Archivio mensile:giugno 2011

LA LEGGE ED I FUORILEGGE

Torno a parlare -per la ennesima volta- della situazione dell’ORDINE PUBBLICO. Essendosi verificati episodi di pesante intolleranza verbale ed avendo toccato con mano l’astio e la ostilità presente in un certo numero di “tifosi” debbo ricordare a tutti, a me stesso per primo, che esiste una Legge ed esistono le Forze dell’Ordine. E meno male. Non siamo nella giungla e non vige la anarchia nè la “legge del più forte”: è bene sempre ricordarlo, tanto ai più giovani come ai più maturi. Nessuno pensi di “farsi giustizia” da sè, rispetto a torti veri o PRESUNTI. Ed in tal senso continuo a confidare nella sana azione delle Forze dell’Ordine in ambito investigativo, preventivo e repressivo. Nessuno può pensare di minacciare e di restare impunito. Nessuno ha il diritto di istigare alla violenza. Frasi del tipo “e se non ci salviamo ricordati di sparire” non possono essere più tollerate. C’è una cittadinanza SANA, che crede nella Legge ed Essa rispetta. Questa, anche questa, và tutelata da ogni forma di violenta intolleranza che diventa, talora, insulto grave, calunnia e minaccia.

A corredo di queste mie accorate considerazioni pubblico ulteriori riflessioni sulla situazione attuale del calcio a Brindisi:

Anzitutto una nota di merito ed un plauso sincero: il primo cittadino, Domenico Mennitti, nel caricarsi sulle spalle la ennesima croce di questa sventurata città (sventurata perché si compiace del malaffare e del clientelismo ed invece d’andare avanti vorrebbe tornare indietro) ho compiuto un gesto che è molto significativo. Ha avuto al suo fianco, fin dalle primissime fasi, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e del grado piu alto. Unitamente alla di lui serietà la presenza –anche fisica, come mostrano le immagini televisive- di questi ottimi servitori dello Stato ha contribuito a rendere credibile ed interessante tutta la “mission”.

Mi riferisco naturalmente al tentativo –l’ennesimo- del Sindaco di Brindisi di salvare la barca del calcio brindisino miseramente e colpevolmente incagliata negli scogli (o impantanata nella melma, se preferite).

Ciò è avvenuto all’indomani dell’ennesimo riacutizzarsi del cronico stato d’emergenza. Non che prima non fosse intervenuto, anzi. Solo che ad un certo punto, da uomo saggio ed Amministratore accorto, ha compreso nitidamente  la china che la vicenda aveva preso. Beninteso: questo non è un racconto del passato. La cosa è ancora attuale, e lo sarà ulteriormente nei prossimi mesi.

Dicevo: ha compreso la serietà della situazione e  anche le possibili ripercussioni sull’ordine pubblico : per questo lodo pubblicamente la scelta di agire in sinergia con la Questura e spero –anzi: ne sono certo- la cosa continui.

Non ho intenzione di ricordare le responsabilità dell’attuale stato di cose: i fatti sono quelli. Peggio per chi capoticamente e pregiudizialmente vuole vedere altri scenari, altre responsabilità. Res sunt, inutile rivangare. Anche perché, è noto, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Di più: bisogna fare i conti con la cieca furia di chi non riesce ad accettare la realtà. Una realtà che per quanto amara quella è.  Ed invece campeggiano e si odono slogan che appaiono totalmente slegati dalla realtà delle cose. Figuriamoci se mi cimento nella interpretazioni delle radici sociologiche e culturali di tale stolta ottusagine, per carità. Sono invece preoccupato per chi avrà il duro compito di gestire la furia  -cieca, dissennata e nutrita di pregiudizi-  di queste persone quando dovranno prendere atto, giocoforza, della realtà.

Sono preoccupato da cittadino. Perché, come tifoso e uomo di sport, ho la cultura della sconfitta. So bene che non sempre si può vincere. E che, anzi, occorre fare tesoro delle misere deblacle intervenute proprio per evitare di perseverare nei medesimi passi errati.

