CTL CAMPANIA -BRINDISI 0-0

CTL CAMPANIA: Vigliotti, Pellini, Cavallini, Russo, Maturo, Narciso, Di Palma, (14’ st Trematerra), Lopetrone, Sommella (28’ st D’Andrea), Olivieri, Rizzo (9’ st Granato). A disp.: Minini, Varone, Panariello, Salve. All.: Campana.

BRINDISI: Agostini, Frasciello, Mirabet, Cacace, Stagliano, Sireno, Bartoccini, (43’ st Mboup), Greco (22’ st Sain), Laboragine, Albano Palmiteri (33’ st Rizzi). A disp.: Cialdini, Franchina, Allocca, Mariano. All.: Fortunato (Francioso squalificato).

ARBITRO: Capone di Palermo.

NOTE: partita giocata a porte chiuse. Espulso: al 34’ pt Sireno (B) per condotta di gara violenta. Ammoniti: Olivieri (C), Narciso (C), Frasciello (B), Palmiteri (B). Angoli: 8-3 per il Campania. Rec.: 0’ pt, 4’ st.

NAPOLI – Un buon Campania non sfonda il bunker difensivo del Brindisi ed alla fine deve accontentarsi ‘solo’ di un punto. I ‘guerrieri’ di mister Campana dominano sui ben più quotati avversari ma non trovano trovare il guizzo per bissare – alla ‘prima assoluta al ‘Barassi’ – i tre punti ottenuti nell’esordio a Grottaglie. Mister Campana deve rinunciare per infortunio – oltre a D’Alterio – anche all’attacco titolare di Grottaglie (Puca ed El Ouazni). Baratto squalificato, in difesa Russo viene spostato al centro con Maturo che agisce da terzino sinistro. In mediana ritrova il campo dal 1’ capitan Di Palma, esterni Narciso e Sommella. In avanti Olivieri a supporto del neoacquisto Rizzo (classe ’95). Il Brindisi si schiera con un classico 4-4-2 con centrocampo a rombo: Sireno davanti alla difesa e Greco dietro Albano e Palmiteri. Primo tiro in porta al 17’: azione personale di Narciso che mette a sedere un paio di avversari ma la conclusione è centrale. Sul capovolgimento di fronte buona diagonale di Maturo che salva in angolo una pericolosa ripartenza brindisina. Al 26’ occasionissima per il Campania: Pellini, ben appostato sul secondo palo, non impatta bene sottoporta il cross di Lopetrone e manda sopra la traversa. Al 34’ i pugliesi restano in dieci: l’arbitro punisce col rosso diretto il fallo di reazione di Sireno. In chiusura di tempo è Lopetrone che sfiora l’incrocio con un destro carico di effetto, prima che sulla sponda opposta Vigliotti blocchi a terra un colpo di testa ravvicinato di Albano. In inferiorità numerica il Brindisi pensa solo a difendersi coi due centrali (Cacace e soprattutto Mirabet) che respingono ogni palla che spiove dalle loro parti. In apertura di ripresa dubbi per una spinta in area a Somella, poi è Olivieri che tenta la botta dal limite, sfera alta. Al 17’ Russo di testa non trova la porta. Entrano Granato e Trematerra per Rizzo e capitan Di Palma, mentre Fortunato rinforza la difesa inserendo Sain. Destro di Sommella dal limite, conclusione centrale; al 25’ la chance per Trematerra che raccoglie al volo dal limite una palla vagante ma spara sopra la traversa. Al 40’ tirocross di Olivieri che per poco non s’infila alle spalle di Agostini, ma un minuto sono i ‘guerrieri’ a tremare per una conclusione di Laboragine. Nel recupero è Narciso ad avere l’occasione buona ma strozza troppo il tiro dopo una carambola in area e il risultato non cambia.

SPOGLIATOI

Mister Campana accetta il risultato del campo nonostante i suoi ‘guerrieri’ abbiano dominato in lungo e in largo i ben più quotati avversari pugliesi. E a chi gli fa presente di aver giocato con un uomo in più replica secco: “La superiorità numerica lascia il tempo che trova perché una squadra che si difende, anche sa ha un uomo in meno, difende sempre con dieci uomini dietro la linea della palla. Penso che sia stato palese a tutti che oggi c’è stato un assedio, abbiamo provato a fare gol in ogni modo. Sicuramente in avanti non abbiamo finalizzato la gran mole di gioco prodotta ed alla fine ci accontentiamo del pareggio. Certo, sentire una squadra come il Brindisi, costruita per vincere, buttare la palla fuori e gridare ‘finita finita’ dà soddisfazione ai miei ragazzi. La partita dice che siamo stati superiori e padroni del campo per tutta la gara. E’ vero, fa piacere sempre giocare con un uomo in più anziché in meno, ma nel momento in cui una squadra si difende la differenza di uomini si pareggia. Siamo stati bravi fino ai venti metri, poi là esce l’estro del giocatore e le qualità dell’attaccante di razza”. Quattro punti in due partite, ma l’obiettivo stagionale non cambia: “Noi pensiamo sempre domenica dopo domenica. A Grottaglie abbiamo fatto benissimo anche nella fase realizzativa, oggi un po’ meno: ci alleneremo per avere più cattiveria sottoporta”.