il fiore all’occhiello della informazione sportiva locale

100_8405[1].jpgUno pensa: “vabbè, è un video amatoriale, ha scherzato, stava facendo come una volta da bambini si faceva l’imitazione di Sandro Ciotti giocando a fare i giornalisti…scusa Ameri –e si imitava la voce roca- qui il Milan è passato in vantaggio…” ed invece no. Tutto vero. Compresa la pubblicazione su You Tube (dove, in genere, si trovano le porcherie per guardoni o altre stranezze).

Ed è persino inutile perdere tempo a fare una critica (sebbene la tentazione di sbobinare e mettere su carta il “servizio” –se non altro ne guadagnarebbe l’orecchio che evita di sentire parole con una pesante e marcata inflessione dialettale- è forte.) E pure sarebbe divertente guardare un servizio non dico neutrale e/o professionale ma un onesto lavoro di tanti bravi colleghi che certamente non avrebbero nascosto il forcing ininterrotto della squadra di casa e certamente avrebbe mostrate le numerose palle gol.

Se poi uno si prende la briga –io, ripeto, lo farei ma ora non ho proprio tempo da perdere. Un giorno forse. Magari quando emergeranno altre cose- di notare la insistenza, un po’ paranoica, con la quale si narra di un fantomatico clima intimidatorio, di arbitraggio condizionato, di rigore dubbio (fallo grande come una casa: nessuno ha minimamente protestato. Semmai uno si chiede il perché il calcio di  punizione del vantaggio  –unico tiro in porta, anzi no: sul finale per sbaglio un extracomunitario è stato colpito da un cross-  è stata ripetuta) c’è veramente da divertirsi.  E poi l’incipit, (che ricorda un po’ il modo di fare da cafoni arricchiti) che parla, con evidente disprezzo,  di popoloso quartiere, terreno di gioco in terra battuta, tifoseria proveniente da paesi e città lontane   (cioè, uno si parte da lontano,magari da una isola,  prende il traghetto, arriva sulla terraferma e dopo lo sbarco continua il viaggio fin il popoloso quartiere -di cui sopra-  e va lì  per vedere giocare loro….Ma vi pare una cosa seria? A me no, davvero).

Ma, ripeto: non è possibile sintetizzare. Occorre vederla,  la perla, il capolavoro da Pulitzer. Uno poi magari dice: “ma veramente l’hanno pubblicato?” e poi aggiunge : “vabbè, soltanto su You Tube, per provocare…”. Ed allora uno è costretto a dire che no, non è solo su iutùbb ma che quella cosa lì è presente in posti, diciamo così, “ufficiali”.

E vabbè: tanto oramai li conosciamo. Anzi  stile e fair play furono proprio i guerrieri all’andata a conoscerlo, eccome! Ma torniamo ai professionisti della informazione con altissime tecnologie: (mica come quelle tivvù caserecce anni Settanta-ottanta  che magari ti invitavano: “Hai realizzato con la tua cinepresa superotto un filmino dello sposalizio di zio uccio e vuoi condividerlo con tutti? Contatta telepaesottointernescional e lo vedrai alla televisione perché telepaesotto ve lo manderà in onda gratuitamente, avete capito bene: gratuitamente!”) e ci chiediamo un po’ sgomenti se è tutto vero. E, si, è proprio tutto vero. Voi stessi, miei lettori, quando avrete la fortuna di toccar con mano questo prodotto eccelso dei media all’avanguardia internazionale ve ne renderete conto.

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Ps: dimenticavo! Se trovate la perla, mi raccomando, vedetevela tutta! Lo so’ è dura ma resistete fino alla fine: la chiosa da sola vale un milione di dollari perchè è un eccellente mix di slurpaggio ed involontaria comicità.

il fiore all’occhiello della informazione sportiva localeultima modifica: 2012-02-20T01:42:00+01:00da dematteiscosimo
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