Di questo e di altro abbiam parlato con Alfredo Paradisi, giovane tecnico della capolista Virtus Francavilla. Paradisi(nella foto in alto è con Mimmo Ligorio ottimo Direttore Sportivo della Virtus), tarantino, trentacinquenne, una Laurea in Giurisprudenza -si divide fra la professione forense ed il campo di calcio- è stato chiamato quest’anno dal Presidente Magrì ad allenare la neonata Virtus (che nasce, appunto, dalla unione della Imperial Francavilla e rilevando il titolo dell’Erchie) con i propositi che tutti sappiamo. E, salvo la battuta d’arresto all’esordio, la sua squadra ha solo collezionato sonanti vittorie:
Guardando alla classifica e vedendo la Virtus in testa uno potrebbe dire “vabbè, si sapeva”. In realtà, mister Paradisi, non mi pare un risultato scontato né facile, o sbaglio?
“Vincere non è mai facile, le testimonianze di questo le riscontriamo anche nel calcio che conta, noi abbiamo dalla nostra una grossa organizzazione societaria ma la squadra è totalmente nuova composta da 24 giocatori tutti allo stesso livello ma non vi sono “primedonne” e non la definirei una corazzata.”
Cinque giornate sono poche, tuttavia ci sarà qualche calciatore (anche della tua squadra) che ti è particolarmente piaciuto?
“Mah, non amo parlare dei giocatori della mia squadra, sicuramente nelle cinque giornate ho visto tanti buoni giocatori anche se Quarta del Cellino è di un’altra categoria. Dei miei cito Di Punzio oltre che per il lavoro per la professionalità ed umiltà mostrata ed i miei under che al momento posso definirli, senza paura di essere smentito, i migliori della categoria.”
Sorpreso di vedere il Latiano imbattuto e lì fra le prime?
“Assolutamente no il Latiano mi ha destato una buona impressione nel doppio confronto di coppa ha una buona intelaiatura , un ottimo mister, un’organizzazione societaria ed un grande pubblico tutti gli ingredienti per fare bene.”
Il Mesagne, nonostante il cambio d’allenatore, stenta a “decollare”: c’è il rischio concreto di restare nei bassifondi fin alla fine o presto si riprenderà?
“Secondo me il Mesagne alla lunga verrà fuori anche se il distacco dalle prime comincia a farsi importante e deve immediatamente invertire la rotta, il mercato di Dicembre potrebbe non bastare.”
Torniamo alla Virtus: miglior attacco (12 reti, come il Paradiso) e migliore difesa(solo due gol, come il Latiano). Quale di questi due dati ti soddisfà di più?
“Sicuramente entrambi anche perchè hanno la stessa connotazione, l’attacco non prevede, al momento, un vero bomber ma hanno segnato almeno 6 giocatori, la difesa non è il risultato del solo reparto difensivo ma della fase di non possesso fatta da tutti i giocatori in campo.”
Campi in casa (partita solo apparentemente “facile”) poi a Brindisi contro il Paradiso e quindi il “derby” col Latiano: bottino minimo perche Paradisi sia soddisfatto?
“9 punti! Ovviamente scherzo, sono tre partite difficilissime e non mi va di fare tabelle viviamo alla giornata ed il Campi rappresenta un ostacolo duro è una squadra rocciosa che subisce poco.”
C’è qualcosa di questo Campionato –sotto tutti i punti di vista- che non stai gradendo particolarmente?
“Onestamente il livello arbitrale , ma non per la qualità non si può mandare ragazzini allo sbaraglio senza supporto di guardalinee su campi ove la sicurezza è minima se non assente, con squadre che hanno investito molto.”
La Prima Categoria -ed, in genere i campionati dilettantistici- devono restare tali o devono cercare di uniformarsi al professionismo?
“Devono restare tali perchè rappresentano ancora la bellezza del calcio, anche se occorrerebbe maggiore consapevolezza che i costi sono divenuti esorbitanti e, pertanto il servizio reso dalla federazione deve essere più professionistico.”
Sincero, come sempre, mister Paradisi: senza peli sulla lingua dice la sua con pacatezza ma con decisione e convinto di quanto afferma. Credo che la Virtus -Presidente, dirigenza, calciatori, tifosi- siano fieri di una persona così. E credo che faranno molta strada assieme. Di questo non potrebbe che giovarsi tutto l’ambiente calcistico brindisino, e non solo brindisino.
cosimo de matteis