Archivio mensile:gennaio 2010

Bufale e bidoni

A quell’epoca alla Juve andavano di moda i russi, e quindi ecco spiegato il suo ingaggio: infatti, Alejnikov arrivò in quel di Torino sulla scia del connazionale Zavarov, un altro che di certo non fece furore. Del resto le mode sono così, un oggetto è desiderato non perché sia effettivamente utile, ma semplicemente perché il fatto di possederlo è sinonimo di prestigio. Dopo diverse giornate di campionato, molti tifosi coniarono per lui l’appellativo di “Alentikov”, a causa delle sue non certo fulminee progressioni con la palla al piede. In quella Juventus, per giocando da titolare, non riuscì ad integrarsi – nonostante la doppia affermazione in Coppa Uefa e in Coppa Italia – e a fine stagione venne quindi ceduto al Lecce, squadra di modesta caratura. Con i pugliesi disputò un altro campionato di A, concluso con la retrocessione, e uno di B, ove non riuscì a centrare l’obiettivo promozione. A fine stagione emigrò allora in Giappone, dove lo attendeva una meritata pensione dorata. Tuttavia, rimase legato all’Italia, e dopo una breve esperienza in Svezia, vi tornò per chiudere la carriera: nel 1997, all’età di 36 anni, scese in Serie D al Corigliano, in Calabria, per dire basta con il calcio giocato. Ha poi intrapreso la carriera di allenatore e, a parte una breve parentesi a Mosca, ha sempre lavorato in Italia, in formazioni dilettantistiche: prima all’Anagni (1998), poi al Pontedera (2000), infine con le giovanili della Juventus, dal 2005 al 2007.

vi state chiedendo perchè “Forza Brindisi” si occupa di questo mediocre excalciatore bielorusso?

Ed avete ragione a chiedervelo: una meteora del calcio italiano(tutti i siti “specializzati” lo ricordano, noi la scheda l’abbiamo presa da qui: http://www.calciobidoni.it/bidoni/alejnikov.html ma è presente in molti altri, insomma è gettonatissimo al pari di Zahooui e Blomqvuist e tanti altri…) e per di piu che ha giocato nel lecce!!

Ebbene: un motivo c’è. In periodo prenatalizio qualcuno (noi sappiamo chi, ma per pudore omettiamo di dirlo) dava come imminente l’arrivo di questo “scarparo” sulla panchina del brindisi al posto di Massimo Silva. Naturalmente ognuno è libero di dire quel che vuole, specie se in cerca di “sguub” alla biscardi, senza verificare fonti o addirittura -chi potrebbe dire il contrario?- inventando di sana pianta una “notizia”. La cosa gustosa è la eco (molto sospetta…)di tale bufala su nnà specie di forum, ma non vogliamo infierire: le miserie umane vanno comprese e, dove possibile, compatite.

Però è bene che sappiamo certe cose ed il livello oramai raggiunto da certi ambienti nostrani.alejnikov-russo-arrivato-come-fenomeno-alla-juve-falli-ci-riprov-a-lecce-ma-anche-li-fall-miseramente_zoom.jpg


 

pensierino

Da un panarelli o un suriano ce lo aspettavamo, anzi lo speravamo( e così continuiamo a sperare che anche altri tolgano il disturbo)ma infastidisce questo piccolo grande ambizioso (una volta disse che impazziva al vedere al suo nome stampato sulla maglia) pompato oltremisura ed osannato per una non meglio specificata “dialettica” (e questo dà la misura di come siam messi veramente male) che, alla prima occasione, ha salutato tutti e se ne andato. Anzi, a quanto pare, non ha neppure salutato. Non che ci tenessimo: in fondo certi andrisani/prisciandari è meglio spariscano subito da brindisi. Solo volevamo ribadire la sgarbatezza a e l’opportunismo dell’ennesimo mercenario che è capitato dalle nostre parti. Noi gli auguriamo non la serie b, ma la serie A. E persino che gli scrivano il nome, oltre che sulla maglia, sulla tuta, i pantoloncini e dove vuole lui (se queste son le soddisfazioni di un calciatore….contento lui). Però speriamo di non vederlo piu da queste parti.

