità fa male)ultima modifica: 2012-11-24T19:49:53+01:00da dematteiscosimo
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