Tuttavia, pur essendo preoccupato, sono moderatamente ottimista. E sapete perché? Proprio per quanto asserito in quelle battute d’apertura. Non siamo nella repubblica delle banane e non vige la legge della giungla, la legge del più forte (che poi, per inciso, nel bailamme, càpita di trovarsi di fronte a meschini comportamenti catalogabili con il motto “forti coi deboli e deboli coi forti”, ma questo ci svierebbe troppo dal discorso). Esiste una Legge. Ed esistono delle Forze dell’Ordine. E meno male.

Se i vili cercano una strana anomìa  –strana perché, contraddittoriamente, talora la norma la si cerca e la si rivendica  eccome!- che trivialmente si esprime con quei beceri “cori” che purtroppo tutti conosciamo (che esprimono quello stesso folle concetto, messo mille e mille volte per iscritto nei muri, secondo il quale “contro lo Stato non è reato” ) allora a costoro, con le buone o con le cattive, occorre far capire dura Lex sed Lex. E che la Domenica si può pure giocare – e magari anche vincere- contro lo Spongano o il Grumo Appula senza che ciò costituisca un dramma ed anzi divertendosi. Questa è la cultura della sport che è spesso violentata –ma questo è un discorso dell’intera Nazione- dalla cultura del vincere facile, vincere subito che anche spregiudicati personaggi del mondo dello sport a volte sposano. Se poi aggiungiamo che i giovanotti  di oggi  son stati “educati” al culto del tutto e subito  (e spesso i genitori non sono estranei a ciò, anzi!) allora il quadro è completo. E non è un bel quadro. Anzi: è decisamente brutto.

Emergono le prime verità su Lenti: “non ero infortunato ma non mi convocavano”

lenti.jpgGaligani e Mister Florimbi.jpgQuesto è un post particolare: in esso riporto parti di discussioni. Trattasi di cose vere: non dovrebbe esser il caso di specificarlo ma è meglio precisare. La vexata quaestio è sempre quella: chi segue questo blog sa che ci siam interessati più volte riguardo un fatto: LA MANCATA UTILIZZAZIONE DEL CALCIATORE DEL BRINDISI GIANCARLO LENTI PER DUE ANNI CONSECUTIVI. Abbiam provato inutilmente a sollecitar la discussione per cercare di scoprire i motivi. Oggi si son avuti i primi frutti, neanche tanto piccoli o acerbi. E’ intervenuto il diretto interessato, e questo non è poco. Ed ha detto cose DI UNA CERTA RILEVANZA.

Andiamo però per ordine rigorosamente cronologico: attorno alle 17 di ieri, sabato 11 giugno, giungevano timide risposte alle mie già citate sollecitazioni. Piu precisamente: su un noto social network, dove sono solito intervenire, pubblico il link del post precedente e cioè GIANCARLO LENTI – Dalla Nazionale alla tribuna. E non per colpa sua.  Qualcuno commenta, soliti insulti (purtroppo accade anche questo) ma soprattutto compare una affermazione Era conoscenza comune che il ragazzo avesse delle difficoltà a ritrovare la forma ed accusasse sempre dei dolori di cui non si riusciva a capirne la causa, oltre che la superficialità di Rastelli, costretto dalla banda Pupino a schierare giocatori per conto di terzi. Ogni altra discussione è inutile.” Poichè trovavo totalmente inesatte certe affermazioni, per tacere della arrogante chiosa,  ho ritenuto mio dovere -prima ancora che mio diritto!- intervenire per “smontare” appunto tutte le inesattezze.