Il Brindisi riparte da NANDO?

Puntare sulla qualità, la voglia di riscatto e la forza fisica del bomber argentino Nando Galetti (che ha piu volte ribadito di voler restar a Brindisi, dove, coi suoi 23 gol, ha conquistato la tanto attesa promozione in serie C della società della famiglia Barretta).

Potrebbe essere questa la via per il reparto avanzato del Brindisi (già forte dell’indiscusso Fabio Moscelli e del sorprendente Giuseppe Siclari, oltre al golden boy Diego Albadoro) qualora si decidesse di accontentare il desiderio di Willi Da Silva di accasarsi in una squadra di categoria superiore (le richieste, pare, non mancano).

E del resto, si sa: controvoglia non si gioca bene e non si rende al massimo. La suddetta soluzione, peraltro, consentirebbe di sfoltire la rosa ed allegerire le spese (anzi:probabilmente la cessione del brasiliano porterebbe nuova linfa in cassa) dato che la dirigenza ha, con molta onestà, espresso il desiderio di ridimensionare un pò le spese anche in vista di una pianificazione del futuro all’insegna di una tranquillità di gestione che eviti clamorose uscite di scena che, purtroppo, con Salucci e prima ancora con Mimmo Fanuzzi,  Brindisi ha già vissuto.

Spazio a Galetti dunque e libertà per Da Silva di cercare la gloria là dove lo porta il cuore: Nando non ci deluderà e gonfierà tante volte la rete.galetti.jpg

Noi ci crediamo. Anzi: ci scomettiamo.

Forza Fabio, non mollare: i tuoi gol ci porteranno in C/1

FABIO moscelli.jpg

 

Moscelli costretto a portare la famiglia a Bari;
la solidarietà dei giocatori biancazzurri
che condannano gli autori degli atti intimidatori

Pur mantenendo il silenzio stampa, i giocatori del Football Brindisi 1912 – autorizzati dalla proprietà – intendono esprimere la massima solidarietà al proprio compagno di squadra Fabio Moscelli, il quale – non si sa per quale motivo – continua ad essere vittima di vili atti intimidatori nei confronti della sua famiglia. Dopo il primo – e si sperava – isolato episodio verificatosi ad inizio campionato in cui un uomo, spacciandosi per operaio dell’Enel, riuscì ad entrare nell’abitazione del giocatore ed a minacciare la moglie, sola in casa con i due figlioletti, in questi giorni la signora Moscelli ha continuato ad essere bersaglio di gesti di pura vigliaccheria da parte di ignoti. Presso l’abitazione del giocatore, infatti – e stranamente solo quando lo stesso è assente – qualcuno continua ripetutamente a citofonare e finanche a suonare al campanello della porta d’ingresso di casa, salvo poi svanire nel nulla. Per questi motivi, il giocatore biancazzurro è stato suo malgrado costretto ad accompagnare la famiglia nella sua casa di Bari, pur di evitare situazioni incresciose che non fanno altro che turbare la serenità familiare. Sta di fatto che Moscelli è costretto a stare lontano da moglie e figli pur di ristabilire un minimo di tranquillità.
“Per quanto ci riguarda – affermano tutti i giocatori – non possiamo che stigmatizzare e condannare questi gesti di vigliaccheria, perpetrati peraltro ai danni di una donna ed intendiamo esprimere piena solidarietà a Fabio, con l’auspicio che questa situazione possa rientrare quanto prima sia per consentirgli di allenarsi e di giocare serenamente sia perché la sera possa rientrare a casa e stare in compagnia della sua famiglia”.

