Perchè la sofferenza

All’interno di ogni singola sofferenza provata  dall’uomo e, parimenti, alla  base dell’intero mondo delle sofferenze appare inevitabilmente l’interrogativo: perché? E’ un interrogativo circa la causa, la ragione, ed insieme un interrogativo circa lo scopo (perché?) e, in definitiva, circa il senso. Esso non solo accompagna l’umana sofferenza, ma sembra addirittura determinarne il contenuto umano, ciò per cui la sofferenza è propriamente sofferenza umana.

Ovviamente il dolore, specie quello fisico, è ampiamente diffuso nel mondo degli animali. Però solo l’uomo, soffrendo, sa di soffrire e se ne chiede il perché; e soffre in modo umanamente ancor più profondo, se non trova soddisfacente risposta. Questa è una domanda difficile, così come lo è un’altra, molto affine, cioè quella intorno al male. Perché il male? Perché il male nel mondo? Quando poniamo l’interrogativo in questo modo, facciamo sempre, almeno in una certa misura, una domanda anche sulla sofferenza.

e di fronte alla morte?

La Chiesa ha sempre favorito la preghiera per i defunti affinchè, come dice la sacra Scrittura “siano assolti dai loro peccati” (2 Mac 12,45).

Di fatto, quando chiudiamo gli occhi a questo mondo e li apriremo alla luce di Dio, nella vita eterna, prima di entrare nella luce e nella pace di Dio, purissimo spirito, ogni uomo ha bisogno di una purificazione al fine di togliere dal proprio intimo tutto ciò che la fragilità umana vi ha innescato di peccaminoso e di meno buono.

In questo contesto di purificazione la Chiesa invita ad offrire suffragi per i propri defunti: elemosine, opere di penitenza, gesti di carità, ma soprattutto la celebrazione della santa Messa nella quale Gesù stesso fa Sue le nostre preghiere in suffragio dei nostri cari e le presenta a Dio Padre

Perchè la sofferenzaultima modifica: 2011-02-17T22:42:02+01:00da dematteiscosimo
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