Ed è quello che ho fatto: ho ripreso ogni sua affermazione e ho provato a rispondere con MIE parole: conoscenza comune DI CHI?; difficoltà a ritrovare la forma E QUANDO MAI L’AVREBBE PERDUTA? FINI’ LA STAGIONE IN CRESCENDO, RISULTANDO FRA I PROTAGONISTI! ; “accusasse sempre dei dolori” PURA FANTASIA: SPERO INTERVENGA CHI SO IO A SMENTIRE DIRETTAMENTE [COSA CHE E’ AVVENUTA MA NON PRECORRO I TEMPI]; “superficialità di Rastelli, costretto dalla banda Pupino” PUPINO, RASTELLI: MA DI CHE PARLI??? LA MESSA IN NAFTALINA DI GIANCARLO RISALE A DUE STAGIONI FA!!!!

ed aggiungevo, forse con concitazione:  “ma come si fa a parlare con uno che neppure conosce l’abc della questione. Di inutile qui c’è solo la codardia e la viltà di chi sa e non parla.Si quella viltà è davvero inutile. Spero, ripeto, che intervenga DIRETTAMENTE una persona a smentire le falsità enormi e letteralmente IN-CREDIBILI.”

 

Allenatore Massimo Rastelli.jpg

silva e g.barretta.jpg

 

Ed ecco che interviene DIRETTAMENTE Lenti. Qui voglio precisare una cosa. Pur avendo un buon rapporto con Giancarlo non ho mai voluto “trascinarlo” in discussioni pubbliche. Anzi: mi son sempre guardato dall’esser indiscreto sulla questione del mancato impiego. Gli ho sempre, in privato, espresso la mia vicinanza,solidarietà,comprensione, amicizia, stima ma non ho mai provato ad “estorcere” qualche “confessione” che sarebbe risultata utile anche per i numerosi lettori di questo blog. (Lo sò: son un pessimo giornalista ma tengo troppo al rispetto delle persone). Ho quindi pazientamente atteso che spontaneamente dicesse qualcosa pubblicamente. Ecco le sue parole:  ciao cosimo!!!ti ringrazio x i tuoi elogi mi fa molto piacere anche perchè a brindisi io ho un buon rapporto con tutti e spero con tutto il mio cuore che si salvi  la categoria perchè brindisi merita palcoscenici migliori per nn parlare che in questo momento a partire da quest’anno dovevamo affrontare un campionato di prima divisione invece ci troviamo a lottare x nn fallire anche se io sento che ce la faremo!!! x quanto riguarda quest’anno è stata la società e vale a dire galigani che nn mi ha permesso di esprimermi come volevo quest’anno è stato sempre lui che faceva le decisioni e sopratutto di chi convocare ma io nn ero infortunato o altro anzi dopo un buon ritiro mi sentivo in forma e voglioso di incominciare la stagione!!cmq sia spero che il brindisi si salvi perchè voglio ricominciare da zero e sopratutto con il brindisi conquistare la prima divisione!!!FORZA BRINDISI!

Non c’è bisogno di nessun commento: Giancarlo conferma di essere il grande atleta che è, innamorato della maglia (E LUI NON FINGE!) e già proiettato alla prossima stagione per “portare il Brindisi in Prima Divisione”. Capite? Un ragazzo che non dichiara “vendetta” ma che serenamente afferma di non essr mai stato infortunato, che è stata operata una scelta non tecnica nei suoi confronti (e così, aggiungo io, è sistemato pure un tale che inventò la storia della rosa troppo ampia e della difficoltà di poter conoscere e schierare tutti: era una colossale BUGIA. Insomma, la conferma che Lenti è un ragazzo d’oro e che sarà una pedina importantissima del Brindisi del prossimo anno.

Ci sarebbe da fare una appendice. Ma forse sarebbe troppo ingenerosa. Non mi piace infierire troppo. Diciamo che è un primo passo, importante. Ma resta altro da fare. C’è da fare chiarezza, con la Luce della Verità, su ulteriori mesi di tenebra. Abbiam trovato solo alcuni responsabili (e con responsabilità non da poco) e scoperto che certe persone hanno miseramente mentito.

cosimo de matteis

GIANCARLO LENTI – Dalla Nazionale alla tribuna. E non per colpa sua

lenti.jpg

Nonostante qualche mio umile articoletto (ed in tal senso va rilevato che è troppo strana la latitanza pressochè generale rispetto a tale incredibile notizia da parte dei mezzi di informazione specializzati, diciamo cosi…) il forte e talentuoso Giancorlo Lenti ha dovuto passare un ULTERIORE CAMPIONATO (il secondo di fila!) senza giocare.