I giocatori del Football Brindisi 1912

Brindisi, 12 gennaio 2010

Il comunicato dei presidenti

“Contestazione inconcepibile e inaccettabile”.
l’indignazione dei fratelli Barretta
Solidarietà a mister Silva ed ai giocatori biancazzurri

 

 

francesco_barretta.jpgIn attesa di assumere le opportune decisioni, i presidenti Francesco e Giuseppe Barretta esprimono piena solidarietà a mister Silva, ai giocatori ed a tutti i collaboratori oggi presenti allo stadio di Noicattaro a seguito della ingiustificata quanto assurda contestazione avvenuta subito la gara.
“Oggi – dicono i Barretta – si è davvero toccato il fondo. Quanto è successo subito dopo la partita non ci lascia semplicemente amareggiati, ma ci offende profondamente. Intanto, condanniamo il tipo di contestazione che si è voluta mettere in atto. Sebbene anche una contestazione in termini civili oggi ci sarebbe comunque sembrata fuori luogo. Ed è giusto che si sappia quanto accaduto perché si tratta di episodi davvero troppo gravi perché non vengano rimarcati.giuseppe_barretta.jpg
Premesso che la gara di oggi ha visto il predominio del Brindisi sul Noicattaro e che è stata probabilmente una delle partite meglio disputate sino ad oggi dalla squadra, non è tollerabile che i tifosi – o presunti tali – si arroghino il diritto di entrare negli spogliatoi e di minacciare giocatori e tecnico. E su questo aspetto chiederemo spiegazioni anche alla società ospitante che non è stata in grado di frenare l’assalto di gente estranea nella parte riservata ai tesserati. In secondo luogo, il pullman – prima che potesse fare rientro a Brindisi – è stato circondato dagli stessi tifosi, i quali hanno continuato ad inveire ed a minacciare prima il mister, poi i giocatori, il dirigente accompagnatore e tutti i collaboratori presenti. Non solo. Durante l’intero tragitto alcune auto degli ultràs hanno tentato di far uscire fuori strada il mezzo del Football Brindisi, mentre all’altezza di un autogrill il pullman è stato braccato nella parte anteriore e posteriore per indurre il conducente a svoltare e ad entrare nello stesso punto di sosta. Adesso basta! Si sta davvero esagerando. Punto primo: chi manca di rispetto ai nostri tesserati, manca di rispetto a noi. E poiché lo spirito della nostra società è sempre stato quello di far sentire i nostri giocatori e collaboratori facenti tutti parte di una grande famiglia, non accettiamo che la nostra famiglia venga offesa, oltraggiata ed umiliata. Punto secondo: la squadra non è dei tifosi. Chi non gradisce i risultati e le prestazioni del Brindisi, ha sicuramente il diritto di criticare giocatori, dirigenti e proprietà nelle norme civili (disertando lo stadio, non tifando, fischiando, ecc…) ma – ribadiamo –NESSUNO può arrogarsi il diritto di decidere quando la società deve cambiare allenatore, chi deve giocare, chi deve entrare in campo e chi deve rimanere in panchina e via discorrendo. Le scelte della società sono e rimangono di esclusiva pertinenza della società. Punto terzo: l’attuale posizione in classifica del Football Brindisi non giustificherebbe né legittimerebbe nemmeno per un istante anche le forme più civili di contestazione, figuriamoci comportamenti come quelli verificatisi oggi pomeriggio. E’ vero, nonostante le tante occasioni, non siamo riusciti a fare goal e ci dobbiamo accontentare di un pareggio, ma col pareggio odierno siamo ad un solo punto dai play off, tanto più che la Cisco Roma ha perso contro la Vibonese, il Gela ha pareggiato con l’Igea Virtus, il Siracusa ha perso ad Isola Liri ed il Barletta ha perso 3 – 0 a Melfi. Risultati che definire eclatanti è dir poco. Cosa dovrebbero fare i tifosi di queste squadre, allora? Linciare i giocatori? Ed allora, noi diciamo basta! Siamo stufi di questi atteggiamenti oltraggiosi e, soprattutto, pericolosi. Ci sono giocatori che hanno già espresso il desiderio di andar via dopo le minacce di oggi pomeriggio. E noi siamo tenuti a tutelarli. Quindi, in attesa di assumere le decisioni più opportune, intanto si comunica che squadra, dirigenti e staff tecnico sono in silenzio stampa a partire da questo momento. Parleremo noi per tutti, non escludendo decisioni anche drastiche”.

