auguri presidente!

Siamo oramai alla vigilia del Campionato e ci pare doveroso formulare il nostro sincero augurio all’intera Società SSD CALCIO CITTA’ DI BRINDISI: staff tecnico e dirigenziale, atleti e collaboratori tutti. E lo facciamo sinceramente: seguo il Brindis,i con passione trasmessami da mio padre, da oltre trent’anni e questo evento di “rinascita” attraverso un legame di stretta collaborazione con chi ha onorato questa città in tutta l’Italia in campo calcistico è meritevole di ogni attenzione.

Sarà banale dirlo ma mai come in questo caso il passato, il presente ed il futuro del calcio brindisino, si uniscono in una sintesi virtuosa che fa ben sperare tutti gli sportivi e, in genere, i brindisini.

E pensiamo che i “messaggi” lanciati alla Città da Robero Quarta vadano raccolti: qui riproponiamo, a tale scopo, alcune sue parole.

Vasta eco, appunto,  hanno avuto le parole di Quarta: non solo la “Lettera aperta alla Città di Brindisi” che, tramite i mezzi di informazione, è giunta ai brindisini (anche se la pubblicazione non è stata integrale da parte di tutte le Testate : da parte nostra l’abbiamo subito doverosamente pubblicata per intero) ma pure quanto ha detto qualche sera fà in diretta televisiva. E partiamo proprio da lì: chi non conosceva Roberto Quarta, il suo volto,il suo modo di parlare e di approcciarsi a questo progetto di rinascita del calcio brindisino, ora ha avuto modo di scoprire che tipo è il Presidente del Brindisi. Quello che ha colpito tanti (incluso chi scrive queste note) è il forte afflato morale che sottende alla creazione della Società “Città di Brindisi”: non pensiamo che il continuo richiamo ai valori sani dello sport, alla eticità siano “di circostanza”.

Noi crediamo a Quarta quando afferma “qualora mi accorgessi che in Società avvennisse qualche fatto strano sarei il primo a rivolgermi alla Giustizia sportiva ed a quella ordinaria”. E ci crediamo non solo perchè conosciamo la sua personale correttezza ma soprattutto perchè, in questo progetto, non è solo ma è affiancato da uomini che della serietà professionale e della onestà hanno dato ampia e incontestabile dimostrazione. E ci riferiamo a Boccolini, ad Aldo Sensibile e gli altri del quadro tecnico dirigenziale, ma ci riferiamo pure a Domenico Mennitti, luminosa figura di fama nazionale, che nelle vesti di Primo Cittadino ha ispirato prima ed accompagnato poi tale opera di ricostruzione.

Quarta inoltre ha parlato della presunta “rivalità” calcio-basket: “non guardiamo più al passato: io sogno che i cittadini brindisini seguano il calcio e seguano il basket e gli altri sport con uguale passione”. Il riferimento probabilmente è alle ultime stagioni caratterizzate da una innaturale ed incomprensibile ostilità fra le dirigenze e le tifoserie dei due sport maggiori. Innaturale ed artificiosa: c’è chi ha volutamente creato  un clima di antagonismo intracittadino assolutamente fuori dalla logica dello sport e della comune appartenenza alla medesima realtà territoriale. Acqua passata. E meno male.

Sappiamo che lo Sport, quello vero, ha fascino per ciò che accade sul campo e per le emozioni che il campo regala prima ancora del risultato : questo scrive Quarta. E lo dice pure da ex calciatore che, peraltro, giovanissimo ha indossato la maglia del Brindisi. Ed insiste sulla “brindisinità”:ci siete anzitutto voi, c’è il cuore pulsante della nostra città e del suo territorio, di tutti coloro che, anche solo per un attimo o per sempre, si sentono legati al destino dei nostri colori. Per questo abbiamo voluto che la società portasse il nome stesso della città, che questa simbiosi fosse sublimata e impressa nel simbolo con il quale oggi ci rimettiamo tutti in gioco” .

Ed ancora: .avventura che ci vede fianco a fianco. Uniti da un grande patrimonio d’entusiasmo come il calcio. Trascinati dalla voglia matta di sentirsi Brindisini, ognuno con pari intensità e appartenenza. Dal primo riscaldamento fino all’ultimo secondo dell’ultima partita, i nostri colori ed i giocatori che li indossano devono far fronte unico con chi ama il calcio soprattutto perché ama la città. 

 

Belle parole, senza dubbio: vere, condivisibili. Un richiamo allo sport sano, al lato bello del calcio, alle emozioni del campo. E con molta umiltà (che è una grandissima virtù) non manca di ringraziare tutti coloro che sono stati accanto a lui in tale fase di rinascita. Ed aggiunge:  il miglior risultato cui si potesse aspirare e che ha il significato di un riconoscimento alla Città, alla sua storia, alla sua gente. Lo hanno meritato tutti i protagonisti che hanno interpretato con perseveranza il passaggio dal vecchio al nuovo, lo ha meritato un gruppo di appassionati  che ha raccolto senza indugio una non facile eredità. Il merito, si sa, spesso conduce a nuove sfide, a nuove destinazioni, e il nostro comincia oggi. Ma non abbiamo paura perché non ci sentiamo soli.

Lo hai detto ed è così: non siete soli! Auguri Presidente!

 

cosimo de matteis

 

 

 

 

auguri presidente!ultima modifica: 2011-09-02T19:37:30+02:00da dematteiscosimo
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