Un giorno si dovrà scoprire il PERCHE’. Come si fa a IMPEDIRE ad uno dei più forti centrocampisti che abbiamo, piedi buoni e fiuto del gol, artefice della splendida promozione, convocato piu volte in Nazionale, di GIOCARE senza che fosse minimamente infortunato?

Qualcuno dovrà delle risposte a Giancarlo. Col suo talento oggi sarebbe in serie A ed invece è prigioniero di pastoie, ripicche ed infantili vendette. Ed in più deve sorbirsi questa asfitticca cappa di piombo calata sulla questione.

Ed allora io urlo piu forte:

 P E R C H E

Giancarlo Lenti
non gioca da DUE ANNI
pur essendo regolarmente tesserato e mai infortunato?

giancarlo lenti

Ma chi è, oggi, il capo ultras?

domenica 27 febbraio 2011 016.jpg

 

Naturalmente -e ne sono ben conscio, ci mancherebbe!- trattasi tuttaltro che di una vitale questione o inderogabile, anzi. Tuttavia sò che molti dei miei lettori -che saluto e ringrazio, uno per uno: a cominciar da quelli che non mi risparmiano critiche anche molto colorite talora- si chiedono e si interrogano su questo fatto. Chi è il capo ultras? E, ancora, chi lo era la scorsa stagione? Chi lo sarà quest’anno? Io ne capisco poco. Ed infatti mi attendo tanti bei commenti che  informino tutti noi tifosi su quello che si muove in curva.

Avanti, chi comincia?

Io posso solo parlarvi dei miei tempi, ma non credo che riguardi i giovani di oggi….

un pensierino. Anzi, due

1)Se il Brindisi non è miseramente fallito e scomparso dal panorama calcistico lo si deve al costante, paziente, premuroso, saggio lavoro del Sindaco Mennitti. Potete fare cruci all’ambersa, parlari lu giargianesi, fare i cafoni, tutto quello che volete ( e che collima con le attitudini di ciascuno) ma la realtà è quella, immutabile: Domenico Mennitti ha salvato il Brindisi dal tracollo in cui altri l’avevano miseramente e forse dolosamente sprofondata. Res sunt.

 

2)In fondo ritrovarsi a fare il “giornalista” (o il tele”giornalista”) per mero fatto accidentale può accadere (nella nostra realtà accade con una percentuale vicina alle tre cifre). Quello che andrebbe rigorosamente fatto è -salvo gli aspetti legali, contrattuali, economici che dò per scontato che vengano rispettati completamente- un doloroso ma doveroso taglio rispetto agli incapaci. Un “mi spiace, non è per te” risolverebbe molte cose. Invece i problemi, con la cattiva informazione, aumentano. E Brindisi non ha proprio bisogno di questi problemi.

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atru cà l’acqua….

Un ulteriore scivolamento sul terreno dell’uso
degli embrioni umani,
del suicidio assistito,
del divorzio breve,
del riconoscimento delle coppie omosessuali sarebbe
disastroso
per la tenuta morale e anche sociale complessiva della nostra nazione.
Non mi sembra che questa
emergenza
sia molto presente nella consapevolezza dei cattolici, tanto solleciti invece per un problema di gestione dell’acqua.

Taranto, che peccato! La finale è Atl.Roma-J.Stabia. Retrocede in C/2 il cosenza

Sara’ Juve Stabia-Atletico Roma la finale dei playoff del girone B di Prima divisione della Lega Pro. Questi i risultati delle semifinali di ritorno: Benevento-Juve Stabia 1-1 (andata 0-1); Atletico Roma-Taranto 2-3 (andata 1-0). Finale d’andata domenica 12 giugno. Nei playout, Cosenza-Viareggio 0-1 (andata 1-3) e Ternana-Foligno 1-1 (andata 0-1). Retrocedono in Seconda divisione Cosenza e Ternana.