Brindisi, 10 gennaio 2010

Noicattaro- Brindisi 0-0 (solo tabellino)

NOICATTARO-FB BRINDISI  0 – 0

(Stadio “comunale” di Noicattaro, domenica 10 gennaio 2010. 2°giornata di ritorno)

 

NOICATTARO: Petruzzelli, Perrone, Loseto, Coppola, Fumai (dal 46′ Lorusso), Aliperti, Piano (dall’83’ Fiorentino), Sassarini, De Lorenzo (dal 62′ Giampaolo), Zotti, Ladogana. All. Carella
BRINDISI:  Pinzan, Idda, Pasqualini, Battisti, Trinchera, Siclari (dal 68′ Fiore), Battisti, Da Silva (dal 74′ Albadoro), Minopoli (dall’ 80′ Pizzolla), Moscelli. All. Silva.

Arbitro: Bergher di Rovigo
Primo assistenti: Ciampa di Torre Del Greco
Secondo assistente: Amato di Castellammare di Stabia
Note: Terreno in condizioni pessime; ammoniti: Piano, Coppola(noicattaro) Pasqualini e Fiore(BRINDISI); angoli 7-3per il Brindisi. Spettatori un migliaio circa(150 brindisini)

Curiosità e dati statistici: 100esima partita con la maglia del brindisi per il capitano Stefano TRINCHERA, ed ESORDIO nel Brindisi per il Portiere Andrea PINZAN(classe 79) proveniente dal Cosenza.

Gli altri risultati:

– 19^ giornata
Vico Equense Aversa Normanna 0 – 1
Melfi Barletta 3 – 0
Noicattaro Football Brindisi 0 – 0
Catanzaro Cassino 2 – 1
Vibonese Cisco Roma 2 – 1
Igea Virtus Gela 1 – 1
Juve Stabia Monopoli 3 – 0
Manfredonia Scafatese 1 – 1
Isola Liri Siracusa 2 – 1
41 Catanzaro (-3)
41 Juve Stabia
36 Cisco Roma
32 Gela
31 Siracusa
30 Brindisi
28 Cassino
27 Barletta (-1)
25 Aversa
23 Monopoli
22 Melfi
22 Manfredonia
22 Scafatese
19 Isola Liri
18 Vibonese (-1)
14 Vico Equense
14 Noicattaro
9 Igea Virtus (-1)

Guardando indietro.

Domenica 10 Gennaio il Brindisi inizia l’anno solare 2010 andando a far visita al Noicattaro (gara valida per la seconda giornata del girone di ritorno: la 19esima su complessive 34 partite). E’ la prima gara del nuovo anno ed è il “calcio d’inizio” del 2010. Son andato a rivedermi un articolo, tratto da un blog, scritto esattamente UN ANNO FA. Vi riporto alcuni passi:

“questo 2009 è cominciato con una vittoria del brindisi (2-1 al “comunale” contro il Bacoli) e sopratutto con il primo posto. Non accadeva da diversi anni che la massima squadra di calcio della città navigasse al vertice della classifica. Certo, è serie D. Non è neppure un campionato professionistico. Ma le cifre di queste diciassette giornate di campionato parlano chiaro: il brindisi ha dominato. Almeno finora.

L’augurio, ovvio, è che ciò continui ed anzi duri il più a lungo possibile. Perchè significherebbero il ritorno a categorie professionistiche. La serie C.”

 

Il giornalista televisivo Fabrizio Caianiello spesso insiste su questo punto: “pensate dove eravamo fino a pochi mesi fa!” dice nelle sue trasmissioni . E come dargli torto? Soprattutto quando –ed è accaduto- la “tifoseria” (o parte di essa) non era contenta dell’andamento della squadra e dei risultati e si accaniva contro questo o quel giocatore o addirittura contro mister Silva!

Ed allora –chiudo perché non bisogna esser lunghi, specie nei blog, così dicono- ricordiamoci DOVE ERAVAMO fin poco tempo fa.

E  per ricordare meglio rileggiamo  ( http://brindisi-sport.blogspot.com/2009_01_01_archive.html ) quelle parole del 10 gennaio 2009, ESATTAMENTE UN ANNO FA.

 

E andiamo avanti fiduciosi.