o n e s t à

Cari amici lettori -sempre di più: sono state raggiunte cifre inimagginabili per un umile e modesto blogger sempre insultato e calunniato e messo quasi alla gogna dentro poco olezzanti recinti virtuali- vi preannuncio che per un bel pò batterò spesso, anzi: spessissimo, un chiodo. Quello della onestà e della legalità. Da sempre ne parlo ma ora ho deciso di farlo in modo ancor più continuativo e, spero, incisivo ed efficace. Sicchè chi è allergico alla Legge e/o ritiene che nel mondo si debba “andare avanti” con furbizie e raccomandazioni può evitare persino di entrare in questo blog: potrebbe venirgli l’orticaria.

Si,  perchè in un mondo che “onora” chi trasgredisce la Legge e “canta” contro le Forze dell’Ordine mi rendo conto di essere una minoranza guardata male e con sospetto. Ma pazienza: le cose giuste vanno fatte. E che rida pure chi vuole. E quando, dopo la stupida risata,  torneranno le minacce e le calunnie sapete benissimo quello che immediatamente farò.

La premessa era quasi obbligatoria per introdurre il discorso che vado ad iniziare: ora il Brindisi ha due avversari: i campani ed  i portoghesi. . E mentre la gara coi campani della Viribus Unitis dura solo novanta minuti ed il Brindisi ha buone probabilità di vittoria quella con i “lusitani” è molto più lunga ed ardua da vincere.
Fuor di metafora, ma parliamo seriamente, il Brindisi –meglio: la nuova Società- è chiamata ad affrontare, fra le altre, questa piaga che se non è esclusivamente brindisina (è un fenomeno tristemente diffuso) è pur vero che nella città adriatica ha radici ben solide e non accenna a diminuire.

Ne parliamo ora non perchè vi sia una recrudescenza del fenomeno (esso non è mai scomparso) ma per una serie di ragioni. Anzitutto perchè, forse ingenuamente, vorremmo supportare la nuova Società in questa importante “battaglia” : il presidente Quarta e, prima di lui il team amministrativo che ha dato una grossa mano alla creazione della stessa Societa, ha espresso più volte l’auspicio di invertire la rotta rispetto a certe storture del passato. Ebbene: quella dei portoghesi (quelli, diciamo così, “spontanei” e quelli invece un pò più “tollerati”) è una vera e propria piaga. Chi scrive da anni è impegnato in questa che è anzitutto una questione culturale ed educativa.

La “emergenza-furbacchioni” è inoltre dietro l’angolo dato il possibile (dico possibile perchè non mi meraviglierei se dopo i grossi proclami virtuali si verificasse un flop) ritorno del c. d. “grande pubblico” allo Stadio Comunale: poichè il fenemono è endemico e trasversale viene facile ipotizzare che se con 100 persone vi sono 5 portoghesi con 1000 ve ne saranno 50 (cifre assolutamente esemplificative) pertanto occorre tenere la guardia alta.

C’è chi ha sollevato il problema  degli “accrediti facili”: io mi guardo bene dall’entrare nella “quaestio” e voglio pensare che si tratti solo e soltanto di voci incontrollate e prive di fondamento. Mi rifiuto, infatti, di credere che questa Società che fin dall’inizio ha detto chiaro e tondo di voler “ripulire” l’ambiente da tutte le ataviche storture, possa poi “cadere” nel vizietto di dispensare ingressi di favore. Anzi, in tal senso, non sarebbe male effettuare quello che a Brindisi (a differenza della stragrande maggioranza dei campi) non avviene mai e che, a memoria d’uomo, non presenta “tracce”. Parlo della comunicazione, settimanale, del numero dei paganti. Basterebbe quello, indipendentemente dalla comunicazione dell’incasso, a fugare un pò di velenose ilazioni e dare ulteriori segnali di questa benedetta e tanto auspicata trasparenza.

Ecco: campani e portoghesi. Dei secondi ne abbiam parlato, della Viribus Unitis (il team di Somnma Vesuviana prossimo avversario del Brindisi in campionato) ne parleremo la prossima volta.

 

cosimo de matteis

 

o n e s t àultima modifica: 2011-10-07T09:42:19+02:00da dematteiscosimo
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