Nel girone A invece sara’ Verona-Salernitana la finale dei playoff per la serie B. Nelle semifinali il Verona ha eliminato il Sorrento (andata 2-0 ritorno 1-1) e la Salernitana l’Alessandria (1-1 e 3-1). Finale di andata domenica 12 giugno. Nei playout si salvano Ravenna e Pergocrema ai danni di Sud Tirol e Monza che retrocedono in II divisione. Questo l’esito dei match di ritorno: Ravenna-Sud Tirol 2-1 (andata 0-1) e Pergocrema-Monza 1-0 (andata 0-1).

LEGA.jpg

A Dio, Giorgia.

Si svolgeranno domani, lunedì 6 giugno, presso la Parrocchia San Vito Martire, alla commenda, i funerali di Giorgia Zuccaro morta tragicamente questa notte a seguito di un incidente stradale. Ne dò comunicazione in questo blog per diversi motivi: Giorgia tifava e seguiva il Brindisi, e del resto il padre Franco aveva composto e realizzato un Inno per il Brindisi (prima di “ancora un gol”) che era molto piaciuto. Invitando chi può a partecipare al funerale – o comunque ad unirsi in preghiera per la sua anima- riporto queste parole che ho pubblicato altrove, che sono un “saluto” -l’estremo- a lei, che ora è nel mondo nella Verità:

 

 

Ci sono notizie che non vorresti mai dare. Da quando mi sono cimentato in questa attività di blogger ho dovuto purtroppo dare spesso notizie non belle ma questa mi tòcca particolarmente. Ecco il testo della notizia cosi come l’ha data l’ ANSA poche ore fa:

E’ di un morto e tre feriti il bilancio di un incidente stradale verificatosi la notte scorsa in via Cappuccini, nell’abitato di Brindisi. La vittima e’ una ragazza di 29 anni, Giorgia Zuccaro. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla Polstrada di Brindisi, la ragazza era a bordo di una Fiat Punto condotta da un giovane, che e’ poi risultato positivo all’alcoltest. Nelle vicinanze di un incrocio il conducente della Punto ha tentato di sorpassare una Ford Ka, con a bordo due giovani, ma nella manovra ha urtato l’altra vettura finendo contro un muro.

Preciso subito: non ho mai conosciuto Giorgia di persona nè l’ho mai incontrata. Ebbi modo, però, di “conoscerla” tramite messenger e poi anche su facebook. Parlo di almeno tre anni fà, o anche più. Non ricordo neppure come è che iniziammo a dialogare online. Certo è che dialogammo tanto. Di molte cose. E non di cose frivole: sebbene fosse una ragazza piena di vita e sorridente ed ottimista non era assolutamente superficiale. Abbiamo affrontato discorsi anche profondi, addirittura esistenziali, sul senso della vita, sulla fede. Mi confidò che conosceva la battaglia con la malattia -credo di non fare nessuna rivelazione indiscreta:mi disse che molti suoi amici lo sapevano- e questo la aveva resa ancor più forte, sensibile e profonda. “amico mì“, mi chiamava. A volte la vedevo che era online -ripeto: parlo di oltre 3 anni fà- e si scambiava un saluto. Poi, come spesso accade anche nelle amicizie reali (questa era esclusivamente “virtuale”), l’amicizia scemò. La “rividi” tempo dopo in un “santino elettorale” -pubblicato anche, fra le altre immagini, da Brindisi Report a corredo dell’articolo dell’amico Antonio Portolano– perchè Giorgia si era candidata al Consiglio Comunale di Brindisi.

Molti la conoscevano in città sia in quanto figlia del noto artista Franco Zuccaro e sia per le attività musicali, teatrali ed in genere artistiche che la stessa Giorgia svolgeva. E’ stato un piccolo choc per me apprendere questa sconvolgente e terribile notizia. Ora è nella Verità. Ora vede tutto chiaro: passato,futuro, presente.

Spero di riverderti in Paradiso, quando il Signore vorrà. A Dio, Giorgia.

questa immagine di Giorgia Zuccaro è tratta dal sito web di Brindisi Report